
Le medicine personalizzate sono il futuro della farmacologia. Centinaia di ricercatori in tutto il mondo sono impegnati nella mappatura del genoma tramite un macchinario detto sequenziatore di DNA per analizzare la risposta di persone diverse alla stessa tipologia di farmaco. Tra qualche anno è probabile che ognuno di noi potrà comunicare al proprio medico la propria struttura genetica, per scegliere le medicine più giuste.
Niente effetti collaterali con le medicine personalizzate
Le medicine personalizzate permetteranno di ridurre al minimo gli effetti collaterali. Per ora, però, non è così. Tutti sanno che le pubblicità delle medicine lasciano gli effetti collaterali alla fine, presentandoli in modo molto veloce con una formula che somiglia a: "Possibili effetti indesiderati comprendono: nausea, ansia e in rari casi, morte.". Spesso, poi, questi effetti vengono elencati da una voce che parla a una velocità del tutto innaturale, rendendo poco comprensibile il messaggio.
Questi effetti collaterali si presentano perché esiste una vasta gamma di possibili reazioni da parte delle persone, mentre i farmaci non hanno un dosaggio personalizzato, e vengono testati solo per le reazioni standard a un dosaggio medio. I nostri corpi, invece, non sono tutti uguali. Ma grazie alla ricerca un giorno gli spot sui farmaci potrebbero essere molto più specifici, indirizzandosi a particolari categorie di pazienti.
Ecco perché in questi anni ha sempre più successo la ricerca medica relativa a farmaci personalizzati, un metodo che utilizza le informazioni su un individuo per creare ricette su misura per quella persona. E un laboratorio dell'Università di Tel Aviv sta studiando come utilizzare un sequencer che legge il genoma umano, per sviluppare una mappa di percorsi regolatori a seconda dei geni negli individui.
I microRNA (frammenti genetici che legano i geni e possono influenzare, per esempio, il modo in cui vengono metabolizzati i farmaci) giocano un ruolo chiave. I microRNA sono piccole molecole di RNA, a singolo filamento di 20-22 nucleotidi che svolgono diverse funzioni, la più nota attualmente è una regolazione post-trascrizionale. Non erano nemmeno stati scoperti fino all'inizio degli anni '90, ma ora già diversi microRNA sono stati collegati a vari tipi di cancro, a volte perché ne rallentano la diffusione, altre volte perché la accelerano. Come avviene la mappatura dei microRNA? Mediante la metodologia del sequenziamento: si sintetizzano copie di DNA a partire dagli RNA cellulari che vengono analizzati da strumenti chiamati “sequenziatori di DNA”. Un sequenziatore di DNA è un macchinario molto complesso che attraverso diverse metodologie serve a mappare il genoma umano.
Cartelle cliniche specifiche per scegliere le medicine
"Un giorno, la gente sarà in grado di avere il proprio intero genoma sequenziato e la propria espressione genica e microRNA mappati, e questo diventerà una parte della loro cartella clinica", dice Noam Shomron Sackler che lavora presso la Facoltà universitaria di Medicina. "Le persone saranno in grado di portare queste informazioni con loro da un medico all'altro, proprio come una radiografia."
Nei loro esperimenti recenti, la squadra di Tel Aviv ha analizzato il modo in cui i microRNA possono influenzare un farmaco comune, fluidificando il sangue per il trattamento di malattie cardiache. E’ solo un inizio, ma alla fine l'idea è quella di capire non solo come un farmaco agirà su una persona specifica, ma anche capirlo sulla base degli altri farmaci che la persona ha usato in passato. E la conseguenza sarà di poter creare medicine personalizzate per le persone. I costi di questo tipo di analisi personalizzata sono in netto calo a mano a mano che si evolvono le tecniche e le previsioni dicono che entro qualche anno si potrà avere una mappatura completa con mille dollari. Aziende farmaceutiche, governi e associazioni di ricerca continuano a investire in questo settore che, a quanto pare, creerà le medicine del futuro.

ecco il prossimo modo di sfruttare la popolazione come vacche da mungere da parte delle multinazionali del farmaco!! Io credo nell’epigenetica, credo nella supremazia della mente sul corpo, credo nella validità delle tesi di Bruce Lipton (http://www.youtube.com/watch?v=18BfgLbmMBY&feature=PlayList&p=05492A40ADF6CECF&index=0&playnext=1). l’ultima volta che ho preso un’aspirina a 18 anni mi son fatto una settimana di ospedale per una crisi allergica: da allora son passati 10 anni, non ho mai più preso nessuna medicina, ogni influenza che ho avuto mi è passata in una notte. invece di assumere farmaci, potenzio il mio sistema immunitario: tante vitamine, proteine vegetali piuttosto che animali, alimentazione diversificata, 1 ora di corsa a giorni alterni. ma soprattutto Dovete eliminare dalla vostra vita sorgenti di stress o se non potete, usate la flessibilità della vostra mente per piegare la percezione dello stress a vostro vantaggio
Carlo Guarnieri @Facebook
Concordo su tutto quello che hai scritto, mente e corpo sono strettamente legati, dalla stato della prima dipende lo stato della seconda ma trovo anche giusto queste nuove ricerche e sperimentazioni sui farmaci per trovarne di più efficaci …e mirati individualmente. In fin dei conti dovremo assumere qualcosa quando ci ammaliamo. Ovvio che è meglio ridurre la probabilità di ammalarsi facendo come tu consigli. In coclusione penso che i farmaci dovrebbero essere usati come utlima spiaggia ed è bene che siano il più possibile mirati ed individuali.
Simone Giovannetti @Facebook
è chiaro, sono pienamente d’accordo! ho paura però di quanto potranno lucrarci (e non solo in senso economico) facendo leva sulla paura, l’ingenuità e l’ignoranza… e in più potremmo bruciare le tappe: la nostra evoluzione sociale-etica no…n va di pari passo con quella tecnologica. consegnare il mio dna significherebbe svelare il mio intero genotipo, con quali tutele? non esiste ancora un diritto ad avere un dna incontaminato. nessuno ci ha chiesto se volevamo cibi ogm, eppure non conta che in italia non ci siano perchè gli insetti che impollinano le piante non hanno nazionalità! 🙂 c’è un bel concetto che ho trovato che esprime le mie perplessità:: http://it.wikipedia.org/wiki/Singolarit%C3%A0_tecnologica
non so se siamo abbastanza grandi da giocare con il fuoco
Carlo Guarnieri @Facebook
Sono d’accordo con voi. Continuare la ricerca in alcuni particolari settori (come questo di cui stiamo parlando) è molto pericoloso. Nessuno sa quale sia il limite, perché ognuno di noi ha una percezione diversa di questo limite.
Sicuramente potenziare il proprio corpo per prevenire le malattie è la scelta migliore, così come fare sempre gli esami di prevenzione come mammografia e pap test per le donne, e controllo della prostata per gli uomini. Purtroppo però a volte questo non è sufficiente e il corpo di ammala comunque. In questo caso ben vengano le scoperte di nuovi farmaci. Credo che il fatto di crearli studiando il genoma sia proprio una necessità tecnica, perché è l’unico modo (che hanno trovato finora) per curare certe malattie molto aggressive.
Certo, poi, bisogna stare attenti alla strumentalizzazione…