
Oggi come non mai nel campo del DIY [fai da te] è possibile trovare di tutto: dalla realizzazione di un caricabatterie solare fino ad arrivare alla costruzione di un reattore nucleare. Questo è possibile grazie all’Open Source, che permette di avere a propria disposizione dei lavori (che possono essere sia Software sia Hardware) legalmente utilizzabili e modificabili. Ma l’Open source non è solo questo, ma è molto di più… Ad esempio, Elettronica Open Source nelle sue molteplici iniziative non ha dimenticato quanto sia importante aiutare i Paesi più poveri e supportare le idee valide. In quest’ultimo periodo, molto probabilmente le piattaforme di sviluppo più utilizzate dai Makers per realizzare i propri prototipi sono Arduino e Raspberry Pi. Su questo blog se ne è parlato, e se ne continuerà a parlare, ma oggi, forse come non è mai stato fatto, verranno trattati ed approfonditi tre argomenti contemporaneamente collegati tra loro: Raspberry Pi, Rilevazione di movimenti tramite un sensore PIR, e Python.
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Finalmente leggo di nuovo di raspberry. Da quanto tempo.
Oramai sono mesi che lo uso regolarmente come pc per la navigazione internet ed ho scoperto che è un gioco molto divertente programmarlo al volo per gestire questo o quest’altro sensore.
E giocando giocando l’altro giorno mi è venuta un’idea: un sistema di videosorveglianza che sia connesso ad internet e spedisca i dati registrati su di un NAS tramite rete via cavo dedicata.
Che ne pensate?
Servirebbero almeno un paio di telecamere, sensori volumetrici in casa (uno per stanza tranne i bagni).
Avevo dei dubbi di collegamento del PIR, ma vedo da qualche datasheet che l'HC-SR501 si può alimentare con una tensione 5-20v e l'uscita è a 3.3v, quindi direttamente collegabile al GPIO del Raspberry 🙂
Esatto 🙂
Ciao Ivan, bell'articolo come sempre, hai soddisfatto a pieno la mia richiesta 🙂
La cosa che mi piace di più è che hai reso il tutto in modo molto semplice.
Grande!
A questo punto ti chiedo: è difficile aggiungere a questo una comunicazi0ne via web (email) o anche più immediata per la notifica di questi eventi?
Purtroppo non ho ancora trovato del tempo per potermi affacciare a questa tecnologia…
Penso che a breve però farò il "piccolo grande passo"! 😉
Grazie Tiziano, mi fa piacere esserci riuscito! 🙂
No, non è particolarmente difficile.
E’ possibile utilizzare uno script python che invii un email e/o un sms.
Sicuramente, inviare delle Email risulta essere più economico che inviare degli SMS, visto che oltre al fatto che ogni sms ha un costo, bisogna procurarsi anche una chiavetta (oppure è possibile utilizzare un normale smartphone).
Per immediatezza dipende… pensa che ogni cinque minuti il mio smartphone sincronizza in automatico le email.
Potrebbe essere un idea per la scrittura di altri articoli.
Colgo l’occasione per porti un paio di domande: ti piacerebbe leggere degli articoli in cui viene trattata la programmazione in Python base applicata direttamente al Raspberry Pi con degli esempi pratici?
Cosa ti piacerebbe imparare?
Mi introduco nella discussione.
Ottimo articolo, finalmente, ed in maniera chiara e semplice, è stao sviscerato come usare la GPIO della raspberry!!
grazie!
se posso intromettermi le mie risposte alle tue domande sono:
[quote]
ti piacerebbe leggere degli articoli in cui viene trattata la programmazione in Python base applicata direttamente al Raspberry Pi con degli esempi pratici?
[/quote]
SIII!!
con esempi tipo questo la fantasia si libera! 🙂
[quote]
Cosa ti piacerebbe imparare?
[/quote]
lettura di sensori analogici (temperatura, umidità, corrente,…)
in poche parole un pizzico di domotica con la raspberry pi 🙂
grazie a tutti!!
Grazie a te per aver risposto alle domande 🙂
Cercherò di accontentarti presto…
“…in poche parole un pizzico di domotica con la raspberry pi…”
Visto che sei interessato a questo argomento continua a seguire i miei articoli e vedrai che non resterai deluso 😉
A presto,
Ivan.
ci sono servizi online che permettono di mandare sms a costi molto bassi come comilio.it o clockworksms.com, possono essere una soluzione per evitare di dover aggiungere una chiavetta o collegare un telefono.
Bell’articolo, stavo giusto giochicchiando con un sensore PIR in questi giorni, mi hai risparmiato un po’ di esperimenti