Charles Augustin de Coulomb, l’inventore della legge di Coulomb dà il nome all’unità di misura della carica elettrica

Charles Augustin Coulomb nasce il 14 Giugno del 1736 in Francia, ad Angouleme. Studia a Parigi, dove diventa ingegnere militare: fin da giovane però dimostra un’attitudine eclettica, spaziando dalla matematica alla fisica, dalla meccanica all’astronomia. I suoi primi lavori scientifici sono dedicati al concetto di attrito: il metodo Coulomb da lui elaborato misura proprio la resistenza dei materiali. Il suo trattato Théorie des machines simples, en ayant égard au frottement de leurs parties et à la roideur des cordages è stato il primo saggio scientifico imperniato sulle leggi fisiche dell'attrito statico e dinamico.

Gli studi

I suoi studi sono alla base della moderna elettrostatica. Nel 1781 torna in modo definitivo a Parigi, e qui riprende il suo interesse per lo studio dell'elettricità, che a quell’epoca coinvolgeva i maggiori studiosi scientifici. Restò a Parigi fino allo scoppio della Rivoluzione Francese che lo costrinse a dare le dimissioni e a rifugiarsi in un’intima tenuta di Blois, dove si dedicò a pieno agli approfondimenti scientifici. Ritornò in patria dopo la Rivoluzione e fu tra i primi membri eletti per l’Accademia della Scienza. Sotto Bonaparte venne nominato ispettore dell'istruzione pubblica e fondò diversi licei in Francia. Morì a Parigi nel 1806. Alla sua memoria sono dedicati un cratere lunare e una commemorazione sulla Torre Effeil.

I contributi scientifici

Ma chi è Coulomb per la scienza? Quale è stato il suo contributo nell’elettronica? Oltre a quanto visto sopra possiamo osservare che:
Il coulomb, unità di misura derivata SI della corrente elettrica prende il suo nome. E’ stato lui infatti il primo a studiare le cariche e le forze che ne determinano il moto. Per comprendere la sua correlazione con l’ampere specifichiamo che 1 coulomb è la quantità di carica elettrica trasportata da una corrente di 1 ampere che scorre per 1 secondo.
1 coulomb corrisponde a 6,24×1018 volte la carica di un elettrone.
La legge di Coulomb analizza la forza di Coulomb ossia l’interazione tra corpi dotati di carica elettrica. Grazie al suo contributo quindi si passò dall’analisi qualitativa della forza elettrica a quella quantitativa. Gli esperimenti di Coulomb riuscirono a provare che la forza elettrica era proporzionale all'inverso del quadrato della distanza. In questo modo il fisico francese ha interpretato dal punto di vista quantitativo l'interazione tra due cariche elettriche puntiformi ferme nel vuoto. Questa legge non è esente da limitazioni applicative: non si è infatti dimostrata non valida per distanze minori di 10 11 pm, ad esempio quelle trai nucleoni di un nucleo atomico. Ecco il testo della legge da lui elaborata: due cariche elettriche (oppure due poli magnetici puntiformi) si attraggono o si respingono, a seconda che si tratti di cariche (o poli) di segno opposto o di segno uguale con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche elettriche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.

Perché è un personaggio importante

Oltre ai contributi fisici, assolutamente da non sottovalutare di questo personaggio, va ammirata la totale dedizione di Coulomb allo studio inteso a 360 gradi: non solo attraverso i suoi esperimenti personali ma anche ad esempio per mezzo dell’istituzione di licei per avvicinare i giovani alla fisica e all’elettronica.

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