Alan Turing, il genio che amava veder crescere le margherite

Lo scorso 23 giugno si è celebrato il centenario della nascita di Alan Turing, il genio britannico pioniere nel campo dell'informatica e dell'intelligenza artificiale, ricordato soprattutto, ma non solo, per due concetti ben noti a chi studia o lavora nel campo delle tecnologie elettroniche, vale a dire la "macchina di Turing" e il "test di Turing".

A Manchester, la città inglese dove Alan Turing svolse un'intensa attività di ricerca presso la locale Università, è stata costruita una statua in sua memoria, ai piedi della quale una targa di bronzo riporta i seguenti versi:

Alan Mathison Turing

1912-1954

Padre dell'informatica

Matematico, Logico

Eroe di guerra

Vittima del pregiudizio

Queste parole, meglio di qualunque altro discorso, sintetizzano l'importanza delle scoperte compiute da Turing come pure, purtroppo, le umiliazioni che dovette patire a causa delle leggi omofobe vigenti nel Regno Unito nell'immediato dopo guerra.

La vita di Alan Turing è stata straordinariamente intensa e ricca di eventi, ma, purtroppo, molto breve. Solo recentemente la sua figura è stata riabilitata, rendendo merito e onore a un uomo e a uno scienziato che con le sue scoperte contribuì a salvare molte vite umane e pose le basi per lo sviluppo dell'informatica e dei calcolatori elettronici digitali.

Nato a Londra nel 1912, Alan Turing compie i suoi primi studi alla Sherborne School, nel Dorset, dove dimostra subito una forte attitudine e predilezione per le materie scientifiche e matematiche. Successivamente frequenta il corso di Laurea in Matematica al King's College di Cambridge. In questo periodo Alan pubblica il lavoro intitolato "On Computable Numbers and an Application to the Entscheidungsproblem (problema decisionale)", in cui pone le basi per la definizione di un calcolatore universale, idea che successivamente verrà battezzata con il termine "macchina di Turing". Quest'ultima era fondamentalmente una sorta di computer ideale, in grado di eseguire un qualunque calcolo matematico espresso sotto forma di algoritmo. In sostanza, Turing concepì per la prima volta un calcolatore ideale universale (oggi lo definiremmo "general purpose") in grado di eseguire un algoritmo espresso come una sequenza di istruzioni. Fu indubbiamente un'intuizione molto geniale, che poi si concretizzò a livello pratico con la realizzazione dei calcolatori digitali e dei microprocessori. La macchina di Turing aprì anche le porte al concetto di software, inteso come sequenza di istruzioni in grado di eseguire un determinato algoritmo, e tracciò una netta linea di demarcazione con l'idea di calcolatore allora dominante, cioè una macchina "custom" che veniva progettata e costruita su misura solo per svolgere una determinata applicazione (ad esempio per eseguire calcoli balistici, oppure calcoli statistici, astronomici, ecc.). La macchina descritta da Turing doveva essere in grado di leggere da un nastro una sequenza di 0 e 1, i quali descrivevano i passi da compiere per risolvere un determinato problema o eseguire uno specifico compito. La macchina di Turing era in grado di leggere ciascuno di questi passi, e di eseguirli nella giusta sequenza fornendo in uscita la risposta corretta. Quello che oggi sembra un concetto ormai assodato e scontato non lo era ai tempi di Alan Turing, a cui va riconosciuto il merito di aver avuto questa visione geniale.

Nel 1936 Alan si trasferì negli Stati Uniti, alla Princeton University, dove poi ottenne il PhD nel 1938. In quegli anni, Alan studiò non solo matematica, ma cominciò anche ad occuparsi di crittografia. Il suo interesse verso questa materia sfociò in una collaborazione part-time con la Government Code and Cypher School. Nel 1939, esattamente il giorno dopo in cui venne dichiarata la Seconda Guerra Mondiale, Alan Turing arriva a Bletchley Park. Nota anche come Stazione X, Bletchley Park è una residenza situata a circa 75 km di distanza da Londra, e utilizzata durante l'ultimo conflitto mondiale come sito principale dell'unità di Crittoanalisi del Regno Unito. Qui vennero decifrati tutti i messaggi trasmessi dai paesi dell'Asse, tra i quali i più noti erano quelli codificati con la macchina Enigma (mostrata nell'immagine sottostante), utilizzata dai tedeschi per le comunicazioni criptate. Enigma era una macchina complessa e sofisticata, in grado di variare continuamente il proprio codice: la decifratura in tempo reale dei messagi generati con questa macchina era indubbiamente un compito molto arduo per quei tempi.

A Bletchley Park Alan lavora dapprima alla realizzazione del calcolatore Bomba (nell'immagine sottostante è mostrata una ricostruzione del progetto originale), l'evoluzione di un progetto realizzato inizialmente dai polacchi e in grado di decifrare il codice Enigma. Turing fece largo uso di tecniche statistiche (calcolo delle probabilità) per ottimizzare il processo di individuazione e "rottura" del codice crittografico. Collaborò successivamente allo sviluppo di Colussus, un calcolatore anch'esso in grado di decifrare molto velocemente il codice Enigma. Colussus, che venne poi ulteriormente sviluppato e utilizzato anche dopo il conflitto, fu uno dei primi passi concreti verso la tecnologia dei computer digitali.

Nonostante il suo carattere un pò eccentrico, Turing fu un personaggio accademico molto brillante, ed ottenne varie onoreficenze per i contributi forniti all'attività di decifratura del codice Enigma. Alan divenne in pratica un vero eroe di guerra, ed il grande statista Winston Churchill riconobbe in Alan Turing "l'uomo che aveva fornito il più grande contributo individuale alla vittoria degli Alleati nella guerra contro i Nazisti".

Dopo il conflitto, Turing lavorò per il National Physical Laboratory (NPL) e continuò le sue ricerche nel campo dei calcolatori digitali. Proprio in questi anni cominciò ad esplorare la relazione esistente tra i calcolatori e la natura. Scrisse un saggio intitolato "Intelligent Machinery", pubblicato postumo nel 1969, in cui formulò i primi concetti relativi all'intelligenza artificiale. Turing era convinto che potessero essere create delle macchine in grado di mimare i processi eseguiti dal cervello umano, pur riconoscendo che difficilmente gli esseri umani avrebbero accettato una macchina in grado di rivaleggiare con loro sul piano dell'intelligenza. Secondo Turing, qualunque processo svolto dal cervello umano sarebbe potuto essere eseguito anche da un calcolatore opportunamente progettato. Queste idee radicali di Turing lo posero varie volte in contrapposizione con altri scienziati della sua epoca. Nel 1950, Turing scrisse un saggio in cui venne descritto quello che successivamente è diventato famoso come il "test di Turing". Nel test una persona formula delle domande, tramite l'utilizzo di una tastiera, sia a un altra persona (essere umano) che a una macchina dotata di intelligenza (un calcolatore), posti in altre stanze e comunque non visibili e quindi riconoscibili dalla persona che formula le domande. Turing sosteneva che se questa persona non fosse stata in grado, entro un ragionevole lasso di tempo, di capire chi dall'altra parte era una persona vera e chi un calcolatore, il calcolatore avrebbe potuto essere definito come dotato di "intelligenza" propria.

Nel 1952 Alan turing denuncia alle autorità giudiziarie la violazione del proprio domicilio da parte di un uomo conosciuto occasionalmente in precedenza e di un suo complice. Le successive indagini portano alla luce una relazione avuta da Turing con quest'uomo. Nel Regno Unito, nel 1952, l'omosessualità era illegale, considerata un reato punibile con il carcere. Turing fu immediatamente sospeso da tutte le sue attività di collaborazione governativa, e gli fu concesso di scegliere tra la detenzione o la castrazione chimica. Alan optò per la seconda. Nel giugno del 1954 una domestica trovò il corpo esamine di Alan riverso sul letto. Accanto a lui una mela morsicata. Le successive indagini dimostrarono che Turing era morto per avvelenamento da cianuro di potassio. La versione ufficiale parlò di suicidio, anche se i familiari, tra cui la madre di Alan, sostennero che la morte fu accidentale e dovuta alle diverse sostanze chimiche che Alan maneggiava nei suoi esperimenti. Alcuni sostengono che il logo della Apple (la famosa mela morsicata) fu scelto proprio in onore di Alan Turing, ma forse si tratta soltanto di una leggenda metropolitana. Un giornalista fece proprio questa domanda tempo fa a Steve Jobs, e la risposta fu: "no, non abbiamo scelto il nostro logo pensando a Turing, ma Dio, come vorrei che fosse stato così..".

E' il 10 settembre 2009. Gordon Brown, primo ministro del Governo Britannico, pronuncia uno storico discorso in cui porge le scuse ufficiali per il trattamento e le umiliazioni inflitte a suo tempo a Alan Turing. "I'm proud to say sorry to a real war hero", "Sono orgoglioso di fare le mie scuse a un vero eroe di guerra". Anche se tardivamente, Alan Turing è stato finalmente riabilitato al suo ruolo e alla sua dignità di uomo e di accademico.

Concludiamo questo breve ma doveroso omaggio ad Alan Turing con un famoso disegno, realizzato dalla madre di Alan nel 1923. Alan è il bambino che, durante una partita di hockey su prato con gli amici coetanei, si sofferma a osservare delle margheritine: il migliore tributo a tutti quei bambini "stravaganti" che osservando dei fiori sognano l'universo.

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5 Commenti

  1. Avatar photo slovati 23 Luglio 2012
  2. Avatar photo Edi82 23 Luglio 2012
  3. Avatar photo Emanuele 24 Luglio 2012
  4. Avatar photo Tiziano.Pigliacelli 18 Gennaio 2015
  5. Avatar photo turista_diy 18 Gennaio 2015

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