I netbook servono a…?

Qualche tempo fa, su queste pagine, abbiamo affrontato l'argomento del confronto diretto tra l'utilizzo di tablet, smartphone, netbook ed il resto del mondo della tecnologia che i più utilizzano cercando di capire anche quanto fossero tecnologie effettivamente valide ed ancora competitive. Molto del merito che gran parte di questi sistemi hanno sta nell'ottimizzazione delle risorse. Vediamo oggi di unire questi due concetti per capire se i netbook possano ancora servire a qualcosa.

Il punto cardine dell'utilizzo dell'hardware è "come" e perchè questo avvenga in maniera efficiente, ed efficace, c'è bisogno di software ottimizzato ed ottimale per la macchina. L'ideale è certamente programmarlo ad hoc ma con i Sistemi Operativi la cosa potrebbe essere complicata. Ecco quindi che torno straordinariamente utile ricordare un vecchio slogan: "la potenza è nulla senza controllo".

Come detto nell'introduzione, lo scopo di oggi è quello di cercare di capire se ci sia un modo per ottimizzare, da un lato, e per migliorare, dall'altro, le prestazioni le caratteristiche di questo genere di minicomputer che stanno diventando sempre meno competitivi e diffusi. I tablet stanno letteralmente facendo scomparire un prodotto che nacque con la finalità di snellire, da un lato, e raggiungere il maggior numero di utenti, dall'altro.
Per fare questo ho pensato di analizzare un caso che mi è molto vicino, ovvero il mio Asus Eeepc 1000h, un netbook fatto così:

  • Sistema operativo: Windows® XP Home;
  • Display: 10.1";
  • CPU & Chipset: Intel® Atom N270;
  • Memory: 1GB (DDR2);
  • Wireless Data Network:
    WLAN: 802.11 n;
    Bluetooth;
  • Hybrid Storage:
    80GB/160GB HDD;
    10GB Eee Storage;
  • Camera: 1.3M Pixel;
  • Audio:
    Dolby Sound (formalmente solo su XP OS);
    Stereo speaker;
    Digital Array Mic;
  • Batteria: 6-celle 48Wh Li-ion
  • Peso: 1.45kg.

Rispetto a quando ne ha preso possesso, però, son cambiate alcune cose, non ultima la RAM che è stata raddoppiata (e non di più unicamente perchè 2 GB è il limite massimo supportato da questa macchina).
Ciò nonostante mi sono accorto da subito che il sistema operativo installato rendeva assolutamente poco gestibile il sistema.
Il motivo per cui nasce questo articolo è proprio questo: una volta sono stato talmente tanto frustrato dall'attendere di poter leggere soltanto la posta elettronica che alla fine l'ho spento.
Per non parlare del terribile framerate su YouTube, anche su video non ad altissima risoluzione.
Insomma, cambiare sistema operativo era diventata un'esigenza assoluta, imprescindibile. Altrimenti sarebbe stato semplicemente hardware da eliminare.
Questa è una comunità che sostiene l'Open Source ed io ne faccio parte con grande orgoglio. Ho cercato, pertanto, delle alternative che fossero Linux.
Ho provato Fedora (ultima release), OpenSUSE (ultime due release, sia con KDE sia con GNOME), cercando sempre di limitare al minimo le richieste in termini di elaborazione grafica. Poiché i risultati non sono stati del tutto soddisfacenti, mi sono avvicinato di più ad Ubuntu ed ho deciso di provarlo e cercare di capire se ci fosse una soluzione al mio problema basata sull'impiego di un sistema operativo snello ed efficace.
In pratica, ho provato Ubuntu nelle sue quattro versioni esistenti. Esse si differenziano tra loro per il gestore del desktop e degli effetti grafici. Così, i quattro esponenti sono:

  • Ubuntu, che ha ufficialmente dismesso GNOME, in favore di un nuovo Graphical Front-End, Unity;
  • KUbuntu, che utilizza da sempre KDE;
  • XUbuntu, che beneficia di XFCE;
  • Lubuntu, su cui trova impiego LXDE.

Mi sono preso un paio di giorni di tempo per fare queste prove ma alla fine sono riuscito a caratterizzare i sistemi operativi secondo diversi parametri.
Prima di tutto ci tengo a precisare che la versione del sistema operativo utilizzata è la 12.04 e che ogni versione del sistema operativo è stata scaricata era installata ex-novo.
Esiste un'altra possibilità, ovvero quella di disinstallare il gestore del desktop in uso sulla distribuzione installata modificando i pacchetti installati e semplicemente prelevando quelli nuovi. Questa modalità non è ottimale per valutare le prestazioni del sistema operativo perché rischia di restituire dei dati alterati. Non tutti i pacchetti vengono disinstallati in automatico e non di tutti è facile capire a chi appartengano. È facile dimenticarsene qualcuno ed il rischio è poi quello di dover risolvere degli apparentemente inspiegabili problemi di configurazione.
Se scegliete di fare dei test, è sempre meglio metterli nelle condizioni di hard disk "pulito" se non può essere nuovo.

I parametri e l'analisi

Prima di tutto, i tempi di avvio. Questo è uno degli indicatori più interessanti, a dir la verità, oltre che uno di quelli su cui tutti noi ci basiamo per valutare la bontà di un sistema operativo. A dir la verità, in questo senso devo ammettere che l'ultima versione del sistema operativo di Microsoft, Windows 8, ha fatto dei giganteschi passi in avanti! Non ho mai visto un sistema operativo di questo produttore avviarsi in 10 secondi netti. Certo, non è esattamente un sistema operativo che potrebbe girare su questa macchina e comunque bisognerebbe valutare cosa succede dopo un anno di utilizzo senza formattare mai ma in linea generale và detto che è un ottimo risultato.
Ma torniamo a noi.
I tempi di avvio per tutte e quattro le distribuzioni non sono mai stati al di sotto dei 4 minuti. In particolare, LUbuntu vince su tutti segnando esattamente questo record.
Seguono a ruota XUbuntu, con i suoi 4 minuti e 50 secondi e la coppia Ubuntu e KUbuntu, che si attesta a 7 minuti.

Una volta effettuato l'avvio, però, è necessario valutare anche la fluidità del sistema operativo, come gestisce per esempio le transizioni tra una finestra e l'altra. Ancora una volta LUbuntu, la distribuzione più leggera di tutte, si dimostra subito pronta all'uso e già immediatamente veloce. XUbuntu perde qualche punto ma resta comunque molto facilmente utilizzabile e certamente snella.
Ubuntu e la sua incarnazione KDE-powered sono le più lente. All'inizio ci sono alcuni frame persi e ci mette un po' per aprire i programmi, o i documenti (doc e pdf, ad esempio) come se non ce la facessero ad aprirsi. Una volta che sono stati caricati in RAM, però, i programmi funzionano perfettamente e sono in grado di eseguire anche filmati ad alta risoluzione senza alcun tipo di problema.

Tutto questo non può essere visto da solo perché il bello di linux, in particolare di queste distribuzioni, è il fatto che si lavora sfruttando la memoria più veloce a disposizione, ovvero quella RAM. Andiamo quindi, adesso, brevemente, a vedere come si comporta su questa memoria il sistema operativo e come la gestisce.
Stiamo tenendo il pc a far poco o niente per testare cosa accade quando lo si mette a lavorare su semplici compiti di riproduzione di file audio in formato mp3 piuttosto che la lettura di documenti doc. Qui le carte si rimescolano un po', rispetto agli equilibri che sembravano essersi instaurati in precedenza. XUbuntu è un sistema operativo molto veloce che impiega poca memoria RAM (150 MB) e che comporta un carico di lavoro per la CPU non superiore al 15%.
Ubuntu, invece, ha perso molto rispetto quando utilizzava GNOME. Unity può certamente lavorare con effetti più gradevoli ma la priorità di chi utilizzava questa distribuzione non era certo questa. Il risultato è stato imbarcare "nuovo pubblico" ma a spese dell'hardware che oggi vede un moderato impiego di memoria RAM (comunque non superiore ai 400 MB) mentre la CPU lavora costantemente tra il 20 ed il 25%.
KUbuntu, a scapito di quanto mi sarei aspettato, si è dimostrato molto meno esigente. Pensavo che fosse lecito aspettarsi un KDE più invadente rispetto a Unity. Sono rimasto sorpreso dal momento che la memoria RAM dedicata si è limitata a 270 MB mentre il carico sul processore è stato più "ondivago", spostandosi da un minimo del 3% fino ad un massimo del 17%.
LUbuntu, come sempre, si dimostra la versione più leggera occupando soltanto 120 MB in RAM e richiedendo al processore un carico di lavoro compreso tra il 2 ed il 9%.

Per chi decidesse di trovare i sistemi operativi, sappiate che nella maggior parte dei casi sarà necessario installare del software che non viene già installato quando utilizzate la versione Live. Se, viceversa, avete già scelto qual è la versione che vi interessa e volete effettuare il download di una soluzione completa, senza dover completare l'installazione scegliendo i pacchetti che mancano, vi consiglio di scaricare direttamente la versione Desktop.
In particolare, il software di cui avrete sicuramente bisogno sono: Skype, VLC, LibreOffice, Gimp. Ce ne sono altri ma, ovviamente, dipende da quali sono le vostre specifiche esigenze e che cosa volete fare con il vostro computer.
Ad ogni modo vi consiglio non soltanto questo articolo ma soprattutto di dare uno sguardo ai commenti perché gli utenti sono intervenuti segnalando alcune soluzioni software che sono davvero utili ma soprattutto molto stabili.

Altra cosa che sicuramente avrete bisogno di fare sarà quella di visualizzare contenuti tramite un player flash. Ebbene in linea generale, sappiate che dovrete installarne uno, che sia quello di Adobe piuttosto che l'alternativa open source, Gnash, l'installazione sarà d'obbligo a meno che voi non abbiate scelto XUbuntu, sul quale è già installato.

Se non conoscevate Ubuntu prima di leggere qualcosa qui, sappiate che la sua peculiarità di base è la semplicità. Nasce per essere facile, veloce, immediato ma soprattutto per proporre un grande impatto visivo, e non solo, a tutti gli utenti che decidano di provare Linux per la prima volta venendo da Windows.
Se non avete familiarità con questi sistemi operativi, e a maggior ragione con i loro GFE, vi renderete subito conto che, nonostante tutto, il primo impatto è di grande facilità e di grande semplicità per XFCE. Questa sensazione è, in buona parte, restituita grazie alla leggerezza del sistema. Ubuntu e LUbuntu confermeranno questa impressione mentre KUbuntu è, all'apparenza, il più ostico difficile da padroneggiare.
La ricchezza degli effetti grafici e la struttura di KDE e Plasma potrebbero sembrare una vera e propria orgia per gli occhi ma dopo un po' di tempo tutto sembrerà semplicemente più bello.
È il vero paradiso degli amanti del desktop come oggetto da abbellire.

L'impatto visivo globale e la sensazione di piacevolezza nell'utilizzo diventano conseguenza di tutto quello che è stato detto fino a questo momento col risultato che LUbuntu è davvero minimalista, manca di qualunque forma di appello e dettaglio ma fa il suo lavoro egregiamente e per questo lo amerete. XUbuntu è leggermente più sofisticato del precedente ma resta straordinariamente snello. Ubuntu e Unity sono una bella accoppiata da vedersi ed il cambio della paletta cromatica gli ha restituito un'impronta più professionale. KUbuntu, una volta che avrete imparato ad impostare Plasma ed i Plasmoidi, sarà semplicemente bellissimo.

Per quanto riguarda la connessione Wi-Fi, non preoccupatevi: non appena avrete finito gli aggiornamenti, sarà subito connesso. Con la mia macchina, ma è realtà mi è successo soltanto due volte, il driver della scheda di rete senza fili non erano presenti ma al primo riavvio il problema era già risolto. Quando fate l'installazione, vi consiglio di selezionare già da subito che gli aggiornamenti debbano essere scaricati ed installati così sarete subito pronti all'uso.

Dicevo che mi è capitato due volte di avere un problema su questo, in realtà la prima con Ubuntu è stata questa su questa macchina. La seconda, più vecchia, in realtà, è avvenuta con un portatile della HP installando OpenSUSE con KDE 3.5. Un brevissimo giro online mi ha indirizzato sul firmware da reperire e tutto è andato per il verso giusto.
Per il resto, io personalmente non ho notizie di altre persone che abbiano avuto problemi con i driver anche soltanto al primo avvio di una Live. Una volta, tanto tempo fa, avere una scheda video della ATI voleva dire dover passare mezz'ora a configurare solo quei driver. Oggi semplicemente non è più così.

Adesso vorrei farvi vedere qualcosa, in maniera tale che voi possiate scegliere anche sulla base dell'impatto visivo con il sistema operativo.

XUbuntu 12.04 LTS

Ha il tipico aspetto della distribuzione Linux; per tutti coloro che hanno poca RAM è semplicemente perfetto. In realtà va benissimo anche per tutti coloro che non possono tollerare Unity (che francamente ogni tanto è snervante).

Ubuntu 12.04 LTS

Questo, invece, è uno screenshot del menù:

Tutti quelli che hanno familiarità con Ubuntu troveranno che Unity si è integrato benissimo nel sistema operativo che, dopo qualche incertezza iniziale, smette di rallentarsi per raggiungere una fluidità accettabile. Rispetto alle versioni pregresse, peraltro, in questa ci sono stati una serie di migliorie che l'hanno reso molto più funzionalmente completo rispetto a prima.

KUbuntu 12.04 LTS

È semplicemente bellissimo! Da vedere, da personalizzare, da scoprire, da sperimentare. Alla prima installazione, la dotazione software sono pressoché completa, tranne per qualche specifica esigenza per la quale dovrete cercare il software che fa per voi. Il gestore dei pacchetti e diverso da quello di Ubuntu per cui, se state cambiando, sentirete la differenza. Qui lo vedete "as-it-is" ma vi garantisco che ci sono dei widget (plasmoidi) estremamente affascinanti.

LUbuntu 12.04

La versione più leggera e più veloce di tutte. L'unico svantaggio che propone rispetto alle altre e che non è una versione LTS. Questo è l'acronimo di Long Time Support, che vuol dire che la versione avrà la garanzia di un supporto che durerà più a lungo rispetto alle altre. Il produttore, ed il gruppo di sviluppatori, continueranno a lavorare sulla distribuzione per correggere eventuali problemi. Il tutto per una durata massima di 36 mesi. Una normale release, invece, viene sopportata per un massimo di 18 mesi. Se il pc è davvero molto vecchio, però, questa è certamente la scelta giusta.

Tiriamo le somme

Quella di oggi potete considerarla una rapida gita nel mondo di Ubuntu alla scoperta di che cos'è, come funziona ma soprattutto quali opportunità offre agli utenti, vecchi e nuovi.
Come sempre, se volete sapere qual è per me è il vincitore, la risposta è "dipende".
Dipende da quanti anni ha il vostro computer, da quanto ha lavorato e per fare cosa, da quanto è impolverato, da quando è stata rivista la deposizione della pasta termica, dallo stato di salute delle ventole, da quanto è grande l'hard disk ma soprattutto dalla sua tecnologia. Dipende da quanta RAM avete e a che frequenza lavora.Dipende dalla generazione del processore e dalla sua frequenza di lavoro.
E così via dicendo.
Certamente LUbuntu e XUbuntu sono le distribuzioni più leggere mentre c'è da considerare che il carico di lavoro, espresso in MB occupati in RAM, per Ubuntu è circa tre volte tanto mentre con KUbuntu solo due.

Devo dire che queste differenze si sono tradotte in prestazioni reali e sono state percepite in maniera molto vivida.
Se non avete assolutamente problemi di prestazioni ed il computer lo avete comprato negli ultimi sei/dodici mesi, potete tranquillamente non preoccuparvi delle prestazioni e montare una versione qualunque. Se siete amanti della grafica, dei widget e similari, allora non potete certamente fare a meno di KDE.
Io la scelta l'ho fatta e su questa macchina ho installato (o meglio, ho deciso di tenere) XUbuntu. È stato l'ultimo che ho provato e devo dire che per me rappresenta il miglior compromesso possibile.
Devo anche dire, ma si sarà capito, che non sono particolarmente soddisfatto di Unity mentre trovo KDE particolarmente accattivante.

Per essere completi, comunque, va fatta una precisazione: esistono alcune distribuzioni di Linux che sono ancora più snelle di queste, in particolare stiamo parlando di Puppy Linux, un progetto straordinariamente flessibile che potrebbe risolvere i problemi dei più disperati possessori di macchine datate.

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14 Commenti

  1. Avatar photo Emanuele 22 Maggio 2013
  2. Avatar photo ciccio-1976 22 Maggio 2013
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  6. Avatar photo Piero Boccadoro 22 Maggio 2013
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  8. Avatar photo Piero Boccadoro 24 Maggio 2013
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  11. Avatar photo Piero Boccadoro 29 Maggio 2013
  12. Avatar photo gfranco78 30 Maggio 2013
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  14. Avatar photo Piero Boccadoro 29 Dicembre 2013

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