Nasa, nuovi materiali per i veicoli spaziali

L’industria spaziale utilizza ancora vecchi dati tecnici risalenti all’epoca dell’Apollo, ora con i nuovi materiali compositi e i processi di produzione avanzati e computerizzati si potrebbero trovare nuove soluzioni in grado di ridurre costi e aumentare la sicurezza, per questo la NASA si sta impegnando in test.

L’analisi condotta Nasa Engineering and Safety Center (NESC), programma indipendente composto da un team di esperti ingegneri che forniscono non solo obiettivi da raggiungere, ma anche valutazioni sulla sicurezza dei progetti in atto, porterebbe alla progettazione di veicoli di lancio più leggeri almeno del 20%, realizzati altresì con componenti di maggior robustezza che garantiscono anche una iù elevata sicurezza.

 

Investimenti della NASA

La NESC e la Langley Research Center dal 2007 ad oggi hanno investito 13 milioni di dollari per aiutare i progettisti a migliorare la struttura dei razzi ed eliminare il peso inutile che incide su tanti fattori, come ad esempio il consumo di carburante. Negli ultimi trent’anni gli ingegneri hanno sviluppato via via nuove soluzioni utilizzando anche materiali più moderni e tecnologici.

Alleggerire il peso dei veicoli spaziali

Studi sono condotti per trovare materiali più leggeri come, ad esempio alluminio e litio per i cilindri. Per monitorare il grado di deformazione durante il lancio sono stati posti sulla canna centinaia di sensori che utilizzano moderne tecniche di misurazione ottica. Le sperimentazioni sono state fatte sull’Ares V ed il contenimento di peso sarebbe tale da consentire al razzo di pesare migliaia di chili di meno.

Oltre ai cilindri della NASA

Non sono state eseguite prove solo con i cilindri, ma anche con un serbatoio esterno e altri articoli in modo da verificarne sia la sicurezza, che il funzionamento e la resistenza. Il team della NESC ha già tenuto un paio di seminari ai tecnici della NASA per spiegare e commentare i risultati ottenuti, che sono anche stati pubblicati in alcuni protocolli tecnici.

La sfida della Nesc

È necessario che vengano sviluppate strategie e tecnologie che possano durare venti o trent’anni e siano applicabili a tutto quanto verrà costruito da oggi in poi. Ciò che si vuole altresì ottenere è una maggior precisione nella costruzione delle strutture, che le tecniche di fabbricazione possano essere migliorate attraverso l’utilizzo di tecnologie e nuove conoscenze. Il test effettuato è andato in onda il 23 marzo sul canale educational della stessa NASA e sul sito dell’agenzia. I giornalisti potevano assistere in diretta alle prove presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville in Alabama. Di sicuro attraverso queste ricerche stabiliranno quali siano materiali, procedure più adatte ai nuovi veicoli spaziali che potrebbero addirittura consentire viaggi spaziali più lunghi dato che con una maggiore leggerezza della navicella il carburante durerebbe di più consentendo di percorrere più distanza.

La NASA

Per chiunque sia interessato a scoprire qualcosa di più o a seguire da vicino, prove, test e ricerche della NASA e della NESC può collegarsi al sito dell’agenzia, nasa.gov nel quale troverà la parte dedicata al NESC e anche tante curiosità e articoli. Non mancano bei video e simulazioni di atterraggi e del modulo acqua Landing. Naturalmente è in inglese, ma si può tradurre in italiano. Non perdetevi l’opportunità di scoprire cose interessanti sui voli spaziali dello shuttle e degli altri velivoli spaziali.

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3 Commenti

  1. Avatar photo Antonio Mangiardi 2 Maggio 2011
  2. Avatar photo marina.galatioto 18 Maggio 2011
  3. Avatar photo Antonio Mangiardi 21 Maggio 2011

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