
Catturare e controllare le nanoparticelle con il metodo di Woehl. Un chimico dell'Università del Wisconsin-Milwaukee (UWM) ha scoperto una sorte di "scatola" invisibile per catturare e controllare le particelle. La tecnica, sviluppata dal professore Jörg Woehl, sfrutta il campo elettrostatico che esiste in prossimità delle minuscole particelle che portano una carica elettrica.
Finora Woehl e la studentessa Christine Carlson hanno controllato particelle di circa 20 nanometri - le dimensioni di un virus - utilizzando una "trappola". L'obiettivo finale è quello di scendere ad una singola molecola.
A differenza di altri metodi attualmente disponibili, la tecnica di Woehl è in grado di intrappolare particelle molto piccole, e può catturare più particelle alla volta e tenerle dentro senza il bisogno di monitorare la loro posizione.
Catturare e controllare le nanoparticelle. Come Funziona
La "trappola" è formata da un buco in una sottile pellicola di metallo depositata su un substrato. alla superficie, viene aggiunta una soluzione contenente la particella di interesse. Quando la particella attraversa il buco, viene applicata una tensione. La particella rimane chiusa li perché tutte le altre zone della superficie sono cariche. Il campo di cattura è creato quando la pellicola di metallo è caricata. Togliendo la tensione, la particella viene rilasciata.
Applicando alla trappola una tensione negativa, questo provoca la formazione di molecole caricate in negativo che vengono catturate nel buco per essere respinte dal campo (in quanto hanno la stessa carica).
I due scienziati hanno creato una foto della trappola in 3D che assomiglia ad un cratere. Loro sono in grado di controllare la profondità del "cratere" che corrisponde alla parte non-caricata, aumentando la tensione della superficie del metallo.
Applicazioni del metodo di Woehl
Il metodo di Woehl potrebbe portare a nuovi modi di interagire col mondo nano - ad esempio la manipolazione genetica. Siccome è in grado di catturare più particelle alla volta, questo metodo può essere utilizzato come una micro-provetta per controllare le reazioni chimiche che accadono tra le particelle. Potrebbe anche contribuire a migliorare le tecnologie biomediche.
Repost: 27 Dic 2009

È certamente una bella idea. Non sono (per ora, ma spero di diventarlo presto) nel settore delle nanotecnologie, ma una curiosità che ho sempre avuto è: come si fa a cambiare di posizione delle molecole o dei polimeri molto piccoli? Io posso pure creare una microprovetta, ma devo disporre di tecnologie ancora più sofisticate per poterci mettere un campione dentro…
Chissà a cosa ci porterà lo sviluppo di questa ingegneria genica, se non ci fosse stato Faraday tutto ciò non sarebbe stato possibile.
Tutto ciò è molto affascinante e molto in là delle mie competenze attuali
Una bella quanto utile e interessante applicazione dell’elettronica, più propriamente dei campi magnetici, in altri settori di ricerca e non.
Ha addirittura applicazioni genetiche e può migliorare tecnologie biomediche. Un articolo moooolto interessante e di rilievo non trascurabile. Complimenti ai ricercatori e a Woehl in questo caso =)