
STMicroelectronics ha annunciato l'espansione della serie di microcontrollori a 32bit, STM32L. Adesso la famiglia STM32L include dispositivi con densità di memoria di 256 e 384Kbyte, offrendo una gamma di memoria Flash da 32 fino a 384 Kbytes per le applicazioni embedded.
La nuova serie STM32L è entrata in produzione industriale ed i primi dispositivi, che offrono una densità di memoria da 64 e da 128 Kbyte, dovrebbero essere disponibili tra qualche giorno.
I microcontrollori STM32L sono i primi microcontrollori ARM Cortex-M3 del settore disponibili da un fornitore top-10 di silicio che offrono 33 DMIPS a 32MHz (max). La serie STM32L fa parte della vasta famiglia di microcontrollori a 32-bit STM32 ST, che ora ha più di 180 varianti e che offre compatibilità periferica e software per la massima flessibilità.
La serie STM32L fa parte della piattaforma EnergyLite di prodotti ultra low-power, che permette ai progettisti di ottimizzare le prestazioni, la funzionalità e la durata della batteria, e per soddisfare i criteri di efficienza connessi agli obiettivi di eco-design.

Abbinati a tecniche di clock gating il low power è sicuramente garantito. Specie in situazioni dove il wireless è obbligatorio penso alle reti di sensori-
buono! ho letto che questo tipo di micro controllori sono ottimi per applicazioni mediche grazie all’interfaccia USB che consente ai dispositivi di connettersi a un host e facilitare la comunicazione tra paziente e medico.. tenendo sotto controllo ad esempio il battito cardiaco per un cardiopatico o la glicemia per un diabetico..E’ certo che si presta bene anche a molto altro ..
ST, anche nel campo dei microncontrollori, ha sempre rapprensentato un marchio di qualità e affidabilità. I Cortex della serie STM32 sono forse i core più utilizzati del momento, forese grazie anche alla presenza sul mercato di schede di sviluppo e valutazione anche, tutto sommato, non costosissime. Questi nuovi micro, con densità di memoria così spinta, aprono sicuramente la strada a nuove applicazione complesse e articolate, dove magari prima la memoria era essenzialmente il collo di bottiglia!!
Mi auguro solo che vengano sfruttati, ad opera di chi dovrà/vorrà utilizzarli, per il massimo delle loro potenzialità e non perché è il componenete “all’ultimo grido”.
Dico questo perché ho come l’impressione che chi alla fine andrà ad utilizzarli lo farà solo per una percentuale relativamente bassa delle potenzialità dell’IC stesso. :-/
Bye 😎
Come i microcontrollori ST6, che ho utlizzato molto nella mia vita da elettronico hobbista, questa famiglia di microcontrollori non vedo l’ora di usarla, chi sa dal punto di vista economico quanto costano eh?!
certo esistono tante tecniche di design per ottenere microcontrollori lowpower, ma sicuramente ciò che fa la differenza in questi casi sono i cambi tecnologici usando celle ultra low power e low leakage!