
Gli avvolgibili delle serrande azionati tramite motore elettrico sono molto comodi ma alcuni tipi hanno vita breve, vediamo perchè e come risolvere il problema definitivamente.
Poter evitare una attività manuale, benchè non particolarmente onerosa magari, è sicuramente uno dei più grandi risultati dello sviluppo scientifico. Dalla rivoluzione industriale ad oggi sono stati fatti passi da gigante e notevoli semplificazioni hanno reso la nostra vita quotidiana più confortevole che mai. Purtroppo però non possiamo esimerci dalle leggi della fisica ed un lavoro se non lo facciamo noi dovrà comunque consumare dell'energia per giungere al termine ed è qui che cominciano i problemi...
Gli avvolgibili elettrici sono molto comodi e ci evitano un lavoro non molto faticoso ma sicuramente critico visti i momenti della giornata in cui tipicamente viene svolto tale lavoro, cioè la sera, tipicamente prima di andare a dormire (quando la voglia di attività manuali tende a meno infinito) e la mattina dopo la sveglia.
Alcune tipologie di avvolgibili elettrici (come ad esempio quelli della OzRoll) hanno l'ulteriore pregio di non doversi collegare alla rete elettrica per fare del lavoro al nostro posto ma sostengono di poter fare completo affidamento su di una semplice batteria al litio. Ovviamente quando la batteria è scarica la si dovrà rivaricare e si dovrebbe procedere in questo modo per molto tempo.
Può succedere però che dopo pochi cicli di carica e scarica la batteria riduca drasticamente le sue prestazioni o cessi di funzionare completamente. Se la garanzia non è tale da coprire il problema la sostituzione della batteria nella consapevolezza che la nuova smetterà ancora di funzionare è alquanto frustrante, vediamo quindi come risolvere una volta per tutte il problema.
Quanto detto nel seguito fa riferimento ad alcuni tipi di avvolgibili automatici della OzRoll, ma potrebbe essere di aiuto anche per altre tipologie e marche.
Il problema principale che si riscontra su questi avvolgibili è da inputarsi all'algoritmo per la gestione dei cicli di carica e scarica della batteria che non sembra particolarmente felice. Infatti il microcontrollore ATmega utilizzato per gestire tale attività sembra far proseguire la fase di ricarica della batteria al litio oltre il tempo necessario come se non verificasse lo stato di ricarica della batteria per interrompere l'operazione. Questo spiega anche perchè la temperatura della batteria sole in modo vertiginoso durante la ricarica. Da ciò segue la riduzione del tempo di vita della batteria, martoriata da un algoritmo di gestione non molto efficiente.
Si potrebbe tentare di riprogrammare in qualche modo l'ATmega per gestire in modo più efficiente l'operazione di ricarica ma l'operazione non è tanto semplice, quindi, nell'ipotesi di non voler spendere altri soldi per comprare una batteria specifica dal fornitore da sostituire alla vecchia, vediamo come modificare il sistema di alimentazione per sostituire la vecchia batteria con una generica batteria SLA (Sealed Lead-acid) da 12 V, che non sarà più gestita dal microcontrollore, avrà una durata nettamente superiore e ricaricheremo manualmente quelle poche volte che sarà necessario.
Per prima cosa dovremo smontare il vecchio sistema di ricarica mostrato in figura sottostante.
Basta un semplice cacciavite per arrivare alla scheda di controllo mostrata sotto.
Scolleghiamo il vecchio cavo di alimentazione che era saldato nei punti indicati nella figura sopra per fa spazio ad un cavo per potenza maggiore che faremo passare dallo stesso ingresso del vecchio contenitore (come in figura sotto) di modo che dall'esterno sembri tutto come prima.
Tagliare la pista che collega il LED indicata nella figura sotto che segnala la fase di ricarica della batteria poichè non sarà più necessaria dato che useremo una batteria esterna e la gestiremo noi. La durata della batteria usata sarà nettamente superiore a quella della precedente batteria quindi dovrà essere ricaricata raramente.
I collegamenti per il nuovo cavo di alimentazione sono mostrati nella figura sottostante in cui il collegamento -Ve in alto sfrutta il piano di massa sul retro della board.
Colleghiamo il cavo di alimentazione come mostrato nella figura sottostante.
Il risultato finale è mostrato nella figura sottostante, in cui si confrontano la vecchia con la nuova soluzione, esternamente indistinguibili.
La modifica al cavo per il collegamento della batteria da 12V SLA è mostrato nella figura sottostante.
Abbiamo visto una soluzione conclusiva e decisa ad un problema forse non molto diffuso ma che può dare grossi grattacapi e far spendere molti soldi inutilmente.

zebra84, le foto ci sono.. ben 9! forse il tuo browser non te le fa vedere.
Ho progettato per alcuni anni sistemi di automazione cancelli, ad ante e scorrevoli. Quindi anche apriporta del garage basculanti e alza tapparelle elettrici. Insomma tutte la applicazioni a 1 o 2 motori.
Non ho mai creduto nei sistemi senza alimentazione di rete ( a batteria) proprio per i motivi riportati nell’articolo. Aggiungerei anche il fatto che dopo alcuni cicli di lavoro, polvere e sporco rendono difficile la vita al motore che sforzerà sempre di più gravando sulla batteria.
Mi piacerebbe avere un dato fondamentale: quanti cicli completi di alzata/abbassata sono possibili con una carica della batteria?
(per essere sicuro di non cambiare batteria tutte le settimane, ma anche tutti i mesi sarebbe una bella scocciatura…)
Stando al sito del produttore (OzRoll), con ogni ricarica della batteria si possono fare tra 30 e 40 cicli completi di alzata/abbassata.
Supponendo nel peggiore dei casi (ma potrebbe anche essere molto peggio) un uso giornaliero, la batteria durerebbe circa un mese.
Condivido il tuo punto di vista
Pero’ un piccolo alimentatore a tampone,una batteria piu’ grande ecc..
pensate.
apparati che funzionano sempre
è non vi dico quante cose potete far girare :-))
la batteria.. se di bona qualità si cambia dopo 3/4 anni
consigli e informazioni
qui