Abuso di droga: più cocaina, alcool e sigarette meno materia grigia

L’abuso di droga compromette in modo grave la salute di chi entra nel tunnel e questa non è una novità. La scoperta fatta da un gruppo di scienziati americani grazie alla risonanza magnetica e altre tecnologie di imaging è che l’uso di sostanze quali la cocaina, l’alcool e le sigarette riduce la densità della cosiddetta “materia grigia”, nelle aree del cervello essenziali per i processi decisionali, per l’autocontrollo, per l'apprendimento e per la memoria.

L’abuso di droga “uccide” i neuroni

Il legame tra l’abuso di droga e la quantità di materia grigia è l’oggetto di uno studio condotto presso l'US Department of Energy (DOE) del Brookhaven National Laboratory: la ricerca ha dimostrato che le persone tossicodipendenti che hanno un certo patrimonio genetico hanno una densità di materia grigia inferiore alla media e quindi un minor numero di neuroni, in aree del cervello che sono essenziali per i processi decisionali, per l’autocontrollo, per l'apprendimento e per la memoria. La ricerca, condotta da scienziati del laboratorio di Brookhaven, della Stony Brook University, della Mount Sinai School of Medicine, del National Institute on Alcohol Abuse & Alcoholism, e del National Institute on Drug Abuse, è stata pubblicata sul numero di marzo della rivista specializzata General Psychiatry.

Nelly Alia-Klein, co-autrice dello studio del Brookhaven Lab, ha dichiarato: "Questa ricerca dimostra che i geni possono influenzare la gravità della dipendenza. I risultati suggeriscono che per gli individui dipendenti da droga con un particolare genotipo MAOA [monoamino ossidasi A] può essere necessario un diverso tipo di trattamento rispetto ad altre persone tossicodipendenti che hanno un genotipo MAOA diverso. Ulteriori studi devono essere realizzati prima di implementare cambiamenti nelle strategie di trattamento. Tuttavia, i professionisti del trattamento della tossicodipendenza e altri che gestiscono persone tossicodipendenti, come ad esempio ufficiali giudiziari e giudici, devono essere informati su queste e altre conoscenze di neurobiologia della tossicodipendenza".

Il legame tra genetica e abuso di droga

Studi come questo e precedenti hanno mostrato che soggetti dipendenti dalla cocaina, rispetto a soggetti non dipendenti, hanno una densità della materia grigia inferiore nelle parti frontali del cervello, che è importante per l'attenzione e l'organizzazione del proprio comportamento, e anche nell'ippocampo, una regione del cervello importante per l'apprendimento e la memoria. Lo studio ha scoperto che gli individui dipendenti da cocaina con un genotipo a basso MAOA hanno una densità di materia grigia inferiore nella corteccia orbito-frontale del cervello di persone tossicodipendenti con un genotipo MAOA alto o di individui non dipendenti. L’MAOA è un enzima che regola i neurotrasmettitori nel cervello, come la serotonina e la dopamina, che controllano l'umore e il comportamento.

Inoltre, questo studio ha rilevato che la scarsità di materia grigia è correlata con il numero di anni di abuso di alcool, di cocaina e con il consumo di sigarette nel gruppo di tossicodipendenti. Più si è abusato di cocaina, alcool e sigarette, più la materia grigia è inferiore nell'ippocampo e nelle regioni frontali del cervello.

Gli scienziati hanno reclutato per lo studio sull'abuso di droga 82 uomini (40 dipendenti da cocaina e 42 casi di controllo) tramite annunci sui giornali locali e nei centri di cura locali. Tutti i partecipanti hanno dato il consenso informato in conformità con le regole previste per gli studi di questo tipo. Sono stati raccolti dati fisici, esami neurologici, psichiatrici e neuropsicologici, compresi i test di funzionamento intellettivo, e i ricercatori hanno determinato che tutti gli uomini erano sani e non assumevano farmaci.

Per determinare il genotipo di ciascun partecipante, gli scienziati hanno analizzato campioni di DNA e la presenza di MAOA alto o basso. I ricercatori inoltre hanno scansionato il cervello degli individui soggetti ad abuso di droga e non, utilizzando la risonanza magnetica, e un metodo chiamato morfometria voxel-based che ha permesso ai ricercatori di determinare la densità della materia grigia, cioè una stima della densità di neuroni nel cervello intero. "Solo i maschi facevano parte di questo studio ed è quindi importante per gli studi futuri esaminare gli effetti genetici anche nel cervello delle donne" ha spiegato Klein.

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33 Commenti

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