
CrunchBang Linux è una distribuzione basata su Debian che offre un ottimo mix di velocità, stile e sostanza. Utilizzando il window manager Openbox è altamente personalizzabile e offre un sistema GNU / Linux moderno ed elegante, ricco di funzioni, senza sacrificare le prestazioni. CrunchBang Linux non è indicato per i computer più vecchi e più lenti, anche se è relativamente più veloce rispetto ad Ubuntu.
CrunchBang Linux: veloce e leggera
CrunchBang Linux è una distribuzione leggera di Linux basata su Debian. Si trova in OpenBox e nelle edizioni XFCE, ed ha un tema visivo molto scuro ed elegante. CrunchBang Linux è una distro molto leggera. In passato era basata su Ubuntu, ma ora il suo sviluppatore Philip Newborough ha deciso di abbandonare Ubuntu ed utilizzare invece Debian Squeeze per la nuova release.
Essendo basata su Debian i problemi standard e i pacchetti standard lavorano perfettamente sul sistema. La documentazione sul sito web ufficiale assicura che CrunchBang Linux è, in sostanza, un’installazione standard di Debian con alcuni pacchetti aggiuntivi personalizzati.
L'installazione richiede un percorso abbastanza intuitivo. E’ un sistema usabile da quando viene avviato dal CD, e l'installazione sul disco rigido viene richiamata tramite l'esecuzione di un programma dal desktop.
Dunque in quali modi CrunchBang Linux è diversa da altre distro?
Quando CrunchBang Linux viene avviato per la prima volta, all'utente viene presentato uno script post installazione composto da 15 domande interattive. Queste istruzioni permettono all'utente di affinare ulteriormente e personalizzare l'installazione. Queste domande consentono l'installazione facoltativa di varie applicazioni come Open Office, suite di strumenti e codec multimediali o il runtime di Sun Java. Una possibilità è quella di installare un kernel specializzato che apparentemente è ottimizzato per l'utilizzo desktop. Se viene selezionato, ogni opzione di installazione richiede da pochi secondi a diversi minuti per essere completata.
Il desktop di CrunchBang Linux ha un tema scuro caratterizzato da nero, bianco e grigio, ma questo si può, ovviamente, cambiare. Sullo sfondo vi è un pannello che mostra le informazioni del sistema di memoria disponibile e l’utilizzo della CPU, oltre ad altri dati. Sotto questa zona c’è anche un promemoria con le “scorciatoie” da tastiera. Ad esempio, Windows Key + W lancia il browser web.
CrunchBang Linux & OpenBox
OpenBox ha un aspetto minimalista ed è reattivo e veloce. Come nel suo standard, i comandi del desktop usano una serie di icone tratteggiate come nel linguaggio Braille per i non vedenti. Questa scelta gli conferisce un look fresco ed elegante, ma così è impossibile indovinare la funzione di ciascun tasto al primo sguardo. La task switcher è sul fondo dello schermo e dispone di un'area standard con un orologio. Lo switcher è basato su icone e comprende anche un commutatore di desktop virtuale, anche se non rimane automaticamente in primo piano, cosa che potrebbe disturbare qualcuno. Il menu di avvio delle applicazioni e del sistema è del tipo che viene richiamato dal tasto destro del mouse su uno sfondo o tramite il task switcher.
In conclusione, sembra che CrunchBang Linux possa essere una buona distro per chi vuole provare qualcosa di nuovo senza allontanarsi troppo dagli standard di Debian. Potrebbe essere anche una buona distro per chi ha appena iniziato a usare Linux . Secondo il parere di alcuni utenti Linux sui forum specializzati, si tratta di una distro abbastanza originale da giustificare la sua esistenza, senza avere la sensazione di un esperimento che non rimarrà in giro per molto tempo. Voi cosa ne pensate? L’avete mai provata?

un altra interessante distro, se mi rimetto a posto il vecchio notebook, potrebbe essere una buona occasione per provarla… anche se potrei provarla anche subito visto che parte dal CD 🙂
Non ho mai provato questa distro, ma leggendo l’articolo non capisco a cosa servono le icone tratteggiate per i non vedenti, non è che il monitor sia leggibile in rilievo come i testi in Braille.
“i comandi del desktop usano una serie di icone tratteggiate come nel linguaggio Braille per i non vedenti”, è solo una cosa grafica, che mi sembra poco friendly ma comunque per chi ci si abitua è anche figo perchè dando il PC in mano ad un altro utente non capirebbe subito a cosa corrisponde una determinata icona… 🙂
Una distribuzione e ancora una distribuzione ,
Potrebbe essere interessante ma il suo problema fondamentale che è necessario avere dunque sia avere un buon computer a disposizione ,
rimango dell’idea di continuare a usare UBUNTU perché supporta anche hardware,
più vecchiotti , e tanto hanno tutte due le stesso nucleo di Debian.
Questo rende forte la Microsoftè che esiste solo esclusivamente una distribuzione in un centinaia che sono piu o meno sopportate
Mi sembra una buona distro, ma non trovo necessario creare una distribuzione appositamente per essere la più difficile da usare dal punto di vista grafico. Tanto, penso che una volta che uno arrivi ad un certo livello di bravura e competenze informatiche, riesca in 5 minuti ad abituarsi a tutte le grafiche del mondo e anche ai vari interpreti di comandi testuali…
Quoto Fabrizio87 quando dice “Questo rende forte la Microsoftè che esiste solo esclusivamente una distribuzione in un centinaia che sono piu o meno sopportate” in effetti da una parte la varietà di distro è un bene perchè in questo modo si salvaguardia una specie di “biodiversità” di distro formata da tante “speci” differenti, dall’altra trovo che uno dei più grandi dilemmi nell’avvicinarsi al mondo GNU/Linux è quello della scelta della distro.
Secondo me una soluzione al problema sarebbe fare in modo che ogni distro utilizzi lo stesso tipo di pacchetti, in questo modo si potrà usare lo stesso gestore Pacchetti e si potranno rendere disponibili online programmi da scaricare&installare come si faceva prima sui sistemi Microsoft Windows e Apple Machintosh.
Bella anche questa, sarebbe davvero curioso provarla. Anche se, non la trovo molto un’alternativa a debian. Sono fiducioso però che resterà in circolazione per un pò =)
Una cosa non mi è chiara. Viene detto più volte che è una distribuzione leggera. Però all’inizio dell’articolo si dice che potrebbe non essere installata per i omputer più vecchi e lenti. E’ un errore o c’è di mezzo qualcosa che non riesco a capire?
Un sistema operativo leggero non vuol dire che può funzionare su una macchina a basse prestazioni ,
semplicemente che non pesa l’hardware ,
Ma è necessario averne comunque molto a disposizione,
semplicemente che se con un sistema normale impiega il 50% per funzionare solo per il sistema operativo , ne basta 20% ,
ma sicuramente questo sistema operativo essendo comunque ormai abbastanza voluminoso necessiterà di un minimo di sistema operativo e su un piccolo sistema si presterebbe a utilizzare quasi tutto tutto l’hardware,
ti faccio un esempio:
se il sistema operativo necessita 128 Mb di RAM, contro per un sistema normale 512 Mo , non puoi nessuno dei due installarlo su un computer che ne ha solo 64 mo,
È solo leggero rispetto ad altri sistemi operativi ma rimane comunque pesante
Bè dai, però devi ammettere che l’associatività leggero-basse prestazioni viene in mente subito =)
Forse, da quanto leggo è anche meno “leggero” di ubuntu.. E’ qui è tutto dire.. =)
Io rimango fedele ad Ubuntu e al massimo Debian, e non m pederei nemmeno dietro ai flame sul fatto a cosa servono mille distro.. linux è il massimo della libertà PER L’UTENTE
In realtà questa distribuzione e del più leggero di ubuntu ,
Quindi sarebbe anche interessante installarla ,
Ma c’è una cosa chenessun’altra distribuzione al mondo come ubuntu è il suo supporto con i suoi forum anche in italiano e in tutta la sua documentazione e istigazione realizzato dagli utilizzatori nessuno la batte da questo punto di vista .
È vero che nella cessione comune leggera spesso viene messa in relazione con basse prestazioni perché spesso è una realtà , ma non è un obbligo
ieri ho visto 3 quasi-ingegneri fare più o meno questa cosa qua, trovandosi per le mani per la prima volta un computer con ubuntu installato
http://www.youtube.com/watch?v=JSN_g6DjKQ8
Ho evitato di dirgli che uso ubuntu quotidianamente perchè la scena mi stava facendo troppo ridere…
dopo un quarto d’ora uno fa: “Oh sono riuscito a creare una cartella”
In realtà non è un comportamento così strano,
Ma per ottenere lo stesso effetto è sufficiente a alcuni soggetti muovere una sull’icona .
o cambiare colore dello sfondo si ottiene lo stesso risultato
È come si dice su FB : ” grazie e rubò “
Nulla di utile, forse per i nuovi del mondo linux. Nel senso che queste distribuzioni, come anche PureOS, sono abbastanza inutili. Ora i veri fan, che i chiamo estremisti, del free mi attaccano ogni volta che dico una cosa simile, perchè è proprio questo che caratterizza il mondo free, la libertà di creare liberamente. Però teniamo in conto che in questi due casi, ovvero PureOS e CrouchingBang non hanno uno scopo dichiarato se non essere soltanto dei restyle estetici. Ora va bene dire che diversi DE, comportano prestazioni diverse, ma inutile negare che anche con l’Ubuntu base si può ottenere un risultato molto simile. Queste distribuzioni sono sconsigliate ai neofiti, meglio porsi davanti a una delle distribuzioni “madri” non complesse, come Fedora e Ubuntu. Vorrei porre un esempio: c’è una distribuzione chiamata FEL ( Fedora Electronic Lab ) e un’altra BackTrack4( derivata da Ubuntu )che sono quelle che considero utili derivate perchè hanno uno scopo preciso e diverso dal Desktop General Purpose.
Che senso ha fare una distribuzione mirata al Desktop, derivata da un’altra sempre mirata al Desktop? Qui si pone l’esempio di Mint. Mint nella mia opinione, cambia un pò l’aspetto, qualche programma, e abilita di default alcuni codec. Cioè è Ubuntu per chi non vuole mettere le mani sul sistema. Che per me è gravissimo…
Nooooooo. Un essere che studia ingegneria non può essere conciato così!!!
La scena fa morire dal ridere ahahahah
Cavolo oramai ubuntu almeno in ambiente accademico e di studio e la norma. Io uso windows seven per le normali attività ma ubuntu è il sistema operativo che uso per fare tutto ciò che non sia giocare o fare musica. =)
Non mi capita comunque di rado che provo, magari in virtuale, altre distribuzioni. Uno magari graficamente più bella, l’altra più efficiente. Alcune non so nemmeno installarle perchè partono da riga di comando XD
Però provarle non costa nulla! 😉
Ubuntu diventa famoso e così conosciuto, e semplice anche per principianti proprio perchè parte con tutto funzionante e ha un forum che praticamente ti risolve tutto.
Su questo ci conto anche io spesso. E devo dire che è molto utile.
Credo anche che sia unica in ambito linux l’esistenza di una comunità così larga. Debian penso abbia dei numeri minori =)
Si posso garantire che nel mondo accademico e universitario non è nemmeno la norma saper usare un computer ,
visto da noi il direttore di dipartimento di elettrotecnica che non sa nemmeno come si accennò computer , quindi non mi svanisco che esistono ingegneri che non sanno nemmeno di cosa Linux o Ubuntu .
comunque sia la larga diffusione per intenderci di ubuntu , è solo da uno o due anni ,
io personalmente ho cominciato usareal posto del Debian pura visto che anche Ubuntu è basato questa distribuzione nella versione 9.10 è stata la prima che si potuto usare molto facilmente .
Il fatto che esista gente simile mi stupisce tantissimo. Non credevo. Allibito.
Almeno in ambito universitario dai.. Cavolo, io non vivo senza pc, e-mail, mp3.. O.o
Sarà che sono cresciuto con questi cosi e ne sono diventato dipendente. Sarà che sono anni che sento parlare di ubuntu e solo il fatto della riga di comando mi ha sempre affascinato [dato che sono cresciuto con ms-dos XD]
Sarà che io e l’informatica andiamo d’accordo.. Certo che, che cosa triste quella che mi descrivete =)
Ubuntu confermo che è da qualche anno a questa parte che ha cominciato a diffondersi. Ma comunque questo è avvenuto solo in ambito domestico perchè in ambiente industriale esisteva da tempo =) Linux ha sempre avuto la sua fetta di mercato.
Io un tasso di dipendenza ancora più alto del tuo dell’informatico ,
visto che per leggere quasi tutto passa tramite sintesi vocale ,
E non potrei leggere così tanto che lo faccio adesso solo con le mie forze ,
Visto che spesso leggerlo più di 6 ore al giorno .
a quanto sembra dall’articolo deve essere un sistema operativo “tutto d’un pezzo” come si suol dire, bisognerebbe vedere se tutto ciò corrisponde alla realtà, o è solo ciò che hanno detto i rumors. Infondo devo dire che linux non l’oh mai usato, mi sono limitato ai due sistemi operativi più conosciuti, come windows e MAC OSX. ma alcuni amici mi hanno parlato molto bene di linux, ed in particola modo di Ubuntu, e del fatto che, essendo un sistema operativo Open Source, è personalizzabile come lo si vuole, facendogli assumere le sembianze del sistema operative che si desidera. ma credo che resterò ancorato al MAC OSX per ora!!!
La questione dell’open source è un pò diversa da quelal della personalizzazione, Ubuntu e i sistemi operativi basaati su linux sono in generale molto personalizzabili, la questione dell’open source però cambia poco all’utente per quanto riguarda l’aspetto della personalizzazione. infatti, anche se è possibile modificare il codice sorgente di un programma a proprio piacimento, praticamente questo non lo fa nessuno perchè non è proprio facile. La cosa dell’essere un software libero si vede andando a considerare sistemi di gestione dei sorgenti come launchpad nel caso di ubuntu. Io stesso ho proposto un paio di cambiamenti che sono stati accettati, e sono visibili a tutti nelle nuove versioni di ubuntu. Mi ha fatto sentire importante questa cosa 🙂
Questo è lo spirito del free software (dove free significa libero, non gratis): la possibilità di collaborare con altre persone in giro per il mondo e poter partecipare a un’opera collaborativa enorme. Linux stesso è stato la più grande opera collaborativa della storia dell’umanità. Basta pensare che ci sono persone e aziende da tutte le parti del mondo che sviluppano parti di kernel, software e tutto il resto, rilasciando le modifiche apportate a tutti gli altri. C’è anche chi modifica, tiene per sè e poi rivende, ma vengono spesso beccati e denunciati. Se non sbaglio c’era un software di emulazione per osx che copiava a piene mani il codice da wine. Ovviamente questo software era a sorgente chiuso, ma si sono accorti che era copiato quando è stato trovato un bug in wine. In pratica quando venivano visualizzate in wine alcuni poligoni tridimensionali, in una condizione molto particolare veniva a crearsi un artefatto per colpa di un bug (i bug capitano anche qua…). Qualcuno si è accorto che nelle stesse situazioni anche il programma emulatore che gira su piattaforma apple verificava gli stessi artefatti, e quindi si è indagato se effettivamnte c’era qualcosa che non andava. Puntuale è uscito fuori che chi ha sviluppato quell’emulatore ha copiato un sacco di codice da wine.
Un altro caso era quello di una azienda che produce lettori multimediali, che ha copiato parte del codice di MPlayer. Forse sbaglio, ma mi pare che era proprio la Philips… Insomma ha preso questo codice e l’ha usato per produrre alcuni suoi modelli di lettori multimediali da salotto. Non ricordo in questo caso come è stato possibile individuare la violazione e risolvere la questione. Sono state diverse le aziende che hanno fatto cose di questo tipo…
Anche apple ha fatto partire il progetto webkit prendendo KHTML, che era un progetto open source, l’ha modificato a tal punto da renderlo incompatibile con il motore originale, e a quel punto l’ha rilasciato nuovamente, ma in pratica era del tutto inutilizzabile dai software scritti dall’originale khtml
Ci sono anche casi che hanno avuto una buona evoluzione, mi spiego meglio. Praticamente tutti i router, i telefoni android, la maggioranza dei server per il web, quasi tutti i supercomputer più veloci del mondo, e da tante altre parti si usa linux senza violare le regole. Queste cose aiutano a mandare avanti uno degli “ecosistemi” più belli del mondo