Microchip ha migrato MPLAB IDE su piattaforma Open Source, basata su Java, NetBeans IDE, permettendo così di eseguire su Linux, Mac OS e Windows.
"Per la prima volta abbiamo un supporto tra Windows, Linux e Mac OS", ha dichiarato Darren Wenn da Microchip. "NetBeans IDE è un forte plug-in. Volevamo offrire plug-in con le precedenti versioni di MPLAB ma questo era molto difficile. I clienti possono adesso, per esempio, scrivere strumenti di debug, e la community NetBeans ha molti plug-in che possiamo sfruttare come strumenti di grafica ed editor vi e HTML"
Ci sarà il supporto per quasi tutto l'hardware Microchip esistente per tutti e tre i sistemi operativi Windows, Linux e MacOS. Il nuovo strumento si chiama MPLAB X e coprirà tutti i firmware per microcontrollori a 8, 16 e 32 bit, tra cui oltre 800 PIC, dsPICs e dispositivi di memoria.
"Utilizzare NetBeans ci ha permesso di sfruttare le sue strutture, che sono ben collaudate e ben utilizzate", ha dichiarato Wenn.
ottimo, molti altri produttori di microcontrollori hanno seguito questa strada con grande successo!
è a pagamento?
Non credo MPLAB X sia a pagamento, ancora non l’ho provato, ma non credo proprio!
Sarebbe contro tutti gi sforzi fatti per essere Open Source e Cross Platforms (Arduino insegna 🙂
Non è a pagamento, e parlando con i responsabili della Microchip Italia mi hanno assicurato che rimarrà gratuito. Insomma la solita formula: IDE gratuito ma compilatori a pagamento (anche un po’ costosetti per quello che sono, a mio parere) nella versione full.
Ci saranno cambiamenti per le versioni dei compilatori C30 per dsPIC e PIC24, cosa che in parte è già avvenuta, ma anche delle soluzioni un po’ diverse per C18 Microchip e C18 Hitech-C e C32… Io l’ho testato su windows e linux. Devo dire che mi sembra un buon lavoro, e l’idea di sfruttare un IDE OpenSource è ottima. Penso alla possibilità di avere dei plugins sviluppati dalla community, cosa che accade spesso con software OpenSource. Ci sono cambiamenti nei driver dei programmatori utilizzati, essendo necessaria la compatibilità multipiattaforma, e quindi non mi sono ancora imbattuto nel debug e programmazione di dispositivi. Io ho un ICD3 e so che si può impostare il suo utilizzo, ma ci devo lavorare un po’ su per capire bene come fare evitando di “impallare” L’MPLAB vecchio che utilizzo come base stabile.
Personalmente mi piace molto anche la nuova struttura dei progetti, che comprendono le cartelle di src, il Makefile… mi sembra il tutto più chiaro e meno confusionario. In più l’aggiunta delle varie funzioni di richiamo delle funzioni, completamento automatico, strutture ad albero delle variabili (utilissimo per i registri ed i loro settaggi), diagrammi delle chiamate alle funzioni, etc… rende MPLAB più competitivo e comodo.
E poi il fatto che si può trovare il richiamo ad MPLAB X IDE sulla pagina ufficiale di MPLAB è una cosa incoraggiante, significa che siamo arrivati ad una release utilizzabile!
Ci sono cambiamenti anche nel settaggio dei parametri del progetto, dato che si possono eseguire “sotto-progetti” contemporeneamente, con hardware differente, senza necessità di avere 1 PC per ogni dispositivo da debuggare; questi cambiamenti riguardano anche i flag dei fuse bits, ma ancora una volta non ho approfondito bene la questione.
Io sono contento di queste scelte, ho letto di alcune persone che non condividevano l’aver scelto NetBeans piuttosto che l’ONNIPRESENTE Eclipse, ma non ho badato molto alle motivazioni di tali critiche (se fondate).
Il prossimo passo potrebbe essere (MAGARI!!) le release di compilatori totalmente OpenSource, senza dover regalare almeno 800€ per una versione professional del compilatore, che da quanto so è basato su software a licenza GNU