Un tester di continuità estremamente compatto può trasformare con precisione e rapidità le operazioni quotidiane di verifica nei laboratori elettronici. In questo blog-post analizziamo le caratteristiche di un micro-tester, uno strumento sempre pronto all'uso, basato su microcontrollore e progettato per garantire misurazioni affidabili con consumi energetici del tutto trascurabili.
Un laboratorio elettronico realmente performante richiede strumenti di misura reattivi e subito disponibili, poiché gran parte delle attività quotidiane ruota attorno al controllo dei collegamenti elettrici. Nonostante la maggior parte dei multimetri integri sistemi di continuità, è stato osservato che dispositivi dedicati, estremamente compatti e ottimizzati per l’immediatezza, risultano spesso molto più funzionali nelle sessioni di debug e prototipazione. In questa prospettiva è stato sviluppato un micro-tester di continuità che, secondo quanto riportato da fonti specializzate, offre un equilibrio ideale tra praticità, sensibilità del circuito e robustezza costruttiva.
Il dispositivo adotta una struttura composta da un corpo PCB appositamente sagomato che ospita una batteria a cella CR1025, un microcontrollore ATtiny202, un buzzer piezoelettrico e un LED di stato che facilita il riconoscimento visivo delle condizioni di test. La sonda principale è stata realizzata tramite una piccola spilla da sartoria con la punta smussata, scelta che consente di operare con precisione anche su schede densamente popolate senza danneggiare piste o componenti. Un filo integrato permette inoltre di agganciare rapidamente il riferimento di misura a qualsiasi punto del circuito.

La progettazione ha privilegiato un assorbimento estremamente contenuto, in modo che il circuito sotto test sia attraversato da una corrente inferiore a 0,1 mA, valore che riduce significativamente il rischio di sollecitare componenti sensibili. L’assenza di un interruttore meccanico è stata compensata dall’implementazione di una modalità di sospensione automatica, attivata dopo sessanta secondi di inattività. Il microcontrollore, in modalità standby, richiede meno di 0,04 μA, rendendo possibile una durata della batteria estesa per anni senza necessità di sostituzioni frequenti. Il layout PCB e il firmware risultano compatibili anche con altri microcontrollori della famiglia ATtiny delle serie 0 e 1 a otto pin, caratteristica che apre la strada a variazioni personalizzate del progetto senza alterarne le prestazioni fondamentali. Questa soluzione è un’evoluzione rispetto a precedenti design, mantenendo però l’idea di una sonda appuntita integrata direttamente nel circuito stampato per massimizzare l’ergonomia e la facilità d’impiego.
Riferimenti
Technoblogy - Tiny Continuity Tester
Technoblogy - Continuity Tester



