Dopo il terremoto giapponese e il rischio nucleare scatenato in seguito al danneggiamento della centrale di Fukushima che ha riacceso il dibattito sulla pericolosità dell'energia nucleare, l'Europa intera sta rivalutando le proprie politiche energetiche a favore delle energie rinnovabili.
Tra gli Stati più coinvolti nel dibattito troviamo la Germania che sta pensando di smantellare le proprie centrali nucleari o metterle "offline" per un certo periodo al fine di incrementare i controlli di sicurezza.
Il mondo intero ha tenuto il fiato sospeso ascoltando gli annunci delle tv che riportavano notizie di prima mano dall'epicentro del disastro. Si è temuto il peggio nonostante le autorità più volte abbiano rassicurato che la situazione era sotto controllo. Quel che appare evidente però è che questa volta la parola "certezza" affiancata alla parola "nucleare" è andata in rotta di collisione. Le parole delle massime autorità per l'energia in Europa hanno ammesso la pericolosità delle nostre centrali che meritano un controllo più severo e standard più rigorosi.
La Germania elimina le centrali nucleari... o no?
La Germania, quarta potenza economica, ha preso una decisione drastica: eliminare completamente l'energia nucleare ripensando nuove politiche energetiche che evitino di utilizzare questa pericolosa soluzione, a vantaggio di numerose altre basate su fonti di energia rinnovabile.
Il cancelliere Angela Merkel ha difatti definito quanto accaduto in Giappone "un'apocalisse di dimensioni immani", facendo intuire fin da subito quale fosse la posizione del suo governo. La decisione di chiudere 7 dei suoi 17 reattori per 3 mesi al fine di effettuare controlli di sicurezza. Questa scelta potrebbe portare ad azzerare la produzione nucleare in Germania, mentre ora le centrali riescono a garantire oltre un quarto dell'energia necessaria all'intero Paese. Certo la Germania può proporre questo modello di "abbandono" anche ad altri Stati, sempre che questi non siano però eccessivamente dipendenti da questo tipo di energia come nel caso della Francia che dipende per oltre il 70% dal nucleare. Certo servono invesitmenti importanti per poter effettuare una sorta di "switch" da un modello energetico ad un altro.
Tra la gente il nucleare sta diventando molto impopolare in Germania, fin dall'incidente di Chernobyl del 1986. I governi che si sono succeduti hanno firmato progetti di abbandono del nucleare entro il 2021, ma la stessa Merkel l'anno scorso aveva firmato un piano per la proroga di ulteriori 12 anni. Attualmente lo stato si approvigiona per il 23% dall'uranio o plutonio usato nelle centrali, per rinunciarvi occorrono 150 miliardi di dollari in investimenti in energie nuove (secondo quanto detto dal presidente dell'Associazione tedesca per le Energie Rinnovabili. E' anche vero che la Germania riesce a produrre un buon 17% di energia grazie al rinnovabile, 13% dal gas naturale e 40% dal carbone. Secondo le stime del ministro per l'ambiente in 10 anni la percentuale di elettricità proveniente da energie rinnovabili potrebbe salire al 40% garantendo oltre 370mila nuovi posti di lavoro.
Secondo le autorità tedesche sono diversi gli Stati leader a voler eliminare l'energia nucleare entro il 2020 possibilmente. Esiste però anche il controsenso di eliminare dal suolo tedesco le centrali più sicure al mondo per finire con l'approvigionarsi da centrali meno sicure sparse per il mondo come ricordano alcuni. In questo caso i cittadini devono anche prepararsi ad affrontare incrementi importanti del costo dell'energia.
Le lobby tedesche dell'energia hanno fatto sapere che gli effetti di prezzo a lungo termine non possono essere determinati finché il governo non precisa i suoi piani di riduzione nucleare. L'istituto Matthes sostiene che l'abbandono graduale dell'energia nucleare entro il 2020 è fattibile e che porterebbe solo ad un aumento di prezzo di 0,5 centesimi per chilowattora se ben effettuato. Stando alla panoramica dei consumi vediamo che una famiglia tipo di quattro tedeschi pagano circa 1000 euro ($ 1.420) l'anno per utilizzare circa 4.500 kilowatt-ora, con importi d'imposta di circa 157 euro ($ 223).
Un altro fattore potrebbe far salire i prezzi dell'elettricità è che, contare sulle energie rinnovabili richiede un enorme investimento nella rete elettrica per far fronte a rischi di inaffidabilità. In sostanza occorre investire più di quanto serve per garantire copertura anche in caso di emergenza. Mancano ancora i preventivi dei costi per costruire impianti con queste caratteristiche di "sicurezza".
Ralph Kampwirth, portavoce di Lichtblick AG, il più grande operatore energetico della Germania che offre elettricità esclusivamente da fonti rinnovabili, ha detto che dopo il disastro Fukushima il numero di nuovi clienti rispetto al normale è quasi triplicato, da 300 a più di 800 al giorno, nonostante i prezzi leggermente al di sopra rispetto alla media.
I costi del nucleare
Gli unici due nuovi reattori nucleari attualmente in costruzione in Europa, in Francia e in Finlandia, entrambi sono stati afflitti da ritardi e costi praticamente raddoppiati, per circa 4 miliardi di euro (5,7 miliardi dollari) e 5,3 miliardi di euro (7,5 miliardi dollari), rispettivamente. I fondi pubblici per la costruzione sono quindi "importanti" e spesso mancanti.
Lo smaltimento del combustibile nucleare esaurito è un problema grave e costoso. Molti reattori vecchi di decenni sono altamente redditizi come il loro costo iniziale è stato cancellato, ma si trovano ora ad affrontare costi più elevati per la messa in sicurezza.
Quel che manca sembra dunque una politica comunitaria che sappia decidere comunemente il futuro del nucleare in Europa, che uno stato decida autonomamente di rinuciare è bene, ma non sufficiente per far fronte ad un futuro sostenibile.
Il problema della germania è che è guidato da una donna (non me ne vogliate), il nucleare sappiamo tutti che è la tecnologia di produzione energetica che vanta meno vittime di tutte le altre non rinnovabili.
Il disastro di fukushima va contestualizzato nell’ambito di un terremoto del nono grado della scala richter, e di uno tsunami che è arrivato con un’onda di 7 metri a distruggere il sistema di raffreddamento di un reattore bwr. è la peggiore delle situazioni possibili!
..bhè il dibattito è ancora molto aperto… penso che sarà dura chiudere queste centrali visti gli aumenti dei prezzi che determinerebbero certo è che un disastro nucleare ha dei costi incalcolabili, con tutti i danni che provoca, dalla salute dell’ambiente alla salute degli uomini.. ancora pegggio per la francia.. ne dipende per il 70% addirittura! come al solito noi siamo indietro, mentre gli altri pensano di chiudere, noi pensiamo di aprire ..ahhaha o forse siamo avanti perchè abbiamo gia chiuso col nucleare?
>Il problema della germania è che è guidato da una donna
What???
Sinceramente sarei stato fra i pochi a votare a favore del Nucleare in Italia, solo per non precluderci dall’energia dell’atomo.
le questioni strategiche – come quelle di politica energetica – secondo non possono essere sottoposte a referendum… saggiamente la Costituzione Italiana ad esempio dice che non si può referendare sulle tasse,guerra, energia, sicurezza…tutte cose dove il popolo si pronuncia nel segreto della cabina elettorale e poi, si spera per un intero mandato,deve lasciar lavorare per avere elementi da valutare alla prossima consultazione.
Il continuo e strumentale ricorso alla piazza che fa si che anche le formiche facciano rumore è l’esatto opposto della democrazia, ma qui stiamo parlando di filosofia politica e al popolo occorrono solo panem et circenses e purtroppo in Italia abbondano entrambi!
Il problema in Italia, come fa notare Baffomagno, è che noi arriviamo quando gli altri chiudono, per costruire fra 50 anni una centrale di 4 generazione, quando gli altri magari saranno alla 9?
Il nucleare mi spaventa solo perché tutti noi sappiamo come vengono fatte le cose in Italia, non perché ne sia contro. Se persino James Lovelock (ecologista e padre dell’ipotesi di gaia) dice che l’unica speranza è il nucleare perché ormai è troppo tardi per le rinnovabili.
http://cafedehumanite.blogspot.com/2011/03/james-lovelock-e-la-sua-passione-per-il.html
Inoltre vi posto le 5 idee di Rubbia per il futuro.
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/03/28/soluzioni-energia-rubbia.html
perfetto, non fa una piega. come dicevo in un altro post, io non sono favorevole al nucleare in italia per il motivo che qui c’è il famoso magna magna… a chi li danno gli appalti di costruzione, manutenzione e la gestione dei rifiuti? ..non si sa! ma io non mi fido assolutamente! …sulla sicurezza poi, anche se tu fai una centrale super sicura con 1000 sistemi di controllo sicuri al 1000 per cento, come puoi prevenire ad esempio un attacco terroristico? giocando col fuoco ci si brucia..
Baffomagno, siamo in Italia, tu ti fermi solo all’appalto?? Qui arriviamo al sub del sub del sub appalto, invece di spendere soldi a progettare la centrale dei Simpson spendiamoli per avere un prospetto geologico per i terremoti di questo paese. Poi salta fuori, come all’Aquila, che le case non erano fatte in cemento.. immaginati una centrale.
Ecco le città italiane a rischio terremoto [foto]
http://daily.wired.it/news/scienza/2011/04/06/italia-terremoto-aquila-rischio.html
Neanche a farlo apposta ecco un articolo di Wired, abbiamo altri problemi che non costruire centrali.
Angela Merkel per come sta guidando un grande paese come la Germania, non solo per la scelta del nucleare, le sue scelte sono sensate verso il futuro e verso l’essere umano con i suoi limiti, ma vedo che molti nel mondo si sento capaci di dominare gli eventi della natura e il futuro delle prossime generazioni con il solito ‘Ghe pensi mi”. Se scoppia una centrale a carbone, naturalmente farà vittime, ma questo episodio sarà limitato all’evento e a pochi anni di problemi per gli abitanti circostanti. Nonostante le testimonianze recenti di Pryp’jat dove le radiazioni rimarranno per 48000 mila anni e solo alcune parti della città potranno essere ripopolate secondo alcune stime positive fra oltre 600 anni. Senza contare l’esplosione di un serbatoio avvenuta a Seversk, il 6 aprile 1993, che libero una nube di gas radioattivo e che il Time londinese ha catalogato come uno tra i dieci disastri nucleari accaduti. Altra esposione, ma questa volta non nucleare, ma con effetti radiottivi, accadde nel deposito di Majak, sito militare dove si estrae il plutonio, considerato tra i più gravi della storia. Gli effetti si vedono a distanza di anni, di secoli, il fiume li vicino risulta contaminato in modo rilevante e gli abitanti di alcune città vicine al fiume hanno avuto gravi problemi di salute dovute alle radiazioni dell’acqua del fiume.
Potrei scriverne tanti altri, successi in questi ultimi cinquant’anni, ma è evidente che il generale si sottace sui danni totali causati da questi incidenti per evidenti interessi economici e industriali.
infatti hai ragione, le cose poi si sanno solo dopo e nessuno controlla prima.
se vogliamo parlare di danni da contaminazione guarda qui—> http://ambiente.liquida.it/focus/2011/02/28/svolta-nell-inchiesta-della-procura-di-lanusei-a-salto-di-quirra-cassette-d-uranio/
è inammissibile che per giocare alla guerra succedano cose dal genere… sono anni che la cosa va avanti, ma visto che a protestare sono 4 gatti, nessuno ci fa caso… e cercano di minimizzare la cosa..
Il problema delle centrali nucleari è un problema piuttosto economico ,
Visto che la energia elettrica prodotta di tali centrali era più buon mercato che esiste ,
Chiaramente con la mossa di restare per tre mesi ha solo lo scopo di fare uscire dalle teste delle persone la storia del nucleare e aspettare che le acque si calmano ,
perché chiaramente nemmeno la Germania si può pagare visto la fase economica che stiamo attraversando una energia venendo da fonti rinnovabili più che lo fa già attualmente .
Certamente un altro fattore che va a pensare negativamente sono gli impianti di ridondanza di quelli vengono spessi e volentieri alimentati a fonti come idrocarburi o gas ben lontano dalle fonti rinnovabili , e visto che gli impianti a fonti rinnovabili eccetto le centrali idriche hanno una bassissima affidabilità è cosa riguarda la stabilità della produzione e la pianificazione di tale produzione quindi spesso entreranno anche sistemi che usano petrolio , è necessario considerare anche quanti tempo questi tali impianti saranno accesi a confronto in impianti rinnovabili , e il fatto che se usiamo più spesso idrocarburi che rinnovabili tanto vale non fare impianti e direttamente fare centrali termiche .
Per i costi visto che l’energia nucleare e quella più economica anche se il costo di una centrale è il doppio di quella preventivata sicuramente nessun investitore rinuncerebbe a questo investimento visto dopo che l’energia prodotta e molto redditizia .
Chiaramente in Italia la questione non è così semplice , il primo fatto è che già difendiamo per grande parte dell’energia nucleare estera , e anche i particolari di quella che proviene dalla Germania visto che tedeschi vogliono togliere le loro centrali nucleari in primo luogo dove faranno economia del approvvigionamento sarà l’Italia quindi ci dobbiamo aspettare più spesso a problemi di blackout .
secondariamente visto che in Italia hanno tolto i sovvenzioni a impianti fotovoltaici che in fin dei conti non è così problematico se tali impianti erano potessero produrre abbastanza di energia per essere abbordabili ,
ma visto che senza soluzione dello stato nessuno vuole fare la pazzia di investire in un pianto fotovoltaico che non è garantito la resa o almeno di essere ripagato del suo investimento quindi abbiamo chiuso con questo tipo di impianti fino lo Stato non si decide ridare i finanziamenti visto che lo Stato a una debito colossale e in più questo debito è stato parzialmente compilato con energia dei futuri appalti delle centrali nucleari che sono già state firmati con le aziende specialistiche del settore francesi .
Attualmente la vedo dura sfuggire al nucleare , o almeno lo Stato diventerà il più povero d’Europa ,
Vi lascio questo video di BEPPE GRILLO E IL NUCLEARE :
http://www.youtube.com/watch?v=izSOv0492zo
In realtà non è tanto colpa dello studio geologico del territorio ,
quando i miei genitori hanno costruito 10 anni fa la casa dove abito ,
Noi stiamo nelle macchiea 150 km dall’Aquila ,
Ci sentivamo dire dai muratori tanto tutto questo ferro nelle colonne non serve ,
Da noi non capita mai terremoti così forti e in più si può anche risparmiare così ,
Tanto nessuno verrà mai a controllare .
E ce hanno proposto di risparmiare una cosa come 20’000 € .
Ma noi aveva deciso di fare ugualmente questi lavori mi ci rendiamo conto che abbiamo fatto bene.
Tutti quelli della zona via questa offerta non l’hanno rifiutata .
ti ho mandato un messaggio privato. non mi va di divagare in questa discussione 🙂
a parte il fatto che l’onda era ben più di 7 metri ( si parla di 14 metri ..hanno trovato le tracce ..)il titolo del blog è un pò ” giornalistico”.
In giappone ci sono stati errori ed omissioni di comunicazioni:adesso “spuntano” fra le notizie che devono spiegare il disastro!
Purtroppo alla base ci sono spesso errori umani ( Chernobyl,Long Island,ed il Giappone)!Eliminare il nucleare è una parola…la nazione deve andare avanti ed ogni anno aumenta la richiesta di energia,quindi occorre fermare a poco a poco le centrali nucleari,mentre la produzione di energia disponibile aumenta compensando la dismissione e l’aumento della richiesta( come è tutto da vedere).Il Giappone ha fermato una parte delle nucleari ed ha dovuto bloccare la produzione industriale 4 ore al giorno per diversi giorni!Non conosco il corrispettivo del 17% generato in germania dal nucleare ma penso siano decine di megawatt!
Il solare,l’eolico ed il geotermico non hanno un potenziale così elevato…anche se la germania è molto avanti nella produzione con l’energia alternativa.
E’un grosso problema, molto tecnico,molto di economia e poco giornalistico!
Purtroppo i giornali scrivono tante notizie e la gente si spaventa a torto o a ragione!
Lo stato non può continuare a dare aiuti economici per la costruzione di impianti fotovoltaici all’infinito. Nel giorno in cui lo stato avrà fornito un impianto fotovoltaico a testa, tutti i soldi che ci ha permesso di risparmiare saranno quelli prelevati dalle nostre tasche. Lo stato non può fabbricare soldi dal nulla, e a quel punto conviene che ognuno l’impianto se lo paga da solo.
Il video di beppe grillo che hai linkato l’ho visto un pò di tempo fa. Mi farebbe piacere se un personaggio così influente riuscisse ad affrontare un solo discorso in maniera oggettiva. È riuscito a far diventare quello del nucleare da dibattito scienza, tecnologia, ecologia ed economia, a un altro solito dibattito di politica.
Ricordati che prima di cominciare a guadagnare col blog quell’uomo andava in giro a distruggere i computer nei suoi spettacoli
http://www.youtube.com/watch?v=4jdHN4edCqA
Fino a quando vuole fare il comico e fare la satira politica, è libero di fare quello che vuole, ma dovrebbe evitare discorsi così delicati.
Hai perfettamente ragione si fa i conti realistici senza contributi dello Stato ,
impianto fotovoltaico riesci a guadagnarci il primo soldo dopo 50 anni quando va bene , Se rendeva così tanto senza aiuti statali già tutti tetti sarebbero completamente coperti al posto delle tegole .
in realtà il discorso energetico e soprattutto politico visto che gli appalti sono già stati venduti delle società francesi come Areva e EDF in cambio ci hanno comprato un pezzettino del nostro debito nazionale , e quindi a questo punto il discorso non è più economico ma politico , se le centrali nucleari non si fanno chiaramente che le società vorranno i loro soldi indietro , visto che lo Stato italiano non potrà uscirli , dopo fa qualche mossa politica in favore di quelle società .
per cosa riguarda computer non sapevo benissimo ma Beppe Grillo avuto almeno la decenza di ammetterlo che si era sbagliato anche in discorsi pubblici .
Moralmente non è nemmeno tanto giusto criticare qualcuno che ammette di avere fatto sbagli.
Il fatto che un comico parla di politica non differisce assolutamente nulla , visto che telegiornali spesso parlano dei bordelli dei nostri politici , che realtà non è tanto l’informazione , ma come fare a incrementare l’ascolto televisivo per rendere i sporchi pubblicità più cara .
Credo semplicemente che la questione vada affrontata con poca leggerezza: se da una parte si può essere convinti che lasciando il nucleare ci si possa trovare in una situazione relativamente tranquilla questo può essere anche vero, ma parlando in termini di tempo? Chiarisco subito: il Giappone ha subito una scossa tremenda e il danno nucleare è subito evidente e sopratutto molto dannoso, ma se pensiamo al materiale non riciclabile dei pannelli fotovoltaici? Il danno è a lungo termine, il problema non sarà nostro ma delle popolazioni future. Non cambia molto. Io sono dell’idea di dover affrontare il problema in maniera differente, ovvero pretendendo di ottenere energia da qualcosa che non è dannosa ne a breve termine ne a lungo termine. Mi vengono in mente alcune ricerche fatte sull’olio di fritture varie di ristoranti usati come carburate e cose simili. Questa dovrebbe essere la strada da seguire.
Per cosa riguarda olio come carburante ,
io starei molto attento come soluzione ,
In realtà quando si produce olio per bocciarlo in centrali termo elettrica ,
Tutta quella superficie che serve a produrre olio come carburante è tolta alle popolazione per alimentarsi , basta pensare all’olio di palma e cosa sta succedendo in Brasile , che la gente muore di fame ma coltiva palma per produrre biodisse .
infatti non vedo più i telegiornali da un sacco di tempo… ho perso tutta la fiducia che avevo nei giornalisti televisivi. Ora non fanno altro che inventare cose per aumentare gli ascolti.
Non bisogna cambiare il proprio pensiero solo sulla base di un incidente, o di un errore o di un semplice evento naturale. Questi rischi, se proprio vogliamo essere precisi, andavano valutati vent’anni fa, non ora, non adesso che è successo un disastro. La centrale giapponese doveva essere chiusa 5 o dieci anni fa e l’hanno mantenuta in vita. Era una centrale di quarant’anni. Non ha senso fare questi paragoni..
Mi sta bene che le chiudano o le sospendono per valutarne le condizioni di sicurezza o per fare dei controlli più precisi o accurati. Ma non riesco a capirne il perchè ora tutti mettono in discussione il nucleare. Io davvero non li capisco. I rischi li conosciamo tutti, tutti dovevamo conoscerli anche dieci anni fa. E’ inutile inventarsi delle cose ora e cambiare il proprio pensiero solo perchè è esplosa la centrale giapponese. Spero che i tedeschi, sicuramente più rigidi e più attenti al dettaglio non commettano l’errore di essere influenzati dal momento..
Ho potuto solo ora leggere i commenti e mi trovo sempre più d’accordo con la posizione di Giovanni Giomin.. sia per quanto riguarda il populismo dei grillini e il non informarsi tramite i tg, saranno come 10 anni che non guardo la Tv e m’informo solo grazie alla rete
anche io preferisco l’informazione fatta dalla rete. E’ molto più criticabile e ti sforza a metterci del tuo per capirla e quindi non ti rende impassibile alla ricezione della notizia.
Finalmente si stanno decidendo a chiudere queste centrali della morte, sicuramente sono più sicure al mondo d’oggi, ma la tecnologia può fallire, come l’uomo, allora perché rischiare?, non è meglio stare tranquilli a casa propria, invece di sapere che può verificarsi un strage da un momento all’altro??. è vero che solo con il rinnovabile non possiamo sostenerci, ma ci sono tante altre forme di energia, come la geotermica. In prossimità dei vulcani, vedete quanto calore si produce, potendo così riscaldare l’acqua che aziona le turbine che producono energia. In più l’acqua condensata si potrebbe rigettare nelle falde acquifere, perché non è contaminata. è questo lo spirito giusto secondo me, si potrebbero anche intensificare il numero di centrali no?!, c’è anche un enormità di costa, si potrebbero creare delle centrali marine che sfruttano il movimento del mare. Se la Germania dice id no al nucleare già è un buon passo, gli altri credo che poi la seguiranno a ruota.
Secondo me a te manca giusto qualche concetto.
“la tecnologia può fallire allora perchè rischiare?” Ma che senso ha?? E’ come dire, anche un chip progettato male e inserito in una rete può andare in corto e bruciare un edificio uccidendo i poveri residenti. Ma che senso ha??? Io non capisco.. Anche la bomba atomica può uccidere e allora perchè l’hanno studiata inventata e ci stanno studiando ancora?? Anche un treno può deragliare, anche una macchina può schiantarsi, anche un aereo [che, ti ricordo, in volo è totalmente controllato da una cpu] può cadere e allora non prendiamolo. Stiamo in casa che così evitaimo il problema. Chiudiamoci in un bunker così restiamo lontano da tutti i pericoli o da tutte le possibilità calamità..prova a pensare a quello che hai scritto e fammi capire bene a che cosa stavi pensando. Perchè così non può funzionare. =)
Ammetti anche tu che il solo rinnovabile non può sostenere l’immenso bisogno della popolazione del nostro pianeta ma proponi come energia il geotermico. Che intendi per energie rinnovabili? L’eolico, l’idroelettrico e quello delle biomasse non lo sono??
Wikipedia riporta: “secondo lo studio del MIT, si potrebbe soddisfare il fabbisogno energico planetario con sola energia pulita per i prossimi 4000 anni rendendo quindi inutile qualsiasi altra fonte non rinnovabile attualmente utilizzata”. E’ uno studio, un semplice studio. Non puoi pretendere di stravolgere completamente le vite umane e i comportamenti diventando dipendente da una sola tipa di forma di energia..sarebbe come dipende solo dal carbon fossile, dal petrolio, dal metano. Non puoi portare avanti una civiltà con una sola risorsa quando hai a disposizione tecniche di sfruttamente anche di altre dieci.
Credi che il geotermico non abbia rischi? Sai come funziona una centrale geotermica? Il primo problema è legato al fattore impatto visivo. Ok, si può trascurare ma comunque non è possibile rovinare il paesaggio con centrali simili. Non ovunque ci sono vulcani. Prendi l’italia. Lo sfruttamento di geotermico non è possibile disclocarlo in tutto il paese. La francia, la germania e i paesi più continentali non hanno molte possibilità di sviluppo. Inoltre, le centrali geotermiche producono gas che contengono solfuro mi pare che produce degli odori sgradevoli, che personalmente non riesco a sopportare. L’eolico per esempio perchè non può andare? essenzialmente ha gli stessi pregi e difetti del geotermico. Già l’idroelettrico ha dei rischi e il nucleare sicuramente ne ha.
Ma ti posso portare mille esempi a favore del nucleare e posso sottolineare come ho già fatto qualche post sopra che non serve pregiudicare il comportamento, i pregi e i difetti di una qualsiasi cosa solo perchè un evento ne ha messo in luce gli aspetti più positivi o più negativi. Non era noto a tutti che il nucleare era pericoloso? perchè solo ora escono tutte queste critiche e questi problemi?
Paradossalmente anche i motori a metano sono pericolosi. Ci sono delle precauzioni da rispettare se la tua macchina li monta. Ad esempio devi evitare di parcheggiare nei parcheggi sotterranei. Aspettano che esploda una macchina per un problema all’impianto di metano per dire che è pericoloso e abolirlo? Non credo. Tutti sanno che ogni tecnlogia ha dei rischi. Il fatto che non tutti si accorgono che i pregi che la tecnologia porta rendono trascurabili i rischi che ne derivano. Per il nucleare è lo stesso. Tutti sanno quanto è pericoloso ma è noto a tutti, spero e credo, i vantaggi che l’uso del nucleare porta. Il giappone di centrali ne aveva più di venti. E copriva un fabbisogno energetico non trascurabile.
Ognuno fa le proprie scelte. Magari avrai la possibilità di votare per il nucleare in italia e esprimerai il tuo pensiero. Ma io ci tengo a sottolineare, e non smetterò mai di farlo, che vanno valutato tutti gli aspetti. Informati e non basarti solo sui tg o qualche notizia sparsa qua e là [non so se fai anche tu così o no. in questo caso rendo generale la mia critica ]. Il nucleare ha i suoi benefici e i suoi difetti. Ti basta la pagina di wikipedia o un qualsiasi manuale che ne parli per capirlo.
E sono certo che, se abolissimo davvero il nucleare, se ne sentirebbe la mancanza, a livello energetico in alcuni paesi.
Scusate per la non brevità del commento.
Sono anche io a favore delle energie rinnovabili. Se ci sono risorse che sono disponibili in abbondanza, senza necessità di estrarre niente dalle miniere, ben venga! ma metti ad esempio una nazione intera alimentata col solare. Dovresti sapere che non è molto semplice riuscire ad accumulare tanta energia elettrica con le tecniche moderne, e se tutto il paese dipende dal solare cosa si fa se ad esempio di inverno c’è una settimana intera di brutto tempo? non mi sembra una cosa impossibile… già d’inverno il giorno dura di meno, se poi ci metti il mal tempo, un pannello non genera proprio niente! Allora si dovrebbero fare degli impianti 10 volte più grandi per fare in modo da avere abbastanza energia. e poi Di notte come si fa?
Eolico: Sembra molto promettente, ma non tutte le zone d’italia sono caratterizzate da molto vento… inoltre, stesso discorso del solare, il vento non soffia sempre, o comunque non soffia sempre abbastanza velocemente da essere produttivo
Geotermico: impraticabile.
Idroelettrico: è già sfruttato al massimo, ma ha un impatto ambientale devastante e comporta dei rischi non trascurabili! pensa a quello che è successo al vajont con una sola onda che ha scavalcato la diga. pensa cosa potrebbe succedere se la diga crollasse.
In ogni caso le energie rinnovabili hanno il difetto (tranne l’idroelettrico, entro certi limiti) di non essere regolabili. ad esempio per fornire tanta energia nell’ora di punta e poca di notte. e se per caso c’è un picco di assorbimento per qualche motivo? Per questo non è possibile abbandonare le energie a combustibili fossili, nucleari o altro.
Ora stavo pensando: si parla tanto di auto elettriche, alimentate con l’elettricità che è un’energia pulita… Immaginiamo allora di considerare il traffico autostradale italiano (è l’unico tipo di traffico del quale sono riuscito a rintracciare qualche dato). Faccio due conti veloci (mi piace farli sti conti :D). solo sulle autostrade tra mezzi pesanti e leggeri nel 2010 sono stati percorsi 83 miliardi di km. se mettiamo la media di 100km/h vuol dire 830 milioni di ore. mettiamo che mediamente i motori delle automobili erogano 50kW in autostrada, vuol dire che sono stati erogati dai motori in un anno 41500GWh. arrotondiamo a 40TWh. Mettiamo che in un giorno ci sono 10 ore di sole africano (800W/m²) e il resto è notte, e che un pannello fotovoltaico renda il 13% (voglio essere ottimista). quindi riusciamo ad accumulare in un giorno 1kWh/m².
Per coprire il fabbisogno energetico delle sole autostrade italiane occorrono 40 miliardi di metri quadrati di pannelli solari, che se non sbaglio sono 40 mila km². A titolo di riferimento la sicilia è grande 25.711 km².
Questi numeri vanno presi con le pinze perchè sono molto molto approssimati, però grossomodo dovrebbero indicare come minimo l’ordine di grandezza delle cose di cui stiamo parlando. Coprire in italia uno spazio di suolo grande due volte tanto la sicilia è una cosa totalmente impossibile! primo motivo è che bisognerebbe trovare lo spazio , poi perchè il terreno dove vanno costruiti questi pannelli o sistemi vari deve essere edificabile, e già viene tolta una enoooorme fetta di terreni. poi vogliamo calcolare i costi? Se quei pannelli fossero super economici, mettiamo 100€ al metro quadrato, bisognerebbe investire 4000 miliardi di euro, ma siccome costano 10-100 volte tanto, i costi sono molto maggiori. Ecco perchè non possiamo non dipendere dalle energie non rinnovabili, nucleare in primis
io un idea ce l’ho: andiamo a conqistare la libia, ci dovrebbe essere abbastanza spazio per edificare un campo solare, nel frattempo possiamo usare il petrolio che ci è sfuggito 100 anni fa da sotto el cuelos ..
ovviamente sto scherzando
là stanno pure vicino ai tropici, avremmo anche più sole da sfruttare
concordo anch’io sul fatto che purtroppo da noi la gestione del nucleare sarebbe fatta in maniera pressopochista e ciarlatana.Dico purtroppo perche sono italiano ed in più sono un tecnico del settore energia elettrica.
Per dirvene una della passata gestione del nucleare:una cittadina posizionata nelle vicinanze di una centrale nucleare aveva si un piano di emergenza per lo sgombero degli abitanti,ma non aveva le strade interne per tale sgombero che si sarebbe trasformato in un grande ingorgo!Il paese era Trino Vercellese!
Altre notizie: tempo fà ricercando i siti che avevano avuto in deposito materiale radioattivo,è spuntato un deposito all’interno di una cittadina in Italia centrale ( purtroppo non ricordo il nome) in una specie di sottoscala…..Pochi ne conoscevano l’esistenza perchè doveva essere un deposito temporaneo!
A questo punto ho cominciato anch’io a dubitare sulla possibilità di gestire il nucleare in Italia!
A parte gli scherzi..alcune zone sono notevolemte più favorite sotto certi aspetti. E guarda caso sono quelle più vicine all’equatore o quelle più vicine ai poli..noi ci stiamo proprio nel mezzo ahahaha XD
perchè? che c’è di bello ai poli?
Bè, prendi l’islanda. Puoi sfruttare geotermico. Poi sono zone meno densamente abitate e poco sfruttate. Ci sono giacimenti che ancora non sono stati scoperti. E l’irraggiamento nella stagione estiva è maggiore che all’equatore. Il canada ha notevoli giacimenti di petrolio, così come la russia del nord. Inoltre, sono certo che a livello estetico non danneggierebbero nessuno 😉
ok, petrolio e geotermico siamo d’accordo, ma mi suona un pò anomalo che c’è più sole là che all’equatore…
all’equatore il giorno è uguale alla notte (a parte le variazioni dovute alle stagioni)
mentre salendo verso i poli hai più sole d’estate e meno di inverno è vero (al polo hai 6 mesi di giorno e 6 mesi di notte) ma i raggi sono molto più deboli, quindi credo proprio che ci sia più sole all’equatore. ^_^
Non c’è bisogno di pensare al nucleare per una prova evacuazione che fa pena ,
Alla scuola superiore ha fatto la prova di evacuazione di 4 anni fa , in caso di incendio o di terremoto ricordiamo che la zona mia è altamente sismica ,
normalmente un’evacuazione non dovrebbe durare più di due minuti ,
Durante una prova che si faceva due volte all’anno
Dopo 90 minuti ancora non era stato completato l’appello , e mancavano ancora un quarto degli alunni , era solo una prova . immagino in caso di vero problema .
Il belloche due anni dopo c’è stato il terremoto L’Aquila , e per l’evacuazione ce hanno messo più di un’ora .
Non è tanto una questione di piano evacuato e con le strade ,
ma che le persone sono completamente indisciplinate e pensano di essere meglio degli altri e di fare gli affari loro
Mi fa pensare a un certo episodio dei Simsone dove fanno una simulazione di evacuazione della centrale , omer esce per primo è blocca la porta con una sedia .
Ricordiamo che in Italia l’età media è di 70 anni ,
persone che non hanno mai visto un computer e ancor di meno Internet ,
È per loro l’unica via d’informazione rimane il telegiornale o ancor peggio i giornali .
Quindi è ancora facile manipolare la mente di queste persone visto che il livello d’istruzione è molto basso .
Ricordiamo che qui ci troviamo comunque tra persone che hanno un certo livello intellettivo e che possono capire , ricordiamo che Internet è come tutto il resto dell’informazione è possibile manipolarla .
ricordiamo che su Internet si pratica anche la censura è la falsa informazione .
Il problema che si protrae anche nella stampa scritta
Ipoteticamente mettere in campo solare in un paese caldo come la Libia ,
darebbe problemi giganteschi di trasporti , visto che l’energia elettrica e quella più difficile da trasportare su lunghe distanze visto che si perde in calore .
Chiaramente rimane sempre la possibilità di usare sistemi come HVDC che già si usa su reti anche lunghe 500 km ma rimangono comunque perdite molto importante ,
dopo rimane ancoral’illusione di poter esportare la soprattutto vita superconducibilità ,
Ma questo rimane ancora nello stesso ambito della fusione fredda dove ancora fino che non si riuscirà a sfuggire alle leggi della termodinamica rimaneva solo fumo.
si ma su internet hai la possibilità di reperire informazioni da fonti pressochè infinite, confrontarle e poi creare la tua idea. E poi l’uso del pc, dei tablet è più diffuso di quanto credi..
Certo, chi non ne ha la possibilità è un pò tagliato fuori…
comunque secondo me per quanto riguarda il tg, l’informazione di la7 è abbastanza equilibrata almeno non parlano di collari per cani mentre nel mondo scoppia una nuova guerra… poi vabbè su internet cerchi quello che vuoi trovare e senti tutte le bandiere anche quelle inventate.
Concordo sulla prima parte ma… Ammeto di avere detto una cazzata. Ero convinto che l’irraggiamento ai poli era più ampio dato che la superficie, essendo agli estremi della sfera, su cui il sole giungeva era più grande…e invece, questo sito smentisce tutto. E chiarisce tutti i vostri dubbi.
Perdonate l’errore. Ecco il link: http://goo.gl/o0z9g
Il problema del trasporto dell’energia è ancora più difficile da risolvere che quello relativo alla ricerca e allo sfruttamento delle energie alternative..
guarda infatti quanta strada fanno i raggi nell’atmosfera (che li filtra) al polo nord a occhio sembra almeno 3 volte in più rispetto all’ equatore e ai tropici mentre tra gli ultimi due la differenza è proprio esigua 🙂
Si infatti hai ragione. I ricordi del liceo erano un pò confusi e ho detto proprio il contrario di quello che è =)
Ero convinto proprio. Posso sbagliarmi anche io a volte 😉
In realtà è solo l’energia elettrica che è molto difficile da trasportare .
ad esempio l’energia chimica è molto facile ad esempio sotto forma di petrolio o di gas .
è cosa ha creato il declino della macchina elettrica visto che all’inizio del secolo erano più le macchine elettriche che le macchine ad benzina , ma si sono allungate le distanze quindi per avere la stessa autonomia con delle batterie era necessario molto meno spazio usando benzina .
non credo che essere veloci ad evacuare una scuola possa aiutare in caso di terremoto… anzi, dato che i terremoti mediamente durano meno di un minuto, e che in quel tempo le scale sono la parte più debole degli edifici, è meglio rifugiarsi sotto banchi e tavoli che cercare scappare all’aperto.
Perchè è difficile da trasportare l’energia elettrica? abbiamo i territori cosparsi di tralicci..che ci può essere di difficile? certo i rendimenti non sono elevatissimi però “le strade” già esistono =)
Il problema è evidente che ogni tecnologia ha i suoi rischi e i suoi problemi, ma il problema del nucleare ha rischi molto elevati rispetto a qualsiasi altra tecnologia impiegata, pensa se vicino Roma si costruirebbe una serie di centrali nucleari di alta potenza che sprigionano migliaia di Mega Watt e se queste avrebbero un incidente del sesto o settimo grado, sarebbe un rischio sopportabile? Pensa solo quante vittime vi sarebbero senza contare che la città eterna non sarebbe più visitabile per migliaia di anni. E’ questo che vogliamo? Io ormai è da molti anni che non vedo più la televisione, ormai non è più un dispositivo di informazione critico e imparziale, ma fonte di indottrinamento e palesemente manovratore delle masse, dove ti fanno apparire buono ciò che non è.
Una qualsiasi persona che abbia un po’ di responsabilità e cognizione di causa non può essere favorevole al nucleare considerando le possibili vittime di un incidente nucleare, ti ricordo che quelli della Tepco stessi hanno taciuto sui danni provocati dall’incidente accaduto in Giappone, la vita umana non può essere scambiata per il guadagno delle grandi lobby affaristiche e di potere.
Bè, se la metti così ti appoggio completamente. Mi hai dato un nuovo punto di vista sul nucleare. Forse il rischio non vale la scelta. Ma comunque questo non deve essere un definito no al nucleare, una chiusura.
Certo l’italia è densamente abitata ma ci sono zone del mondo dove una centrale non darebbe fastidio a nessuno..
Per quanto riguarda il rischio, bè, la francia ha delle centrali proprio vicino al confine.. non siamo certo al sicuro =)
In quel poco di televisione che vedo, vedo solo giornalisti che hanno paura del nucleare, ma in realtà non sanno nemmeno cosa è. mi è capitato di sentire le parole nocciòlo e tùrbine (nota gli accenti). Un giornalista che abbia sentito parlare almeno per caso di questi argomenti saprebbe distinguere un tùrbine da una turbina.
Comunque se ti metti a vedere un pò quali sono stati gli incidenti maggiori, vedrai che riguardano praticamente tutti centrali nucleari costruite negli anni 60 e 70
Io non voglio farne una colpa a nessuno della paura delle centrali nucleari (ci mancherebbe), ma mi dispiace che le persone associno il nucleare solo al disastro di chernobyl… Incidenti di quel tipo sono IRRIPETIBILI per fortuna, proprio per le caratteristiche costruttive di quella centrale che era stata adattata anche alla produzione di plutonio per missili nucleari. L’incidente giapponese, come è giusto che sia, riporta tutti a ricordare che le centrali hanno bisogno di manutenzione, ma ad esempio è difficile che in germania arrivi uno tsunami a rompere l’impianto di raffreddamento e di controllo della centrale. Deve essere chiaro che la centrale di fukushima daiichi, con i suoi 40 anni di servizio sulle spalle HA retto al terremoto, e ha retto anche discretamente a un muro di acqua di 7 metri che le si è abbattuto addosso! diciamocelo, poteva andare peggio…
Certamente la vita umana non può essere scambiata con niente, ma facendo due conti, il nucleare è il sistema di produzione di energia più sicuro per la gente e per l’ambiente.
guarda questa pagina
http://nextbigfuture.com/2011/03/deaths-per-twh-by-energy-source.html
anche se ti consiglio di leggerla tutta, perchè è davvero interessante, ti riporto una statistica che indica fonte energetica e quanti morti ci sono mediamente per ogni terawattora prodotto
Coal – world average 161 (26% of world energy, 50% of electricity)
Coal – China 278
Coal – USA 15
Oil 36 (36% of world energy)
Natural Gas 4 (21% of world energy)
Biofuel/Biomass 12
Peat 12
Solar (rooftop) 0.44 (less than 0.1% of world energy)
Wind 0.15 (less than 1% of world energy)
Hydro 0.10 (europe death rate, 2.2% of world energy)
Hydro – world including Banqiao) 1.4 (about 2500 TWh/yr and 171,000 Banqiao dead)
Nuclear 0.04 (5.9% of world energy)
Io personalmente non vedo fonti energetiche migliori del nucleare: non emette gas serra, ed è la fonte energetica che miete meno vittime. Secondo me il motivo per cui fa paura è un pò lo stesso degli aerei… Le persone hanno paura degli aerei perchè sentono dire che se gli aerei cadono possono morire centinaia di persone, e grossomodo è vero, ma insieme a questo dato andrebbe detto che ogni giorno volano migliaia e migliaia di aerei, e ci sta se ne cade uno ogni tanto. non sto dicendo che è giusto che cadano gli aerei, sto dicendo che può capitare un guasto grave mentre si è in volo, ma la parte più pericolosa del viaggiare in aereo è raggiungere l’aereoporto in auto.
Nel 2008 in italia sono morte 5000 persone in incidenti stradali, nel 2009 in europa ne sono morte 35000, cioè il 36% in meno del 2001. Ora a me sembra molto più probabile che si possa morire in un incidente stradale piuttosto che in un incidente nucleare, ma quante persone sono disposte a rinunciare all’auto per paura di morire? Ora poche, ma quando la benzina costerà 3 euro al litro, e non ci vorrà molto prima di arrivare a questa soglia, le persone non potranno più permettersi l’auto a benzina, potrà esserci un grande sviluppo delle auto elettriche, e come si produce questa elettricità? continuando a bruciare petrolio?
Sto provando a realizzare dei ragionamenti, ma tutti portano alla conclusione che il nucleare è l’unica risorsa energetica che possa essere usata in futuro. Non mi aspetto che tu o chiunque altro cambi idea (non succede mai negli “scontri” diretti), ma io ho espresso la mia posizione e ho argomentato tutte le tesi esposte. Se poi vuoi una spiegazione dettagliata del perchè incidenti come chernobyl non possono più accadere, io sto qua
perchè anche se spesso vengono considerati conduttori perfetti, i cavi elettrici hanno una loro resistività, che anche se è molto bassa, alle lunghe distanze si fa sentire eccome! Non stiamo parland di correnti di qualche ampere, ma di centinaia o migliaia di ampere che scorrono lungo questi cavi! Inoltre (non sono sicuro di questo) credo che anche il fatto di dover gestire delle reti molto grosse comporti problemi di disadattamento, e di sfasamento del segnale elettrico. Ad esempio sul circuito che uno usa disegnare applica dei ragionamenti a “costanti concentrate” che vuol dire che ogni punto di quel filo sta allo stesso potenziale (tensione). questo non è vero più quando o aumentano le frequenze o aumentano le grandezze fisiche delle reti in gioco. Qua stiamo parlando di migliaia di km di cavi elettrici, che se non vengono gestiti a puntino rischiano di sprecare un sacco di energia!
Poi ogni tanto qualcuno se ne esce proponendo l’utilizzo di impianti superconduttori. in quel caso sarebbero davvero nulle le perdite ohmiche delle reti di trasmissione dell’energia, ma ci si dimentica di dire che queste reti superconduttrici devono essere realizzate con materiali ceramici tenuti al fresco a 80 gradi sotto zero (o giù di lì), e che non possono subire stress meccanici perchè sono estremamente fragili.
Questa discussione mi piace un sacco perchè mi offre un sacco di punti di vista alternativi. Il tuo commento è davvero molto più significativo di altri. Diciamo che anche io l’ho sempre pensata così, però di fronte a un’argomentazione apposta non sapevo che dati portare per sostenere la mia tesi. Il tuo articolo e il link che mi hai postato, che arriva comunque da un organizzazione conosciuta è piuttosto significativo. I dati che hai esposto non lasciano dubbi. Ovviamente ci sono anche dei dati a sfavore, del tipo che attorno a una centrale nucleare aumentano drasticamente i tumori e le malformazioni alla nascita. E’ noto a tutti che i fumi di una centrale contengono comunque delle sostanze tossiche. Insomma, i suoi difetti li ha. Bisogna, ripeto metterli tutti insieme su una bilancia e poi pesarla insieme al proprio pensiero. Così si può prendere una posizione. Sono d’accordo anche io che un sacco di giornalisti parlano parlano senza conoscere =)
Per quanto riguarda il futuro io nel nucleare ci credo. Hai ragione tu per quanto riguarda gli incidenti e ciò che ne consegue. Bisogna comunque valutare che, dietro alla costruzione e al mantenimento di una centrale, ci sono degli investimenti economici molto elevati. Per costruirla e mantenerla serve forza lavoro specializzata e elevati capitali. Non tutti i paesi possono permetterselo [L’italia, per esempio, se lo può permettere ma non lo sa gestire].
Concordo sul fatto che sia quello di chernobyl che quello giapponese sono incidenti causato da una serie sfortunatissima di circostanze. Quella giapponese doveva chiudere qualche mese fa, ma l’hanno tenuta aperta perchè gli costava di più chiuderla. Bisogna dire che era stata costruita per sostenere anche l’impatto di un aereo. Bisogna dire che il giappone non aveva mai visto un terremoto così forte. E a cui ne sono seguiti altre decine. Bisogna valutare un sacco di circostanze, di dettagli.
Personalmente, non ho ancora preso una decisione definitiva. A favore o contro? Bè, io sono in entrambe le posizioni. Per esempio concordo con giovanni ma anche con linus. E’ difficile prendere una posizione in questo caso, davvero. Sono qualche settimana che ci penso su..
Sicuramente questi commenti e opinioni, ricche anche di dati, mi stanno aiutando. Thanks.
Guarda, potrebbe essere opinabile il fatto dei tumori intorno alle centrali nucleari…
I tumori possono nascere per una miriade di motivi, tra i quali le radiazioni è uno, ma non credo che abbia molto più peso di altri. Di recente è stata fatta una ricerca internazionale che ha portato in evidenza lo stretto collegamento che c’è tra tumore allo stomaco e alimentazione (in qualche modo c’era da aspettarselo…) e ne è uscito fuori che nelle zone nelle quali la cucina tipica è caratterizzata da molti cibi salati, è maggiore l’incidenza di tumore allo stomaco. Nelle donne esistono un mare di forme tumorali, ad esempio all’utero che può avere tra le varie cause il papilloma virus, che è una tra le varie cose che vengono rilevate quando si effettua il pap test. Molte specie di tumori sono causate da livelli ormonali alterati, o comunque nella norma, ma che verso una certa età potrebbero aver portato allo sviluppo di cellule particolari. Mi riferisco in questo caso ai tumori al seno e alla prostata. Vogliamo parlare del fumo? C’è un mare di gente che sa che il catrame delle sigarette a lungo andare può provocare cancro ai polmoni, ma pare che non basta come motivo per smettere di fumare. Poi ci sono le radiazioni, ma di radiazioni è pieno il mondo, non provengono solo dalle centrali nucleari… Quando uno mangia una banana probabilmente sa che è ricca di potassio, ma quanti sanno che due isotopi del potassio (relativamente abbondanti) sono radioattivi? Quindi basta mangiare una banana per ricevere delle radiazioni. In italia c’è una buona parte di terreno che è di tipo vulcanico. In questi terreni sono depositati un sacco di elementi radioattivi. Addirittura il tufo è stato vietato come elemento da costruzione edilizia per via della radioattività dei gas contenuti in esso. Non dobbiamo dimenticare che la terra all’interno è calda perchè è piena di elementi radioattivi come l’uranio! Questi decadono e liberano talmente tanta energia che il sottosuolo è sempre caldo. In buona parte delle rocce l’uranio è contenuto in una misura di qualche grammo per ogni tonnellata di roccia. sembra poco, ma è tantissimo considerando quanta roccia c’è al mondo!
Ok, forse sto divagando… il punto è questo. La svizzera ha stilato molto seriamente questo rapporto
http://www.nicer-swiss.ch/Editor/files/Krebs_in_der_Schweiz_i.pdf (in italiano)
riguardante l’incidenza dei tumori dalle loro parti. A pagina 19 c’è un interessantissimo confronto tra uomo e donna: quali sono i tumori più diffusi e la loro mortalità.
A pagina 76 c’è un raffronto internazionale tra le incidenze di tumori nei bambini. Puoi notare che l’italia è al secondo posto, superata solo dalla Finlandia.
Ci sono un sacco di confronti fatti a livello internazionale che mettono in evidenza come l’italia sia uno dei paesi con la maggiore incidenza di tumori, o comunque sta sempre avanti alla svizzera, sui grafici che ho visto io. Perchè dico queste cose? La svizzera usa l’energia nucleare, ha quattro centrali, è circondata da germania e francia che usano energia nucleare, e nonostante questo la gente si ammala di tumori meno che in italia! Io non li so i motivi di questo fenomeno, ma lascia da pensare…
L’unico problema secondo me è sempre il solito: chi finanzia la costruzione di nuove centrali
Sono un pò schockato dal dato che mi hai posto di fronte. Quello dell’articolo linkato..
Sono davvero stupito. Direi che lascia molto da pensare..
L’articolo al quale avevo fatto riferimento io non lo ricordo ma descrivava il fenomeno che ti ho detto, ovvero una maggioranza di tumori nelle circostanze delle centrale. Ora che leggo il tuo commento però mi si aprono gli occhi e son d’accordo sul fatto che le cause da tumore possono essere altre e possono essere anche molto diverse tra loro.
Il problema non è solo chi le finanzia, ma soprattutto chi le gestisce 😉
Come era facilmente prevedible la discussione in questi casi si anima molto. Io non sarei contrario all’energia nucleare se non fosse per alcuni piccoli particolari:
1) Non sappiamo che farne delle scorie ne dove metterle considerando che scrivo da Napoli capite bene che il problema non è da sottovalutare visto che ancora non sappiamo dove mettere i rifiuti normali.
2) In Italia c’è un rischio sismico piuttosto elevato su tutto il territorio e nessuno può convincermi del fatto che anche se verranno costruite con tutti i criteri del caso il caso non ci smentirà clamorosamente.
3) I costi e i tempi di realizzazione in italia sono delle variabili alatorie per le quali non si conosce ne pdf (http://it.wikipedia.org/wiki/Funzione_di_densit%C3%A0_di_probabilit%C3%A0) ne cdf quindi sappremmo quando partiremmo ma non se e quando finirebbero i lavori e quanto ci costerebbe.
Per il resto credo che ognuno di noi dovrebbe contribuire a produrre un minimo di energia con fonti rinnovabili e a ridurre i consumi, mi sembra la strada più logica.
1)Il processo nucleare produce scorie di tre tipi. Bassa radioattività, media o alta. Le scorie a bassa o medie attività vengono stoccate in depositi costruiti ad hoc e mantenute stabili per 300 anni, periodo oltre il quale diventano interti. Questi depositi andrebbero costruiti in zone abbastanza isolate. Non certo in una città. L’italia non ha molti luoghi adatti a farlo.
Per le scorie ad alta attività si utilizzano inizialmente dei depositi temporanei, in previsione di depositivi definitivi posti centinaia di metri sotto al mare. Le aree dove sono già stati geolocalizzati questi depositi geolici di profondità sono Finlandia e Svezia, stabili dal punto di vista geologico e sismico.
Tutti gli altri paesi sono in fase di ricerca e studio di tali depositi di lungo periodo.
Ti riporto un dato. una centrale di ultima generazione produce in un anno nove metri cubi di scorie ad alta attività. Ciò vuol dire che le scorie prodotte in 50 anni di esercizio possono essere contenute in uno spazio grande quanto una singola corsia di una piscina olimpica. Nella maggioranza dei casi questo è ciò che avviene attualmente. Il combustibile radiattivo viene conservato in piscine per alcune decine di anni e poi viene trasferito in depositi temporanei superificiali, in attesa del trasferimento definitivo nei depositi geologici descritti sopra.
2) Su questo non posso ribattare nulla. Il rischio sismico non è elevatissimo ma comunque cè. E la tecnologia antisismica in italia non è come quella giapponese.
3) E’ l’Italia. =)
Per il rsto penso che los tato dovrebbe per primo, amgari anche su aiuto dell’unione europea, contribuire alla produzione privata di energia. E ciò non viene fatto tagliando i fondi e i finanziamenti 😉
Mi scuso se questo argomento fosse già stato trattato, ma date un’occhiata a questo link
http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?dirprog=Mr%20Kilowatt
ed all’audio delle tre puntate dedicate all’argomento.
Inoltre, mi sembra che ci si concentri sulla produzione di enenrgia, con posizioni anche molto fideistiche (nessuno CREDE in un microprocessore od in una tecnica di programmazione, ma molti CREDONO nel nucleare, nell’eolico…).
Perchè non analizzare il problema al contrario? Top down, dal bisogno di energia alla sua produzione. Partiamo dal modello di società che vorremmo attuare, uguale per tutto il mondo, e non solo per noi occidentali, e vediamo che intensità di energia possiamo estrarre ed immettere nell’ambiente, e di che tipo.
Ad es. con cosa li faccio andare i milioni di automezzi che ci sono ora? Ad uranio? Oppure una riprogettazione della mobilità permetterebbe di risparmiare molta più energia di quanto ce ne possano dare le centrali nucleari, e con una riduzione dell’inquinamento complessivo?
>> Per il rsto penso che los tato dovrebbe per primo, amgari anche su aiuto dell’unione europea, contribuire alla produzione privata di energia
per cosa riguarda l’Italia e sovvenzionealle energie rinnovabili ,
Ormai vi sono reso conto che è un problema di ordine minore per l’Europa visto che l’Europa attualmente deve risanare le finanze pubbliche di tutti paesi in particolar modo dalla Grecia o Portogallo o tra poco anche dello Stato italiano se continuiamo così,
quindi non ha i soldi per sovvenzionare più di tanto in gli impianti fotovoltaici .
Il problema fondamentale degli impianti fotovoltaici e che economicamente non sono gli abiti senza redditizio o perfino sono più costosi che i soldi che rendono durante la loro durata di vita se non consideriamo le sovvenzioni statali , visto che produrre 1 kW di energia un tal impianti costa più che cosa di quello vende l’ ENEL quindi la differenza deve essere messa dallo Stato italiano , in realtà dalle tasche dei cittadini italiani .
Visto che i soldi sono come l’energia non si creano e non si distruggono o almeno distruggono no me si sprecano .
Con questo ragionamento per assurdo comprerei 1 kW dalle ENEL è se lo vendo di nuovo a lei ci dovrei fare un beneficio ,
Una curiosità molto macabra nel Mare di Barents intorno a quelle zone come la Finlandia Svezia e Russia già è pieno di rifiuti radioattivi , in particolar modo tutti i sottomarini nucleari dell’unione sovietica che sono là sotto ad arrugginire dall’epoca della guerra fredda , egli che in realtà sarebbe molto più preoccupante visto che tutti se ne fottono delle fughe radioattive dovute al tempo che scorre .
Una cosa interessante che attualmente le automobile elettriche hanno tendenza ad andare giustamente ad uranio indirettamente , visto che la maggior parte di tale macchina viene ricaricate di notte e della produzione notturna di energia e maggiori talmente fatta da centrali termiche con una grande inerzia ad esempio le centrali idrocarburi o nucleare.
Per cosa riguarda una riprogettazione totale dei consumi , è semplicemente impossibile qui siamo in una situazione Lockin visto che i costi di riprogettazione anche parziali superano di gran lunga il costo di continuare come siamo arrivati fin qui ,
e non sto parlando solo non solo di risorsa economica ma anche di risorsa energetica .
La tua analisi top down mi piace un sacco 😉
Forse così si sistemerebbe alcune cose e si potrebbe cominciare a sceglere la strada più adatta.
La discussione sull’utilizzo dell’energia prodotta da reazioni nucleari è più che mai aperto.L’Italia, a partire dal 1990, anno in cui è stato spento o comunque disattivato l’ultimo reattore nucleare, si è limitata ad un ruolo “passivo”. Certo, fa un pò specie vedere che l’Italia è l’unico paese del G8 a non disporre di propri impianti per la produzione di energia nucleare. Non solo, siamo anche il paese che in assoluto, al mondo, importa la quantità netta maggiore di energia (fonte: World Nuclear Association).
Personalmente ritengo che i rischi, oggi come oggi, superino i benefici.
Ciò che rattrista, dal punto di vista tecnico, è sapere che l’Italia in passato ha avuto un ruolo di primaria importanza nel campo dello sfruttamento per impieghi civili dell’energia nucleare, un ruolo pioneristico che ha portato nel 1946 all’istituzione del primo organismo scientifico per l’utilizzo civile dell’energia nucleare.
ecco i rischi superano i benefici, la frase che spiega benissimo anche il mio punto di vista.
E’ comunque una cosa molto triste che l’italia sia così messa male, se guardiamo il passato glorioso in tanti campi… e molti tra i cosìddetti cervelli, sono costretti ad andare in altri stati dove ricercatori di qualità, come quelli che sforna l’università italiana, sono visti come oro! ..speriamo che prima o poi si pensi a guardare al futuro in questo sensoe che vengano da fuori a fare ricerca in italia! …
se avessero fatto bene i conti negli anni 90, abbandonando il nucleare avrebbero dovuto dare spazio alla ricerca in altri campi in questo modo saremmo stati molto più avanti di come siamo ora.(..ma c’era tangentopoli…)
La germania appunto, ha investito parecchio in ricerca sul fotovoltaico e company infatti sfruttano molto più di noi l’energia solare, e di sole ne hanno veramente di meno!…
non è sicuro… non esiste un metodo per bloccare una centrale nucleare che sia totalmente sicuro questo perchè i sistemi di sicurezza sono a corrente e devono essere collegati alla centrale. Cosa vuol dire questo? che il nostro è un paese in cui ogni tanto qualche terremoto arriva e se quel terremoto si verificasse proprio dove si trova una centrale nucleare? e se andasse a ledere il sistema di sicurezza per bloccarla? e se andasse a distruggere uno dei depositi per le scorie?
questi sono problemi non indifferenti che anche se molto remoti possono verificarsi e se si verificassero sarebbe troppo tardi per fare qualunque cosa… I sistemi di sicurezza per essere definiti tali DEVONO funzionare anche nella peggiore delle situazioni possibili soprattutto sapendo che il Giappone è un paese altamente sismico e continuamente a rischio tsunami.
Inoltre non è l’energia che provoca meno morti ma quella che lo fa meno visibilmente. Ogni centrale nucleare ha un enorme bacino d’acqua che evapora continuamente… è come se in quella zona ci fosse un lago che evapora di continuo: che conseguenze può avere un avvenimento del genere sul clima? Il grado di radioattività attorno alla centrale è più alto rispetto a quello normale, certo che uno non muore istantaneamente appena si avvicina ad una centrale ma se ci vivi a pochi km è più probabile che sviluppi un tumore, oppure la leucemia…
e poi io dico: perchè dobbiamo attaccarci al nucleare con tutti i rischi che comporta se siamo uno dei paesi con più acqua, più vento e più sole al mondo?