Se volete installare sudo stile Ubuntu su altre distribuzioni per usarlo in pieno stile Ubuntu, dovete eseguire dei passaggi molto semplici. Sudo permette di eseguire altri programmi assumendo l'identità di altri utenti, agendo come utente root per avere l’accesso all’amministrazione del sistema. Dopo questa semplice installazione su Debian o Fedora, avrete il vostro sudo Ubuntu-style!
Sudo in stile Ubuntu su tutte le distribuzioni
Come installare sudo su altre distribuzioni per avere un risultato simile a quello che si ottiene su Ubuntu? Bastano pochi passi per riuscirci. Ma, non mi stancherò mai di ripetere, fate sempre il backup prima di cominciare!
Facciamo un piccolissimo passo indietro. Sudo è l’abbreviazione di “super user do”. E’ un programma per i sistemi operativi Unix che, con dei vincoli, permette di eseguire altri programmi assumendo l'identità di altri utenti. Alcuni sistemi come Ubuntu installano sudo di serie, mentre in altri va installato in un secondo tempo. L'accesso d'amministrazione viene dato ad alcuni utenti singoli, che possono usare sudo per eseguire compiti d'amministrazione. L'account del primo utente che è stato creato sul sistema durante l'installazione ha l'accesso a sudo. Si può restringere e abilitare l’accesso a sudo agli altri utenti tramite un’applicazione che divide gli utenti in Users Groups
Il comando sudo di Ubuntu è qualcosa che può mancare quando si utilizzano altre distribuzioni. Per chi non conosce questo argomento, quando si utilizza Ubuntu, è possibile eseguire comandi privilegiati come utente root facendoli eseguire con sudo. L'utente root in GNU/Linux è l'utente che ha l'accesso d'amministrazione al sistema. Gli utenti normali, invece, non hanno l'accesso per ragioni di sicurezza.
Questo evita di dover accedere come root, fare il lavoro e quindi accedere di nuovo in un secondo momento. Fortunatamente, è un gioco da ragazzi aggiungere questa particolare funzionalità per altre distribuzioni come Debian o Fedora.
Se si tenta di eseguire un comando utilizzando sudo da Debian, prima che venga richiesta la password, si riceve un avvertimento:
“Abbiamo fiducia che abbiate ricevuto le nozioni base di Amministratore di Sistema. Ricordate queste tre cose: “Rispettare la privacy degli altri”, “Pensare prima di digitare” e “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”.
Dopo questo utile avvertimento in stile Spider Man (l’ultima frase è una delle battute più famose del film), si immette la password e si deve gestire sudo in modo diverso da come funziona su Ubuntu.
[username] is not the in the sudoers file. This incident will be reported.
Come aggiungere sudo nelle distribuzioni
Per aggiungere la funzionalità in stile Ubuntu è necessario modificare il file /etc/sudoers
Ovviamente non è ancora possibile utilizzare sudo, quindi bisogna digitare
su
per entrare come root.
Quindi, arrivati a questo punto bisogna utilizzare l'editor di testo preferito per aprire /etc/sudoers. Ad esempio, in Debian
nano /etc/sudoers
Scorrere fino a trovare la linea
root ALL=(ALL) ALL
e sotto, aggiungere la riga
[Username] ALL=(ALL) ALL
sostituendo [username] con quello appropriato. Salvare il file e uscire dall'editor. Una volta fatto questo, si deve fare il test eseguendo un comando che richiede privilegi di root. Ad esempio sotto Debian
sudo apt-get update
Se tutto è andato per il verso giusto, il comando verrà eseguito con privilegi di root. Come per Ubuntu, la password viene mantenuta in cache per circa 15 minuti, così non deve essere digitata per ogni nuovo comando. La funzionalità è stata pensata per permettere agli utenti di eseguire compiti d'amministrazione multipli senza dover perdere troppo tempo con la password.