9Total shares Facebook LinkedIn TW Email WApp Telegram AbbonatiLe lenti a cristalli liquidi sono la tecnologia del futuro e trovano applicazione in molti settori, in particolare rappresentano un importante prossimo utilizzo per le correzioni di gradazione ottica (miopia, presbiopia) negli occhiali. Essi sono caratterizzati da un indice di rifrazione variabile dovuto ai materiali costituenti anisotropi. Questo effetto è ottenuto mediante l’applicazione di un campo elettrico o magnetico attraverso lo strato di cristalli liquidi che rappresentano una classe di composti organici con particolari proprietà liquido-cristalline. L’indice di rifrazione, assorbimento e riflettanza dei materiali dipendono dalla lunghezza d’onda della luce. Il rapporto tra i parametri delle lenti come la risoluzione, campo di vista, la lunghezza focale, aberrazioni, profondità di messa a fuoco […]
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Che bell’approfondimento.. Niente male. Quando pubblicherete l’altro articolo?
grazie. presto!
Ma con c indichi la velocità della luce? Perchè nel caso la formula sarebbe c=nv.
Ottimo lavoro comunque, spero di vedere presto il prossimo.
Se posso, non per sostituirmi all’autore, rispondo io qui: a rigore tu hai ragione. Anche a me fa sempre strano trovarla così ma convenzionalmente alcuni testi di fisica (pochissimi in verità) e alcune pubblicazioni utilizzano anche questa notazione.
L’importante, comunque, è capirsi 😉
E’ giusto quello che dici ma si può indicare in entrambi i modi, i fisici e gli ingegneri amavo cambiare a loro piacimento le cose sempre in maniera diversa.
sono curioso del seguito mi auguro presto……..la chimica non può mai prescindere dall’elettronica