La questione della costruzione di nuove centrali nucleari in Italia è abbastanza controversa. Da una parte, nel 1987, la popolazione si è espressa direttamente su tre quesiti referendari, esercitando di fatto un potere abrogativo su alcune leggi della Repubblica Italiana in materia.
Questa premessa è necessaria per capire che in Italia non ci siamo espressi definitivamente contro il nucleare, ma limitatamente ad alcuni aspetti della sua applicazione sul nostro territorio. Coi referendum abbiamo dunque eliminato la possibilità del governo centrale di decidere autonomamente rispetto alla costruzione di nuove centrali nucleari; il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone; le possibilità dell'Enel di partecipare a progetti di ricerca sul nucleare all'estero.
Le centrali nucleari in Italia
Oggi la questione della costruzione delle centrali nucleari in Italia investe soprattutto la sicurezza, i vantaggi economici e la 'pulizia' dei nuovi impianti. Molti temono ancora catastrofi, infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti ed incapacità di reperire materie prime a bassi costi.
In un primo momento sembrava che l'Italia puntasse alle centrali nucleari di terza generazione (già sperimentate ma più 'sporche'), ma con le nuove ricerche sulla quarta generazione, che paesi come la Cina stanno conducendo in porto con successo, la situazione potrebbe evolversi in corso d'opera.
Gli ambientalisti sono contro il nucleare, ma si sta compattando anche un fronte trasversale contro le energie rinnovabili a terra (solare ed eolico), in difesa del patrimonio paesaggistico italiano. Quale proposta dunque per l'approvvigionamento energetico?
Una cosa è certa, per raggiungere gli obbiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto (riduzione delle emissioni di gas a effetto serra), bisogna ridurre le emissioni di carbonio, con le rinnovabili potremo tranquillamente farcela... l'alternativa, lucrosa per i grandi gruppi economici del paese, resta il nucleare.
Silvio Berlusconi ha annunciato che entro il 2013 terminerà la fase progettuale per l'individuazione dei siti e la decisione rispetto all'apparato tecnologico. L'obbiettivo è arrivare al 25% del fabbisogno energetico nazionale. Nel frattempo è stata istituita una nuova Agenzia di Sicurezza Nucleare guidata da Umberto Veronesi.
Ma la gente si chiede, dove verranno costruiti i dieci nuovi reattori delle centrali nucleari? Nel 2009 l'Enel aveva fatto trapelare una prima lista di siti papabili: Monfalcone (Friuli Venezia Giulia), Chioggia (Venezia), Caorso (Emilia Romagna), Fossano e Trino (Piemonte), Scarlino (Toscana), San benedetto del Tronto (Marche), Montalto di Castro e Latina (Lazio), Termoli (Molise), Mola di Bari, Nardò o Manduria (Puglia), Scanzano Ionico (Basilicata), Oristano (Sardegna), Palma (Sicilia).
In realtà le scelte del Governo sono ancora segretate e nelle prime settimane del 2011 si stanno intensificando le interrogazioni parlamentari riguardo l'individuazione dei siti per le nuove centrali nucleari in Italia. Il Governo cercherà di decidere autonomamente, ma gli enti locali sono pronti a dare battaglia ricorrendo alla Corte Costituzionale.
rispettate le decisioni scelte dal referendum, speriamo che ciò non accada
ne abbiamo discusso molto in questi giorni anche su altri post.
il nucleare è vero che produce tanta energia, ma è anche molto inquinante e costoso.
a mio parere l’unica soluzione è puntare sulle energie rinnovabili!
inoltre, si potrebbe anche cercare di risparmiare un po’ di energia…sono sicuro che molta viene sprecata.
Concordo con Gabri87. Se si utilizzano bene l’energie rinnovabili e se si cercano di ridurre tutta l’energia sprecata, sicuramente risoveremo il problema energia in italia!
quando penso che c’è gente che vuol far credere che sia una soluzione conveniente, considerando il fatto di avere scorie radioattive per migliaia di anni come un piccolo problemino secondario risolvibile, mi viene il voltastomaco.
noi tra l’altro abbiamo la responsabilità e il dovere di pensare alle generazioni future. loro non potranno scegliere per quel che è stato fatto, noi si!
dalla RAI, semplice ma molto comprensibile. Come al solito, visto quello passi 3 ore su youtube perchp youtube è come un monchery, uno tura l’altro !!!
Secondo me in Italia non ci sono le attrezzature o i mezzi per eliminare eventuali scorie, che verrebbero sicuramente riversate nei mari, fiumi, laghi ecc. allora perchè utilizzare l’energia nucleare quando ci sono le fonti rinnovabili, visti i numerosi punti strategici che il nostro Paese può offrirci, sempre cercando di non distruggere il nostro patrimonio paesaggistico, che poi il nostro patrimonio paesaggistico non viene distrutto solo dagli impianti che le fonti rinnovabili potrebbero produrre, ma è già rovinato dalle numerose strutture disseminate nel nostro paese e mai completate o completate e mai usate, pechè gli ambientalisti non guandano anche questo? Comunque ritornando al discorso del nucleare in Italia, un altro aspetto negativo è che una volta avviato il processo questo non può più essere fermato e la soluzione che verrebbe applicata e la cementificazione dei serbatoi, non pensando che col passare del tempo, se non controllate, il cemento cede e le scorie si riverserebbero in tutto il territorio circostante e per migliaia di anni questo sarà contaminato, come è avvenuto in Sicilia, non ricordo bene dove, ma qualche anno fa si è parlato di alcuni serbatoi di scorie cementificate che si sono spaccati con il tempo e parte delle scorie contenute si è riversato nel terreno.
tempo fà ero favorevole al nucleare in Italia,ma avendo avuto modo di conoscere molte cose ( ho lavorato anche per Montalto di Castro) mi rendo conto che in Italia non siamo maturi per gestire le centrali ed le relative scorie.
Purtroppo da noi c’è molta faciloneria in molti ambienti e ritengo che se hanno sbagliato dei pignoli come i giapponesi e come gli americani, da noi,
patria dei “furbetti” tutto diventa molto più pericoloso.
Comunque non mi faccio illusioni che da noi si possa realmente risolvere il problema con l’energia alternativa: si sta già sollevando un polverone contro l’eolico off-shore e ci sono dei paesi che ostacolano il solare per questioni ambientali…Io dubito che sotto questi intralci ci siano i soliti interessi di parte ( vedi anche la faccenda degli inceneritori che in vari paesi non vengoni accettati,però non si possono fare le discariche e neppure il compostaggio,si preferisce inviare la spazzatura all’estero con costi altissimi!
Ecco,con questi preamboli meglio non costruire le centrali nucleari in Italia!