Può un gigante dell’informatica come Microsoft Office avere paura di LibreOffice? Stando ai numeri di utenti fedeli sembrerebbe di no. Eppure il software libero sta conquistando un numero crescente di utenti e qualcuno inizia ad interrogarsi se valga la pena pagare per un servizio che si può avere, in forma molto simile, gratuitamente.
LibreOffice, la storia: come nasce e come si sviluppa
LibreOffice ha una storia molto recente: l’origine coincide sostanzialmente con l’acquisizione di Sun Microsystems da parte di Oracle ad aprile 2009. In Europa viene lanciato nel 2010 dopo il via libera della Commissione Europea. La suite nasce dallo stesso codice sorgente di OpenOffice.
Sun, dopo l'acquisto dell’azienda tedesca produttrice del software StarOffice, rese disponibile il codice sorgente dell'applicazione. La mossa definì l'avvio immediato del progetto OpenOffice.org che crebbe in modo esponenziale grazie all'apporto della comunità di sviluppatori. A settembre del 2010 succede qualcosa di molto importante: alcuni membri del OpenOffice.org comunicarono ufficialmente la nascita di "The Document Foundation" (TDF), in pratica una organizzazione che aveva lo scopo di separare lo sviluppo del codice alla base del funzionamento della suite per l'ufficio dagli interessi commerciali di una singola azienda. La fondazione chiese quindi ad Oracle di poter ottenere, a titolo gratuito e in via definitiva, il marchio OpenOffice.org. La domanda fu respinta ed il nome assegnato alla suite, LibreOffice, appunto, prodotta a partire dal codice di OpenOffice.org, anziché essere temporaneo, come nelle intenzioni iniziali, è rimasto definitivo.
Lo sviluppo di OpenOffice.org, in casa Oracle, e quello di LibreOffice, sostenuto da TDF, si è quindi separato e si è determinata una fattura storica e non ricucibile tra i due software.
A distanza di quattro anni LibreOffice rappresenta la suite per l’ufficio open tra le più apprezzate al mondo grazie anche all’impegno profuso dai suoi sviluppatori per renderlo uno strumento stabile e completo implementandone gradualmente le funzionalità. Più avanti in questa analisi comparativa approfondiremo queste funzionalità per mettere a confronto le due suite. Ma partiamo dalle differenze macroscopiche.
LibreOffice e Microsoft Office a confronto: le differenze più grandi
Oltre al fatto, non certamente trascurabile, che la prima è gratuita e la seconda no, LibreOffice e Microsoft Office si differenziano ad un primo sguardo anche a livello grafico: l’interfaccia della seconda è infatti più moderna e accattivante e, secondo molti utenti, anche più intuitiva.
Ma non è solo una questione economica. Posto che per una licenza di Microsoft Office di uso domestico si spendono circa 100/120 euro (e che peraltro è già inclusa nei pc in cui viene preinstallato Windows 8) è evidente che le funzioni debbano essere concorrenziali per convincere gli utenti a non investire questa cifra.
LibreOffice vs Microsoft Office: funzioni a confronto
È certo che ancora oggi Microsoft Office rappresenti il programma principale e più diffuso per il lavoro sul computer da ufficio.
Ma LibreOffice, disponibile per PC Windows, Linux e Mac, si sta imponendo sempre più come una valida alternativa perchè è dotato di ottime caratteristiche e funzionalità, soprattutto per quanto riguarda la sua ultima versione.
1) Programma di scrittura, Libreoffice Writer vs Microsoft Word: 1-1
La funzione base di entrambi i programmi, la più usata in assoluto, è quella di scrittura. La risposta di LibreOffice a Microsoft Word si chiama Writer. A livello di funzioni generali i due programmi appaiono equipollenti anche se Word ha un’interfaccia migliore e un numero maggiore di template reimpostati. Ottimo per entrambi il correttore grammaticale e il sistema di salvataggio automatico. Writer supporta tutti i tipi di documenti e di file quindi permette di aprire file creati con Word e di salvare documenti nei formati Doc e Docx. Nella sfida tra i due programmi di scrittura quindi assegniamo un punto ad entrambe le suite.
2) Fogli di calcolo, Microsoft Excel vs LibreOffice Calc: 2-1
Il corrispondente gratuito di Microsoft Excel si chiama Libreoffice Calc. Qui la situazione si complica. Se ci si limita ad un utilizzo base infatti difficilmente si riscontreranno differenze importanti. Ma se si usano funzionalità più evolute, le Macro ad esempio, Excel non ha sostituti anche perché il linguaggio macro di Calc non sempre è compatibile con il formato VBA di Excel. Al contrario invece è possibile tradurre le macro di Calc in Excel senza problemi.
3) Presentazioni, Microsoft PowerPoint vs LibreOffice Impression: 3-1
Microsoft porta a casa un altro punto anche con il programma d’eccellenza per le presentazioni video: PowerPoint. Impress non regge il confronto in termini di grafica e animazione e peraltro, se prima si usava Microsoft Office, l’ importazione di presentazioni da PowerPoint è problematica e possono emergere problemi di compatibilità. A favore di Impress la funzione Remote, per controllare le presentazioni a distanza col cellulare.
4) Database: Microsoft Access vs LibreOffice Base: 3-2
Base di LibreOffice è un degno concorrente di Microsoft Access e ha in più dalla sua la possibilità di essere installato indistintamente su Windows, Mac e Linux mentre Access è pensato solo per Windows. Per il resto le funzioni sostanzialmente si equivalgono.
Microsoft Office e Libre Office: chi vince?
In conclusione possiamo affermare che Libre Office è la prima opzione free da considerare se si sta valutando di non spendere soldi nel pacchetto Office, sia per le funzioni che per la compatibilità. Open Office, sebbene nel 2014 sia stata più scaricata, risulta infatti meno aggiornato. Il suo sviluppo procede a rilento.
Davvero difficile scegliere in realtà. A me l’interfaccia di Microsoft Office dal 2007 in poi non piace per nulla. confusionaria, inutilmente pesante, e mal organizzata. Non si capisce bene dove stanno le cose e si finisce sempre a usare la guida.
Dopo anni dall’uscita, non riesco ancora a capire l’avversione alla ribbon di MSoffice. Ti mette tutto a disposizione a colpo d’occhio, senza dover passare da menu e sottomenu a tendina tutti grigi (senza contare che esistono ancora le scorciatoie da tastiera). Basterebbero solo poche ore spese per l’apprendimento e la produttività avrebbe un impennata. Boh! Lo uso da 6 anni e sono dovuto ricorrere all’help due volte!
Beh, le scorciatoie da tastiera sono una cosa molto comoda ma richiedono una certa praticità anche con gli strumenti che esistono. Mi spiego: non si tratta di sapere qual è la scorciatoia ma spesso di sapere che esiste uno strumento richiamabile in maniera semplice.
Penso si imparino sulla scorta delle reali necessità 😉
Per cosa sei ricorso all’help?
Il bello delle shortcut è che non ti rendi conto di averne bisogno finchè non le scopri, magari per caso. Per questo nella fase di apprendimento si dovrebbe fare sempre una googlata “shortcut (word, excel, etc.)”. Poi magari usi sempre le solite 10, ma nell’eventualità sai che esiste una shortcut che potrebbe aiutarti.
Per rispondere ad Emanuele, e lungi da me aprire un flame, penso che il mondo è bello perchè è vario. Da forte utilizzatore di Linux (lavoro), MAI userei Openoffice o Libreoffice come suite di produttività, e se MSOffice non me lo fornisse l’azienda farei comunque l’investimento, ma continuo a fare il tifo affinchè le suite open source continuino a svilupparsi e diffondersi, perchè mi piace l’idea di avere un alternativa.
Mi sento di correggere quanto scritto rispetto all’apertura dei file. Si, è vero che open e libre office aprono doc e docx ma è anche vero che la formattazione sfasa tutto già con un po’ di testo… e dovete vedere che succede quando ci sono immagini, link, didascalie, note a piè di pagina…
Aprire non basta, bisogna che sia uguale.
Aspetta, e parliamo solo di testo… Avete mai provato con le presentazioni?
Ben detto! 😉
L’articolo è buono ma incompleto. Vi suggerisco di trattare, almeno nei commenti, le interazioni coni PDF, visto che sono state fatte delle cose davvero carine per entrambi.
E poi manca Outlook.. Del quale forse sarebbe utile parlare.
Giusto. E a questo proposito, posso suggerire di fare una panoramica sulle stampanti virtuali e sugli editor PDF?
Ne aggiungo un’altra: l’editor di equazioni 😉
Io utilizzo Open Office da +10 anni e mi sono sempre trovato benissimo. Quando ho avuto problemi, tipo l’importazione dei docx, ho sempre trovato plugin risolutivi.
Sinceramente non riesco a comprendere come MSOffice sia ancora in vendita nei negozi….
Tutti dovremmo spingere l’Open Software, non soltanto considerare la qualità stessa delle Suite, è un principio etico, e per lo più trovo assurdo comparare un progetto spinto dalla volontà di chi crede in questa filosofia, con chi differentemente ha a disposizione milioni di dollari per pagare i migliori sviluppatori. Per di più, se MS non capirà che un’abbondante fetta di utenza si sta spostando verso soluzioni Open Source, allora non cambierà mai politica, e chi realmente lavora con quel prodotto, dovrà per forza di cose spendere cifre parecchio esose per il suo utilizzo.
Devo essere sincero, ho utilizzato MSOffice fin quando è stato gratuito dopo mi sono trasferito ad Open Office. Per quanto mi riguarda, non trovo giusto pagare una bella cifra ogni anno quando ho un software simile gratuito. Sicuramente avrò un modo di pensare e agire errato, ma è la verità.
Per quanto riguarda l’utilizzo di tale strumento, inizialmente ho avuto difficoltà, ma una volta che impari a conoscerlo riesci a muoverti tranquillamente. solo qualche intoppo nel foglio di calcolo, ma, come detto da Emanuele, ci sono sempre le varie soluzioni.
Consiglio vivamente di usare Microsoft Office per una maggiore compatibilità con tutti i tipi di documenti presenti in rete, sopratutto per quanto riguarda la formattazione del testo. Ho provato ad usare LibreOffice per stilare la mia tesi di laurea ma al momento della stampa alla copisteria mi risultava tutta sfallata! quindi ho dovuto correre subito ai rimedi ed installare al più presto Office per rispettare i margini e le interlinee dettate dalla mia università.
L’ idea di una suite gratuita per quanto riguarda l’ editing di testo, presentazioni, fogli di calcolo è davvero allettante ma c’ è ancora molto da lavorare per battere il colosso Windows!
Se non fosse che l’help di microsoft è scritto male, e gli esempi non funzionano quasi mai… Potrebbe essere un prodotto da utilizzare se fosse gratuito… Per non parlare poi dell’interfaccia grafica che si sono inventati… Meglio i menù, dove trovi subito quello che cerchi…
Nell’articolo e nei commenti si parla molto della gratuità del software e della compatibilità dei formati.
A mio parere è più importante che libre office si un sw libero (e quindi open source) e che si basa su un formato di documenti libero, aperto e standard. La gratuità è solo una conseguenza e spesso fuorviante.
Dire che ms office è meglio perché la maggior parte dei documenti sono scritti con quello è una distorsione del buon senso 🙂 un po’ come qualche anno fa si diceva che internet Explorer era meglio perché i siti erano ottimizzati per quello, ignorando che funzionava a suo modo, se ne fregava degli standard del w3c e faceva diventare matti gli sviluppatori che dovevano prevedere le direttive standard è in più le direttive specifiche per ie.