
LTC5569 è un dual mixer ad alte prestazioni ideale per l'architettura MIMO (Multiple-Input/Multiple-Output).
La recente crescita di iPhone e l'utilizzo degli smartphones, poi in seguito l'introduzione degli iPad, tablet, notebooks e netbooks hanno stressato la capacità di rete wireless a quasi un punto di rottura. Questa congestione della rete ha portato dei problemi di connettività, come cadute di linea, connessione indisponibile e velocità di accesso a Internet di qualità poco soddisfacente.
I provider di servizi wireless stanno cercando di accelerare il loro programma di implementazione della tecnologia wireless di quarta generazione, LTE, che promette un incremento della capacità di dati. I service provider sono però anche alle prese con il costo finale della costruzione di questa rete di nuova generazione.
Al fine di contribuire a portare i costi ad un livello gestibile e stimolare l'utilizzo del servizio di rete, l'industria di base station sta andando verso una nuova architettura radio distribuita che potrebbe ridurre drasticamente i costi di distribuzione. Questa nuova architettura di rete distribuita comprende decine di Remote Radio Heads (RRH) - ognuno contiene solo l'elettronica radio - che sono montati su "multiple tower sites". Decine di questi RRHs sono alimentati da una connessione ad alta velocità in fibra da una singola unità stazione-base che contiene solo il processore baseband e il controller di rete backbone. Quindi, invece di avere una stazione-base installata su ogni tower, in una stanza con aria condizionata, ora è necessaria una sola stazione base per alimentare decine di RRH sui cluster.
Questa architettura a banda larga 4G RRH presenta una serie di sfide di progettazione: una è che la dimensione è di fondamentale importanza. Per aumentare la capacità di trasmissione dati, i progettisti utilizzano trasmettitori MIMO multipli.
LTC5569 è un dual mixer ad alte prestazioni che è ideale appunto per l'architettura MIMO (Multiple-Input/Multiple-Output). L'LTC5569 di Linear Technology è un mixer a banda larga che funziona su tutte le bande di frequenza dei cellulari.
LTC5569 caratteristiche
-
P3 di uscita: 28,8 dBm
Frequenza operativa: 300 MHz – 4 GHz
Guadagno di conversione: 2 dB
IP3 di ingresso: 26,8 dBm
Rumore (NF): 11,7 dB
Consumo: 600 mW
Rumore con blocco a 5 dBm: 17 dB
Inoltre, il suo basso consumo energetico è senza pari, garantendo prestazioni sicure e affidabili che sono richieste dalle stazioni base RRH di prossima generazione. L'LTC5569 offre il fattore di forma più piccolo di qualsiasi soluzione dual mixer disponibile.
Clicca qui per informazioni sui prodotti Linear Technology

Come ho già avuto modo di dire nel commento alla news pubblicata un pò di giorni fa sullo stesso componente, la difficoltà nella progettazione dei circuiti a microonde sta nel fatto che vi sono tanti di quegli effetti parassiti che a bassa frequenza possono ritenersi trascurabili perchè di secondo ordine, ma che diventano importanti man mano che si va su con la frequenza. Inoltre, per quanto riguarda i parametri prestazionali che descrivono e mixer, sicuramente i più importanti sono la figura di rumore, il 1dB-CP (1dB compression point che mi da la potenza massima del segnale di ingresso in corrispondenza della quale il guadagno del mixer dista dal funzionamento lineare di 1dB), L’IIP3 (3th- order Input Intercept Point, che rappresenta la potenza di ingresso teorica alla quale le armoniche fondamentali del segnale in uscita intersecano, asintoticamente, l’intermodulante del terzo ordine…questo perchè si suppone che il segnale all’ingresso del mixer non sia costituita da una sola armonica ma bensì da più contenuti in frequenza molto vicini tra loro a formare uno spettro continuo, e queste frequenze, in fase di mixaggio, danno origine a delle intermodulanti che sporcano il segnale d’uscita). Altri parametri da tenere in mente per componenti di questo tipo sono il conversion loss / gain (a seconda della natura del mixer, se passivo o attivo come in questo caso) e l’isolamento reciproco tra l’ingresso LO e quello RF, ma anche tra l’ingresso LO e l’uscita. Tutti questi parametri sono ovviamente funzione della frequenza di lavoro e questo perchè le reti di adattamento che si adottano, sono risonanti ad una sola frequenza (o un intorno strettissimo di questa), quindi non si riescono a garantire le stesse performance del componente su tutto lo spettro elettromagnetico (si dicono strutture a banda stretta proprio per questo motivo).