Gli scienziati del MIT (ovvero il Massachusetts Institute Technology) stanno attualmente sviluppando il progetto di un innovativo laser ad infrarossi che potrebbe rendere l’utilizzo del computer alla velocità della luce una realtà concreta tra qualche anno: un passo avanti nella tecnologia importante verso questa direzione che potrebbe rivelare un potenziale davvero promettente e rivoluzionare la velocità di navigazione sul web.
Si parla quindi di un laser infrarossi per navigare su internet alla velocità della luce.
Partiamo dalla premessa, forse deludente per molti, che si tratta per il momento di un progetto ad uno stadio puramente teorico che, sebbene sia molto promettente, non vedrà i propri frutti concreti e finali prima di qualche anno.
Il mercato quindi dovrà aspettare ma è possibile capire meglio questa tecnologia concettualmente da subito.
Punti di forza del nuovo laser infrarossi
L’aspetto innovativo del progetto degli scienziati del Massachusetts non è tanto l’idea di un laser basato sull’elemento germanio: in realtà dagli anni ’50 sono stati creati più di 15 mila tipi di laser, alcuni dei quali basati proprio sul germanio. Ciò che rende questo laser di germanio particolarmente interessante è la capacità di produrre un raggio infrarossi ad una temperatura ambientale: fino ad oggi infatti i laser di questo tipo hanno sempre al contrario richiesto l’applicazione di costosi sistemi di raffreddamento criogenico.
Come hanno confermato cautamente gli stessi studiosi impegnati nel progetto dovrà passare ancora qualche anno prima di poter vedere un laser ad infrarossi per laptop alimentato elettricamente e funzionante a temperature ambientali.
Ma sembra che l’attesa sarà decisamente ricompensata e i nuovi computer, quando e se arriveranno, garantiranno prestazioni di una potenza al momento senza eguali tale appunto da realizzare calcoli alla velocità della luce. I fasci di luce potrebbero quindi, in un futuro non troppo lontano, sostituire le tradizionali connessioni elettriche nella trasmissione dei dati, garantendo performance decisamente più veloci. La scelta del germanio offre vantaggi considerevoli: a differenza di altri comuni materiali questo può essere usato senza problemi per l’implementazione nei processi di realizzazione di chip di silicio.
I vantaggi della trasmissione dei dati tramite laser piuttosto che tramite corrente elettrica sono evidenti dal punto di vista pratico e dei consumi: l’incremento della capacità computazionale dei chip infatti richiede bande di larghezza superiore ed un consumo di energia elettrica eccessivo per mantenere velocità di trasmissione adeguate. Del resto la scelta del laser richiede dal canto suo la necessità di integrare su un chip di silicio componenti ottiche ed elettroniche, mantenendo limitati i costi: assemblare un chip significa sovrapporre in maniera accurata strati di materiali di diversa natura.
Poiché invece alcuni materiali, come ad esempio l’arseniuro di gallio, pur molto usati nella realizzazione dei laser, risultano difficili da integrare in questo modo occorre in questi casi realizzare il laser separatamente ed innestarlo sul chip. Questo inconveniente comporta inoltre senza dubbio un tempo maggiore e un aumento dei costi. Ecco perché molti produttori preferiscono il germanio anche se spesso questo ha comportato alcune difficoltà, soprattutto nel controllo della dispersione di energia. Il gruppo di ricercatori del MIT ha usato a questo scopo delle strategie tecniche precise, prime fra tutte il drogaggio, consistente appunto nel “drogare” il germanio con il fosforo fornendo il primo elemento con un ulteriore elettrone esterno (da 4 a 5) per spingere gli elettroni verso stati a maggior energia. I risultati di questa ricerca appaiono davvero innovativi e rivelano già un grande potenziale nella velocità di navigazione su internet.