Quanto è sicuro il cellulare? La diatriba continua..

A partire da questo mese la normativa nel Maine, Stato nord-orientale degli USA, imporrà a tutte le ditte produttrici di cellulari di allegare ad ogni nuovo prodotto messo in commercio un’etichetta che informi e allerti l’utente sulle radiazioni elettromagnetiche emesse dal telefonino riportando quindi alla luce un tema che ha fatto molto discutere negli ultimi anni dividendo medici e scienziati: quanto è sicuro usare il cellulare?

Il cellulare è, o può essere, pericoloso per la nostra salute? Fino a qualche anno fa sembrava essere un fatto piuttosto confermato poi alcune voci si sono discostate da questa tesi e alcuni team di dottori hanno proposto perfino alcune applicazioni del cellulare utili alla cura di certe malattie.
La nuova legge del Maine torna oggi a mettere in guardia sui rischi della salute nel caso di utilizzo in modo continuativo del telefonino.

Certo non si arriverà a vietarne l’utilizzo ma determinati paletti ne regoleranno la vendita, come avviene ad esempio per la vendita di alcool e di tabacco. A partire da questo mese ogni nuovo cellulare dovrà infatti indicare chiaramente la frase di allerta “ questo dispositivo emette radiazioni elettromagnetiche ed una esposizione a queste ultime potrebbe comportare cancro al cervello per cui gli utenti, specialmente bambini e donne in gravidanza, dovrebbero evitare lo stretto contatto tra il cellulare e il proprio corpo, specialmente la testa”.

Già altri Paesi si sono negli ultimi anni mossi in questa direzione di prevenzione: Finlandia, Francia e Israele ad esempio hanno emesso delle guide per i consumatori per rendere più sicuro l’acquisto e l’utilizzo del cellulare.

Anche il sindaco di San Francisco, Gavin Newsom, approfondendo questi studi a seguito della gravidanza della moglie, si dice favorevole all’applicazione di una legge simile a quella del Maine. Va peraltro precisato che in America sia l’Istituto Nazionale del Cancro sia l’Organizzazione Mondiale per la Salute hanno negato che esista un legame certo ed evidente tra l’uso del cellulare e le conseguenze per la salute di cui sopra. Dov’è allora la verità? Difficile dirlo e molti studi arrivano a risultati diversi pur partendo dagli stessi presupposti: partiamo allora proprio dai fatti.

Quando utilizziamo un telefono cellulare questo emette radiazioni a bassa frequenza (RF): pur essendo più forti dei segnali radio FM, queste onde restano comunque di un’intensità pari ad un miliardesimo di quella di radiazioni notoriamente cancerogene, come i raggi X. Il punto è valutare a quale livello e condizioni queste onde possano essere dannose per la nostra salute. Il Dr. Robert Hoover, direttore di Epidemiologia e Biostatistica presso l’istituto Nazionale del Cancro, ha da parte sua escluso che gli effetti di tali onde sul nostro corpo possa in qualche modo essere associato allo sviluppo del cancro.
Ma la ricerca non si è affatto conclusa.

Negli stessi anni sono stati presentati esperimenti che dimostrano problemi di salute, e insorgere di cancro, in ratti esposti per due ore consecutive alle radiazioni dei telefonini e studi che al contrario sostengono la non corrispondenza tra i due fattori (come ad esempio la statistica che ha coinvolto in Danimarca 421 mila utilizzatori di telefonini). Ma tutte queste teorie presentano dei limiti: ad esempio la ricerca danese di cui sopra non ha considerato nell’analisi le persone d’affari, che senza dubbio sono i più esposti alle radiazioni wireless.

Ma il limite più grande è che il cancro al cervello, per sua natura, può impiegare anche più di dieci anni per svilupparsi del tutto, e quindi forse è ancora presto per avere dei risultati statistici che siano davvero attendibili. Nel frattempo ci sono senza dubbio piccoli rimedi noti per limitare l’esposizione alle radiazioni, ad esempio l’uso di auricolare (Pong Research sta ad esempio lavorando su modelli di cellulari più spessi la cui struttura dovrebbe quantomeno limitare le radiazioni).

E questa è probabilmente anche la ragione alla base delle nuove normative americane: mancando al momento alcuna sicurezza scientifica, un uso moderato del telefonino e piccole regole di precauzione sono forse saggi accorgimenti da tenere presente.

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