Michochip Technology ha annunciato che il suo circuito integrato programmabile, fotoelettrico per rilevatori di fumo, RE46C190 a 3V, ha ricevuto la certificazione UL per l'utilizzo nei rivelatori di fumo singoli e multipli, secondo le specifiche UL 217 .
Il dispositivo RE46C190 è il primo l'IC al mondo per rilevatori di fumo che offre un funzionamento a bassa tensione con taratura programmabile, che consente di selezionare la modalità desiderata da calibrare durante la produzione. Il basso assorbimento e la bassa tensione di funzionamento dell'RE46C190 permette una vita operativa di 10 anni per un rivelatore di fumo con una batteria al litio. Inoltre, anche due batterie al litio potrebbero alimentare il dispositivo.
La calibrazione programmabile e la selezione delle modalità di funzionamento del rilevatore di fumo forniscono ai progettisti un modo semplice per controllare il funzionamento del rivelatore di fumo, e consentono l'utilizzo di un singolo circuito integrato per la progettazione dei rilevatori di fumo. L'RE46C190 riduce il numero di componenti esterni, dal momento che la programmabilità elettronica permette l'integrazione di vari componenti altrimenti esterni nel dispositivo.

Interessantissimo integrato, guarda caso proprio ieri ne ho ordinati alcuni esemplari gratuitamente dal sito della microchip dopo un attenta ricerca. Se vogliamo realizzare un piccolo rilevatore di fumo ridotto praticamente all’osso in quanto a componentistica senza però pregiudicare assolutamente le caratteristiche di funzionamento questo è il componente perfetto sotto ogni punto di vista! Viste le dimensioni e il bassissimo assorbimento di corrente si possono realizzare piccoli sensori da piazzare laddove se ne senta il bisogno e dimenticarsi di averli! Non vedo l’ora d’averlo tra le mani (credo tra 2-3 settimane i tempi di spedizione della microchip sono un tantino lenti, al contrario di altri produttori che provvedono a farti trovare i componenti a casa in pochissimi giorni, ma quand’è gratis va bene comunque!!)
È una cosa molto impressionante il fatto di un componente che può funzionare per più di 10 anni con una sola batteria ,
sicuramente rivelatori di fumo sono una cosa molto importante nelle cucine soprattutto per chi ha le case costruite in legno .
Interessante… ma si può collegare ad Arduino?
Certamente che si può collegare questo componente alla scheda Arduino,
ti potrei dire anche di più potresti alimentare questo componente direttamente dalla scheda Arduino visto che dà in uscita anche una tensione 3.3 V direttamente è già stabilizzata , nel componente è prevista pin 12 un’uscita ingresso in seriale per dialogare con microcontrollori , è se leggi tutto da pesci ci sono tutte le specifiche necessarie per il protocollo .
è puio avere anche qualche campione gratuito direttamente dal produttore .
i rivelatori di fumo sono importantissimi in tutti gli ambienti e servono per regnalare lapresenza di fumo dunque di un incendio o un principio di incendio….
Negli ultimi anni, sono stati condotti numerosi studi per determinare la risposta dei rivelatori di fumo e stabilire i criteri diciamo di prestazione.
le normative UL, infatti caratterizzano in base a vari esperimenti più pienamente i gas derivanti dalla combustione (in linea di principio CO – CO2 e vapore acqueo, ma vengono prodotti anche altri gas, a seconda del materiale che brucia.. i materiali studiati negli esperimenti svolti per definire lo standard si trovano comunemente nel moderno ambiente residenziale http://www.ul.com/global/documents/corporate/newsroom/storyideas/smokecharacterizationstudy/SmokeStudyTechnicalReport.pdf ).
questo sensore che segue le norme ul, funziona tramite l’accoppiamento di un diodo led e un rivelatore di luce che in base alla presenza o no di fumo rileva o meno la luce… in pratica il fumo fa diminuire la luce rivelata dal fotodiodo e dunque la fotocorrente che viene generata è minore, il circuito si accorge di questo e agisce di conseguenza 🙂
Meno di un dollaro, è lo standard per poter integrarre questo componente in una rete di smart sensor. Io lo utilizzerei in una rete di sensori wireless per misure distribuite di rilevamento fumi, tramite l’opportuna taratura potrebbe dirci se nella zona è presente un incendio. Il fatto che sia low power è sicuramente interessante per l’applicazione pensata anzi aggiungerei che è fondamentale. Per iniziare a fare qualche esperimento si potrebbe costruire il circuito riportato nell’application note del datasheet della microchip.
Per vedere uno schema a blocchi funzionale del componete vi rimando al link qui sotto:
http://www.flickr.com/photos/microchiptechnology/5165431596/sizes/l/in/photostream/
All’interno di una rete di sensori devo dire che possono fare davvero successo. Così come i sensori di temepratura..
Qualcuno mi dice chi è l’ente che certifica la normativa UL?
Anche io sono stupito dal fatto che con così poca energia riescono a durare tanto a lungo. E’ davvero fantastico. Prestazioni elevate e consumi al minimo. Un connubio perfetto.
E’ pure calibrabile e regolabile e questo lo rende ancor più efficace e adattabile e adiversi ambienti e specifiche.
Arduino è davvero un ottimo esempio per provare questo sensore, nemmeno tanto costoso =)
UL è un’azienda globale e specializzata nella scienza della sicurezza nata in america a fine 800 per la sicurezza negli incendi e poi si è sviluppata in vari campi…
http://www.ul.com/global/ita/pages/corporate/aboutul/
Specializzata nella scienza della sicurezza..wow! Sempre ottimi i tuoi link! Grazie!
Risulta molto interessante notare che è previsto il collegamento di un led che verifica l’efficienza della batteria ad esso collegata poiché essendo che il componente può funzionare per più di 10 anni con un accumulatore al litio risulta facile dimenticare di sostituire la batteria e quindi inibire il regolare funzionamento del dispositivo che magari risulta non funzionante a causa della scarsa tensione di alimentazione.