
Parlando di viaggi interstellari, abbiamo esaminato alcune delle soluzioni proposte da coloro che hanno cercato di renderli fattibili. Purtroppo, nessuno di tali progetti finora è stato concretizzato. Come abbiamo visto, sono molteplici i problemi da risolvere per poter realizzare una missione spaziale interstellare, e il più gravoso di questi è senza dubbio quello di far superare al veicolo spaziale la velocità della luce; cosa che, per la teoria della relatività ristretta, sarebbe impossibile. Quindi, viaggiare fra le stelle rimarrà per sempre un sogno irrealizzabile? Forse no: come vedremo ora, la teoria della relatività generale forse ci potrebbe consentire di aggirare questo ostacolo.
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Mi ci state facendo appassionare a questo argomento.
Non so cosa ne pensa l’autore ma io sono sicuro che si possa viaggiare tra le stelle.
La deformazione, l’energia, sono grandezze che l’uomo può comprendere. Ed è come con l’ingegneria secondo me, cioè se si può immaginare, allora si può fare.
Chissà come è bello il panorama da lì.
Un bel articolo corredato di formule che lo rendono ancora più apprezzabile, complimenti.Sarebbe interessante parlare anche del motore a propulsione nucleare di Rubbia.
Ancora complimenti.
Well said.
Sono d’accordo: se possiamo immaginarlo, allora si può fare.
D’altronde, è questo che fanno ingegneri, matematici, fisici, chimici… 😀
https://www.youtube.com/watch?v=ME5PpysdA4U 🙂
Vi ringrazio dei complimenti.
Anch’io stavo pensando di spendere qualche parola sul sistema di propulsione ideato da Rubbia nel prossimo articolo (anche se sarebbe stato meglio farlo nel 1°).
Tuttavia, se me lo consentite, rimango abbastanza meravigliato di fronte allo scarso interesse dimostrato dalla communiy di EOS di fronte ad un tema tanto affascinante come questo (al di là della qualità – alta, media o bassa che sia – del mio articolo). Trovo curioso il fatto che, quando si parla della (non) esistenza di dio, si scateni un putiferio (il mio articolo ha totalizzato quasi 300 commenti, mentre quello di Piero li ha abbondantemente superati), mentre un argomento di non minore interesse, quale è (almeno a mio avviso) quello dei viaggi spaziali superluminali, susciti così poche reazioni.
In particolare, gradirei l’intervento di un fisico esperto di relatività generale. Ce ne sarà almeno uno tra i lettori di EOS?
Ho terminato la stesura del 3° ed ultimo articolo dedicato ai viaggi interstellari. Spero che verrà pubblicato a breve. Scopriremo, tra le altre cose, che la relatività generale ci consente (sempre e solo in teoria) persino di viaggiare indietro nel tempo e racchiudere un’astronave in uno spazio microscopico.
Navigando su google (per una mia ricerca su uno studio del viaggio nel tempo tanto di progetto fantascientifico ) mi sono imbattutto su questo articolo e faccio i miei complimenti a Marco nella sua spiegazione chiara ed entusiasmante. La relatività ha segnato l’inizio di una nuova era che si potrebbe culminare con la rivelazioni delle onde gravitazionali che forniscono “una misura” della contrazione spazio-tempo. Solo da allora potremmo analizzare questi segnali che nascondono molte informazioni provenienti dall’universo. Chissà se non informazioni che qualcuno vuole inviarci ma non riusciamo a decifrare ? Idem per altri segnali che provengono dall’universo (raggi cosmici): rivelare si, ormai siamo esperti (non tanto per l’utilizzo in ambito di energy harvesting), ma che cosa c’è dietro ? Fantascienza o Scienza ? Sarà impossibile controllare il tempo ?
Ti ringrazio Maurizio. La scoperta e lo studio delle onde gravitazionali dovrebbe arricchire le nostre conoscenze sulla struttura dell’Universo (e magari anche sulla sua nascita), ma dubito fortemente che esse contengano messaggi provenienti da una civiltà aliena o da qualche entità soprannaturale. 🙂 Per quanto riguarda i viaggi nel tempo, ti consiglio la lettura del libro “Costruire la macchina del tempo. Viaggio attraverso i buchi neri e i cunicoli spazio temporali” di J. Gribbin.