Tutto quello che c’è da sapere sulle batterie parte 2/2

La parte precedente dell’articolo ci ha permesso di sapere sulle batterie alcune verità di base: abbiamo visto come funziona il meccanismo che sta alla base della batteria e abbiamo accennato per grosse linee alla distinzione fondamentale tra batterie primarie e batterie secondarie quindi ora vediamo più nel dettaglio tutti i diversi tipi di batterie in commercio, in cosa si distinguono e a quali dispositivi elettronici sono destinati.

Dunque, come sappiamo le batterie primarie sono quelle a reazioni irreversibili, mentre quelle secondarie sono le pile ricaricabili.

Le batterie primarie

All’interno delle macro-categorie di batterie primarie e secondarie si distinguono dei sottogruppi, spesso denominati in base al materiale usato per il polo positivo (catodo) o negativo (anodo).

La più grande percentuale di batterie primarie venduta è costituita dalle batterie cilindriche alcalino-manganese e da quelle zinco-carbone. Nelle prime l’elettrodo positivo è composto da biossido di manganese mentre quello negativo di zinco e di un perno metallico per la corrente. L’elettrolita è composto invece di idrossido di potassio basico. Questo tipo di batteria offre un buon rapporto qualità-prezzo e trova applicazioni in dispositivi ad alto consumo energetico e uso frequente, come macchine fotografiche. Le batterie zinco-carbone si distinguono dalle precedenti perché l’elettrolita è di tipo alcalina. Questo tipo di batteria è il più antico e resta ancora quello classico per dispositivi a basso consumo energetico (1,5 V).

Le batterie secondarie

Le batterie secondarie, o ricaricabili, si distinguono essenzialmente in batterie a secco (ad esempio quelle dei telefoni cellulari) e a liquido (quelle delle automobili).

Negli accumulatori al nichel-cadmio il polo di nichel e quello di cadmio sono separati da un materiale isolante. Si tratta di batterie alquanto robuste e si trovano spesso nei giocattoli o nelle videocamere. Il problema maggiore è che il cadmio rappresenta un elemento tossico e difficile da smaltire.

Per questo nelle batterie a nichel-idruro metallico, il cadmio è sostituito da una miscela che garantisce oltretutto una capacità doppia. Le batterie ricaricabili di ultima generazione sono invece le batterie a ioni di litio che garantiscono un livello minimo di autoscarica e trovano perciò ampia applicazione dai telefonini ai laptop ad ogni altro genere di dispositivo elettronico.

Spesso questi tipi di batterie vengono venduti scariche e vanno quindi ricaricate completamente al primo utilizzo, ma ora si stanno cominciando a diffondere anche batterie vendute già cariche. Esistono poi tipi speciali di batterie, sia primarie che secondarie, come ad esempio quelle vendute per gli apparecchi acustici o per i pacemaker, per l’apprezzabile lunga durata.

Batterie Hi-tech

Come abbiamo visto, le batterie sono state inventate quasi due secoli fa ma assistiamo ad una continua evoluzione per poter perfezionare la durata e la leggerezza. Energizer rivendica di aver progettato le batterie AA e AAA di maggior durata al mondo, ovvero le Ultimate Litio. Sembra che queste garantiscano una durata 8 volte superiore alle comuni batterie e cha abbiano un terzo del peso. Per quanto riguarda le macchine fotografiche digitali Panasonic ha lanciato le batterie Oxyride e la nuovissima Evolta

Riciclaggio delle batterie

Una cosa su tutte va saputa e ricordata quando si parla di batterie: spesso contengono materiali pesanti, quali ad esempio il piombo, e sono quindi qualificate come rifiuti speciali. E’ fondamentale quindi la raccolta differenziata.

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