Da buon appassionato di tecnologia, nonché per motivi di lavoro, mi sono imbattuto nel Raspberry Pi 2, un ottimo minicomputer a basso costo, delle dimensioni di un bancomat, utilizzato per prototipazione e didattica in origine, ma capace di rispondere, grazie al suo cuore "Linux" ed ad un hardware più che dignitoso, a diverse esigenze. In particolare, in combinazione con il demone Freeswitch permette la realizzazione di una infrastruttura VOIP all’interno della propria abitazione o per il proprio ufficio (gestisce un centralino digitale fino a 5 utenze) a costi veramente irrisori, (l'installazione di sistemi PBX professionali costa migliaia di euro) d'altronde, al telefono non si può ancora rinunciare, da sempre la voce è stata il mezzo principale con cui l'uomo ha comunicato, fin dall'invenzione della parola.
Negli ultimi anni i sistemi di telefonia completamene digitali hanno subito una grande evoluzione, permettendo di affrancarsi, almeno parzialmente, dalla dipendenza dei distributori nazionali, e di offrire servizi sempre più perfezionati, a costi veramente competitivi, e con caratteristiche finora utilizzabili solo da chi aveva a disposizione risorse economiche veramente importanti.
Queste tecnologie hanno diversi nomi, è bene fare un po’ di chiarezza:
- PBX (Private Branch eXchange) cioè una centrale telefonica per uso privato usato in passato in ambienti enterprise per avere un sistema di comunicazione voce interno.
- PABX (Private Automatic Branch eXchange), rappresentano gli attuali sistemi di commutazione automatica in uso sia nella rete pubblica, sia presso le grandi aziende.
- RTG (Rete Telefonica Generale) o PSTN (Post Office Telephone System o ancora Plain Old Telephone System).
- VOIP ( Voice Over IP ), è una tecnologia che permette di fare telefonate sfruttando una qualsiasi rete dedicata a commutazione di pacchetto usando il protocollo IP per il trasporto dati.
Il più diffuso tra questi sistemi è di sicuro il Voip PABX Asterisk, che nel tempo, da un applicativo di nicchia, si è evoluto fino a diventare un sistema affidabile e robusto, nonché disponibile in diverse versioni, commerciali e non, tra cui si possono ricordare ELASTIX e FREEPBX ( che è il nuovo nome della distribuzione ASTERISK NOW ,ovvero asterisk con l’interfaccia web based FreePBX ).
Funzionamento di un PBX, il protocollo VOIP:
Il “percorso” classico di una telefonata dalla centrale alla cornetta è così riassumibile:
- dalla centrale telefonica la chiamata viene instradata tramite un particolare circuito, detto “permutatore”
- il permutatore è composto da diversi “terminali” e su ognuno è attestata un’utenza telefonica
- su ogni terminale sono presenti diverse “porte”, cui corrisponde un diverso “servizio” ( ISDN,ADSL )
- il terminale che riceve una chiamata in ingresso provvede a rilanciarla in funzione del servizio ( quindi della porta ) tramite il classico doppino telefonico all’utente finale.
Negli IP PABX la voce fluisce attraverso la rete IP, nelle LAN aziendali realizzando sistemi di fonia interni, e nelle WAN concorrendo a realizzare servizi di fonia aperti al pubblico. Quello che era il ruolo del permutatore negli IP PABX è occupato da una connessione di rete. Si può quindi asserire che l’installazione di una centrale telefonica moderna si può fare utilizzando apparecchiature hardware o software pbx. I servizi offerti sono quasi gli stessi, tenendo conto che la struttura hardware garantisce maggiore qualità/affidabilità ma a costi decisamente più elevati. Nel confronto qualità/prezzo i PABX software rappresentano un’alternativa tutt’altro che trascurabile e garantiscono sempre più servizi aggiuntivi, come la Voice mail, i sistemi di risposta automatica IVR (Interactive Voice Response), o ancora sistemi di conferenza e videochiamate.
Dopo questa doverosa introduzione, si entra nel merito cominciando con la definizione di FreeSWITCH :
“una telephony application open-source scritta in C e progettata per usare il maggior numero di librerie software preesistenti”. L’architettura con cui è stato concepito risulta modulare, estendibile, con poche funzionalità basilari nel core (libfreeswitch), e la possibilità di importare moduli opzionali per aggiungerne di nuove.
Freeswitch è un PABX come Asterisk o CallWeaver, sviluppata principalmente da Anthony Minessale, co-developer dello stesso Asterisk ma con notevoli differenze sia dal punto di vista architetturale sia da quello procedurale, in grado di funzionare come PABX “indipendente” e fornire servizi ad aziende “soho” ( small business home business ) come anche di interfacciarsi ad altri “centralini” come YATE o Asterisk realizzando via via architetture sempre più complesse, come l’implementazione di gateway multi-protocollo capaci di unificare tecnologie come SIP, H.323, IAX2, LDAP, Zeroconf, XMPP + Jingle e permettere la comunicazione parallela/incrociata tra tutti questi tipi di canali.
Un altro punto di forza di questo PABX, rilasciato su licenza MPL, è la possibilità di essere installato su praticamente ogni sistema operativo, gira infatti su: Windows, Mac OSX, Linux, *BSD.
Installazione da sorgenti o da pacchetto?
La distribuzione di riferimento usata per le installazioni di Freeswitch anche dal team di sviluppo è Debian, ed a quest’ultima che ci si rifarà anche nel setup su Raspberry mediante l’apposito port Raspbian per architettura ARM.
Ci sono pacchetti precompilati disponibili per Wheezy, sia a 32 bit e 64 bit [...]
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Fantastica applicazione del mitico Raspberry PI: un centralino telefonico VOIP. Ben descritta e documentata passo passo.