Antismarrimento: nasce il primo progetto collaborativo di EOS (e forse del web italiano)

Grazie ad una richiesta apparsa sul nostro forum, è nato un gruppo di persone, accomunate dalla passione per l'elettronica, che ha deciso di porsi come obiettivo la realizzazione di un progetto di Antismarrimento. La cosa è nata pian piano, ma gli sviluppi (e l'entusiasmo) sono stati esponenziali. Vediamo COSA verrà sviluppato e PERCHE' si è deciso di passare all'azione!

Tutto è nato da un post di AndreaD nel Forum

"E' qualche tempo che sto cercando collaborazione per realizzare ciò che per molti veri elettronici può apparire una banalità ma per chi come me non se ne occupa, vi assicuro non lo è altrettanto.
A chi non è capitato di dimenticare qualcosa su un treno od un autobus, al cinema etc etc.
L'idea sulla quale vorrei trovare sostegno per la realizzazione è strumeto di piccole dimensioni (più piccolo è meglio sarà) che consenta di non smarrire oggetti. Pensavo a qualcosa che funzioni a coppie una parte da tenere in tasca, l'altro da inserire nell'oggetto che non si vuole smarrire. Oltre una certa distanza (configurabile) tra un elemento della coppia e l'altro, si dovrebbe attivare un segnale acustico.
Presupponendo che si vogliano avere più coppie sarebbe opportuno poter configurare le coppie con un codice di riconoscimento almeno a 3 cifre in modo che non ci siano sovrapposizioni tra le coppie che simultaneamente possono operare in prossimità. E' un progetto percorribile?"

Da questa pre-specifica iniziale, abbiamo iniziato a discuterne ed il gruppo (anche se più fico chiamarla la CREW) ha iniziato a formarsi.

Prima di addentrarci nel progetto, vorrei rispondere ad Andrea con una semplice frase:
progettare un antismarrimento wireless non è affatto cosa banale!
...te ne accorgerai strada facendo 🙂

La discussione è stata prevalentemente sul sistema radio da utilizzare, ovviamente la parte più importante del progetto.
Alla fine tra RFID e Zigbee, quest'ultimo ha avuto la meglio proprio perché più adatto allo scopo (distanza coperta di 20 metri e possibilità di creare un solo hardware valido sia per il TX che l'RX)

Antismarrimento: le specifiche del progetto

1) Dispositivo di dimensioni molto ridotte.
2) Microcontrollore a bordo.
3) Ricetrasmissione radio.
4) Analisi del segnale con conseguente rilevazione della distanza.
5) Possibilità di configurare questa ultima.
6) Segnale acustico di avvertimento.
7) Codifica del protocollo per evitare collisioni se più dispositivi nella stessa area.
8) Tasto di accensione.
9) Schede identiche a livello hardware.
10) Configurazione "schede inseparabili".

Relativamente a questi ultimi due punti, considerando anche le migliorie necessarie per differenziare il progetto da apparati già esistenti in commercio, l'idea è quella di configurare le schede in modo che siano inseparabili. Ad esempio se abbiamo con noi gli occhiali e la valigetta (e non vogliamo smarrirli), avremmo bisogno di tre dispositivi, due per gli oggetti ed uno sarà con noi, il nostro rilevatore antismarrimento appunto.
Una volta configurati i tre "inseparabili" allora questi comunicheranno costantemente (ogni x secondi) tra loro. Alla perdita di segnale i due che perderanno il segnale per primi inizieranno a beepare/lampeggiare entrambi, a questo punto il terzo entra in standby (oppure emette una segnalazione solo luminosa, tirandosi fuori dall'acustica, per non creare disturbi nella ricerca).

Più prove sul campo saranno necessarie per mettere a punto questa fase, che inevitabilmente sarà quella più complessa, ma anche la finale 🙂

I punti forza del progetto:

- Miniaturizzazione

- Durata della batteria

- Configurazione schede INSEPARABILI fino a 16 (o anche più)

- Raggio di azione 20 metri (ma anche più in area libera, comunque configurabile)

Con queste caratteristiche si possono coprire numerose applicazioni, dalla soluzione al problema dei bambini che si perdono sulla spiaggia, all'antirapimento (mettendo una schedina nel fondo delle scarpe), ma anche alla gestione sicura di una moltitudine di oggetti, ad esempio vasi preziosi etc. dove non sia possibile risolvere con l'antitaccheggio.

Certo, ci sono alcuni scogli da superare, come l'ottimizzazione del signal strength (inizialmente si può essere anche poco precisi, dipenderà comunque dall'applicazione) e la configurazione delle schede come inseparabili (per sperimentare andrà benissimo un dip-switch poi si dorrà trovare qualcosa di più piccolo e più pratico, tipo autoapprendimento)

Insomma questa è la FASE 0!

Condizione d'uso del progetto

Nel Forum, ci siamo anche chiesti, PERCHE' realizziamo questo progetto open source e, le risposte sono state abbastanza unanimi: per spirito collaborativo e per imparare qualcosa in più di elettronica! GRANDIOSO!!

Ovviamente viene subito dopo il fatto che il progetto, una volta realizzati i prototipi e messo a punto, potrà sia essere commercializzato direttamente che offerto ad imprenditori che abbiamo già in piedi una struttura commerciale.
Ma è stato deciso che questo punto verrà affrontato successivamente. Insomma, prima facciamolo 🙂

Ora è arrivato il momento di presentare la CREW

Accanto ai nomi le competenze, anche se poi credo più o meno tutti diranno la propria e potranno essere di aiuto a tutti i livelli.

Signolo: PCB
Zohan85 : Arduino e Zigbee
LobbyKing: Software
AndreaD: normative, specifiche iniziali
DelfinoCurioso : firmware , supporto hardware
Jonnyno: PCB
Emanuele: Coordinator

Il prossimo step

A questo punto è stato deciso di procedere in questo modo:

1) Far "girare" le CPUstick tra i partecipanti per poter metter su una demoboard pseudo-funzionante 🙂

La CPUstick è ideale per fare queste prove in quanto si programma tramite Hyperterminal in un linguaggio BASIC,
quindi c'e da fare anche per LobbyKing 😉

Quindi da me verrà spedita una coppia di CPUstick a Zohan85 che dopo una settimana 10gg massimo la spedisce a Signolo che poi la invia a LobbyKing e poi ritornerà a me per la pianificazione successiva.
Così in un mese si potrà sperimentare in molti. Inoltre è importante che prima di ricevere le CPUstick ci si inizi a documentare per poter mettere mano subito al codice. Metter su un sistema zigbee comunicante è molto semplice, ci vogliono 15 minuti, sperimentato in un Designing with Freescale dove la scheda venne presentata da Ionela.

2) Jonnyno, AndreaD e Delfino potrebbero iniziare a suddividersi vari compiti, come ad esempio:

Lo schema elettrico con la risoluzione di determinate problematiche:
-scelta batteria e quindi alimentazione del sistema
-Individuazione del segnale signal strength dal transceiver Zigbee
-Valutazione dei chip Zigbee attualmente sul mercato.

Quanto sopra evidentemente più adatto a Jonnyno e Delfino

Mentre la parte di miniaturizzazione meccanica (grandezza massima accettabile), la revisione delle specifiche lato utente (è user friendly?), eventuali normative ed una prima bozza di proposta commerciale (costi) potrebbe essere materia di AndreaD.

Poi ovviamente ci si confronterà tutti su tutto.

Quindi:

L'argomento iniziale del Forum ANTISMARRIMENTO si chiude (rimane solo per consultazione) e si procede con questi due nuovi ANTISMARRIMENTO SCHEMA ELETTRICO e ANTISMARRIMENTO PROVE CON CPUSTICK

I commenti qui sotto sono aperti, in particolare per i partecipanti, che possono confermare oppure no e quindi discutere su quanto detto sopra e per chiunque voglia dire la sua, come sempre Open

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9 Commenti

  1. Avatar photo Piero Boccadoro 5 Ottobre 2012
  2. Avatar photo Emanuele 5 Ottobre 2012
  3. Avatar photo lobbyking 8 Ottobre 2012
  4. Avatar photo signolo 8 Ottobre 2012
  5. Avatar photo zohan85 8 Ottobre 2012
  6. Avatar photo delfino_curioso 8 Ottobre 2012
  7. Avatar photo AndreaD 8 Ottobre 2012
  8. Avatar photo Emanuele 16 Dicembre 2012
  9. Avatar photo k0ral 24 Gennaio 2014

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