Architettura edge AI per lo smart monitoring. Quali i vantaggi rispetto al cloud?

edge AI

L’adozione dell’architettura edge AI nel contesto dello smart monitoring e più in generale dell'Internet delle Cose, ha un impatto diretto su molti settori emergenti come industria, agricoltura e smart building. L’elaborazione locale dei dati presenta diversi aspetti interessanti, come la riduzione della dipendenza dal cloud, oltre al miglioramento di prestazioni, sicurezza e tempi di risposta. Le applicazioni dell'edge AI nell'IoT spaziano dal rilevamento di anomalie alla manutenzione predittiva, con implicazioni decisive per l’efficienza operativa. Comprendere le differenze architetturali, i requisiti hardware e le sfide di integrazione permette di delineare scenari concreti per l'evoluzione tecnologica e valutare i reali vantaggi nell’adozione dell'approccio edge.

Architetture Edge e Cloud: due modelli a confronto

Il modello cloud ha dominato la scena negli ultimi dieci anni grazie alla capacità di centralizzare l’elaborazione e semplificare la gestione dei dati. Nei sistemi di smart monitoring, l’architettura cloud permette di raccogliere grandi volumi di informazioni provenienti da sensori distribuiti e di processarle in infrastrutture remote ad alta capacità computazionale. L'approccio legato al cloud introduce però dipendenza dalla connettività, aumenta la latenza e genera un forte carico di traffico di rete.

L’edge AI si propone invece come modello alternativo in cui l’Intelligenza Artificiale viene eseguita vicino alla fonte del dato, direttamente su gateway, microcontrollori o dispositivi embedded, ciò riduce i tempi di risposta e permette di filtrare o pre-elaborare i dati prima dell’invio al cloud. In un impianto industriale, ad esempio, un algoritmo di anomaly detection eseguito localmente può intervenire in millisecondi evitando danni o fermi macchina, mentre nell’ambito degli smart building l’elaborazione edge consente di regolare in tempo reale i consumi energetici senza dipendere dalla latenza della rete.

L’architettura edge non elimina il cloud, ma lo integra: i dati rilevanti e consolidati vengono inviati ai server centrali per analisi più complesse, mentre le decisioni operative restano in prossimità del campo.

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