
La differenza tra una scheda fatta in casa ed un circuito professionale si vede anche nella pulizia. Vediamo allora qualche utile tecnica e sfatiamo qualche mito su come rimuovere gli eccessi di resina dalle PCB (Printed Circuit Board)
Partiamo dalla conoscenza del nostro nemico: la colofonia, una resina di origine vegetale usata tipicamente per la pulizia delle giunzioni che saranno saldate sulle schede elettroniche e che da adesso in poi chiamerò semplicemente resina.
Tale resina può essere più o meno corrosiva in base al tipo di solventi aggiunti. Il problema è che dopo l'uso una piccola parte di resina rimane in prossimità delle saldature ed a lungo andare può deteriorare la conducibilità del collegamento oltre ad essere assolutamente poco estetica come si vede in figura sotto
in cui sulla sinistra abbiamo il dettaglio di una scheda in cui le varie saldature hanno evidenti residui di resina, mentre sulla destra vediamo il medesimo dettaglio dopo la pulizia.
Iniziamo a sfatare un mito, infatti in molti pensano di poter rimuovere i residui di colofonia usando dell'alchol isopropilico (2-propanolo) come quello comunemente usato per la pulizia dei vetri o simile, ma l'alchol isopropilico disponibile in commercio è diluito in acqua solitamente al 80% e la resina che vogliamo rimuovere resiste tranquillamente ad una sostanza con una simile percentuale di acqua quindi non c'è speranza, neppure agendo con strumenti meccanici, di rimuovere in tal modo la colofonia. Avendo a disposizione alchol isopropilico puro al 99% allora si potrebbe rimuovere facilmente la resina peccato che il 2-propanolo puro sia altamente infiammabile, tossico e costoso, quindi gestibile in modo sicuro solo in un laboratorio attrezzato.
La bella notizia è che esiste in commercio un "magico" prodotto che consente di rimuovere la tanto odiata resina in modo molto semplice e veloce, la brutta notizia è che tale prodotto non è facilissimo da trovare anche se oggi grazie alla rete è tutto più facile, stò parlando di Poly-clens.
Tipicamente usato in campo edile per rimuovere residui di vernice ma non ha nulla a che fare con la comune acquaragia. Sarà sufficente immergere la nostra scheda in un contenitore con una quantità sufficiente di Poly-clens tale da ricoprire tutta la scheda ed aspettare qualche minuto. A questo punto risciacquare la scheda con acqua, la resina verrà via tranquillamente trasformandosi in una sostanza liquida di colore biancastro. Lasciate asciugare la sceda ed il gioco è fatto!
Qualche considerazione pratica da tenere in conto: rimuovere o saldare successivamente componenti che possono assorbire i liquidi poichè composti da parti non isolate e pulire le restanti saldature in una fase successiva con una applicazione locale del prodotto. Non inalare fumi o vapori esalati durante il processo di pulitura poichè potenzialmente nocivi. Già la colofonia non è un toccasano, poi Poly-clens può essere anche peggio.
Il prodotto citato nell'articolo è molto interessante peccato che non sia altrettanto facilmente reperibile. La scarsa reperibilità pone seri dubbi sulla sicurezza d'uso del prodotto, quindi se riuscite a trovarlo fate molta attenzione quando lo usate.

Io non so se faccio bene, poiché non ho esperienza, relativamente al mio sistema, sulla resa in tempi lunghi; ma molto più semplicemente, con un batuffolo di ovatta e della trielina, riesco a togliere tutta la “cosiddetta” COLOFANIA (termine che invero non conoscevo) dai miei lavoretti hobbystici, rendendo piacevolissima la vista del lato saldature delle mie schede. Non ci sono eccessive raccomandazioni per l’utilizzo della trielina, che è quasi di uso domestico essendo reperibile facilmente nei supermercati. E’sufficiente una adeguata attenzione ed il buon senso che ognuno deve mettere in atto.
Ciao, Toni Ipnos.
Leggendo la scheda di sicurezza del Poly-clens e in particolare le sostanze che lo compongono, direi che sarebbe meglio evitare di “immergere la nostra scheda in un contenitore con una quantità sufficiente di Poly-clens tale da ricoprire tutta la scheda ed aspettare qualche minuto”… a meno di non avere una maschera di sicurezza e una cappa di aspirazione!
Anche la Trielina può andar bene anche se lo Xilolo contenuto nel Poly-clens agisce tipicamente meglio e più velocemente. Purtroppo entrambe le sostanze sono nocive ed è fortemente sconsigliato inalare i vapori emanati durante la pulizia della PCB.
La Trielina non si trova tanto facilmente in commercio poichè da qualche anno con la legge europea 67/548/EC ne viene limitata la vendita e l’uso in particolari contesti.
Per quanto riguarda la colofonia: come scritto "Tale resina può essere più o meno corrosiva in base al tipo di solventi aggiunti.", ed "… a lungo andare può deteriorare la conducibilità del collegamento oltre ad essere assolutamente poco estetica …".
Mi spiace per il frainteso, non volevo dire che la colofonia fa danni, ma solo che potrebbe farne. L’aspetto estetico è sicuramente il primo dei problemi.
Vada la Trielina, ma i vapori devono essere evitati il più possibile, non bisogna essere in grado di sopportarli.
Personalmente uso da anni una soluzione al 50% di isopropilico ed etere etilico, l’unica avvertenza è la pericolosità dei 2 componenti che sono altamente volatili ed infiammabili, inoltre gli effetti dell’etere inalato in ambienti non adeguatamente ventilati può causare un forte abbraccio a Morfeo !
Nei flussanti commerciali attualmente la colofonia è usata molto raramente (flussanti rosin); i prodotti più economici vengono realizzati con altre resine naturali o artificiali (resin) o con altri agenti chimici (inorganic) mentre più raramente vengono utilizzati elementi organici (organic).
I flussanti oltre a contenere ua parte resinosa contengono un acido debole e dei cloruri (la parte resinosa serve ad “isolare” la superficie saldante e la lega dall’atmosfera esterna, per evitare o quantomeno ridurre il fenomeno dell’ossidazione mentre l’acido disossida la superficie da saldare.
tornando al discorso della pulizia la parte resinosa è critica soltanto se il prodotto verrà poi conformato e non credo sia la criticità principale per la realizzazione casalinga; quello che tipicamente non viene considerato è che le parti più pericolose dei flussanti sono gli acidi ed i cloruri che con il calore di saldatura si possono trasformare in acido cloritrico; questi prodotti sono molto pericolosi per la possibile corrosione e per il fatto che tipicamente sono conduttivi.
andando a pulire questi residui con trielina o altri prodotti come quello indicato si và soltanto a velocizzare la corrosione.
Per farla breve, visto che mi sono dilungato già troppo, io consiglierei sempre di utilizzare alcool isopropilico, anche diluito, nel quale è possibile lasciare a bagno la scheda anche per vari minuti, e rimuovere meccanicamente (tramite pennello a setole dure) i residui di flussante.
Da sempre per la pulizia dei circuiti ho usato un normalissimo “flux remover” che rimuove appunto il flussante e tutti residui che rimangono dopo una saldatura. Al momento ho una bomboletta spray e sono andato a vederne gli ingredienti, ma stranamente non riporta nulla.
Il costo di queste bombolette è abbastanza abbordabile (intorno ai 15 euro) ed il risultato mi sembra più che buono.
che ne pensate?
Contiene un misto di etanolo, isopropanolo ed acetato di etile. Non saprei nel dettaglio in che percentuale ma se adeguatamente mischiati come credo che siano è una buona soluzione.
Ottima proposta
Non è stata assolutamente intesa come critica, anzi ho molto apprezzato l’intervento.
Condivido pienamente quanto scritto ed in particolar modo condivido il piacere nello scambiare opinioni e conoscenza con appassionati.
I commenti ricevuti a seguito del mio articolo sono di grande utilità ed interesse per me come credo altrettanto per i lettori del sito. Del resto gli articoli proposti vogliono essere degli spunti da cui far partire scambi di opinioni tra gli utenti, nessuno di noi è detentore della verità, ma grazie allo scambio di opinioni possiamo accrescere la nostra conoscenza
In ogni caso anche le critiche sono ben accette, poichè può capitare a tutti di sbagliare ed una critica ben motivata è comunque una occasione di crescita.
Io uso come detto sopra il comune solvente alla nitro, o anche quello sintetico, non ho mai avuto particolari problemi, salvo stare attento alle eventuali scritte fatte con i pennarelli indelebili che ovviamente spariscono, ne uso una minima quantità con lo spazzolino da denti che fa una energica raschiatura e stacca molto bene il tutto. Direi che non ho mai avuto problemi.
Per il topolino sopra, smonterei la scheda, una bella pulizia per capire il danno e poi ripristinate le eventuali piste rovinate, metterei una vernice passivante per evitare altri problemi. Dipende dal danno fatto dal topo! Attenzione alle zone “nerastre” perchè vuol dire che la vetroresina si è seriamente danneggiata e puo non essere più isolante.
Per i circuiti elettronici io uso la Benzina dello Zippo ! mi sono sempre trovato bene, motivazioni chimiche per la quale non dovrei usarla? ciao e Grazie!