
Cosa posso realizzare con la Raspberry Pi? Quanti di voi si sono mai fatti questa domanda? In questo articolo risponderò al vostro quesito illustrando le possibilità, o meglio, alcune delle possibilità offerte da questo mini PC che ha cambiato il modo di vedere l'elettronica. Infatti con la Raspberry Pi è possibile realizzare progetti embedded, ma anche prototipare. E' quindi indicata sia per il progettista elettronico che per l'ingegnere informatico. Ma anche per l'appassionato di tecnologia che potrà facilmente realizzare il suo media center o web server.
Cosa serve per iniziare? Prima di tutto serve una custodia, il cosiddetto "case". Ce ne sono molti tipi e quello più in voga è il tipo trasparente.
Poi si deve avere la consapevolezza che non serve essere esperti per poterla utilizzare ed allo stesso tempo invece serve essere esperti per poterla utilizzare in modo professionale. E' una scheda che soddisfa una ampia fascia di utenti, dall'hobbista all'ing. elettronico ed è questa la vera rivoluzione, oltre al costo assolutamente economico rispetto ad un classico PC.
Quello che ci potete realizzare è direttamente proporzionale alla vostra fantasia!
Proviamo a pensare ad esempio alla parola server.
Con la Raspberry Pi sarà possibile realizzare:
un server nas, ma anche un server ftp o ancora un server domestico ma anche un server dlna oppure un server di stampa o addirittura un server minecraft ed ovviamente un server web ed un server vpn.
Capito le potenzialità?
Questa scheda è veramente il punto di unione tra informatici ed elettronici ed allo stesso tempo tra ingegneri e makers!
Nell'EOS-Book di dicembre troverete molti articoli sulla Raspi (ma non solo) e che voi siate hobbisti dell'elettronica, oppure professionisti dell'elettronica (mi rivolgo nello specifico ad i lettori di Firmware), vi consiglio di dare un'occhiata a quello che si potrebbe definire il nostro speciale Raspberry di dicembre 😉

Ciao Emanuele,
è stupendo quello che sta avvenendo nel campo dell’elettronica/informatica. Le grandi innovazioni si stanno avendo “inventando” prodotti/piattaforme di sviluppo molto aperte ed economiche favorendo non solo gli “addetti ai lavori” ma anche chi inizialmente “per passione” si avvicina a questi mondi (portando idee innovative e tanta dinamicità).
In Inghilterra si sono inventati Raspberry e in Italia …. “dico e sottolineo Italia” si sono inventati Arduino (non a caso c’entra Ivrea e l’Olivetti). Da 2 idee sono nate 2 comunità e tanti progetti che a loro volta stanno producendo delle comunità e degli eco-sistemi veramente interessanti.
Da italiano spero che i problemi attuali su Arduino si avviino a soluzione e che le persone coinvolte nella proprietà (e nei dissidi tra soci) del marchio si accordino …. c’è tanto ancora da fare e inventare (si concentrino le energie su questo). Mi farebbe molto piacere che anche un marchio italiano continui ad innovare questo mondo.
Per finire una domanda: Raspberry si presta molto a realizzare applicazioni del tipo da te citato; Arduino invece è più adatto ad applicazioni real-time. Ovviamente, siccome non esiste il bianco e il nero ma tante tonalità di grigio, sarebbe interessante capire come orientarsi nella scelta, una volta che si ha chiara l’applicazione da realizzare. In sostanza ti chiedo se è stato già scritto un qualche articolo che ci aiuti ad orientarci nello stabilire se la nostra applicazione è potenzialmente Raspberry based, Arduinio based oppure realizzabile, addirittura, utilizzando entrambi i sistemi (penso ad una applicazione con Real Time spinto ma che ha bisogno anche di un buon server).
Nel frattempo ti ringrazio per la tua consueta chiarezza e ti auguro buon lavoro.
Francesco A.
Ciao Francesco,
con l’entrata dell’open source nell’embedded, la prototipazione e la progettazione elettronica hanno ricevuto una spinta incredibile. Questo dovuto sia all’abbattimento dei costi che alla diffusione e semplificazione dei sistemi di sviluppo (mi ricordo il mio primo sistema di sviluppo per Hitachi H8 era grande come una valigetta 24h e costava due milioni di lire).
Grazie a queste schede oggi vediamo alla MakerFaire le case più importanti di semiconduttori, che una tempo invece, si sarebbero interessate solo ai progettisti.
Sono anche io amareggiato dalla diatriba interna ad Arduino, è un vero peccato che il “front-man” (colui che ci ha messo la comunicazione e la faccia) ed il “back-man” (colui che ci ha messo le attrezzature) non siano giunti ad un accordo. La cosa positiva è che sono entrambi italiani e con loro Arduino, ma al tempo stesso tutto il mondo ha visto litigare i due italiani…..
Riguardo alla domanda ti dico subito che con la Raspberry puoi fare tutto, mentre Arduino è limitata dalle potenzialità del micro, comunque ad 8bit. Quindi la scelta è dovuta sicuramente all’applicazione, ma anche al know-how del progettista. Se si è elettronici, sicuramente Arduino risulterà più semplice, mentre se si è programmatori ad alto livello, allora sarà più immediato lavorare con Raspberry. In sostanza la differenza tra le due schede è che con la Raspberry si lavora sotto sistema operativo, mentre invece con Arduino si va direttamente sul micro.
Mi aggancio al post di Amantea per una piccola divagazione, un pensiero che ho in mente da un pò e che vede il confronto tra due progetti fantastici Arduino e Raspberry Pi e che riguarda il costo delle due piattaforme.
Trovo incredibile il lavoro svolto dalla foundation Pi per arrivare ad ottenere l’attuale costo del sistema, ancora più strabiliante se si valuta il livello raggiunto con la versione Zero. Qui stiamo parlando di un sistema veramente “complesso” di non facile realizzazione e con componenti che richiedono un accorta progettazione ed integrazione.
Poi troviamo Arduino (mi riferisco principalmente ad Arduino UNO e MEGA), la board è più “primitiva”, fatta decisamente bene, ma non è sicuramente complessa come un Raspberry Pi. Il costo secondo me è troppo alto con differenze poco giustificabili tra una versione e l’altra. La sua natura “semplice” e open hardware la rende anche soggetta ad un infinito numero di cloni che si trovano ad 1/4 del costo e funzionano, anche se sono delle “cinesate”.
Non so i numeri ed il giro d’affari dei due progetti, ma credo siano simili o quantomeno sufficienti a garantire un prezzo molto concorrenziale, Arduino ( o meglio Arduinii) non stanno remando a mio parare nella direzione giusta, tenendo i prezzi giustificati solo in una fase di start-up, ma non con l’attuale richiesta dei consumatori.
Non mi vergogno di dire che per test ed installazioni permanenti mi porto a casa per la moneta in euro più grossa cloni di Arduino Pro Mini, cinesi ma perfettamente funzionanti, o alle volte prendo direttamente l’Atmega328p e lo riprogrammo con “codice” Arduino.
Poi per gusto personale, quando si parla di sistemi a microcontrollore a 32bit preferisco le board della ST, che costano sempre molto meno delle Arduino Zero e Due e hanno spesso anche qualche cosa in più (ovvio che la programmazione in questo caso è un altro discorso).
Scusate se forse offendo qualcuno (non è mia intenzione), non è per non supportare il made in Italy o altro, ma mi sembra che si stia forse sfruttando una posizione “dominante” per un progetto che potrebbe diventare ancora più grande. La foundation Pi ha fatto mosse incredibili, senza mai alzare i prezzi e migliorando il prodotto, mi piacerebbe vedere lo stesso nel mondo Arduino.
Diciamo che hai colto nel segno 🙂
La Raspberry sta continuando a percorrere la strada intrapresa, basso costo ed alte prestazioni. Infatti ha fatto uscire delle versioni più economiche, ma sempre performanti, oppure ha mantenuto il costo e prodotto la versione 2. Ricordo che la ZERO, la più economica, è prodotta in Irlanda.
Arduino invece ha ancora il suo “pezzo” forte fermo allo stesso prezzo di un tempo, sicuramente un buon prezzo per l’epoca, ma ormai fuori tempo, visti anche i cloni cinesi.
Eppure delle ottimizzazioni per abbassare il costo si possono fare…
Eppure delle ottimizzazioni per aumentare le performance allo stesso costo si possono fare…
Ok, allora vedo che non è un pensiero isolato il mio.
Per Arduino mi piacerebbe un costo inferiore.
Per Raspberry Pi mi piacerebbe anche una versione con Flash interna, la microSD sopratutto per la Zero può essere un punto critico.
prova a dare un’occhiata alla Raspbery computer module
Si lo conosco, ci siamo quasi direi. Peccato che sia un module e abbia bisogno di una board dedicata per funzionare, a me piacerebbe di più un Pi Zero con eMMC integrata
La sola definizione di Raspberry, ovvero un mini-PC, ti fa capire che con quella scheda puoi fare di tutto e di più, a differenza di Arduino.
E’ vero, ma Raspberry non può fare tutto quello che può fare Arduino.
Sotto il consumo energetico l’Arduino offre una soluzione migliore e le periferiche di base tra cui ADC permettono di utilizzarlo stand alone, il raspberry può fare tutto, ma in alcuni casi ha bisogno di un hat (stesso discorso per Arudino, ma la mancanza di un ADC è limitante secondo me)
La semplicità d’uso è un altro fattore importante
Piccolo esempio: Blink a led
Partendo da ZERO:
Arduino scarichi IDE, connetti USB, scrivi il programma, lo compili carichi e va.
Raspberry Pi: prendi un SD la formatti e carichi SO, poi se non hai un monitor e mouse/tastiera ti colleghi con telnet, setti l’interfaccia di rete e rientri in ssh, decidi come scrivere il programmino (python, c etcc etcc), ti assicuri di averei i moduli giusti, scrivi lo script, lo installi in modo che venga avviato al boot….. insomma è tutto fatibile, ma se devo far blinkare un led (e altri task) vince Arduino, se devo avere a disposizione ethernet, wifi, database, “internet”, storage etcc etcc il Rpi è l’indiscusso RE.
Sono due mondi vicini che si danno la mano, certo che per noi è tutta manna che cade dal cielo.
Arduino hai un controllo diretto delle periferiche (o meglio puoi averlo), con Raspberry il real time diventa molto più complicato
buon giorno vorrei progettare un antifurto x casa con RaspberryPi B+ .
volevo sapere se era possibile collegargli un gsm x porer conrollare l’antifurto tramite sms.
grazie
si ci sono moduli GSM che si interfacciano con la Raspberry PI. Tipo il Raspberry PI GSM Add-on V1.0.
volevo sapere se era anche compatibile con il modulo gsm sim900 che attualmente sto usando con arduino r3.
grazie
Dalle referenze sembrerebbe di si, dai un’occhiata a questo link della community di raspberry https://www.raspberrypi.org/forums/viewtopic.php?f=32&t=107500