Gli aerei senza equipaggio (detti UAV, unmanned aerial vehicle) sono un grande vantaggio per le forze armate degli Stati Uniti sia in Afghanistan che in Iraq, dal momento che offrono sorveglianza, ricognizione e precisione negli attacchi.
L’utilizzo di questi velivoli sta crescendo sia nei campi di battaglia che nell’ambito domestico per il monitoraggio del tempo, le ricerche della NASA e l’ausilio alle forze dell’ordine. Gli UAV svolgono tutte queste funzioni per mezzo di controlli remoti che avvengono a migliaia di Km di distanza da sofisticate stazioni di controllo a terra. Ed è proprio su di esse che si sta lavorando per renderle il più possibile affidabili e iniziare una nuova era della guerra nei cieli.
"Una stazione di controllo per UAV ha due console: una per l'operatore dell'aereo e l'altra per l'operatore payload", ha dichiarato Ed Walby, Direttore alla HALE Systems Enterprise. "Il pilota può controllare completamente l'aereo senza un joystick", ha continuato Walby. "Il pilota controlla l'aereo con un mouse ed una tastiera da computer, questi sono i dispositivi di controllo!"
E’ davvero incredibile! Queste invenzioni sono sempre molto positive, soprattutto se si pensa agli scopi civili di queste nuove tecnologie. Il discorso cambia un po’ quando si parla di “una nuova era della guerra nei cieli”. Questo invece è molto inquietante!
Come tutte le tecnologie emergono sempre lati positivi e sempre lati negativi. In sé la notizia è molto positiva: infatti afferma come la tecnologia stia sempre di più progredendo e come in un futuro non molto lontano sarà in grado si sostituire l’uomo in molte situazioni. Quello del controllo a distanza può essere una soluzione molto utile nell’aviazione civile. In caso di malore di un pilota o difficoltà dello stesso, sarà possibile intervenire a distanza , in modo che chi si trova sulla torre di controllo può aiutare i piloti in difficoltà. Ma questo potrebbe anche risultare essere utile, anche per esempio, in un attacco terroristico. Infatti i sabotatori sarebbero neutralizzati dal fatto che a migliaia di kilometri di distanza sarebbe possibile disattivare i comandi interni e tenere controllato l’aereo, cosa che impedirebbe quindi qualsiasi azione di sabotaggio. Quest’ultimo scenario mi sembra molto importante ai fini della sicurezza, in quanto il problema del terrorismo non ha ancora una chiara soluzioni e quindi con le tecnologie attuali, poco si potrebbe fare se un malvivente salisse a bordo del velivolo.
Ma come al solito ci possono essere anche lati negativi: per esempio l’uso di questi aerei durante conflitti militari. Sarebbe davvero una tragedia, infatti non ci sarebbero più piloti a bordo e durante le guerre ci potrebbero essere aerei guidati a distanza che quindi non hanno nulla da perdere( non c’è un pilota a bordo e quindi il numero di aerei si moltiplicherebbe non avendo la necessità di qualcuno pronto a rischiare la vita), pronti a bombardare a ripetizione le varie città. Una tecnologia che servirebbe quindi ad aumentare i conflitti e quindi la loro brutalità. Purtroppo quello militare è la strada più probabile che prenderà questa tecnologia e solo in seguito lo vedremo su velivoli civili proprio a causa del loro costo elevato.
Purtroppo questi “giocattoli”, vengono usati per seminare morte e distruzione. Gli Americani li stanno usando molto in Pakistan, e per ora hanno fatto più vittime trai i civili che tra i nemici.