Chi fra di noi non ha una montagna di cellulari o altri piccoli dispositivi elettronici in casa a fare la muffa?
Nei prossimi anni, il problema dei rifiuti elettronici sarà sempre più presente ed è opportuno pensare ad alternative valide per ridurre il nostro impatto ambientale.
Sappiamo bene che le batterie dopo un considerevole numero di cicli, perdono la loro capacità di carica: fortuna vuole che questo fenomeno sia stato "ridotto" se paragoniamo le LiPo alle NiMh.
In questo video ti voglio mostrare un progetto interessante per dare una seconda vita alle batterie dei dispositivi che tieni in qualche scatola fermi a fare nulla!
Ciao mi chiamo Lorenzo Neri e all'interno di Elettronica Open Source mi occupo di Makers Academy.
Mi piace anche creare contenuti che permettano di capire il mondo dell'IoT e dell'elettronica embedded in modo semplice ed efficace.
Se mi chiedessi cosa faccio nella vita, la risposta è “tutto ciò che coinvolge una tastiera, un processore e una persona da aiutare e renderle più facile la vita”.
Dal 2019 collaboro con Elettronica Open Source il blog di elettronica numero uno in Italia: abbiamo realizzato assieme Makers Academy, la prima piattaforma online che ha aiutato più di 300 persone ad imparare a utilizzare Arduino e Raspberry Pi per proprio progetti.
Purtroppo è proprio vero, in ogni casa abbiamo qualche telefonino o qualche dispositivo elettronico vecchio a prendere la polvere. A volte si spera di riciclare qualcosa visto che l’oggetto non è proprio del tutto rotto. Il problema delle batterie è ancora più grande specie quando si hanno bambini piccoli a casa con giochini elettronici che richiedono tante batterie e, anche se si comprano quelle ricaricabili, non si fa mai a tempo a dare la carica che serve. Ma a quanto pare, in questo caso, si parla di batterie LiPo ed NiMh che comunque, dopo un pò di anni non sono più ricaricabili al 100% anzi, a volte si arriva anche al 10%. Sarei curiosa di sapere quale tecnica utilizza Lorenzo Neri far fronte a questo problema o, anche per dare un pò di vita in più alle nostre batterie. Grazie
Interessante, promette molto bene,
ma concretamente dove è il circuito, quale è il componente utilizzato?
Lorenzo parla di lasciare tutto nella descrizione del video, ma evedentemente non so bene come fare per accedere a queste informazioni… aiuto!
Ciao SuperG72,
ti consiglio di vedere il video dal canale di YouTube di EoS.
Ti lascio il link: https://www.youtube.com/watch?v=2hEztixvl4U.
Nella descrizione c’è il link che cerchi.
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Purtroppo è proprio vero, in ogni casa abbiamo qualche telefonino o qualche dispositivo elettronico vecchio a prendere la polvere. A volte si spera di riciclare qualcosa visto che l’oggetto non è proprio del tutto rotto. Il problema delle batterie è ancora più grande specie quando si hanno bambini piccoli a casa con giochini elettronici che richiedono tante batterie e, anche se si comprano quelle ricaricabili, non si fa mai a tempo a dare la carica che serve. Ma a quanto pare, in questo caso, si parla di batterie LiPo ed NiMh che comunque, dopo un pò di anni non sono più ricaricabili al 100% anzi, a volte si arriva anche al 10%. Sarei curiosa di sapere quale tecnica utilizza Lorenzo Neri far fronte a questo problema o, anche per dare un pò di vita in più alle nostre batterie. Grazie
Interessante, promette molto bene,
ma concretamente dove è il circuito, quale è il componente utilizzato?
Lorenzo parla di lasciare tutto nella descrizione del video, ma evedentemente non so bene come fare per accedere a queste informazioni… aiuto!
Ciao SuperG72,
ti consiglio di vedere il video dal canale di YouTube di EoS.
Ti lascio il link:
https://www.youtube.com/watch?v=2hEztixvl4U.
Nella descrizione c’è il link che cerchi.
Saluti
Grazie Silvio,
immaginavo che mi stava sfuggendo qualcosa di banale…
Grazie Silvio, era sfuggito anche a me. Pensavo che Lorenzo Neri avrebbe fatto altre spiegazioni. Interessante il video di Istructables!
L’articolo sembra interessante ma è tutto in inglese. E’ presente anche una versione italiana per chi non mastica molto bene l’inglese? Grazie