A volte alcuni concetti riguardo l'elettricità rimangono oscuri. Semplici regole non sempre sono assimilate efficacemente, anche dai più giovani. Paragonandola all'acqua, invece, certe nozioni sono facilmente apprese e divengono molto chiare e comprensibili. L'articolo paragona, quindi, la corrente elettrica al prezioso e vitale liquido, con l'ausilio di svariati esempi ed esperienze, risultando alla fine una lettura divertente e, almeno nelle intenzioni dell’autore, di fluida lettura.
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Bellissimo articolo, grazie!
Complimenti
Grazie mille. Un’ottimo articolo per l’esame di elettrotecnica!
Studiando questa materia mi sono imbattuto anche nella definizione di induttore, che continuo a sentire, però, ancora parecchio ostica e che sto avendo molta difficoltà a comprendere. Potreste darmi una mano, magari con qualche analogia all’acqua (o a qualsiasi altra fattispecie).
Tante grazie in anticipo!
Antonino.
L’induttore purtroppo non ha un equivalente con la fluidodinamica..per varie ragioni:
E’ formato da un insieme di avvolgimenti a spirale (come se prendessi un filo di rame isolato alle estremità cercassi di avvolgerlo su se stesso formando una spirale). Il numero di spire (cerchi concentrici formati), la superficie che ricoprono,
Il materiale in cui sono fatte determinano la proprietà fondamentale dell’induttore,
Ovvero l’induttanza L. Dal punto di vista elettrotecnico è a tutti gli effeti un corto circuito infatti v(t)=L di(t)/dt.
Allora a che serve inserire un cavo di forma diversa in un circuito? Avvolgendo il filo di rame su se stesso molte e molte volte si ottengono varie proprietà :
Si genera un campo magnetico
Si ottiene un’azione di opposizione alle brusche variazioni della corrente
Si ottiene un effetto filtrante (quest’ultima è la
Seconda sono grossomodo la stessa cosa)
Il campo magnetico può servire per accoppiare due circuiti elettricamente separati come nel caso di un trasformatore
Immagina di avere una brusca variazione di corrente come ad esempio quando accendi un alimentatore.la corrente non arriverà subito al valore di regime ma ci sarà un picco e poi una fase di assestamento. L’induttore, poiché presenta ai suoi capi una tensione proporzionale alla derivata della corrente, attenua i picchi del transitorio.
Complimenti spiegazione disegni veramente. Ottimi