
I contributi a LibreOffice sono stati analizzati da Cedric Bosdonnat per scoprire chi ha apportato il maggior numero di modifiche alla suite libera usata in molte distro Linux. In classifica compaiono Oracle, Novell, Red Hat e Canonical. LibreOffice ha una storia recente – è nato nel settembre 2010 su iniziativa di alcuni sviluppatori di OpenOffice - ma vanta già numerosi sostenitori.
LibreOffice: una suite in continua evoluzione
Cedric Bosdonnat ha monitorato i contributi a LibreOffice fin dalla sua divisione da OpenOffice.org. Egli utilizza Git Data Miner per ottenere i risultati del ramo principale della LibreOffice repository Git. Git Data Miner è più comunemente noto come lo strumento utilizzato da Jonathan Corbet nelle sue relazioni periodiche sul kernel.
LibreOffice è un software prodotto da The Document Foundation, un gruppo di sviluppatori che si è staccato dal progetto OpenOffice nel settembre del 2010. LibreOffice è compatibile con le altre maggiori suites. E’ disponibile per Windows, Mac OS X e GNU/Linux e in particolare per i sistemi Linux è disponibile la versione a 64 bit. Lo scopo di LibreOffice è quello di produrre una suite per ufficio indipendente, che supporti il formato ODF, cioè lo stesso di OpenOffice. Il nome LibreOffice è un mix fra la parola “libre”, che in spagnolo e francese significa “libero”, e quella inglese “office”. LibreOffice è un software libero e quindi è scaricabile, modificabile e ridistribuibile dagli utenti secondo i termini stabiliti dalla licenza.
Bosdonnat ha iniziato a monitorare i contributi a LibreOffice da settembre 2010 con i primi 14 contributi fatti da Oracle. Oracle contribuisce in realtà al codice di OpenOffice.org, e poi LibreOffice fa propri questi cambiamenti, con un conseguente aumenti dei contributi di Oracle nell’analisi. Questi 112 contributi sono utili per tutto lo sviluppo, ma sono nulla in confronto ai contributi di nuovi sviluppatori.
I nuovi contributori sono quelli che hanno firmato per aiutare con LibreOffice dopo la divisione, sia con il codice che con le traduzioni. Tali contributi danno oltre la metà del totale delle variazioni del nuovo LibreOffice a metà febbraio. I contributi settimanali in questo settore sono stati in media tra i 20 e i 30, con un totale di 517 contributi di linea.
Gli altri protagonisti della classifica di LibreOffice
Quelli che hanno lavorato su OpenOffice.org in precedenza e non hanno più lavorato per altri contributori tra quelli principali sono classificati come collaboratori noti, “known collaborators”. Anche se il numero dei loro contributi è inferiore, hanno una media di circa cinque contributi a settimana e ammontano complessivamente a 90 contributi in 22 settimane di sviluppo.
Novell è stato accreditato come uno dei maggiori contributori di LibreOffice. Quando si guarda il changelog il nome Novell compare più e più volte. L’azienda aveva contribuito in maniera significativa a OpenOffice.org e molti dei suoi patch sono oggi utilizzati anche in LibreOffice. Gli sviluppatori di Novell in media realizzano 10 contributi settimanali per un totale di 205.
Red Hat, che in passato ha contribuito a OpenOffice.org, compare in classifica anche per i contributi a LibreOffice. Con una media di due contributi a settimana, gli sviluppatori di Red Hat hanno fornito 39 contributi totali.
L'ultimo nome nella classifica dei contributi è Canonical. Esse hanno contribuito il tema dell'uomo e una successiva correzione, ma più codice integrazione Ubuntu è probabile. Björn Michaelsen contribuito con 2 patch nelle ultime settimane fino ad ora.
Bosdonnat dice che ci sono stati 133 nuovi programmatori e 55 localizzatori dopo la divisione. Sembrava esserci un leggero calo di contributi a LibreOffice alla fine dello scorso anno, secondo il grafico, ma Bosdonnat lo attribuisce semplicemente alle feste della stagione estiva.

Mi dispiace dirlo, ma credo che il passaggio da openoffice a libre office sarà abbastanza doloroso. openoffice si è ritagliato nel corso degli anni un sacco di clienti! Anche tra quelli meno appassionati di informatica. C’è voluto un sacco a far capire alla gente che Writer di openoffice fa le stesse cose di microsoft word, ora voglio vedere come reagiranno scoprendo che potrebbe essere il caso di passare a libre office…
non conoscevo questo libreoffice…
mi è stato molto utile openoffice, per il fatto che fa direttamente i pdf, ma non è pienamente compatibile con office..
l’ho usato per fare delle relazioni di strumentazione elettronica, ma nel mio gruppo lo avevo solo io, creando files ti testo o exel, la formattazione non si manteneva… prendevo i file da office e trasferendoli in open office per fare il pdf si incasinava tutto e toccava fare la formattazione da capo.. non c’è voluto molto…
mi sono installato office, e poi pdf creator … risolto il problema 🙂
oppure potevi far installare openoffice ai tuoi amici (come faccio di solito io)
Ho scritto parecchie relazioni scientifiche con openoffice, e posso dire che lo strumento di scrittura per le formule è insuperabile. ci vuole tempo e un pò di pratica, ma alla fine le formule sono eccezionali. Ora però mi sono promesso di imparare il latex e scriverci la mia tesi di laurea. Anche se a dire il vero potrei fare tutto senza problemi con openoffice.
per le formule ormai ho imparato con quello di office anche se credo che non cambino molto.. comunque non ho più openoffice da quando ho cambiato PC 🙂 ho win7 e office2010 (che mi ha dato mio babbo) ..non sapevo cosa era latex ho guardato su wiki, ma i vantaggi quali sono?
il vantaggio principale è che non dipendi da un’interfaccia grafica, per farla breve latex sta ai documenti come html sta al web. Mi hanno detto degli amici che l’hanno usato che semplifica un sacco le operazioni di formattazione del testo e delle immagini, e aiuta un sacco nell’avere il controllo su quello che si scrive, specialmente per i contenuti matematici
Da una visione sommaria di libre office, sembra che non abbia molte differenza con open office, in effetti, si possono montare entrambe le suite per ufficio, anche se open office non verrà più aggiornato (almeno da quello che si legge in giro). Credo che il cambio del nome da parte dei programmatori sia stato dovuto ad Oracle che ha rinominato il suo software per ufficio con il nome Oracle Open Office, mentre prima si chiamava Star Office, quindi penso che sia un fatto puramente strategico per non indurre l’utilizzatore finale nella confusione dei due progetti, uno aperto e l’altro chiuso.
grazie, buono a sapersi 🙂 …per ora continuo così, sono pigro
Chiaramente OpenOffice comunque sia avuto un grande successo ,
ma leggendo questo articolomi rendo conto che sarà un problema in polvere questo nuovo pacchetto ,
Questo sarà un problema a tutta di quelle persone che dovranno scegliere tra OpenOffice e LibreOffice tutto questo creerà un po’ di scompiglio e c’era fra poca fiducia nel prodotto ,
e tutti quelli che dovranno ancora migrare da Microsoft office decideranno di non farlo visto che dall’altra parte non esiste ancora uno standard adeguato per tutti ,
anche quello era grande forza di Microsoft di propone alle un solo prodotto per tutti ,
l’open source è sempre stato molto screditato per questa ragione che tutti gli sviluppatori non riescono a mettersi d’accordo su un prodotto finale creando milioni di versioni e non creando una sola versione che sarà per lungo tempo sopportata .
Anche io all’epoca avevo provato a migrare su open Office ma ho dovuto rinunciare perché la poca contabilità tra le formattazione di fuori .
Con latex è possibile scrivere, che so, la soluzione di un’equazione differenziale in 20 secondi. Basta prenderci un pò la mano. Io a volte utilizzo Lyx, che è un latex per principianti e ti assicuro che è molto più efficienti di word. Ti ribalta il mondo perchè tu ti preoccupi solo del contenuto. Le opzioni di formattazione le gestisce semplicemnte tramite degli stili, dei livelli. Ti porto un esempio. In lyx no puoi mandare a capo il testo due volte. Non puoi usare dei tab. Tu dichiari lo stile di quello che vuoi scrivere e lui te lo presenta esattamente come lo vuoi. Te lo esporta in una miriade di formati. Lo svantaggio è che bisogna studiarselo un pò perchè non è così elementare come un qualsiasi word processor. Per questo è poco diffuso. Latex è ancora più complesso perchè presenta un linguaggio di programmazione strutturato per definire lo stile del tuo testo.
Tali programmi sono comunque ottimi per presentazioni, tesi, libri, lettere importanti ecc..
Se vuoi info chiedi pure.
Anche secondo me non ci sono rilevanti diffrenze tra openoffice e libreoffice. Solo che uno è libero l’altro no. A livello grafico e di funzionalità almeno per il momento non ho notato differenze.
Uso spesso Libreoffice perché lo reputo più veloce di Openoffice, anche se mi sento costretto ad usare Office 2010 per non perdere molte delle formattazioni dei fogli in word e non sempre mi va di usare Lyx.
Cosa intendi per “più veloce”? Che indice di velocità intendi? O.o
forse intendevi dire microsoft office VS open office – libre office …comunque in un certo senso, diciamocelo francamente volendo sono tutti free..
magari quelli “open” sono modificabili è questa la differenza alla fine dei conti… comunque sta di fatto che non sono del tutto compatibili uno con l’altro dunque vince chi ha più clienti, quindi, per ora, microsoft ma visto e considerato che negli ultimi pc, molti dei programmi che la microsoft dava prima adesso non li da più, (tipo office) open office si sta diffondendo tanto.. e libreoffice seguirà? non lo so, comunque mi sa che conviene installare uno e altro onde evitare problemi di compatibilità 🙂
Nono..intendevo proprio quello che ho scritto XD
Tra office della microsoft e openoffice che uso attualmente, oltre ad essere free ci sono delle differenze di grafica e di struttura. Inoltre è possibile utilizzare su openoffice dei plugin che trovi in rete facilmente. E niente storie con licenze ecc…
Inoltre sottolineo che è compatibile con tutti i fromati della microsoft al contrario di microsoft con openoffice =)
Infine il pacchetto di openoffice offre molti più programmi, tipo draw e math, rispetto a quelli che offre la microsoft.
Libreoffice intendevo dire che non ha molte differenze con openoffice, anche perchè da esso deriva.
Viva le alternative opensource 😉
In fin dei conti per l’utente finale medio non fa differenzasei soggetti sono aperti o chiusi , lui interessa soloche sia gratis
Baffo, non hai tutti i torti, alla fine per l’utente medio tutte le suite da ufficio potrebbero essere free (as in free beer). La differenza la fanno le imprese medie e grandi, dove i software non free vanno pagati, e oltre alla licenza iniziale bisogna anche aggiornare il software ogni tot anni. La differenza tra usare ms office o openoffice o libre office è prettamente economica. Le licenze costano centinaia di euro, e molte aziende stanno migrando verso open e libre office.
Nel frattempo sul fronte di Oracle non c’è una situazione molto promettente. Basta ricordare come mysql, il database libero e gratuito per eccellenza, sia stato acquisito da Sun, che è stata a sua volta acquisita da Oracle. Il risultato è stato che ora c’è una versione a pagamento di mysql e una gratis con le funzionalità ridotte.
Non ne capisco niente di economia, politica e cose di questo tipo, però mi sembra tanto che la costituzione della Document Foundation, alla quale ora appartiene il fork Libre Office, serve in qualche modo a evitare che possa accadere la stessa cosa anche alla suite da ufficio (che ora non saprei con che nome chiamare). Sarebbe davvero un peccato se si perdesse tutto… All’utente medio come all’impresa media non interessa se può modificare il codice sorgente, interessa che il programma sia valido e gratuito.
eee si non avevo pensato al fatto delle aziende… è vero, hai pienamente ragione, infatti, non mi son ricordato che prorio la settimana scorsa al laboratorio di un corso all’università, che si chiama costruzioni elettorniche e che tratta la progettazione dei pcb, ho chiesto al professore come mai si usasse proprio KiCAD e lui mi ha risposto infatti proprio dicendo che altri software costano e l’università non se li puo permettere considerando licenze multiple anche gli aggiornamenti eccetera… ha preferito usare kicad… tra l’altro il prof usa open office per le slides e infatti con office “normale” (ahaha) non torna uguale… comunque le parole ci son tutte 🙂
Anche delle scuole nel mio comune sono passate a linux e al software libero per non pagare le licenze… Comunque ammetto alcune carenze nei filtri che convertono i formati… diciamo che funziona tutto bene, tranne quando si cominciano a esportare le presentazioni verto il formato “punto di potenza” oppure in formattazioni strane. ad esempio quando ho lavorato in gruppo per fare delle relazioni con degli amici bisognava numerare i nodi di un circuito. questa relazione l’ha scritta un amico che ha ms office, e poi se l’è vista lui a fare tutto perchè aprendola con oo.o i numeri che aveva messo sui nodi erano tutti spostati lol
ahaha a me è successa più o meno la stessa cosa, ho scritto con openoffice ma poi salvando in formato .doc .xls, la formattazione e i grafici sopratutto venivano a C.D.C. (ca__o di cane) infatti poi mi sono installato ufficio piccoloprogramma al posto di ufficio aperto 🙂 …una cosa bella di open office è che crei i pdf direttamente, anche questo è un motivo che mi aveva spinto a installarlo ed usarlo, il prof voleva che gli fossero mandati i file in pdf, allora io facendo il figo, “usiamo open office”, mi passano il file .doc —> una tagata!! tutto diverso, come dicevi tu che a te si spostavano i numeri, qui si spostavano grafici e le scritte dentro le figure.. :/
voi invece avete approfittato del vostro amico 3: malefici
In un mondo dove la licenza office supera il centinaio di euro, voglio ben vedere a chi non interesserebbe un prodotto gratuito!! XD
in ambito universitario è ormai cosa nota che si usino licenze gratuite, ad eccezione dei pacchetti tali per cui le università stupulano contratti vantaggiosi con le azende fornitrici. Ma ormai sono ben poche 😉
Bisogna notare come, comunque, le alternative opensource, a volte più efficienti di altre, sono accessibili a tutti gli studenti, senza bisogno di costringere qualcuno ad acquistarne le licenze. E’ tutto più semplice e facile così =)
hai ragione, sono accessibili a tutti e senza commettere reati 🙂 basta fare il download.. comunque il primo vantaggio è l’economicità, poi il fatto che si trova un sacco di documentazione e di esempi visto che sono open, altra cosa, li puoi modificare a tuo piacere, ci sono quasi subito le soluzioni ai bug.. guarda qui http://www.tuxjournal.net/?p=1263 un sondaggio, la dice tutta sui vantaggi e svantaggi.. spiega meglio (se guardi bene, mi sembra proprio che i grafici son fatti con open office)
Io sto utilizzando LibreOffice 3.3.2 su Ubuntu e mi sembra che sia più prestante che OpenOffice, anche se può sembrare solo un cambio logo, non mi ricordo dove, avevo letto anche delle migliorie sul codice.
Que li nk spiega sicuramente meglio di come posso fare o abbia fatto io. Sono gratis, disponibili, facili da usare e inoltre ricchi di tutorial e forum dove puoi facilmente trovare risposta ai tuoi problemi.. 😉
Chi usa una distribuzione linux, è sempre attento a cosa succede nel mondo open source, ma chi è utente windows e magari ha scaricato openoffice.org solo perchè gratuito non credo che sappia dell’esistenza di LibreOffice e questo è il danno maggiore. In questi anni OOo è riuscito a ritagliarsi una fetta che a mio parere è dignitosa, dato che non è installato di default su nessun notebook o PC Desktop. Usandolo un pò mi son reso conto che alla fine per adesso graficamente sono identici e quindi all’occhio dell’inesperto passano come la stessa cosa, ma leggendo vari blog ho avuto la conferma che è iniziato, e forse finito, un processo di snellimento e abbandono di caratteristiche che ormai non ha più senso di cui parlare. È un progetto giovane, e quindi attendiamo il tempo necessario. Parlando strettamente dei contributi, spero solo che possano aumentare e che soddisfino le richieste dell’utenza e non della singola azienda. Per esempio una cosa interessante sarebbe rinnovare l’interfaccia grafica che trovo alquanto obsoleta e anche poco utile confrontata a quella di Office 2007 e Office 2010, che reputo veramente user-friendly che poi alla fine è proprio la caratteristica più importante.
In realtà il mercato professionale i software free lo vede ancora come una grande spesa a livello manutenzione , visto che escono in media 5 – 6 versioni in un anno ,
A differenza di quello pagamento che in media ne esce una ogni tre anni basta vedere Microsoft office ,
Dà sicurezza all’azienda di potere lavorare con stesso formato per diversi anni di seguito , tutte le ditte che ho proposto open Office mi hanno risposto che aveva ancora grossi problemi di compatibilità con i vecchi documenti a livello della formattazione ,
quindi non dava fastidio pagare quelle cifre per avere la licenza del Microsoft office ,
visto che non era più necessario perdere tempo a rifare tutte le formattazione , e comunque avrebbero speso meno a pagare licenza che rifare le formattazione .
Il fatto che sia user-friendly o meno, bè, è una questione relativa, di punti di vista. Office della microsoft user friendly solo perchè è più conosciuto di tutti gli altri. E poi è una carattersitica importante solo per coloro che usano il programma per le operazioni basilari. Una persona esperta, che magari necessita di eseguire operazioni più sofisticate se ne frega del fatto che sia amico o no dell’utente 😉
In particolare mi riferisco all’interfaccia grafica: in Office 2007 il fatto che non esistano più menù a tendina è una bella rivoluzione rispetto al passato, tieni anche conto che ogni opzione è affiancata da un’icona, che lo rende più intuitivo. Se puoi fai questa prova: lavora per un pò tipo un mese su Office 2007-2010, e poi apri OOo e ti renderai conto di come l’interfaccia grafica sia da rinnovare. Sapevo che alcuni utenti stavano lavorando ad una nuova interfaccia
http://www.omgubuntu.co.uk/2011/01/libreoffice-ribbon-ui-mock-up/
Questa è molto simile a Office2007 ma in rete circola anche una messa come barra laterale
Credo che il passaggio a LibreOffice sia un pó difficile, dato che ormai openoffice.org é conosciutissimo e già si é fatto la sua cerchia di utenti, il problema resta sempre la compatibilità generale con gli altri programmi di lavoro, come microsoft word, exel, powerpoint, quest’ultimo poi é il più fondamentale di tutti dato che serve spesso per le presentazioni di tesine d esame, lavori, progetti, ecc.
Personalmente questi due programmi non li ho mai usati, usavo Office prima di passare a Mac, ma poi mi sono ricreduto passando a iWork, che comprende i tre programmi di lavoro principali come Pages, Numbers e Keynote.
Parere personalissimo. L’interfaccia utente di office per me è molto più difficile di quella del classico openoffice dato che tutte le versioni prima del 2007 avevano l’interfaccia attuale di openoffice. E quindi, quella di office 2007 è del tutto nuova e ho avuto difficoltà a utilizzarla. E’ un parere personale e legata al fatto che preferisco i menù a tendina =)
Io appena ho visto l’interfaccia nuova ho subito pensato che fosse stupida, poco intuibile, pomposa e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna, in questo caso, sono stato costretto a lavorare su un file docx per più di 15 giorni, e quindi a poco a poco ho imparato ad apprezzare la nuova visuale. Ora vedendo quella del 2003 e anche di OOo e LibreOffice, capisco che è stato fatto un passo in avanti.
se esce una cosa nuova, sarà sicuramente migliorata rispetto alla versione precedente non credrete?
Può essere un miglioramento apparente. Le case produttrice spesso escogitano nuovi modi per mostrare una cosa diversa dalla versione precedente quando in realtà non lo è. Diventa sempre più difficile, ma si può fare =)
E’ tutta una questione di comodità d’uso e di frequenza di utilizzo. Certo, con il tempo ci si fa sempre l’abitudine 😉
si, si… ma ti ricordi quando uscì vista? nessuno lo voleva! e non avevano torto… io per fortuna non l’ho mai avuto sui miei computer, ma qualche volta che l’ho usato sui computer degli altri mi stvo sentendo male! XD Ho avuto modo di usare win seven sul computer di mia sorella, e l’ho giudicato lento, nonostante mi avessero detto che è molto più veloce di vista… figuriamoci!
Io con win seven mi trovo benissimo. Certo non è xp, ma ormai xp è preso di gran lunga di mira dagli hacker e potrei citarti migliaia di falle e bug che sono stati trovati. La microsoft non riesci a stargli dietro e a rilasciare patch. L’unico difetto di seven che a volte si inventa dei problemi inesistenti e che richieda un hardware non troppo vecchiotto =)
in effetti è vero vista è stata una gran tagata, anche io ho avuto modo di prendermi male con lui, abituato con XP e in effetti è durato poco… temevo che win7, che ho nel pc adesso, fosse tipo vista, ma invece è un po più simile a xp a parte che rompe molto di più… tutto sta ad abituarsi 🙂 …la regola in generale è comunque quella: roba nuova, roba migliorata
Non credo che il passaggio dall’office open a quello libre possa dare problemi agli utenti. Almeno in questa fase in cui le differenze tra i due programmi sono veramente esigue. In ogni caso si tratta di comunque di suite “mastodontiche” per temi di partenza e risorse di memorie necessarie. Mi domando (in maniera del tutto costruttiva) se queste separazioni siano un bene o male. Se dispedere e risorse sia meglio che non concentrarsi per rendere sempre meglio una suite che ci ha liberati dal peso di dover spendere dai 200€ ai 700€ per poter leggere un allegato che ci inviava un amico sempre che non si sia già passato dal pirata di fiducia. Resto con questo dubbio che il tempo chiarirà sicuramente. In ogni caso l’office è meglio libero ;-).
Io personalmente con Windows vista mi trovo meglio che con 7 ,
Sicuramente è legato dal fatto che uso degli strumenti di accessibilità ,
Comunque sia XP è rimasto per più di 10 anni l’unico sistema operativo utilizzato al mondo , e tutte le persone si sono abituati esclusivamente a questo sistema operativo ,
dopo quando sono usciti nuovi sistemi operativi è stato un grande panico visto che le persone non sono abituati a cambiare le loro abitudini ,
Il grande vantaggio di Windows 7 è che funziona molto meglio con i giochi ,
visto che ha maggior parte delle persone usano esclusivamente compete per giocarci ,
è l’unico punto di riferimento quindi quando è uscito Windows Visita è non era tanto messo bene con che occhi è stato un pochino messo al bando
Vista era anche pieno di bug. Si sono affrettati nello sviluppo e hanno messo nel mercato un prodotto pieno di falle.
Non è il passaggio in sé che può dare problemi, quanto l’impressione degli utenti. Purtroppo viviamo in un mondo pieno di persone che hanno paura dei computer. appena sentono un nome che non conoscono, prima di dire “vediamo di che si tratta”, dicono “non lo so usare” e pensano “non voglio imparare a usarlo”. L’utente che si è sforzato a imparare open office, può non apprezzare un nuovo cambiamento.
Comunque da come ho percepito le cose, pare che questa separazione di libre office da open office, sia stata eseguita per evitare che oracle possa appropriarsi definitivamente di tutto il codice. a quel punto potrebbe permettersi anche di rendere il programma a pagamento o altro
Comunque è necessario pensare e scrivere un sistema operativo non è la cosa più semplice , ma in realtà le vere faglie di sicurezza non sono sul sistema operativo ma su tutti programmi che girano sopra .
Anche alcuni programmi che erano reputati sicuri sotto linux sono stati pirat
Linux potrebbe anche avere problemi ben più grossi e gravi di windows. il fatto è che questi vengono trovati da un utente, segnalati e risolti in due giorni. Con qindows non accade mica così. E se pensi che un sistema operativo senza programmi non serve proprio a nulla, e ti accorgi di quanto grave può essere il problema.
Non esiste nessun sistema operativo inviolabile. E nessun sistema operativo è facile da creare d’altronde. Siamo umano e soggetti ad errori anche noi.
Nemmeno il mac è così sicuro come dicono. E’ solo il fatto che è poco diffuso e allora poco appetibile per chi vuole “hackerarlo”..tutto qui. Semplice come concetto.
Mi scuso per gli errori grammaticali, tutti dovuti alla retta e alla tastiera piccola.sorry.
Considera che effettivamente diamo per scontato che un utente medio debba passare da openoffice a libreoffice ma credo che ci troveremo che solo chi conoscerà bene le differenze farà il cambio ed il resto a meno che oracle non chiuda del tutto il progetto continuerà ad usare openoffice. Poi ho verificato personalmente che il passaggio da MS Office davvero non è indolore per molte persone (troppe??) non trovare le icone dove le ha sempre viste è un problema difficile da superare quindi concordo sul fatto che non tutti saranno disposti a farlo due volte 😉
Senza dei validi motivi non si cambia ciò che va ed è sempre andato bene. E’ una filosofia di vita semplice quanto efficace =)
È ancora più vero questo negli ambienti di lavoro dove tutta perdita di tempo adattarsi a nuovi standard è vista come un abbassamento della produzione quindi costi aggiuntivi , dopo fanno il vero bilancio reale di quanto costa licenza per la Microsoft e quanto costa in termini di tempo di formazione degli impiegati passare al nuovo sistema anche se gratuita , in fin dei conti preferiscono pagare la licenza di Microsoft ,
dopo rimane sempre il problemache la metà delle persone non paga nemmeno di licenza quindi e coerente a essere gratuiti .
Penso che questa divisione di un prodotto (Open Office) in un altro fork (Libre Office) quasi uguale, ma che aggiunge qualche piccola funzionalità in più sia da una parte un bene, dall’altra un male.
Cominciamo dall’inizio: Oracle distrugge SUN e noi opensourcisti abbiamo paura che Oracle chiuda il sorgente di Open Office. Intanto, un gruppo di sviluppatori e hacker celati dietro il nome di “The Document Fondation” presentano un software identico a Open Office ma che non dipende più dalla Oracle. Insomma, un semplice “fork” (un pò come iceweasel rispetto a Mozilla Firefox, ma quello è un altro tipo di problema).
Il fork comincia a farsi conoscere e include (giustamente) delle sue funzionalità che ritiene utili.
In questo modo, tantissime persone decidono di abbandonare lo storico Open Office che usavano da anni per passare a Libre Office, sia per il fatto che sono sicuri che la propria suite non cambi licenza, sia per le nuove funzionalità aggiunte.
In questo modo si crea una concorrenza tra i due prodotti, che consentirà di migliorare le caratteristiche di entrambi e poter aspirare a conquistare il monopolio Microsoft.
Tuttavia, penso che in un periodo come questo, ovvero proprio quando l’opensource si sta affermando in massa, trovo dispersivo dividere un prodotto in due nomi differenti, cosa che provocherà molti grattacapi agli utenti che stanno migrando da soluzioni proprietarie a libere.
..finchè i costi della licenza superano quelli di un pc è dura che la gente sia invogliata a pagare… 😉
Non solo è stata una soluzione dispersiva e confusionale. Ma anche poco efficace. Non so che guadagno economico l’azienda possa avere ora..
Io direi il più è giusto questa frase,
per una azienda , fino che il prezzo della formazione del personale e il tempo trascorso adattarsi ai nuovi sistemi è maggiore del prezzo della licenza , l’azienda comprerà le licenze per risparmio economico .
Hai ragione. Mi trovi d’accordo 😉
Propongo questo feed dalla socialbox di Felipe visto gli ultimi avvenimenti fra Libre ed OpenOffice
http://pollycoke.org/diego/socialbox/30933
Oracle ha deciso di lasciare alla comunità di sviluppatori il pacchetto Open Office, quindi sarà nuovamente libero e non venderà più Star Office che è basato sul codice di Open Office, concendendo quindi la gestione di Open Office alla comunità per orientarsi verso altre tipologie di pacchetti e software.
La Oracle annuncia che Open Office non sarà più in versione commerciale ma OpenOffice.org passerà verso una soluzione che abbia alle spalle una comunità open source 🙂
cito Edward Screven (Corporate Chief Architect di Oracle) da qui http://www.ampletech.net/news/8660/oracle-open-office-non-esistera-piu-in-versione-commerciale/
“Data la vastità di interessi nelle applicazioni libere per la produttività personale e la rapida evoluzione delle tecnologie di personal computing, riteniamo che il progetto OpenOffice.org sarebbe meglio gestito da un’organizzazione focalizzata sul servizio con la circoscrizione di massima su base non-commerciale”…”Abbiamo intenzione di iniziare a lavorare subito con i membri della comunità per promuovere il continuo successo di Open Office. Oracle continuerà a sostenere con forza l’adozione di formati aperti per i documento basati su standard, come l’Open Document Format (ODF).”
quindi Oracle continuerà ad acquistare tecnologie open source, ritenendole strategiche e tra le quali troviamo Linux e MySQL che sono utilizzati da molti clienti della società in giro per il mondo..
Quindi ne concludo che essendo più sopportato da una grande ditta avrà tendenza a diventare come linux con i suoi milioni di distribuzioni che lo rende completamente inagibile per l’utente medio, visto che l’utente medio ha tendenza a volere una sola distribuzione perfettamente supportata ,
Ha perso l’unico vantaggio che aveva open Office e che gli ha dato quel lancio degli ultimi tempi sul mercato
Ho avuto i medesimi problemi nell’aprire con open office un documento scritto dal prof di analogica in ms word riportante le specifiche tecniche del progetto d’anno. È stato un vero casotto passare le specifiche ma anche passare tra i componenti del gruppo le varie parti della relazione tecnica. Open Office è impeccabile come suite per uffici, ma quando è necessario passare da una piattaforma all’altra (perché diciamocela tutta, il software più utilizzato resta comunque Microsoft Office, vuoi perché c’è ancora quel pregiudizio che Writer non possa sostituirsi totalmente a Word, vuoi perché la grafica del framework.net di cui è caratterizzato Word sembra dare differenza funzionale tra le due suite, insomma l’utente medio continua a preferire il prodotto Microsoft sul progetto della Oracle) i problemi di compatibilità sono evidenti (dal punto di vista relativistico, si può dire che come gruppo abbiamo perso più tempo per mettere insieme i pezzi della relazione che non per concludere il progetto): margini modificati, tabelle sfasate nelle dimensioni, caratteri non riconosciuti come standard anche se in realtà lo sono, numeri che nel passare da Writer a Word diventano lettere arabe o addirittura intere diciture. Un casotto complessivo. Al che, ci siamo ripromessi per la prossima volta che data l’installazione non così invasiva di Open Office (altro punto a vantaggio di Oracle rispetto a Microsoft) tutti i componenti del gruppo ci allineeremo a questo che diventerà un vero e proprio “standard” per la scrittura di testi. Visto che siamo in vena di confronti, altro vantaggio non da poco offerto da Open Office è il fatto che sia supportato sotto vari sistemi operativi, sicuramente va sia sotto linux che sotto windows. Office, al contrario, se non si dispone di una macchina virtuale, non è praticamente installabile sotto ambienti Unix (d’altronde guai se così fosse, perché linux non nasce solo come sistema operativo a kernel free, ma come una vera e propria piattaforma free comprendente anche gli applicativi e i software con la stessa licenza… sono pochi i software che girano sotto linux con licenza a pagamento, almeno per quello che ho avuto modo di constatare io … gli unici software a pagamento (e anche pesantemente a pagamento) con cui ho avuto modo di lavorare sono stati Cadence Virtuoso e un altro software per la progettazione di circuiti VLSI di cui ora mi sfugge il nome. Di LibreOffice ne ho sentito già parlare ma è da un po’ che non mi aggiorno sugli ultimi ritrovati delle varie software house e se non fosse stato per Elettronica Open Source forse sarei rimasto per non so quanto tempo ancora in questa nuvola di ignoranza. L’unica cosa che ancora mi sfugge è il concetto di suite software indipendente (da qui il nome). Dubito che Libre (libero) si riferisca al tipo di licenza, perché libero lo era già Open Office. Questo è l’unico lato dell’articolo a me rimasto oscuro, per il resto non si parla altro che dei vari contributi “intellettuali” messi a disposizione per la realizzazione di questa nuova suite da ufficio. Risolveranno i tanto odiosi problemi di compatibilità precedentemente menzionati? Dubito vivamente, ma staremo a vedere.