
Avevo letto su Internet della possibilità di utilizzare l'energia prodotta dalla nostra amata Stella per cucinare, ma l'idea non mi convinceva molto. Non credevo, infatti, che, con opportune tecniche, si potessero raggiungere alte temperature. Ma dopo la prima realizzazione sperimentale, mi sono dovuto ricredere e dopo tanti esperimenti ho costruito un fornetto semplice, economico e molto efficiente. L'utilizzo di materiali di scarto ha permesso un notevole risparmio economico. La costruzione risulta estremamente semplice ma occorre seguire alcuni accorgimenti per ottenere il maggior calore possibile dal fornetto. Morale della favola: non spendo più un centesimo di gas o energia elettrica per cucinare e la qualità del cibo ottenuto è eccellente. Se volete saperne di più, basta leggere l'articolo che segue. Esso è ricco di schemi e di illustrazioni per far comprendere al massimo le tecniche costruttive.
L'Uomo vive da sempre immerso in un bacino di energia gratuita. Energia che può essere attinta liberamente da svariate fonti. Alcune di queste sono conosciute, altre ancora tutte da scoprire. Forza di gravità, raggi cosmici, energia da materia oscura, forza dal vento e dall'acqua e, soprattutto, energia solare, possono alimentare moltissimi dispositivi a costi del tutto inesistenti. Purtroppo i mercati speculativi, la corsa alla ricchezza e i monopoli delle multinazionali limitano e frenano l'utilizzo di tali energie alternative, proprio per motivi d'interesse finanziario. Se l'uomo utilizzasse esclusivamente energia pulita, regalata dalla Natura, sicuramente l'intero pianeta ne gioverebbe tanto in termini di salute e la Terra ringrazierebbe i suoi abitanti regalando tanto benessere in più e tante risorse indispensabili alla vita.
Nel nostro piccolo si può fare ben poco, ma iniziare a farlo è di estrema importanza. L'articolo che segue illustra la realizzazione di un semplice fornetto solare che non ha alcun bisogno di utilizzare ne' gas ne' corrente elettrica. Il suo funzionamento è semplice e assicurato, specialmente nei mesi estivi.
L'irraggiamento solare in Italia
L'Italia può considerarsi un paese privilegiato, sotto questo punto di vista. Per la sua posizione strategica è possibile utilizzare proficuamente le radiazioni solari, specialmente per quel che riguarda lo sfruttamento dei pannelli solari e fotovoltaici. La quantità di energia aumenta, naturalmente, abbassandosi di latitudine ed essa arriva a livelli massimi alle zone equatoriali. Ovviamente anche il periodo stagionale alterna le possibilità offerte di sfruttamento del calore, privilegiando l'utilizzo dei dispositivi in estate. Si possono ritenere fortunate le regioni poste a Sud, che godono di un alto tasso di luce e di calore.
L'effetto serra
Il nostro fornetto solare si basa sul prezioso effetto serra, fenomeno che consente a un corpo, un oggetto o un pianeta di trattenere l'energia termica proveniente dal Sole (leggi un approfondimento qui). Si tratta di una tecnica di accumulo termico che lascia passare i raggi solari, catturandoli. Gli stessi non sono più restituiti all'esterno e proprio per questo principio di accumulo, la temperatura interna supera sempre quella esterna che innesca il processo. In pratica l’energia solare viene trasformata in energia termica.
La stessa cosa accade a un'automobile lasciata completamente sigillata sotto il Sole; all'interno le temperature possono raggiungere anche i 60-70 gradi e molte volte, purtroppo, ne pagano le gravi conseguenze i poveri bambini o gli animali domestici, dimenticati dentro dai distratti genitori o padroni.
Struttura del fornetto
Bene, dopo le dovute premesse possiamo passare ai dati costruttivi generali del forno, rammentando che le misure possono essere liberamente personalizzate sulle tre dimensioni. Pertanto le illustrazioni che seguono sono di carattere generali e adattabili a qualsiasi esigenza di spazio. Chi è "single" potrà costruire un forno dalle dimensioni ridotte mentre una famiglia numerosa avrà bisogno di una struttura ben più grande.
Questi tipi di forni, inesistenti nel mondo occidentale e benestante, sono molto utilizzati nei paesi molto poveri, grazie alla semplicità di costruzione e all'economicità dei materiali utilizzati. E' questo il paradosso della civiltà, che non si adegua a metodi più naturali, soprattutto per i tempi di cottura che risultano essere un po' più lunghi, ma questo aspetto sarà approfondito più avanti.
Le istruzioni che seguono sono estremamente dettagliate ed illustrate, in modo da non avere il minimo dubbio sulla sua realizzazione. Il vero segreto del forno sta nella presenza di una doppia camera, la prima, quella esterna, che funge da struttura portante e reggente, la seconda, quella interna, che costituisce la vera e propria camera di cottura. Occorre isolare quanto più possibile le due camere tra loro, in modo che il calore accumulato dentro la scatola interna non passi altrove e ivi resti concentrata, rimanendo a disposizione per la cottura dei cibi.
L'esempio che segue [...]
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Ottimo articolo DIY.
L’energia è libera, tutta intorno a noi, basta saperla convertire ed utilizzarla 🙂
P.S. Ogni riferimento ad articoli precedenti sull’energia libera è puramente voluto!
DAVVERO FANTASTICO!
Finalmente oggi ho partecipato al test per ingegneria, per il quale ho dovuto studiare e perciò non ho avuto il tempo di realizzare questo forno anticonvenzionale…
Prima o poi realizzerò la mia versione, per la quale, vi assicuro, ho in mente di integrare delle caratteristiche interessanti 😉
Grazie.
Nel frattempo io sto migliorando sempre più il forno e la sua struttura. Con il Sole di settembre (e non più di agosto) il mio record di temperatura è salito a 121 °C.
Bel progetto che mi piacerebbe realizzare, mi chiedevo se la superficie riflettente interna alla scatola grande si possa evitare dato che poi si usa un isolante opaco, che ne pensate?
Salve. Grazie.
In effetti l’isolante interno blocca la dispersione di calore, per cui penso proprio che si può omettere.
Proprio in questa settimana ho realizzato un altro forno ancora più efficente. Al posto delle palline di carta ho utilizzato pannelli di polistirolo (spessore circa 2-3 cm) trovati negli scatoloni.
Ciao.