Le energie rinnovabili spesso sono risultate intermittenti ed inaffidabili, ma lo sfruttamento di una tecnologia giusta, può aiutare il cambiamento. Una notizia, proveniente dal National Solar Energy Center di Israele, ha diffuso l'ipotesi che il paese, che ora sfrutta solo una minima parte della sua potenza solare, potrebbe aumentare ampiamente questo sfruttamento arrivando a sostituire il 90% della vecchia energia dell'intero paese, grazie per esempio alle batterie di flusso al vanadio-redox e al pompaggio elettrico.
Fonti rinnovabili: Contenuti del documento
Il documento, secondo David Faiman, Direttore del centro e presidente del dipartimento di energia solare e di fisica ambientale al Ben-Gurion University, si basa su un'analisi dettagliata ora per ora del consumo di elettricità nel paese nell'anno 2006; il gruppo con a capo Faiman, ha analizzato il potere di base, intermedio e le riserve di filatura. Gli impianti solari, senza stoccaggio, non potevano che generare circa il 3/4 % del potere del paese, senza essere costretti a scaricare una grande quantità di energia solare. Secondo, Faiman, se si dovesse creare un impianto solare di grandi dimensioni, si incorrerebbe in una problematica molto grande nell'ottenere la griglia. Se si dispone a discarica, fino al 20% del totale dell'energia solare generata, a causa dei livelli di trasmissione e di distribuzione, il totale potrebbe salire fino al 20%, una cifra che corrisponde alle stime di altri ricercatori provenienti da altre parti del mondo.
Il progetto sulle fonti rinnovabili in concreto
Per consentire ad un programma di utilità, per consegnare in serata l'energia solare che è stata generata durante la mattina e il pomeriggio si devono affrontare numerosi problemi, drasticamente ingigantiti poichè il paese impiega una quantità eccessiva di energia solare. L'energia solare, potrebbe fornire il 90% dell'energia di cui necessita l'intero paese; Israele, a detta dei più, non dovrebbe più costruire centrali a carbone e non dovrebbe più nemmeno pensare di costruire centrali nucleari, il restante 10% potrebbe essere fornito dalle centrali a gas: la maggior parte della potenza, sarebbe necessaria durante la notte. L'obiettivo attuale del paese è quello di ottenere, entro il 2020, il 10% della sua energia da fonti rinnovabili. Fra le nuove tecnologie da impiegare per lo sfruttamento dell'energia solare e delle altre energie rinnovabili spicca l'idro pompato; il territorio in alcuni tratti è pianeggiante, ma esistono delle cisterne sotterranee, infatti l'acqua potrebbe essere pompata in superficie e poi riversata nelle cisterne stesse. Un altro esempio di nuova tecnologia è rappresentata dalle batterie al vanadio-redox, che sono grandi serbatoii contenenti elettroliti in movimento, a differenza delle batterie sodio-zolfo, queste batterie non hanno bisogno di essere riscaldate a temperature elevate, inoltre sono resistenti alla corrosione. In questo scenario, qualsiasi ultima tecnologia, dovrebbe essere in grado di erogare potenza rapidamente, come ad esempio con l'impiego del gas naturale.
Nel frattempo anche in Italia si stanno avanzando nuove propote interessanti per cercare di arrivare a buone percentuali di produzione di energia pulita. Il Consiglio Direttivo di Anie/Gifi ha elaborato una proposta interessante che ha riscosso consenso da parte delle aziende coinvolte. Il Presidente Valerio Natalizia ha dichiarato: "Con il consenso della maggioranza dei soci (71%) presenteremo nei prossimi giorni al Ministro Romani tutte le proposte e le richieste dell'industria fotovoltaica italiana. Il nostro obiettivo è quello di ultimare con il dicastero uno schema di Decreto in tempi brevissimi." Si tratta, cioè, di definire uno schema di Decreto attuativo decidendo i nuovi meccanismi di incentivazone al fotovoltaico, dando seguito a quanto previsto dal decreto Romani sulle energie rinnovabili (in vigore dal tre di Marzo) che ha decretato, tra mille polemiche, la fine prematura del Terzo Conto Energia, vigente da inizio 2011 e destinato a durare tre anni ma, tuttavia, in scadenza con la fine del mese di Maggio prossimo venturo".
Per ora resta un progetto…secondo me anche se riuscire ad arrivare al 70 per cento sarebbe un successone..
Secondo me dovrebbero essere i governi di ogni stato a stabilire un piano con le ripartizioni di energia tra fonti rinnovabili e non, imponendo che vengano rispettate delle soglie minime o massime per entrambe. Solo in questo modo, perchè si è obbligati a farlo, i progetti arrivano e vengono realizzati. Mi sembra che gli USA abbiano realizzato un piano secondo il quale, fatta 100 l’energia prodotta nel paese, almeno l’X % deve essere prodotta con fonti rinnovabili. Chiaramente le soglie dipendono dal territorio e dal clima specifico della zona. Si potrebbe anche imporre (come qualcuno ha già in programma di fare) che almeno una parte dei parcheggi associati ai centri commerciali di nuova realizzazione (l’Italia si sta letteralmente riempiendo di centri commerciali) sia coperta con pannelli solari: si produce energia senza inquinare, e d’estate le auto rimangono più fresche sotto le coperture.
I negozi IKEA di ultima realizzazione sono fatti proprio così, circa del 23% dell’energia elettrica viene prodotta da pannelli fotovoltaici, credo che anche per i prossimi adotteranno questo criterio di progettazione essendo i negozi molto simili tra loro, come credo, hanno un progetto che si adatta alle varie ubicazioni territoriali.
E’ una sfida… è probabile che il traguardo sia posto molto in alto per spingere il più possibile l’impegno. Naturalmente anche solo avvicinandosi al traguardo si dimostrerà che qualcosa sta cambiando sul fronte delle energie rinnovabili!