Sul nostro pianeta non viene usata ovunque la stessa tensione per le nostre case ed uffici.
In diversi paesi, Italia inclusa, si utilizza la 220V, in altri la 110V.
Le ragioni che stanno dietro a questa "scelta" sono tutt'altro che istituzionali o tecniche, ma puramente storiche.
Dobbiamo tornare indietro quasi 300 anni fa per capirne i motivi e te li racconto in questo video!
Da ricordare che fu un altra pietra miliare nel campo dell’elettricità il promotore della distribuzione dell’energia elettrica in corrente alternata: Nikola Tesla. Inventore anche della omonima bobina in grado di generare scariche elettriche simili a quelle dei fulmini.
Nelle case americane, inoltre, vengono forniti due cavi di fase a 120V sfasati di 180° rispetto ad un neutro ed il cavo del neutro stesso. In pratica la trasformazione da MT a BT avviene tramite un trasformatore monofase che ha in uscita 2 cavi di fase a 240V ed un “Neutro” (nome proprio di quel cavo) preso al centro dell’ avvolgimento secondario.
D’altronde, non sarebbe neanche del tutto corretto dire che alle nostre abitazioni viene fornita una tensione di 230V. In BT la tensione viene fornita su 3 cavi in trifase a 400V ed un neutro aggiunto nella cabina di trasformazione da MT, e viene poi suddivisa in utenze monofase aventi 230V fra fase e neutro. Dove esistono necessità di manovrare grossi motori, ad esempio gli ascensori dei condomini, si preleva la tensione quando “è ancora trifase”. Analogamente, in America si usa la tensione dei fili di fase a 240V per i carichi più gravosi di un’abitazione come ad esempio grossi bollitori, asciugatrici e via dicendo. La differenza sostanziale (tralasciando per ora la differenza di frequenza) sta quindi nelle prese casalinghe, che da noi forniscono 230V, mentre in America forniscono 120V. Infatti è proprio -se non solo- attraverso le prese casalinghe che l’utente medio in qualche modo si interfaccia con la rete elettrica; ed è per questo che mediamente si parla di differenza di forniture, nel nostro caso 120V/60Hz e 230V/50Hz.
In corrente continua, nel 1883 Edison inventò anch’egli un sistema per risparmiare conduttori. Consisteva nel fornire l’energia in 3 cavi: un neutro, uno a +110VDC e uno a -110VDC; questo permetteva anche l’alimentazione di apparecchiature che necessitavano di 220VDC per funzionare. Questo ingegnoso sistema si era diffuso insieme alla rete in corrente continua, e quando si decise di passare alla corrente alternata, lo si mantenne per avere i vantaggi di una tensione maggiore e risparmiare quindi nei diametri dei conduttori. In un primo momento l’America si accontentò di questo sistema, ma in un secondo momento (e dalle fonti che ho trovato non si capisce esattamente quando) cercarono anche li di aumentare la tensione di fornitura neutro/fase a 220V, ma le apparecchiature a 110V erano oramai troppo diffuse per rendere l’operazione economicamente conveniente. Fu così che l’America rimase sostanzialmente fino ad oggi a 110V di fornitura.
Frequenza: In ogni caso sia i 50Hz sia i 60Hz hanno relativi vantaggi e svantaggi, fatto sta che da una parte e dall’ altra dell’ Atlantico si sono prese due strade diverse agli inizi del secolo scorso, e questa differenza permane fino ai giorni nostri, come d’altronde permane la differenza di tensione.
Oramai comunque, per l’utente medio che si sposta da un continente all’altro, non c’è più un grande problema; moltissimi alimentatori coprono il range di tensione e frequenza virtualmente di tutte le parti del mondo (a parte le basi militari che usano frequenze di 400Hz), quindi viaggiare con tablet ed altre apparecchiature elettroniche non è un gran problema.
In effetti era un bel po’ che mi chiedevo il perché! Grazie.
Non è salito alla ribalta delle cronache ma, sul tema del conflitto tra Edison (sostenitore della corrente continua) e Tesla (dell’alternata) venne prodotto qualche anno fa, nel 2017, il film “Edison – L’uomo che illuminò il mondo”.
Passò un po’ in sordina, probabilmente a causa del caso Weinstein, e da noi arrivò nelle sale solo due anni più tardi, nell’estate del 2019.
Come spesso accade, il film non è detto che rispecchi l’esatto andamento storico, però secondo me offre diversi spunti sui vari fattori che spesso si intrecciano e guidano il progresso, oltre ai semplici aspetti tecnici.
Interessante trattazione,
Cercando in rete ho trovato che comunque al mondo le tensioni utilizzate sono le più varie. abbiamo Stati con tensioni di: 110, 115, 120, 127, 200, 220, 230, 240 con frequenze tra i 50 e i 60 Hz, non parliamo poi della tipologia delle prese.
Per quanto riguarda il film segnalato da Alessandro, segnalo che è possibile seguirlo su un canale di una importante ditta di vendita on line.
Proprio a causa di questo problema del divario di tensioni, sono nati gli alimentatori switch, infatti anno un range di tensione di lavoro da 95 a 240, e tutto video felici e contenti.
Secondo me questo utilizzo della 110 V è stato anche per evitare di utilizzare trasformatori per il costo elevato in quanto bastava raddrizzare poi con un ponte di diodi e alimentare subito i circuiti ,
Personalmente ho avuto modo di osservare un impianto elettrico a 110V di una apparecchiatura americana utilizzata nell’industria per la creazione di tubi spiralati, l’impianto elettrico non aveva niente a che vedere sulla sicurezza applicata negli impianti europei, a parte il trasformatore per riuscire a utilizzare l’apparecchiatura , il titolare apportò delle modifiche per implementare la sicurezza dell’impianto.
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Ritengo che sia proprio il costo a fermare i trasformatori, i quali sarebbero veramente una sicurezza per gli impianti, in quanto avendo la separazione galvanica si otterrebbe un isolante perfetto tra rete e terra!