Usualmente ritenuto vetusto e non necessario, il codice Morse continua ad avere il suo fascino ed in molti contesti anche una grande utilità. Come minimo, saper dire SOS con tale codifica può rivelarsi fondamentale nelle situazioni impreviste, meglio allora imparare un minimo di codice Morse. Vediamo però come farlo divertendosi!
La storia del codice Morse, che prende il nome dall'omonimo inventore, Samuel Morse, è strettamente correlata all'invenzione del telegrafo e viene considerata una delle prima forme di comunicazione digitale basata sulla trasmissione di segnali elettromagnitici.
Al contrario della codifica binaria però, il codice Morse usa cinque stati invece dei ben noti due (stato logico alto e basso), cioè: punti, linea, intervallo breve (tra ogni lettera), intervallo medio (tra ogni parola), intervallo lungo (tra ogni frase). Un elenco più completo è mostrato nella figura sottostante. Inoltre si presta bene anche alla trasmissione di segnali digitali in altri formati, non necessariamente elettromagnetici.
Il Dr. Ayars nell'articolo di riferimento realizza un circuito molto semplice ed economico per l'apprendimento del codice Morse.
Vediamo cosa ci serve:
- ATtiny85
- tre batterie AA
- una breadbord
Lo schema del circuito è mostrato nella figura sottostante.
Mentre la breadbord con la relativa alimentazione è mostrata nella figura sotto.
Per programmare l'ATtiny in modo molto semplice tramite la IDE di Arduino fate riferimento ad un precedente articolo, cioè Progammare un ATtiny tramite Arduino. Il vantaggio di tale soluzione per la programmazione dell'ATtiny è che si posso usare gli strumenti con cui si è già familiari, relativi ad Arduino, senza bisogno di comprare un Arduino completo.
Il codice per l'ATtiny è open source e potete scaricarlo da qui.
Dopo l'accensione il dispositivo attende tre secondi dopo di che inizia la trasmissione del messaggio tramite il buzzer piezoelettrico. Con il codice attuale viene generato il segnale: "SOS the moon rove has broken and I am stuck in the trash can in the garden shed", ovviamente per iniziare si può usare una frase più semplice, per farlo basta editare il codice originale modificando il valore del vettore "message[]". Il messaggio scelto viene ripetuto ciclicamente fino allo spegnimento del dispositivo.
Per cambiare la velocità del messaggio è sufficiente modificare la variabile DOTLENGTH nel codice per l'ATtiny ed il resto viene ricalcolato di conseguenza.
Vengono gestiti messaggi con dimensione massima di 255 caratteri.
In alternativa, se avete Arduino già pronto che "vi guarda" ed aspetta solo di essere programmato, il codice a disposizione è ancora valido, basta cambiare il valore di OUTLINE in 13 ed Arduino userà il LED per generare il messaggio nel codice Morse. Quindi senza fare modifiche hardware, solo una piccola modifica al codice.
Un ottimo lavoro, semplice, economico, versatile e ben fatto. Di certo il codice Morse non è proprio alla moda, ma imparare un minimo di tale codifica può sicuramente rivelarsi utile. Del resto non si può mai sapere...
Cosa volete di più dalla vita!? Non mi resta che dirvi:
-... ..- --- -. | -.. .. ...- . .-. - .. -- . -. - --- -.-.--
Capito? Ok, vi darò un indizio... del resto anche io mi cimento da poco con il codice Morse
Arduino è disponibile da Farnell
Buon divertimento va bene ma dopo se volevi mettere il punto dovevi mettere .-.-.-
questo carattere non mi dice nulla -.-.– a meno che volevi fare KR -.-.-. come si fa a fine trasmissione prima di passare in ricezione…
In ogni modo un plauso a tutti quelli che tengono vivo il mondo del Morse e della telgrafia…
Oggi gli unici ad utilizzare il morse (CW) sono i radioamatori e ancora poche navi russe che lo usano ancora come mezzo di comunicazione.
Dopo il tasto verticale come quello rappresentato qui sono nati altri tipi di manipolatori collegati a dell’elettronica per generare in modo più preciso e veloce i punti e le linee per creare i caratteri morse.
Sono delle meccaniche a volte di precisione formate da due palette (paddle) una con il contatto per i punti e una per le linee..
Nel 1982 ho realizzato questa elettronica con manipolatore a 2 paddle
http://www.webalice.it/crapellavittorio/bug_ttl.html
Per chi volesse approfondire consiglio questi link
http://www.webalice.it/crapellavittorio/buglink.html
http://www.webalice.it/crapellavittorio/electronic/bugmos.htm#veloci
Il sito della telegrafia per eccellenza
http://www.telegrafia.it/forum_telegrafia/forum_show.php
Se vole sentire come si faceva e si fa tutt’ora collegamenti (QSO) in telegrafia
http://www.webalice.it/crapellavittorio/qsocw.html
È sempre stato affascinante con la codifica Morse,
Chiaramente ha influenzato moltissimo perfino la sigla SOS è stata scelta appositamente per la sua riconoscibilità visto che data da tre segnali corti e segnali lunghi e tre segnali di nuovo corti.
ma comunque tutti quelli che hanno visto il film Titanic, Panic Room o tanti altri l’hanno sicuramente imparato.
a volte serve passare ore davanti la televisione perfino guardare i bisogni di Lost
Se poi si vuole il top in inglese qui ci dovreste trovare tutta la storia dall’A alla Z
di quello che ha significato il Morse..
http://earlyradiohistory.us/sec002.htm
E non era solo una prerogativa maschile quella di adoperare il tasto per lavoro ma anche femminile
http://earlyradiohistory.us/1916fem.htm
Se non ricordo male, si doveva fare un esame per ottenere una specie di patentino, in cui c’era anche una prova di trasmissione in codice morse, mentre chi proveniva dall’esercito o dalla marina come marconista o radiotelegrafista era già abilitato all’uso di mezzi radiotrasmissivi.
Se vi piace il Morse non potete fare a meno di leggere questo interessante documento
http://www.inorc.it/documenti/N0HFF_italiano.pdf
preso dal sito I.N.O.R.C. il Club dei Radioamatori Radiotelegrafisti ed ex Marconisti di bordo.
http://www.inorc.it/index.html
dove potete trovare anche le storie di chi ha usato l’alfabeto Morse per lavoro.
http://www.inorc.it/it/om_inorc/storie.html
Pare che la telegrafia mantenga giovane mente e corpo
http://www.inorc.it/it/om_inorc/curriculum/IK0ATK.html
Se ti riferisci a come di diventava radioamatori, sì era così prima si otteneva la patente con un esame sia teorico sulla radiotecnica che pratico sulla trasmissione e ricezione in alfabeto morse, poi dopo la patente si chiedeva il nominativo ministeriale.. Gli esentati dalla prova morse erano quelli che potevano docuemntare di essere dei marconisti cioè capaci di operare con apparati radio in telegrafia con il Morse. Ora la prova del Morse non si fa più
Memorizzare il morse come corrispondenza di linee e punti per ogni lettera e numero è relativamente semplice non è altrettanto imparare a trasmettere e ricevere sottoforma di suoni telegrafici ed è per questo che ci furono, ai tempi, diverse scuole e metodi per acquisire abilità telegrafiche con il Morse.
In questo link
http://www.bitnick.it/
trovate parecchi esempi
Il link diretto è questo
http://www.bitnick.it/Atomo%2031-32/AG%2032.htm