
La tragedia personale della morte di suo padre a soli circa 30 anni per un attacco cardiaco ha segnato l'inizio dell'avventura "timeline" con una specifica missione: tornare indietro nel tempo per avvertirlo di quello che stava succedendo circa i pericoli del fumo. Una missione ispirata in parte ad una copia del libro H.G. Wells "The Time Machine", ma che ora, all'età di 70 anni, Ron Mallett, un professore di fisica presso l'Università del Connecticut, è totalmente convinto della sua ricerca sui viaggi nel tempo, e potrebbe essere vicino ad una svolta con un'equazione che crede sia la chiave per costruire la prima macchina del tempo.
Introduzione
La storia umana segue il viaggio del protagonista nel futuro, in una sorta di "voglio tornare indietro nel tempo per..", Ron aveva le idee chiare per poter costruire una macchina del tempo funzionante e così ha dedicato il suo tempo per la scienza. Per parlare della variabile tempo non possiamo non parlare di relatività. La relatività speciale dice che la velocità della luce è costante per tutti. Se solo potessimo viaggiare abbastanza velocemente verso una stella lontana alla velocità della luce, si potrebbe invecchiare più lentamente di chiunque altro sulla Terra, arrivando a casa in uno stato più giovane, essenzialmente un viaggio attraverso il tempo. Questa forma di viaggio nel tempo è stata effettivamente raggiunta su scala limitata utilizzando aerei in rapido movimento e particelle subatomiche high-speed. Tutte le particelle che viaggiano alla velocità della luce vedrebbero rallentare il tempo (al limite fermarsi), rappresentando di fatto una "costante nulla" e non più variabile. La relatività generale, invece, presenta i suoi effetti nei sistemi GPS e dimostra come la gravità può rallentare il tempo (curvatura spazio-temporale), il che significa che un orologio su un satellite corre più veloce di uno sulla Terra, che è il motivo per cui lo standard di frequenza su ciascun satellite è compensato per farlo funzionare più lentamente prima di essere lanciato nello spazio.
Ci siamo ?
In accordo alle idee di Einstein, luce e materia potrebbero creare gravità, Mallet evidenzia come se la gravità può alterare il tempo e la luce, e la luce può creare gravità, allora la luce può anche alterare il tempo. Su questa linea idealizzò una macchina a laser per torcere il tempo: utilizzando un fascio di luce laser in circolazione, è stato in grado di dimostrare matematicamente come questo possa portare ad una torsione dello spazio e del tempo. Dalle teorie di Einstein, il tempo e lo spazio sono collegati, e quindi se si influenzasse lo spazio, finiremmo per influenzare il tempo (Figura 1).
Dagli studi sulle teorie di Einstein, la forte gravità della rotazione dei buchi neri potrebbe influenzare il tempo. Se la gravità della luce in circolazione, come quella creata da un laser di spiccata energia, potesse imitare le condizioni di un buco nero rotante, potremmo allora, sperando di non essere risucchiati dal buco nero stesso, inviare informazioni nel passato e nel futuro.
Time machine
La macchina del tempo di Ron dovrebbe essere simile ad un tunnel dove circola la luce laser e le informazioni possono essere inviate nel passato/futuro sotto forma di neutroni. Le particelle subatomiche possono ruotare solo in due direzioni: su e giù. Con l'assegnazione di un 1 per la direzione 'spin up' e 0 per la direzione 'spin down', una persona potrebbe inviare un codice binario con un flusso di neutroni. Se la teoria fosse valida, Ron potrebbe ricevere dati solo dal futuro, ovvero "attivare" la linea temporale in quel momento, e quindi non sarebbe in grado di tornare indietro nel 1955 e informare suo padre. Teoricamente, la macchina potrebbe ricevere messaggi dal futuro ed inviarli nel passato. Il trasporto di essere umani da una zona temporale ad un'altra è un altro discorso, ma il solo fatto di canalizzare delle informazioni è un passo decisamente significativo. Se la macchina di Ron fosse corretta, potrebbe iniziare a ricevere messaggi nel momento in cui essa viene accesa.
Immaginate se fossimo in grado di inviare informazioni nel passato per mettere in guardia noi stessi dai disastri naturali come tsunami, terremoti e uragani; saremmo quindi in grado di salvare migliaia di vite umane.
Un progetto costoso con un tempo di realizzazione che sfiora i cinque anni, i più famosi acceleratori sono costati dell'ordine dei miliardi dollari, questo progetto è stimato in un costo di circa 300.000 dollari. Come ci si potrebbe aspettare, la sua teoria è stata oggetto di critiche da parte di alcuni membri della comunità dei fisici teorici. Il professor Brian Greene presso l'Università di Columbia, per esempio, afferma che non crede che la teoria di Mallett possa funzionare nella pratica, e ci sono ragioni tecniche per questo e il loop time che intende realizzare sembra incompatibile con le valide soluzioni delle equazioni di Einstein, e nello stesso tempo richiederebbe distese spaziali di gran lunga maggiore della dimensione dell'universo osservabile (in figura 2, senza entrare nei dettagli, riportiamo l'equazione di Mallet ancora tutta da dimostrare sperimentalmente: l'equazione è legata a diversi fattori del laser per dare l'idea della contrazione spazio-temporale).
Fisica e Vita
Anche se forse Ron non vedrà mai la costruzione della sua macchina del tempo, la sua ricerca renderebbe orgoglioso suo padre.
Ci sono voluti molti anni, ma alla fine si è dimostrato attraverso una matematica complessa che la luce laser in circolazione sotto deteminate condizioni potrebbe, in teoria, creare un anello di spazio-tempo.
Come tutte le teorie fantascientifiche (poichè per ora la teoria non è dimostrata sperimentalmente ma solo teoricamente), questa potrebbe finire in un dimenticatoio, ma sappiamo che qualsiasi teoria con una base scientifica può rappresentare una svolta significativa. Pensiamo alle scoperte delle onde gravitazionali, così come quando nel 1902 il fisico Simon Newcomb dichiarò l'impossibilità di costruire le "macchine volanti", un anno dopo, i fratelli Wright realizzarono in pratica il primo aereo. Il professore Mallet ha mostrato come una stringa di particelle subatomiche, i neutroni, potrebbe essere organizzata in codice binario. Questi zero e uno potrebbero quindi codificare un messaggio binario che potrebbe essere inviato nel passato o nel futuro. L'invenzione (teorica) di Ron parte proprio dal presupposto di avvisare suo padre del brutto evento e porre rimedio. Proprio da qui è cominciata la carriera scientifica di Mallet, conosciuto ora in tutto il mondo per i suoi studi sulla gravità e buchi neri.
Quanti di noi hanno pensato, sperato, di poter informare qualcuno indietro nel tempo per evitare determinate situazioni, nella speranza di poter trascorrere ancora momenti insieme.
Un po' come il film "Ritorno al futuro", anche se qui Ron non intende essere catapultato da una parte all'altra ma di trasmettere informazioni. Ron ha deciso di raggiungere l'obiettivo proprio così, studiare fisica per poi capire l'ingegneria di quel sistema che avrebbe dato l'opportunità di viaggiare nel tempo. Il tempo, quel fattore che ci fa lasciare le cose indietro, o in avanti; rispondere alla domanda "che cos'è il tempo?" è molto difficile, il tempo è un modo di separare gli eventi l'uno dall'altro, un modo di vedere come le cose cambiano, è una caratteristica intrinseca del fatto che il mondo è ancora vivo. O ancora, è un modo di sincronizzare gli eventi, di scandire le operazioni della CPU, di gestire il tempo degli interrupt per comandare determinate soluzioni.

Luce e materia potrebbero creare gravità??! La materia la crea e lo sanno tutti, ma la luce come può produrre gravità? È vero che, secondo l’equazione di Einstein (E = mc^2), materia ed energia si equivalgono, ma tu considera un qualsiasi fascio di onde elettromagnetiche, sia pure quello prodotto dal più potente laser mai costruito e dividi l’energia di tale fascio per c^2. Quanta “materia” pensi di aver ottenuto? Una quantità a dir poco infinitesimale in grado di generare un campo gravitazionale a dir poco infinitesimale, ovviamente non sufficiente a deformare lo spazio-tempo in modo da consentire di viaggiare nel tempo. Concludendo, a mio modesto avviso, la teoria di questo Mallet è aria fritta.
Ovviamente stiamo parlando di una teoria che appartiene ancora alla fantascienza, solo teoricamente sembrerebbe essere stata dimostrata ponendo però della basi scientifiche. Pensiamo all’interferometro per la rilevazione dell’onda gravitazionale: un interferometro Michelson dove viaggia un fascio laser lungo due bracci di 3 km (cavità fabry perot), praticamente il fascio laser viaggiando all’interno della cavità si amplifica passando da 20 W circa della sorgente all’ordine dei centinaia di kW nella cavità: una sorta di feedback/loop. In questo esperimento maggiore potenza significa maggiore sensibilità alla rilevazione (tanto che si stanno costruendo interferometri con bracci lunghi più di 3 km). Perchè no, l’idea del loop/feedback sembra buona e si potrebbe così aumentare la potenza del laser per l’esperimento di Mallet…La tecnologia laser e la relativa optoelettronica stanno facendo passi da gigante, non mi meraviglierei di nuove soluzioni ad alta potenza (laser) oppure amplificatori ottici super efficienti.
Prima di smentire una teoria e’ necessario dimostrare matematicamente la sua assurdita’. In prima battuta l’equazione di Einstein va espressa in forma differenziale altrimenti e’ aria fritta quando la si espone in forma algebrica, In effetti essa esprime la variazione di massa nei confronti della variazione di energia altrimenti contrasteremmo l’entropia del sistema.
Spesso nella teoria elettromagnetica si parla del vettore di Pointing e si e’ spesso espresso il concetto di “pressione di radiazione”, le onde acustiche ed eleastiche si comportano in modo similare, per cui non sono stati invalidati gli studi ma integrati con tutta la toeria che ha portato agli attuali modelli su base stocastica. (Vedi Pauli ed Heisemberg )
https://en.wikipedia.org/wiki/Uncertainty_principle#Robertson.E2.80.93Schr.C3.B6dinger_uncertainty_relations
In questo caso semmai avrei fatto notare un particolare nel testo di Maurizio, se devo trasmettere nel passato o futuro cercherei di farlo con la minima energia, inoltre non posso usare una forma che non sia intelleggibile al destinatario.
Fourier studiando la trasmissione del calore scrisse cio’ che usiamo nella moderna elettronica e fotonica, se gli inviassimo un flusso di neutroni (forse, e qui interviene Schrodinger) non sarebbe’ stato in grado di capirlo o rivelarlo e unica cosa che, data l’alta energia della particella e la considerevole massa della particella, otterremmo effetti devastanti nella sua epoca.
Della teoria subnucleare nonostante i grandi passi e le scoperte sappiamo ancora troppo troppo poco per capire come potrebbe modificarsi la struttura quantica sub nucleare.
– Una teoria scientifica resta valida fino alla dimostrazione per assurdo….
– Se non e’ dimostrabile resta il dubbio che qualcuno possa verificarla o trovi wstrumenti adatti al suo scopo.
– le dimostrazioni per “aria fritta” sono assurde esse stesse.
“E pur si muove” Galilei dopo l’inquisizione degli stolti….
https://it.wikipedia.org/wiki/E_pur_si_muove!
Non c’è dubbio che tra ricevitore e trasmettitore deve esserci un protocollo di comunicazione, i due devono conoscerci e qui credo che sia il punto chiave. Se è il futuro forse non ci sarebbero problemi ad “intercettare” il flusso dati (popolazione più evoluta ??) , nel passato avrei dei dubbi. Rimangono dei dubbi oltretutto sul flusso di neutroni, ma la cosa potrebbe essere racchiusa in qualche altra particella ancora non scoperta…e comunque potrebbe essere anche un input per sondare sperimentalmente quale sia la migliore particella…
Maurizio, vediamo alcune cose, prendo anche spunto dal messaggio in testa: Parli di amplificatori e nomini Fabry-Pérot, parrebbe ti riferissi all’amplificatore a semiconduttore (GaAsAl) in cavita’, riesce a raggiungere tali potenze? A differenza del vetro drogato con erbio (EDFA) e suoi simili sapevo avesse difetti di dispersione, per le alte energie ero rimasto ai tempi degli esperimenti per la fusione. Se mi dai qualche riferimento ti aarei grato solo a titolo curiosita’.
Ed infine veniamo all’argomento del testo, ovvero il tempo, direi che a fronte del binomio ingegnere-scienziato otterei prima di tutto un risultato che sia utilizzabile, certo potrei pensare di usare neutrini che, scemenze della Gelmini a parte, hanno massa trascurabile o nulla e quindi richiedono meno energia ma prima poniamo alcune condizioni al contorno.
Cominciamo dalla relativita’ e dal concetto importante di simultaneita’, da qui cominciamo con le singolarita’ piu’ conosciute ovvero il raggio di Schwarzschild, in caso di un “buco nero” che non sia in rotazione la superficie della sfera delimita quello che si chiama orizzonte degli eventi, tale superficie per effetto della sngolarita’ rende nullo il tempo e quiindi si desume il paradosso della nuda verita’ ove presente passato e futuro non fanno differenza, ma siamo anche in condizione di energia infinita e nulla sappiamo per non osservabilita’ di cosa possa esserci oltre tale orizzonte, in tale orizzonte gli eventi del presente passato e futuro “sarebbero” simultanei. Neo non trascurabile il non potersi avvicinare e il non ritorno.
Torniamo quindi alla nostra relativitaa’ ed il concetto di contemporaneita’, un messaggio per essere utilizzabile ha necessita’ di dover essere recapitato in tempi utili, il nostro sistema solare e’ inerziale per noi ma non lo e’ per l’universo e nulla mi garantisce la formula di Mallet sia tale. Inotre stiamo parlando di alte energie e qui interviene ancora la relativita’ per la deformazione del tessuto spazio temporale indi lo spazio si curva attorno al nostro sistema cosi’ come intorno alle stelle quando attraversa i sistemi solari cambiando direzione fase e frequenza…
Ora vediamo come trasmettere l’eventuale messaggio, come dicevo inutile usare neutrini, i Neutroni essendo relativamente grandi hanno probabilita’ di colisione apprezzabile, da qui sarebbe utile calcolare se la loro velocita’ di uscita possa essere maggiore della velocita’ relativa nel mezzo tale da indurre effetto Čerenkov, in tal caso avremmo una possibilita’: irradiamo un ghiacciaio e leggiamo i testi del passato.
Ora se devo essere certo di avere successo il problema non e’ banale… La relativita’ ancora dice che il nostro punto bersaglio si sposta e quindi ho un bersaglio mobile che cambia la sua velocita’ e la posizione quindi non ho piu’ certezza di fase e posizione del ghiacciaio nel passato.. Le alte energie portano il problema verso una singolarita’ e da li tutto diventa complesso da cui cconsiglio di leggere attentamente anche l’ottima risposta di Alessandro Morgia.
Dimenticavo, per trasmettere nel futuro abbiamo gia’ lo strumentii che e’ la carta, non abbiamo per ora il canale di “ritorno”.
Saluti.
In parole povere? Dove vuole andare a parare con tutto questo discorso?
Moltissimi altri sostengono che non serva un fascio di laser per inviare messaggi nel futuro o nel passato , basta riuscire ad alterare alcune frequenze naturali che si trovano nell’ etere e vengono create dalla stessa gravita e luce .
Queste frequenze alterate sono in grado non solo di inviare messaggi nel futuro ma di trasportare oggetti e cose , nel deepweb se ne parla molto e sembra che alcune persone ci siano riuscite a fare questa cosa riuscendo a cambiare il loro destino e gli eventi della loro vita
Cosa servono ? Strumenti che amplificano le frequenze ed immagazzinano la luce che serve grazie ad alcuni apparecchi a distorcere le stesse frequenze che vengono amplificate creando cosi un vuoto nel tessuto spaziotemporale , la tecnologia che serve a realizzare tutto cio è semplice e poco ingombrante
Quello che dico puo essere anche pura fantasia , si sa che nella rete nascosta certe cose possono anche essere inventate ….. questa puo essere la teoria di alcuni finti scienziati , ma chi lo sa , per come lo spiegano loro sembra possibile ….. comunque sono gli stessi che non vogliono divulgarla anche per riuscire ad ottenere vantaggi a loro beneficio …. comunque consiglio di andare a vedere nel deepweb per informarsi su sto genere di cose
in che senso “alterare alcune frequenze naturali” ?
Al di là della credibilità o meno di una teoria scientifica ciò di cui bisogna tener conto è l’elaborazione matematico-analitica su cui si basa e valutarne tutti i passaggi. Se Green ha notato alcune incompatibilità deve però dimostrarle. Se lo ha fatto allora Mallet dovrebbe tenerne conto ed agire di conseguenza o rassegnandosi, oppure dimostrando a sua volta che Green ha torto. Dopo questo braccio di ferro allora si che la teoria di Mallet, come tutte le teorie, avrà diritto di essere dimostrata anche sperimentalmente (se corretta). Un test sperimentale ci vuole per chiarezza. Il problema è vedere se l’apparato sperimentale per il test possa essere implementato o meno: costi, progetto, e limiti fisici sono come degli avvoltoi che stanno in agguato per poi mangiarci tutte le nostre idee compresa la teoria di Mallet! Tuttavia “tentar non nuoce”, questo modo di dire però in questo caso lascia un po’ il tempo che trova perché si ha a che fare con energie di estrema intensità, forse mai generate prima o impossibili da generare; questo potrebbe portare ad uno scarso controllo della stabilità strumentale e a catastrofi inimmaginabili! Mallet deve stimare bene tutti i suoi parametri, il loro range di variazione, con una sensibilità altissima per questioni di sicurezza ed insieme ad esperti di fisica sperimentale. Comunque il suo esperimento potrebbe prendere il via se si attivasse un primo step a basse energie per poi migliorarlo in ordine crescente di intensità nel momento in cui riesca a dimostrare ad esempio il valore di alcune grandezze fisiche specifiche trattate nella teoria, al primo step siamo lontani anni luce dal concetto dei viaggi nel tempo, ci vorranno molti anni, non è cosa da poco!