Mobility Data Specification (MDS): la piattaforma open-source per la mobilità nelle Smart City

Tra i pilastri fondamentali della Smart City troviamo sicuramente la mobilità. Si, perché una città intelligente lo è solo se ci si può muovere in modo intelligente! Questa necessità comporta un’evoluzione dei sistemi di trasporto pubblico e privato, in quanto oltre alla mobilità è necessario garantire anche la sostenibilità per avere una città intelligente ma allo stesso tempo pulita, ecosostenibile e all’avanguardia. Ciò si traduce in un accurato processo di ottimizzazione e miglioramento del trasporto pubblico ma anche nel creare infrastrutture e progetti in grado di stimolare nuove soluzioni di trasporto che abbracciano il settore della micro-mobilità.

Introduzione

Le grandi metropoli del mondo sono in continua evoluzione e, passo dopo passo, aspirano sempre di più a diventare città Smart. Questa evoluzione coinvolge tantissimi settori che devono concorrere tra loro per rendere la città più vivibile e più sostenibile. Il settore maggiormente interessato è sicuramente quello dei trasporti, perché una città con un servizio pubblico inefficiente porta necessariamente a strade piene di ingorghi con ripercussioni sulla vivibilità della città stessa. Incrementando l’offerta di servizi di trasporto pubblico e rendendolo sempre più efficiente e capillare per raggiungere ogni angolo della città è possibile risolvere la maggior parte dei problemi di mobilità dei cittadini. Ma allo stesso tempo è necessario raggiungere altri luoghi non proprio vicini alle stazioni metropolitane o fermate, così che si ricorre a mezzi alternativi per integrare la capillarità della rete di trasporto pubblico: nasce dunque la micro-mobilità, ossia quei mezzi di trasporto come biciclette e monopattini che pian piano stanno invadendo ogni città. L’importanza di questi mezzi di trasporto è tale che hanno portato a forti discussioni per quanto concerne la tematica della sicurezza.

Non è un segreto che il nostro sistema di trasporto stia cambiando. Nell’ultimo decennio lo sviluppo di programmi di bike sharing o micro-mobilità sono divenuti la principale strategia urbana che ogni grande città ha implementato per integrare l’offerta di trasporto pubblico e ridurre l’impatto del traffico con soluzioni ecosostenibili. Le biciclette sono diventate il mezzo più popolare per il trasporto quotidiano all’interno delle zone cittadine che hanno subito una limitazione al traffico per esigenze di riduzione dell’inquinamento. Inoltre, sono emersi nuovi modi e servizi per le strade cittadine alimentati da smartphone, nuove tecnologie e un aumento dell'interesse degli investitori. Le app e i dati hanno modificato il modo in cui utilizziamo i mezzi di trasporto tradizionali, dall'andare a piedi al trasporto pubblico alla guida. Inoltre, i nostri comportamenti di viaggio e di acquisto sono cambiati in risposta a questo nuovo ambiente. Questo rapido ritmo di cambiamento mostra pochi segni di rallentamento.

Open Mobility Foundation

Il mercato della micro mobilità elettrica è in continua evoluzione: basti pensare a quello che sta succedendo nelle metropoli italiane, seppur in ritardo alle grandi metropoli del mondo. Infatti, il codice della strada italiano solo di recente ha introdotto al proprio interno le definizioni e regolamenti di utilizzo (limiti di velocità, potenza, aree consentite, etc) dei micro-veicoli come i monopattini, segway, hoverboard e monowheel e le bici elettriche a pedalata assistita.
Negli Stati Uniti, dove il progresso tecnologico è all’avanguardia, i veicoli elettrici si sono affermati già da tempo. Questo perché sono nate start-up di servizi di micro-mobilità che grazie a questi veicoli elettrici (sempre in evoluzione) hanno promosso un trasporto alternativo e sostenibile, sostenuto da piattaforme in grado di facilitarne l’individuazione e l’uso all’interno di aree prestabilite. L’esigenza del trasporto nelle grandi città ha spinto alla formazione della Open Mobility Foundation (OMF, logo rappresentato in Figura 1 e sito web ufficiale www.openmobilityfoundation.org), atta a sviluppare e far evolvere una piattaforma di gestione delle infrastrutture di trasporti open source.

Figura 1. Logo fondazione OMF (fonte: www.openmobilityfoundation.org)

La fondazione opera principalmente negli Stati Uniti ed è sostenuta non solo dagli operatori dei servizi di micro-mobilità ma anche dalle amministrazioni delle grandi città, perché solo grazie alla cooperazione e all’adozione di politiche specifiche è possibile raggiungere elevati standard di utilizzo e sicurezza per questo sistema di trasporto sostenibile. La fondazione si pone come obiettivi:

  • Gestire la piattaforma software Mobility Data Specification (MDS) in maniera open-source per la gestione delle infrastrutture di trasporti. Grazie a questa piattaforma è possibile monitorare i servizi di micro-mobilità sul territorio e gestire di conseguenza la viabilità.
  • Svolgere il ruolo di forum tra Provider ed Agency (vedi Figura 2) dove far emergere discussioni per quanto concerne la sicurezza, gli investimenti infrastrutturali, la privacy del servizio e definire le politiche per l'utilizzo sostenibile della piattaforma.

Figura 2. Ruoli e politiche di MDS (fonte: www.openmobilityfoundation.org)

Le funzionalità integrate in questa piattaforma open-source sono molteplici: [...]

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