
Vorrei condividere con voi, l'ultima mia vicissitudine nell'intento di acquistare dei componenti elettronici da un grande distributore in Italia. Dal sito della casa madre verifico che il prodotto è disponibile sia dal fornitore a catalogo che dal grande distributore, il sito mi indica anche le quantità nei vari magazzini! Bene valuto i due possibili percorsi:
Distributore di componenti elettronici a catalogo:
mi registro al sito in 5 minuti, pago con carta di credito (quindi a fine mese) ed in 24 ore ricevo i prodotti. Costo del componente, 10,40 euro a pezzo.
Grande distributore di componenti elettronici (la strada che ho voluto scegliere in questa occasione):
chiamo telefonicamente il venditore che mi segue, lo informo che dovrebbe avere a stock 200 pezzi (ce ne servono 100) e che mi servirebbe il prezzo di massimo 10 euro per poter acquistare da lui, altrimenti sarebbe più conveniente il catalogo. OK, dopo poco tempo mi richiama informandomi che ne ha a stock 200 pezzi (davvero?) e che riesce a farmi 10 euro (ma dai?) e mi indirizza verso l'Inside (il venditore interno) per completare l'ordine.
Successivamente l'Inside mi contatta dicendomi che... si, ne hanno a stock 200 e che il prezzo è 11 euro... ma come, sono stato chiaro posso acquistare solo se il prezzo è 10 euro, ebbene dopo un po di attesa, un po di conti, richiesta di quotazioni speciali (non riuscirò mai a fare il venditore 🙂 mi annuncia che si, il prezzo finale a me riservato è 10 euro MA, pagamento in contrassegno e riempimento scheda clienti perche altrimenti non si possono bloccare i componenti e dovrei sbrigarmi a farlo perche c'è già un altro cliente che li vorrebbe, proprio questi stessi componenti, proprio oggi.... (no, il venditore non fa proprio per me!). Insomma, dopo una, per fortuna semplice trattativa, riesco ad evitarmi la scheda cliente ( mancava solo la domanda: quanti microprocessori pensi di ordinare nel 2025, poi c'erano tutte 🙂 e si procede con l'ordine delle parti elettroniche.
Infine, apprendo dall'azienda di produzione (dove ho chiesto di spedire, io ho svolto solo la funzione di progettista elettronico) che alla fine (dopo circa 7 gg di attesa, eppure erano a stock) i componenti sono arrivati ma il costo è variato da 10 euro a 10,50 e che la merce è stata regolarmente pagata in contrassegno.....
Il venditore si è scusato ed ha promesso che la differenza, in euro, potrà essere recuperata con il prossimo ordine e che gli sono state cambiate le quotazioni all'ultimo e che bla bla bla.... ma ci sarà un prossimo ordine? E come si potranno recuperare questi soldi, basandosi sulla fiducia che le prossime quotazioni non verranno "gonfiate" appositamente... visto il precedente?
a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca 😉
Una differenza di circa 50 euro non cambia la vita né all'azienda distributrice né a chi compra, ma una brutta figura... non ha prezzo
Premesso che, quanto sopra è tutto vero, realmente accaduto pochi giorni fa, e che è l'ennesimo "giochetto" che vedo nella vendita di componenti elettronici, nel corso di piu di 15 di attività nel settore, vi invito a NON farvi condizionare dal mio sfogo personale, ma trarne spunto per una sana discussione sul futuro della distribuzione elettronica in Italia. Di episodi del genere me ne sono successi molti, ricordo quando mi convinsero ad utilizzare dei microcontrollori perche costavano poco e dopo pochi mesi non se ne trovavano e quindi il prezzo era almeno 10 volte altri microcontroller equivalenti, oppure quando la versione rail-to-rail di un op-amp doveva costare solo il 15-20% in più e poi costava il 50% (ma lo avevamo già messo in lista parti), insomma alcuni venditori ci sanno veramente fare!
C'è da dire che spesso le problematiche derivano da aziende vecchio stampo con catene burocratiche ormai antiche, ma nella catena della distribuzione è il venditore che ci "mette la faccia" e quindi lui , nel bene o nel male, in quel momento rappresenta sia l'azienda costruttrice che l'azienda distributrice.
Con la vendita a catalogo però questi giochetti non sono possibili, o meglio, se la professionalità dei venditori NON esce fuori, basandosi sulla competenza ed affidabilità, allora la vedo dura sopravvivere! Sento spesso lamentele, sia dai clienti, che dagli stessi venditori, che c'è crisi, che non si vende, che c'è troppa concorrenza... ma le risposte sono davanti a tutti:
perche devo perdere ore per acquistare un componente elettronico che arriva in produzione dopo 7gg mentre con un click posso averlo in 24h e... addirittura (spesso) pagarlo meno?
Certo per produzioni in volumi il discorso cambia, il prezzo del catalogo è molto piu alto... ma NON è proprio cosi, infatti, l'evoluzione della distribuzione a catalogo è proprio la gestione anche dei quantitativi in volumi medio-alti di produzione!
Tempo risparmiato anche nel magazzino (nessun avanzo di confezione) e possibilità di ordinare all'ultimo senza dover gestire seppur per poco tempo il magazzino. Quando facevo parte del CdA di un'azienda elettronica, mi ricordo che conteggiammo il costo del magazzino nel 2% mese. Poi, una ultima considerazione è che aziende con produzioni molto elevate in genere producono all'estero, in paesi dove sia il costo del componente che la produzione è piu economica e quindi la nicchia di mercato per i grandi distributori di componenti elettronici italiani, è ancora piu ristretta. Ho molti amici nella distribuzione elettronica, molti meno in quella a catalogo, e questo articolo lo dedico principalmente a loro, innovare, rendersi affidabili, risolvere i problemi, queste sono le cose che i clienti chiedono e quelle che l'acquisto a catalogo offre, splendidamente, subito, senza giri di parole.....
Ora voi, tramite i commenti, inserite la vostra esperienza, toglietevi qualche sassolino dalla scarpa se volete, sempre nell'intento di riuscire a comprendere le esigenze delle aziende di progettazione/produzione al fine di migliorare la qualità della distribuzione di componenti elettronici (a catalogo e non) nel nostro paese.
Analisi comparativa:
venditori a catalogo fattori POSITIVI:
- acquisto in real-time (con un click compro e la spedizione avviene nelo stesso giorno, quindi se ordino il pomeriggio, la mattina dopo ricevo i componenti elettronici!)
- prezzo fisso, deciso lo sconto a priori, ho accesso al magazzino con direttamente il prezzo a me riservato.
- database con storico degli ordini sul sito del venditore
- possibilità offerte specifiche per ordini di quantitativi rilevanti
- magazzino molto ampio ma quantitativi limitati
- nessun minimo d'ordine
- nessun avanzo di confezione
- nessun magazzino in casa, il magazzino lo fanno loro per me
- nessun contatto umano
venditori a catalogo: fattori NEGATIVI:
- costi elevati per volumi (ma è sempre cosi?)
- nessuna rete di FAE a supporto del desing
grande distribuzione di componenti elettronici: fattori POSITIVI:
- Sconti maggiori rispetto al catalogo (ma è sempre cosi?)
- Possibilità di trattativa per ordinativi di grandi quantitativi
- magazzino con meno item, meno case, ma molte piu parti per tipo a stock
grande distribuzione di componenti elettronici: fattori NEGATIVI:
- Rapporto con l'azienda legato alla serietà del venditore
- consegna NON in 24h - mediamente in 7gg
- burocrazia gestionale (ordini piu laboriosi)
- minimo ordinabile
- confezioni non divisibili
- obbligo di magazzino interno per una gestione ottimale della commessa
Da questa analisi risulta evidente che in Italia la distribuzione a catalogo è il futuro, Voi che ne pensate?
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Per i tuoi stessi ovvi motivi non faccio alcun nome, ma di situazioni tipo la tua, mio caro Emanuele, ne sono capitate tantissime anche a me, questo fino a quando non mi sono deciso di avvalermi, finalmente, dell’acquisto a catalogo. Si tratta di un servizio comodissimo che si conclude con un paio di click sul sito internet dell’azienda distributrice e come dici tu, non hai di tutti quei problemi burocratici (ma alla fine è vero? Credo che anche io non potrei mai fare il venditore) che portano a variazioni di prezzo, di sconti, di quantità,ecc… la comodità di avere tutto il disponibile in sole 24 ore penso che sia il vero lato positivo degli ordini a catalogo. Sai quante volte mi sono trovato a dover fare dei test “mordi e fuggi” e mi servivano dei componenti che non disponevo ma che ho potuto tamponare il giorno dopo quando mi sono ritrovato tutto comodamente a casa? Un servizio velocissimo, e questo può anche giustificare, a volte, il costo leggermente più alto dei componenti (il servizio veloce ed affidabile in qualche modo lo si deve retribuire, o no??). L’attesa di più giorni, a volte, può essere davvero controproducente perché gli impegni di un progettista (e tu lo sai meglio di me Emanuele) portano lo stesso a ricavarsi degli spazi di tempo in cui effettuare test, fare prove, sviluppare idee immediate, e se ti mancano i componenti o per averli occorre aspettare una settimana, addio…quindi per quanto concerne l’affidabilità, la velocità e la comodità del servizio, credo vivamente che sia un 1-0 per l’acquisto a catalogo.
Ovviamente, ordinare a catalogo ha anche i suoi lati negativi, e ad esempio, per quanto mi riguarda, quello che sento maggiormente più vicino al progettista è la scarsa quantità di stock per componente (non sempre però, diciamo per i componenti un po’ più esotici può essere così, ma se di quel componente te ne servono 200 unità, è probabile che non si riescano ad avere e quindi occorre rifarsi al grande distributore). Questo è si un lato negativo dell’acquisto a catalogo, ma relativamente perché se mi occorrono 200 componenti , di certo non mi serviranno per il giorno dopo, quindi in questo caso posso anche affidarmi al grande distributore conscio però del fatto che potrei andare in contro alle sfighe burocratiche che fanno perdere tempo e fanno variare i prezzi concordati (diciamo però che non è sempre così…non è neanche bene generalizzare per il solo gusto di far comparire un lato negativo costante a carico della grande distribuzione…diciamo che è molto più porbabile incappare in delle sfighe rispetto alla vendita a catalogo dove il prezzo è quello e in 24ore non cambia di sicuro).
Che il futuro sia della vendita a catalogo, non c’è da metterlo in dubbio perché i vantaggi superano di gran lunga gli svnataggi, e su questo sono d’accordissimo con Emanuele. La grande distribuzione, per potersi mettere al passo, dovrebbe cambiare un po’ la politica di gestione degli ordini, dei prezzi, della burocrazia e soprattutto dei clienti stessi. Avere la consegna in 24ore quando il giorno prima si è perso appena 5 min per cercare il prodotto e metterlo in carrello e avere la certezza che il prezzo quello è e quello rimane, rappresenta davvero una grande comodità per il professionista.
Mah, siete proprio sicuri che i distributori a catalogo siano sempre affidabili? Solo a me ogni qualvolta ordino qualcosa da “noto distributore a catalogo mondiale”, quando metto il prodotto nel carrello mi da a stock 5000 pezzi e puntualmente finisce in backorder?
È proprio il caso di ieri: ordine di 60 righe, per quasi 1000 pezzi. 2 prodotti, con rispettiva disponibilità di 3400 pezzi e 410, sono finiti in backorder con consegna per la 30a settimana.
A me in 10 anni mi sembra sia successo solo una volta….
Effettivamente hai ragione, una “non corretta” gestione da parte del webmaster comporta una sicura frustazione per il cliente.
Bisogna però anche dire che a volte questi siti di vendita componenti elettronici a catalogo online sono in sovraccarico. Ed il server sovraccarico gioca sempre brutti scherzi…
Questo dimostrerebbe tra l’altro il successo di tale tipologia di vendita, ma anche che, come per i grandi distributori, anche i venditori a catalogo devono stare al passo con i tempi e con.. la larghezza di banda (e tenere sott’occhio il webmaster 🙂
P.S. hai segnalato la cosa all’azienda?
Sinceramente no. Anche perchè devo dire che questa cosa mi è successo anche con gli altri concorrenti che operano sul nostro territorio. E la sfortuna vuole che come sempre va in backorder quel componente che ti serviva subito. E mettiamoci che non credo sia un problema della piattaforma web, quando improvvisamente 4000 micro spariscono in un sol botto 😉 È un problema di gestione di magazzino.
Non ultimo, aggiungiamoci anche che spesso le 24h sono un miraggio: quando spediscono dal loro magazzino principale (UK) spesso ci stanno pure nelle 24h (oggi per esempio, dell’ordine di ieri dovevano consegnarmi due spedizioni, slittate a domani che sul sito UPS mi dà addirittura 23/6), ma se hanno anche magazzini in altre parti di Europa, allora ho atteso anche 3-4 giorni (Belgio nello specifico). Ho dato troppi dettagli sul distributore? 😛
Sull’affidabilità io non ho mai avuto nessun problema, gli ordini se fatti secondo le regole, vengono spediti il giorno stesso. Ho avuto ritardi per motivi dovuti a condizioni atmosferiche avverse e quindi il coriere non ha potuto consegnare il pacco. ma capita 2 o 3 volte all’anno(sempre quando il componente è urgentissimo!!)
Una volta addirittura UPS, essendo arrivato il pacco dopo la partenza dei furgoni dal magazzino, ha rischedulato la consegna al pomeriggio.
Anche io preferisco di gran lunga il catalogo. La mancanza di programmazione delle produzioni elettroniche di questi ultimi anni, non permette di stare dietro a tempi di consegna astronomici. Sento sempre parlare i venditori di questi grandi gruppi, di consegne previste entro mesi dalla data dell’ordine. Ultimamente pare che i relè siano diventati più preziosi dell’oro, i prezzi sono aumentati e i tempi di consegna sono di almeno 3 mesi. Addirittura mi dicono che per alcuni tipi di relè la consegna è stimata in 12 mesi….le alternative che vengono proposte, con tempi di consegna decenti, sono chiaramente a prezzi raddoppiatie paragonabili a prodotti trovati a catalogo.
Il mese scorso ho comprato 1200 relè a €0,40 trovati a stock, ora ho chiesto una quotazione per averne 2000 prima delle ferie e mi sento dire che devo sbrigarmi ad ordinare per assicurarmi gli ultimi altrimenti le consegne slitterebbero almeno ad ottobre e il prezzo è diventato €0,52.
Non è per niente facile lavorare così…
Come ti dicevo, a me , una cosa del genere è successa solo una volta. Probabilmente sarà dovuta alla lentezza con la quale vengono aggiornati gli ordini evasi, eppure i componenti dovrebbero essere impegnati all’ordine…. mah
Io invece ricordo anni fa, mi sembra era il 2001 (10 anni fa!!!! come passa il tempo)
ordinavo dei componenti elettronici a catalogo, una parte dall’Italia (partivano da Milano) ed una parte da UK. Ebbene, la mattina dopo alle 10 arrivavano i componenti da UK e poi in tarda mattinata quelli da MI.
Certo, sarà stata la vicinanza con l’aereoporto di Cimapino, ma fare un ordine in UK alle 5 del pomeriggio e vedersi consegnare il materiale la mattina dopo verso le 10… non ha prezzo!
P.S. anche io ho dato un po di dettagli…. ma mica siamo sotto censura 🙂
Un grande problema dei distributori (non a catalogo) è sempre stato lo stock. Evidentemente questa mancanza di una larga varietà di items a magazzino ha fatto si, nel corso degli anni, che i distributori a catalogo entrassero nel mercato, anche con prezzi piu alti. Il componente non si trova, ho il lotto di produzione fermo, posso pagarlo anche il doppio!
Con questa chiave di accesso la crescita della distribuzione a catalogo è stata esponenziale e la svolta è chiara, sta tutta nel magazzino pronta consegna.
Allora, o i grandi distributori ampliano i loro magazzini investendo nello stock, oppure la vedo difficile contrastare l’avanzata del catalogo che, accortosi di aver intrapreso la giusta strada, continua ad investire in tal senso!
Non a caso in Italia si contano piu di 5 aziende specializzate nella vendita di componenti elettronici a catalogo!
Chiaramente ognuno di noi fa le sue valutazioni in merito alle esperienze che ha avuto.
In ogni caso i distributori a catalogo stanno riscuotendo successo anche in Italia perchè riescono a supportare al meglio le esigenze dei progettisti elettronici, cosa che i distribotori tradizionali non riescono a fare al meglio.
Le considerazioni di Emanuele mi sembrano pertinenti.
I distributori a catalogo offrono un enorme portafoglio prodotti con consegne in 24 ore senza minimo ordinabile, ma soprattutto tutti i nuovi prodotti e le più recenti tecnologie dei costruttori. Offrono sempre maggiori informazioni tecniche ed il relativo supporto. Per i clienti che gradiscono avere anche un rapporto umano possono anche andare oltre al sito web, offrendo il supporto attraverso persone dedicate nei vari dipartimenti. Per qunto riguarda i prezzi oltre al listino sono in grado di rilasciare quotazioni dedicate.
Questione molto interessante,
anni fa il catalogo era usato solo dai progettisti o da uffici acquisti fannulloni.
Oggi le cose sono cambiate, certa superficialità (concordo con Emanuele) nella gestione del cliente da parte dei grandi distributori credo sia nota a tutti gli addetti ai lavori. O fai i numeri o non ti filo per niente. Ma dato che non sempre si possono fare i numeri e chi fa veramente i numeri va a produrre in Cina (come sopra ricordato) allora posso dire che se la sono voluta. Non a caso negli ultimi anni in Italia si sono catapultati molti distributori a catalogo. E questi mica sono venuti a pettinare le bambole. Passatemi la cattiveria, senza fare nomi, mi sembra di aver visto che tale concorrenza da alcuni distributori sia stata affrontata con tagli drastici di personale. non commento oltre
Dal precedente commento potrei venir classificato come pro-catalogo, invece una cosa la voglio dire anche ai venditori a catalogo.
Dato che parli di relè mi hai fatto venire in mente i prezzi dei rele che stanno a catalogo. Qualcosa di assurdo!!! non è che stiamo parlando come della frutta e verdura al supermercato, che da uno paghi poco le zucchine, tanto ci guadagna sulle pesche. da un altro paghi poco le banane tanto guadagna sulle zucchine….
Per la fortuna della distribuzione elettronica tradizionale, i venditori a catalogo ancora sembrano applicare queste regole (“giochetti” come li chiama Emanuele) ma se cambiano (quando?), allora sarà veramnete finita
Cari miei progettisti,concordo con la maggior parte delle cose che avete detto e spero concordiate con me che le aziende sono fatte di persone e se non vi trovate bene con qualche venditore poco lungimirante della GRANDE DISTI fate bene a trovare un alternativa (bastano 2 click !!).
Vi confido che ho tanti amici nella categoria progettisti e spesso mi hanno ringraziato perche’ li ho aiutati a risolvere problemi che senza i FAE della GRANDE DISTI non avrebbero risolto ( ma d’altronde chi sono i FAE se non progettisti come Voi che sono passati dall’altra parte della barricata ??)
Avete ragione, l’era di internet per certi aspetti ci ha superato e che il catalogo e’ spesso piu’ semplice, ma non dimenticate quante volte avete trovato una nuova soluzione progettuale partecipando ai seminari tecnici organizzati dalla GRANDE DISTI e tutte le volte che vi abbiamo regalato i tool di sviluppo evitandovi di dover giustificare al Vs.capo l’acquisto di nuove attrezzature . Il catalogo e’ importante ma non e’ la soluzione di tutti i problemi.. Continuate a stimolare e punzecchiare la GRANDE DISTI e se un venditore non vi ascolta andate da un altro che ha voglia di ascoltarVi ed aiutarVi ma non dimenticatevi che un po’ vi abbiamo aiutato anche noi a diventare dei grandi progettisti.
Caro Emanuele,
tu parli dell’Italia e si potrebbe immaginare che sia la pecora nera… e invece no! Anche in Svizzera, si, la precisa e bella Svizzera, è la stessa precisa cosa! E posso assicurarti che ho lavorato nel reparto R&D di una ditta del gruppo Swatch, quindi non gli ultimi arrivati! In effetti dopo che il responsabile acquisti si è reso conto che passare ore e ore al telefono con i distributori per tentar di risparmiare non serviva a nulla se non ad aumentare i costi gestionali (eh si, il tempo degli impiegati che passano ore al telefono si deve pagare!) ci ha autorizzati a comandare i componenti direttamente a catalogo.
Altro discorso per la produzione, dove la scelta migliore si è rivelata essere quella di dare il compito dell’approvvigionamento e del prezzo in subappalto. Strano ma vero oltre a risparmiare tempo anche i prezzi erano più convenienti di quelli che riuscivamo ad ottenere direttamente dai distributori. E’ anche logico: le ditte che realizzano e montano i circuiti hanno delle condizioni migliori.
Per noi ingegneri di sviluppo resta comunque la possibilità di comprare da catalogo a prezzi fissi, senza aver bisogno di avere un magazzino e con il vantaggio di riceverli in 24 ore! 🙂
Ciao, Stefano
La nostra piccola ditta di progetti e realizzazioni elettroniche deve ringraziare i cataloghi, per la mia esperienza posso sicuramente dichiarare che se non ci fossero state queste tipi di vendite, noi non saremmo sopravvissuti.
Certo noi siamo piccoli, e proprio per questo tenuti poco in considerazione dai grossi distributori, “ma quante ne ordina?, sa abbiamo un minimo le confezioni non le possiamo dividere” queste sono solo alcune delle risposte avute.
In un progetto si utilizzano vari prodotti di case diverse, spesso distribuiti da diversi rivenditori, ci si trova a dover acquistare, poca roba da tanti.
Negli anni precedenti a questa crisi, “i piccoli” facevano fatica ad essere clienti di questi gruppi distributori, ora in questo
periodo le cose sono un po’ cambiate, non ho mai avuto tante visite di agenti come ora, forse adesso anche questi hanno bisogno di noi !
Per quanto riguarda i FAE, in tutta sincerità’ il comportamento e’ lo stesso, se compri molto ti considerano altrimenti rimani in secondo piano, pertanto viva i cataloghi.