Ancora una volta l'energia solare aiuta l'uomo; con il giungere della stagione calda, è facile notare grandi o piccole piscine, interrate o fuori terra, che riempiono giardini per la gioia di grandi e piccini; ma fondamentale per la salute oltre al controllo delle sostanze chimiche contenute all'interno dell'acqua, è sicuramente il controllo e il mantenimento di una temperatura mite, un ricorso alle energie rinnovabili sicuramente può risultare la soluzione più economica e più adatta.
Per il riempimento di una piccola piscina frame per esempio, servirebbero 3,8 cm cubici per riempire l'intero volume (le dimensioni della piscina sarebbero di tre metri per due per un'altezza di 60 cm), il suo riscaldamento potrebbe costituire un problema per i proprietari, dal momento che per sfruttare la piscina per tutta la stagione estiva anche in giornate meno soleggiate, sarebbe necessario il ricorso ad una tipologia di riscaldamento elettrica.
Riscaldamento elettrico delle piscine
Sia per bacini piccoli che per più grandi si può optare per un generatore di calore, per esempio per una piscina di piccole-medie dimensioni, si può scegliere un riscaldatore elettrico da 2,95 W, da 220-240 V, questo consentirebbe di aumentare la temperatura dell'acqua da 0,5 gradi centigradi a 1,5; semplice da utilizzare, il riscaldamento elettrico si collega, successivamente alla fase di filtrazione dell'acqua e possiede una connessione di un diametro pari a 32 mm, indicato quindi per piscine con volume fra l' 1,52 e i 18,93 mc.
Per una piscina di più ampie dimensioni, è consigliabile un riscaldatore elettrico di più ampie capacità quindi di 3 Kw per un diametro di 38 con resistenza in titanio, compatibile con tutti i sistemi di disinfezione dell'acqua, si collega in serie dietro la filtrazione e si collega ad una qualsiasi presa elettrica da 230 V.
Pompe di calore
Per gli impianti professionali, quali quelli comunali, piuttosto che di club privati, si può optare per l'installazione di una pompa di calore, la quale potrà riscaldare volumi di acqua a partire da 15 metri cubi, partendo da una potenza di 600 W per una potenza restituita di 3000 W, con un coefficiente di performance pari a 5,0 sia per piscine interrate che fuori terra, i costi da sostenere per l'introduzione di un sistema a pompa partono dagli 800 euro, senza contare che sia il riscaldamento elettrico che quello a pompa comprendono dei costi non indifferenti oltre che di manutenzione di energia.
Per una semplice famigliola che vuole fare divertire i propri figli, o godersi un po' di relax nella piscina del proprio giardino, al primo impatto risulta più economico acquistare un riscaldatore elettrico, spendendo soli 100 euro, si genera la convinzione di aver risparmiato e di aver ottenuto il risultato sperato, ma in realtà non è assolutamente così. Compiendo un'analisi più approfondita ci si può rendere conto che per un volume di acqua pari a 3,8 centimetri cubi, ci vorranno minimo tre ore per riscaldare l'acqua, il che comporterà costi molto onerosi sulla bolletta che arriverà a fine mese, specie se si vuole sfruttare la piscina da Maggio fino a Settembre, per questo le energie rinnovabili ancora una volta aiutano l'uomo.
Riscaldamento a pannelli solari
Partendo dall'esempio precedente, per scaldare un bacino di acqua pari a 3,8 centimetri cubi, sarà sicuramente più conveniente acquistare un sistema ad energia solare; il sistema ad energia solare, sfrutta l'utilizzo di un pannello solare, il quale raccoglie l'energia che andrà a riscaldare l'acqua contenuta nella piscina, mediante un sistema di tubazioni. L' impianto è in propilene, e aumenta la temperatura dell'acqua fino a 4 gradi centigradi, compatibile con un sistema di filtraggio indipendente dalla piscina risulta essere sicuramente il sistema più economico in assoluto, dal momento che il costo parte da 120 euro per il riscaldamento dei bacini più piccoli fino ad arrivare a 20000 euro per quelli più grandi. Ultimamente le energie rinnovabili vengono utilizzate per il riscaldamento di impianti idraulici di piscine comunali di grandi dimensioni, riducendo così i consumi e i costi.
Qualche anno fa, prima avevo anche io una piscina gonfiabile abbastanza grande sotto casa, ma in un giorno d’estate l’acqua si scaldava da sola… E poi uno mica si vuole fare il bagno nell’acqua bollente… uno lo fa per rinfrescarsi! 😀 È vero che l’acqua riflette buona parte della radiazione solare che arriva, ma è vero anche che di sole ne arriva tanto! Io non la vedo l’esigenza di usare un sistema di questo tipo. Qualche volta per velocizzare la cosa usavamo un telo di nylon, tipo quelli per le serre, e il risultato era assicurato. oltre a velocizzare il riscaldamento evitava anche che ci finisse sporcizia dentro!
Concordo pienamente,anche se il sistema di riscaldamento dell’acqua della piscina per renderla mite,è parzialmente inutile,perchè come hai detto tu nelle giornate estive l’acqua si riscalda da sola,d altrocanto il sistema di riscaldamento torna utile quando la temperatura ambiente è inferiore ad un intervallo prestabilito da chi vuole usufruire di questo sistema.Le pompe di calore potrebbero essere comandate da una sonda di temperatura,con un apposito termostato.
“per scaldare un bacino di acqua pari a 3,8 centimetri cubi, sarà sicuramente più conveniente acquistare un sistema ad energia solare”….credo sia un errore, 3,8 cm3 li posso scaldare alitandoci sopra :-). Sono comunque d’accordo con Giovanni sull’inutilità di sprecare energia, specie se elettrica, per scaldare l’acqua d’estate perlomeno per impianti casalinghi. Se avessi l’esigenza mi orienterei su tubi solari sottovuoto.
volendo ci sarebbe anche il riscaldatore da 2,95W, in pratica è una resistenza per circuito stampato… il valore sarebbe 16kΩ una cosa del genere riuscirebbe a scaldare di mezzo grado una bottiglia di acqua 🙂