41Total shares Facebook LinkedIn TW Email WApp Telegram AbbonatiNella progettazione di sistemi embedded capita spesso di dover far comunicare due parti di circuito tra loro e ciò può risultare più o meno complicato in base al progetto che si sta realizzando, ad esempio se la comunicazione non deve avvenire all’interno dello stesso dispositivo ma su due o più circuiti differenti, caso in cui sarà necessario ridurre al minimo il numero delle connessioni e rendere massima l’affidabilità della comunicazione. Per motivi che possono essere i più svariati, in alcuni casi non è possibile eseguire cablaggi tra più dispositivi; qui sorge la necessità di adottare una sistema di comunicazione wireless. Scopo di questo progetto, completo e documentato anche dagli schematici, è analizzare il funzionamento del […]
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Bello, bello, bello e ancora bello!
Finalmente un bel progetto completo, sviluppato dall’inizio alla fine, tutto da leggere.
Complimenti.
Complimenti, bel progetto. Riguardo al software e ai suoi malfunzionamenti, esattamente di che parliamo? Quali sono gli errori in questione?
Ti riferisci allo Smart RF Studio?
Se così ti dico che personalmente mi è capitato di utilizzare i valori così come me li ha restituiti il software e di accorgermi poi, a seguito di problemi di comunicazione, che alcuni registri non erano settati correttamente. Se non ricordo male il problema stava sul centro frequenza ma non ne sono sicuro, è successo diverso tempo fa e da quel momento mi sono creato “una base” da cui partire per ogni nuovo progetto 🙂
Anche io vorrei chiedere una valutazione più approfondita su una questione, questa volta riguardo ai componenti parassiti e ai loro valori.
Per il resto, hanno ragione gli altri utenti, l’articolo è bello ed il progetto è “semplice” ma geniale.
Ciao Antonello!
Domanda tanto interessante quanto complessa.
Se ti serve un po’ di teoria sui componenti parassiti ti consiglio di cercare sul web, ci sono moltissimi articoli che ne parlano in maniera molto esaustiva. Forse l’effetto più comune è il crosstalk che in RF avviene anche tra piste vicine.
Per quanto riguarda la stima dei valori dei componenti parassiti è una cosa molto complessa, soprattutto quando si parla di RF in cui la precisione stessa dei componenti è paragonabile ai parassiti.
Ti serve per qualcosa in particolare? Perchè se non fosse così ti consiglio di adottare delle soluzioni già pronte come il modulino di questo articolo, in questo modo “il lavoro sporco dei parassiti” lo lasci fare a chi ha esperienza e strumentazione (due fattori fondamentali!).
Potresti, per favore, segnalarci dove acquistare il modulo FSK TRX 32000985?
Grande articolo!
Ciao johnnydsg e scusa il ritardo nella risposta: ho avuto problemi con la posta e non ho visto le notifiche.
Il modulino 32000985 della MIPOT (http://www.mipot.com/it/dettagli-trx-fsk-trx-32000985a_35.html) io l’ho acquistato in un negozio di elettronica della mia città; se conosci qualche negozio o rivenditore puoi sentire se ce l’ha o se eventualmente te lo procura.
In alternativa puoi contattare direttamente la MIPOT (http://www.mipot.com/it/index.html), loro ti sapranno indicare come poterlo acquistare.
Quale tipo di antenna si deve montare?
Puoi utilizzare come antenna due soluzioni:
1) un semplice filo (magari rigido) di circa 10cm collegato al polo caldo del morsetto (non a massa per intenderci).
2) un’antenna caricata collegata ai due morsetti.
Tutto dipende dalla distanza che devi fare e in che ambienti si trova il tuo sensore.
Personalmente le prove l’ho eseguite senza antenna e copriva tranquillamente 5 metri (in linea d’aria) con diversi muri che facevano da ostacolo; non l’ho provata ulteriormente ma credo che anche senza antenna riesce a coprire una distanza maggiore dei 5m.
Voglio sperare che prima o poi qualcuno risponderà! Non mi sembra di essere stato scortese o di aver chiesto qualcosa di impossibile.
Come detto sopra: scusa il ritardo nella risposta ma ho avuto problemi con la posta e non ho visto le notifiche 🙂
Si certo,
ti risponderà l’autore prima possibile (ma un attimo di pazienza)
Non posso che confermare, d’altronde questo è parte di ciò che facciamo 😉
La verità è che siamo troppo bravi e voi siete diventati molto esigenti 🙂
Grazie a tutti per i complimenti 🙂 date la carica giusta!
Scusate ancora per il ritardo ma come già detto, ho avuto problemi con la posta e non vedevo le notifiche.
Una piccola nota: per questo progetto c’è molto da lavorare sulla durata delle batterie quindi non vi aspettate grandi prestazioni sotto questo punto di vista; questo semplicemente perchè il focus del progetto era sulla trasmissione wireless,
Magari il risparmio energetico può essere spunto di riflessione sul prossimo articolo 🙂
Grazie mille! Ho appena inviato una email alla MIPOT.
Se non riesci a trovare questo modulino, tieni presente che anche altre case ne realizzano sempre con lo stesso chip.
Altrimenti esistono sul mercato molti altri chip che realizzano le stesse funzioni RF.
Il competitor numero uno della Mipot si chiama Aurel 😉
(y)
Complimenti. Chiarissimo ed esaustivo.
Grazie 😉
Articolo molto interessante, complimenti!
C’è modo di scaricare il firmware? non riesco a trovare il link. Grazie
Mi associo. C’è modo di scaricare il firmware?
Ciao johnnydsg. Scusa il ritardo ma il sistema non mi ha notificato il commento.
Se mi dai il tuo indirizzo email ti invio il codice sorgente.
Ciao e scusa ancora per il ritardo.
Ciao Luca,
se posso dare un suggerimento, se sei disponibile a condividere il codice sorgente del progetto, un ottimo sistema sarebbe quello di caricarlo su github o servizi open simili.
Questo, oltre a non costringerti a dover gestire ogni singola richiesta, darebbe visibilità al progetto e permetterebbe ad altri di apprendere e migliorare.
Grazie per il suggerimento anche se non uso molto github. Ad ogni modo questa volta lo mando ad Emanuele che lo allega all’articolo, per i prossimi penso che userò Google Drive o simili.
Ciao
Come faccio a darti il mio indirizzo email in privato?
Scusami per il ritardo ma ho avuto un piccolo incidente domestico. Ora tutto ok.
Come suggerisce Emanuele provvedo ad inviargli il codice così lo inserisce nell’articolo.
Ciao e scusa ancora per il ritardo.
Luca,
se mi invii il codice sorgente lo allego al post.
Provvedo subito 🙂
Scusa il ritardo ma ho avuto un piccolo incidente domestico. Ora tutto ok.
Ciao
Ho contatto tramite email la mipot, ma finora nessuna risposta.
Guarda a questo punto ti suggerirei di percorrere altre strade:
– contattare la concorrente Aurel come suggeriva Emanuele
– provare a cercare nel sito della Texas, sicuramente troverai qualche demo board per il CC1101 (o successive versioni)
– provare ad usare altri chip simili
Complimenti per il progetto in quanto è estremamente dettagliato, di utile interesse e facilmente replicabile. Ti chiedere una sola informazione: che tool utilizzi per la programmazione del microchip? Io ho sempre lavorato con l’ICD3 che è un emulatore/programmatore ottimo, ma avrei l’esigenza di trovare un oggetto un po’ più economico, principalmente per la programmazione. L’ideale sarebbe che utilizzi le stesse linee del micro. Sai darmi qualche consiglio?
Ciao daniele,
io uso sia per programmare sia per il debug il PicKit3, non è il massimo per debuggare ma è molto economico rispetto agli altri tool e se non occorre fare un debug troppo complesso va più che bene. Certo non sostituisce l’ICD3 🙂
Invece secondo me è un valido strumento di programmazione a basso costo, addirittura puoi caricare il firmware dentro il PicKit3, alimentarlo a batteria e programmare i dispositivi senza bisogno del PC.
Non so se ho ben capito la tua frase “L’ideale sarebbe che utilizzi le stesse linee del micro.”, comunque tutti i micro Microchip per essere programmati o debuggati hanno bisogno: dell’alimentazione, del ground, delle due linee di comunicazione bus(tipicamente ICSPDAT e ICSPCLK) e del pin di Vpp; gli stessi pin li trovi su tutti i tool di programmazione o debug.
In realtà sui tool dovresti trovare anche il pin di LVP per la programmazione a bassa tensione (con la programmazione “classica” sul pin Vpp viene applicata una tensione superiore alla Vdd), ma se non la usi non lo considerare.
Grazie del commento, in effetti avevo utilizzato una volta il PicKit3 con una demoboard ma ero interessato alla demo e non all’emulatore. In effetti a me serve qualcosa di economico solo per programmare, e vedendo il PicKit3 c’era la linea LVP che mi ha confuso un po’. Ora mi è tutto chiaro! Grazie!
Inserito allegato con il codice sorgente.