Esistono differenti sensori nel mondo dell'elettronica: siamo giunti al punto in cui possiamo ormai ottenere misurazioni di qualsiasi avvenimento fisico.
Non solo: in ambito medico si sta evolvendo il loro utilizzo per monitorare in particolar modo pazienti che soffrono di particolari patologie.
Ed è proprio in ambito medico che, oltre ad avere applicazioni per tenere d'occhio pazienti con patologie ad alto rischio, si stanno realizzando sensori in grado di aiutarci con le nostre abitudini.
L'Università di Tufts ha cominciato a lavorare su un sensore non invasivo per i denti.
Il loro obiettivo? Monitorare le nostre abitudini alimentari.
Ciao Lorenzo,
complimenti per questa nuova pillola, interessante come sempre.
Il link che hai lasciato nella descrizione del video porta ad un articolo che aggiunge qualche dettaglio, inoltre è riportata una dichirazione che cito testualmente insieme alla fonte ““In theory we can modify the bioresponsive layer in these sensors to target other chemicals – we are really limited only by our creativity,” said Fiorenzo Omenetto, Ph.D., corresponding author and the Frank C. Doble Professor of Engineering at Tufts.”. Detto ciò chiedo: secondo te sarebbe possibile utilizzare questo sensore per analizzare le sostanze che si stanno inalando?
Ciao Silvio,
Grazie mille!
Bella domanda, secondo me si può (di per se esistono già diversi sensori in grado di percepire i gas a cui sono sottoposti) ma ho idea che sia un tantinello invasivo: immagina di avere una specie di piercing nel naso 😀
Sarebbe sicuramente invasivo, ma se pensata ad una applicazione in campo lavorativo potrebbe essere una “valvola” di sicurezza.
Supponiamo per un attimo che sia possibile avere una precisione elevata, in un laboratorio di virologia (tema attuale) inserito nella bocca e nella narici dei ricercatori sarebbe possibile confrontare i “valori attuali” con dei valori di riferimento e in caso di miss-match avvisare il soggetto di trovarsi in forte rischio di contagio, immagino di essere sconfinato nella “fanta-ingegneria” anche se mi sono imbattuto in argomenti che mi fanno pensare potrebbe essere fattibile.
Grazie per avermi risposto, cercherò di seguire il più possibile questo argomento e chissà magari potremmo scambiarci nuovamente delle opinioni.
Saluti
La tecnologia al servizio della nostra vita, non solo per applicazioni mediche o bio.
Grazie. Utili nel futuro.
Molto interessante, attualmente l’articolo dice che il sensore può individuare solamente il glucosio, il sale e l’alcool, che sono poi i tre nutrienti di cui non bisognerebbe mai abusare (per prevenire problemi di salute).
Sarebbe veramente interessante e utile un dispositivo che riesca a calcolare l’introito calorico giornaliero, evitando così l’utilizzo di app.