Team di scienziati prevedono che i satelliti saranno in grado di individuare centinaia di pianeti delle dimensioni della terra 2

I ricercatori dicono che le nuove proposte nel campo satellitare potrebbero rappresentare il prossimo “grande salto” dell'astronomia, l'unico, a detta loro, che possa aiutare a trovare i segni di una vita possibile nell'universo remoto.

Il team di Ricker ha rivelato i dettagli sul progetto TESS durante la prima presentazione pubblica globale all'interno dell'annuale convegno dell'American Astronomical Society tenutosi a Washington il 6 gennaio.

Un mix di scienza e congetture

Winn e il suo collega professore del MIT, Sara Seager, hanno spiegato “la scienza” che sta dietro alla loro stima che TESS sia in grado di rilevare fino a 2.700 pianeti, tra cui diverse centinaia di questi dalle dimensioni simili a quelle della Terra. La stima di come il TESS possa trovare un numero così alto di pianeti è basata su un processo complicato che Winn paragona al modo di contare quante persone ci siano in uno stadio affollato prendendo in considerazione solo gli accendini agitati dal pubblico nel momento in cui, bendati, ci togliamo la benda che avevamo davanti agli occhi: il numero ottenuto dipenderà da quanto è lontano il tuo sguardo e da quanto sia in grado di rilevare una fiamma, come pure da quante persone in realtà stiano agitando accendini in quel momento.

"La prima domanda è una questione fisica." ha spiegato Winn. "La seconda domanda è senza risposta a meno che non vi capiti di sapere esattamente quante persone hanno portato gli accendini."

Aggiungete a ciò il fatto che la fiamma emanata da ciascun accendino può avere una diversa luminosità, così come le stelle possono differire in luminosità e i pianeti possono differire in termini di dimensioni. Questi sono i fattori che si sono dovuti prendere in considerazione per valutare le potenzialità del TESS nel rilevare i pianeti extrasolari in transito.

Per raggiungere la loro stima, gli scienziati hanno fatto un'ipotesi su come molte di queste stelle siano in realtà pianeti in orbita intorno ad altre stelle, sulla base delle informazioni già note sui pianeti giganti come la distanza orbitale e le dimensioni.
"E 'un po' più complicato, ma si assume in questo caso che tutti i pianeti sono ugualmente comuni. E che la loro copiosità sia uguale a quella dei pianeti giganti." Winn ha parlato delle diverse centinaia di pianeti extrasolari giganti che sono stati trovati fino ad oggi.
Gli scienziati hanno poi esaminato congiuntamente alcune proprietà delle stelle e di TESS, come la luminosità delle stelle e le dimensioni delle lenti della fotocamera, per calcolare da che distanza il TESS possa analizzare il transito dei pianeti davanti alla loro stella per riuscire a scoprire quanti di questi abbiano veramente le dimensioni simili a quelle della Terra.

Schneider ha detto che, anche se non ha esaminato i numeri nel dettaglio, ritiene che la stima e la metodologia utilizzata per elaborare la previsione siano di "un ordine di grandezza ragionevole". La convinzione deriva dalla sua esperienza con altri satelliti che hanno cercato in passato pianeti extrasolari.

L'inizio di TESS nel 2007

Il progetto TESS ha avuto inizio nel 2007 quando la NASA ha annunciato il suo piccolo Explorer (SMEX), il programma per le missioni scientifiche utilizzando satelliti per cercare pianeti di piccole e medie dimensioni.
Nel giugno 2008, la NASA ha selezionato il team di Ricker, che include scienziati del MIT, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics e NASA Ames Research Center, per destinare un finanziamento di 750.000 $ per un primo studio di fattibilità. Un anno dopo, la NASA ha scelto di non procedere oltrecon TESS, ma ha detto che il MIT avrebbe continuato lo sviluppo e nel 2009 sarebbe stato in grado di presentare le prime proposte.
Il team di Ricker sta attualmente lavorando per implementare le modifiche alla proposta originaria.

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