
Essere in grado di trasmettere efficacemente l'energia elettrica in modalità wireless, da dispositivo a dispositivo, è stato a lungo il sogno di molti ingegneri in tutto il mondo, fin dai tempi di Nicola Tesla. Anche se questo si è rivelata un’operazione particolarmente difficile solo fino a pochi anni fa, il trasferimento senza fili di energia elettrica che oggi si applica attraverso diversi tipi di dispositivi, ha manifestato anche degli aspetti negativi. Infatti, può dimostrarsi molto pericoloso per alcune persone in particolari condizioni, e anche potenzialmente fatale se usato in modo errato.
È questo proposito che per evitare certi tipi di inconvenienti, è stato individuato un modo nuovo di trasmissione di energia elettrica a distanza che non utilizza i mezzi tradizionali, ovvero quelli basati sul concetto standard di trasferimento di energia in termini di elettroni puri, o da magnete a magnete. Le manipolazioni in via sperimentale che sono state operate in alcuni dispositivi di corrente utilizzando un metodo di trasferimento wireless per mezzo di onde radio e consistono di dispositivi che permettono a delle batterie speciali di caricarsi solamente a contatto. Così un gruppo di ingegneri hanno sviluppato con successo un metodo di trasporto di potenziale senza fili per le gamme di fino a 10 metri (circa 30 piedi) da una base trasmettitore inserito in una presa a muro.
Il trasferimento funziona con un magnete speciale, sintonizzato con la frequenza generata dal trasmettitore all'interno di una batteria o altra fonte di energia per alimentare il dispositivo desiderato. Come il magnete riceve i segnali dal trasmettitore vibrerà, utilizzando l'energia raccolta dal segnale ricevuto. La creazione di fluttuazioni al minuto può essere sfruttata dalla fonte di alimentazione, e poi convertita in energia elettrica utilizzabile internamente al dispositivo.
Il risultato è la possibilità di avere un dispositivo che può avere le dimensioni di una semplice lampadina come anche più complesso, come un telefono cellulare o un computer che possono funzionare senza connessione alla presa elettrica e persino capace, con un tempo di utilizzo prolungato nel tempo, di ricaricarsi a distanza dal trasmettitore e memorizzare l'energia in eccesso all'interno di una batteria predisposta.
Attualmente questo metodo per il trasferimento di energia senza fili è utilizzato in impianti di trasformazione dell'acqua in tutto il mondo, consentendo la sterilizzazione delle sostanze mediante raggi ultravioletti (UV), i quali vengono sigillati all'interno di un bacino di depurazione senza fili esterni o altri collegamenti meccanici che potrebbero potenzialmente corrodere e danneggiare il processo di purificazione. L'energia viene semplicemente inviata da una fonte esterna nel serbatoio sigillato e la luce opera essenzialmente indisturbata fino al momento in cui la lampadina deve essere sostituita con una di nuova.
In termini di applicazione commerciale, nelle residenze, le aziende che producono queste tecnologie sono ancora in fase di completamento per orientarsi ad una rete di distribuzione che comprende consumatori a livello globale, anche se molte di esse dichiarano che questa forma di trasmissione di energia sarà disponibile per gli usi domestici solo nel giro di 2-3 anni, ma a quel punto i sistemi wireless saranno perfettamente sicuri per l’uso da parte di ogni tipo di consumatore. (da Biofuels watch)

Parole Sante Emanuele.
Purtroppo le leggi di mercato non hanno rispetto delle vite umane.
Comunque tempo fà, ho sentito che gli stessi esperimenti si stavano facendo con i laser. Il fine era trasportare energia da terra ad un Satellite.
Uno dei problemi era di eviare che qualcuno si intrufolasse nel flusso prelevando parte dell’energia.
Cosa succede ad organismi presenti nel raggio d’azione? Nessun problema tipo interferenze con pace Makers, apparecchi x l’udito, ecc?
Rudi Ferella @Facebook
Trasmettere elettricita’ attraverso l’etere (anche “solo” per alimentare dei dispositivi elettronici) e’ un’idea che ha sempre assillato e attratto molti ingegneri. Recentemente anche Sony ha dimostrato un certo interesse per questo tipo di applicazioni, realizzando un prototipo in grado di alimentare, via etere, un TV LCD da 22 pollici ad una distanza massima di 50 cm. Il dispositivo sfrutta il principio della risonanza magnetica. A quando i primi TV e monitor senza i fastidiosi cordoni di alimentazione?
vai alla notizia Sony
interessante davvero, tra l’altro tempo fa avevo letto una articolo proprio qui su elettronica che accennava la possiiblità di trasmissione di energia wireless. Se lo ritrovo lo posto..
L’argomento è molto interessante ed allo stesso tempo molto delicato.
Tutti vorremmo un mondo senza fili, ma purtroppo al giorno d’oggi questo non è possibile (a livello di trasferimento di energia elettrica) se non a livello sperimentale.
Come da altri articoli qui pubblicati
Cosa è Witricity
Energia elettrica wireless
gli esperimenti sono molti, ma da nessuna parte si parla di sicurezza, intesa come Safety, in particolare del cervello umano!
Per non essere catastrofista, cercherò di attenermi ai fatti.
50 Anni fa fumare era un MUST, i divi di Hollywood fumavano e, si diceva, per diventare uomo, devi titar giù delle boccate, senza tossire.
Oggi sui pacchetti di sigarette la legge obbliga a raffigurare la morte….
Oggi nelle istruzioni dei telefoni cellulari è ben specificato che la casa costruttrice NON è responsabile di eventuali danni provocati dalle onde radio, ed alcuni addirittura di limitarne l’utilizzo nel tempo e di non tenerlo a meno di 2,5 cm dal corpo!
Beh, le cause perse dalla PhilipMorris hanno fatto presa….
Quindi ad oggi ancora non è chiaro se le onde radio dei cellulari facciamo male oppure no, ma essendo onde ad alta frequenza non è difficile ipotizzare che provochino un riscaldamento delle aree attraversate, e se queste aree, tramite il nostro orecchio siano zone indifese del nostro cervello… ci andrei piano a fare finta di niente e UTILIZZEREI L’AURICOLARE (con il filo almeno quello).
Arrivando al punto direi che la comunità scientifica ha già un bel nodo da sciogliere (ed una battaglia da combattere contro le “PhilipMorris” di oggi) e che future trasmissioni di corrente elettrica dovranno, a mio avviso, essere svolte in parallelo a studi sugli effetti
eventualinegativi per l’uomo.Al MIT hanno acceso una lampadina da 60W senza l’utilizzo dei fili, trasmettendo energia ad una frequenza di 10Mhz (non tanto alta ma nemmeno bassissima) e, tra generatore e lampadina la mano sicuramente ce la metterei, ma la testa assolutamente no!
Credo ci possa essere dei fattori comuni sul metodo di spostare dei grossi massi,ottenuto da un generatore costruito con un blocco motore di auto,e da un ricevitore posto sopra il treppiede usato come paranco.
Ed, usava delle bobine di rame e compensatori,come un circuito ricevitore delle radio.
Ma non si sa ancora che tipo di frequenza usava per eliminare la gravità.
Non so se sono state fatte ricerche con il generatore originale, usando strumenti di verifica moderni.
A proposito; pare che conobbe Nikola Tesla.
Mario