La navigazione assistita oggi è più precisa grazie all’SL869.

Un nuovo dispositivo orientato alla navigazione assistita è disponibile sul mercato e le sue specifiche peculiari lo rendono incredibilmente interessante. In questo articolo analizzeremo l'SL869 a partire dalle caratteristiche generali della famiglia, prodotta da Telit, per poi scendere nel dettaglio e capire per quale motivo questo esemplare in particolare risulta così interessante e versatile. Buona lettura.

La famiglia xL869 di Telit, come vedremo in questo articolo, offre diversi vantaggi al progettista: dalla selezione accurata delle diverse tecnologie GNSS fino all'intercambiabilità dei dispositivi e all'adattabilità del formato del package. Fa parte di un intero portfolio di dispositivi di posizionamento che possono essere integrati all'interno di moduli cellulari e device portatili più in generale.

Quello di cui parliamo oggi è il modulo Jupiter SL869 V2, un esponente della famiglia SL869 che è basato su Mediatek MT3333; si tratta di una soluzione low-power che si dimostra davvero molto valida.
Una delle caratteristiche fondamentali del modulo è la sua facilità di integrazione soprattutto in dispositivi alimentati a batteria che quindi hanno bisogno di un bassissimo consumo di potenza per un funzionamento ottimale.
Il ricevitore è stato progettato per applicazioni che non richiedono il supporto per TRAIM oppure dead reckoning, connessioni CAN o anche USB.
SL869 V2 permette ai suoi utenti di progettare per inserire nel sistema le soluzioni JN3, SL869 oppure proprio SL869 V2; tutto questo dipende dalle features di cui il progettista ha bisogno. Ciò vuol dire che è possibile sostituire JN3 ed SL869 quando se ne abbia l'esigenza all'interno del progetto stesso continuando a godere delle stesse caratteristiche. Ciò va fatto, naturalmente, però, tenendo d'occhio alcune semplici regole applicative (tutte documentate).
Viene garantito il completo supporto per GPS, QZSS e Glonass ed è anche completamente compatibile con Galileo e Compass/Beidou.

Esistono ben due varianti dell'SL869 V2 che permettono contemporaneamente il tracking GPS con Galileo e Glonass oppure GPS e Compass/Beidou.
I dati sul posizionamento vengono forniti e comunicati tramite protocollo NMEA su interfaccia UART standard.

Il modulo supporta l'ephemeris file injection (A-GPS) allo stesso modo del sistema SBAS (acronimo che sta per Satellite Based Augmentation System); entrambi i sistemi, naturalmente, concorrono al perfezionamento dell'accuratezza nel rilevamento della posizione, rendendolo sempre più attendibile.

Il software che gestisce il motore a bordo è in grado di effettuare la predizione locale delle effemeridi con tre giorni d'anticipo a partire dai dati resi disponibili in broadcast dai satelliti GNSS. Il modulo, infatti, riceve e memorizza tali dati grazie alla sua memoria Flash interna.

E dopo questa breve introduzione, vediamo quali sono le caratteristiche principali del modulo e perché, in effetti, è una soluzione davvero interessante:

  • basato su core Mediatek MT3333;
  • 10 Hz Navigation, SBAS, 1PPS;
  • porta: UART.
  • Bande di frequenza: GPS (L1), GLONASS (L1, FDMA), Galileo (E1), Beidou (B1);
  • standard: NMEA;
  • 33 canali di verifica del tracciato;
  • accuratezza della precisione (CEP50): 3 m;
  • TTFF (Time to First Fix) @ -130 dBm: 1 s (hot start), < 35 secondi (cold start);
  • A-GPS: predizione effemeridi locale;
  • A-GPS: effemeridi predette dal server;
  • reiezione del Jammer;
  • EGNOS, WAAS e MSAS.

La descrizione di questo strumento continua con le sue caratteristiche fisiche e quindi, innanzitutto, parliamo delle sue dimensioni: 16 x 12,2 x 2,4 mm, ovvero piuttosto contenute. Il tutto per un peso di appena 1 g. Il package è LCC da 24-pad.
Per quanto riguarda, invece, il range di temperatura caratteristico, sia quello operativo sia quello di conservazione si estendono da - 40 fino ad 85 °C.

Delle caratteristiche elettriche possiamo dire che il consumo di corrente si attesta nell'ordine dei mA ma naturalmente tutto dipende dal regime di funzionamento:

  • in fase di acquisizione, il valore tipico è di 30 mA (GPS + GLO);
  • in fase di tracciamento, il valore tipico è di 25 mA (GPS + GLO);
  • in stand-by il consumo è inferiore a 10 uA.

Non soltanto il valore di consumo di corrente cambia ma anche la sensibilità del dispositivo che vale -148 dBm in fase di acquisizione, -163 dBm in fase di navigazione e -165 dBm in fase di tracciamento.

L'alimentazione deve essere compresa tra un minimo di 3 ed un massimo di 3,6 V.

Dall'utilizzo di questo modulo possono derivare diversi vantaggi, primo tra tutti il fatto che la mappatura è eseguita su più costellazioni e ciò rende la navigazione estremamente accurata anche in ambienti dove la visibilità non è perfetta, come quelli urbani estremamente popolati. Il fatto che sia supportata la navigazione assistita grazie ad "Extended Ephemeris" così come la generazione a bordo delle stesse rende il TTFF molto più veloce.
Inoltre, un vantaggio che si intuisce da quanto detto prima sulla possibilità di sostituire il modulo è rappresentato chiaramente dalla compatibilità con tutti i dispositivi realizzati con lo stesso footprint 12 x 16.

Niente male, non trovate?
Che ve ne pare di questa soluzione? Che cosa ne pensate?

 

Per ulteriori informazioni potete scrivere a questa email: [email protected]

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2 Commenti

  1. Avatar photo Antonello 8 Aprile 2014
  2. Avatar photo Piero Boccadoro 9 Aprile 2014

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