
Anche questa settimana abbiamo in palio un Raspberry PI da assegnare all'abbonato che descriverà nei commenti l'applicazione migliore. Commenti che saranno votati dagli stessi abbonati. In bocca al lupo a tutti ed in particolare a chi ha già partecipato in passato senza riuscire a vincere, inoltre per voi un piccolo suggerimento: non fate copia/incolla del vostro commento precedente, se non avete vinto, forse l'applicazione che avevate in mente o la relativa descrizione andrebbero riviste 😉
Abbonarsi conviene, non c'è dubbio, oltre ad avere tutti i vantaggi descritti qui e quindi la possibilità di scaricare l'EOS-Book in PDF ePub e mobi (questo l'ultimo numero uscito) avrete anche la possibilità di vincere un RaspberryPI, l'ennesimo che mettiamo in palio. Ormai abbiamo assegnato decine di schede, anzi le state assegnando voi, votando voi stessi il commento migliore!
Cosa aspetti quindi, partecipa subito inserendo un commento,e, se non sei abbonato... ABBONATI!
Ti piacerebbe avere il RasPI e poterci "giocare" ma non sai da dove iniziare?
Ecco delle interessanti guide per poter iniziare a "smanettare" con questo gioiellino dell'elettronica e diventare un vero MAKER!
Raspberry PI tutorial: installazione distro, configurazione e stampa
Embedded GNU/Linux partendo da zero: test sulla Raspberry Pi
Raspberry PI tutorial: navigazione in internet e controllo remoto
RaspberryPI Tutorial: realizziamo il nostro “DropBox” con RasPI!
RaspberryPI: controlliamo il Media Center con un comune telecomando IR!
Come ricevere GRATIS la scheda Raspberry PI?
Basta semplicemente essere Abbonato al progetto EOS-Book (se non lo sei ancora abbonati ora, costa poco più di un caffè ed avrai tantissimi vantaggi) e poi descrivere qui sotto nei commenti quale è la tua idea di applicazione per questa demoboard. L'idea più originale, ma anche verosimile, verrà premiata con la board. Te la spediamo noi a casa gratuitamente, tu dovrai soltanto..... utilizzarla e come da regolamento, inviarci uno scritto sull'utilizzo, anche semplicemente un "getting started" o "la prima messa in funzione con lampeggio di un led" insomma niente di complicato, vogliamo solo essere sicuri che il vincitore la utilizzi veramente!
E adesso, la parola spetta a voi: che cosa ci vorreste fare?
Sappiate che l'unico limite all'utilizzo di questa scheda è la vostra immaginazione per cui incominciate ad immaginare cosa farci e lasciate che le vostre dita lo descrivano nei commenti.
La migliore e più originale idea vincerà ed a sceglierla sarete proprio VOI!

Questa volta partecipo anche io! Devo dire sinceramente che sono sempre stato un po’ scettico con i concorsi, ma vista la serietà di questo blog ed il numero di Raspberry PI già vinti, allora devo ammettere che mi sono deciso.
La mia idea è di realizzare una interfaccia di controllo per un sistema domotico. Mi spiego meglio:
Il Raspberry PI collegato al televisore potrà visualizzare la piantina della casa con i vari sensori attuatori. Poi, tramite il mouse o la tastiera (ma anche il telecomando visto l’interessante progetto che avete presentato un paio di giorni fa) sarà possibile attivare/disattivare i vari dispositivi in giro per casa (accendere/spegnare le luci alzare/abbassare le tapparelle ecc.) inoltre i sensori potranno fornire utili informazioni ad esempio sulla temperatura interna/esterna ma anche sui vari sensori o contatti antifurto, quindi sapere se una porta piuttosto che una finestra è aperta o chiusa.
Quindi il sistema che ho in mente integrerebbe l’impianto antifurto. Tutto gestibile dal televisore + telecomando tramite il Raspberry PI. Praticamente avremo un pannello sinottico interattivo sul televisore.
Tecnicamente ho pensato che l’interfaccia con l’impianto domotico può passare attraverso i GP I/O sfruttando quindi la periferica UART che è disponibile oppure la I2C.
Generalmente i sistemi domotici lavorano su bus RS485 quindi si tratterebbe di inserire un convertitore UART-RS232-RS485 oppure trovare un sistema domotico con interfaccia I2C.
Questa la mia idea, spero vi sia piaciuta!
Si potrebbe realizzare con una webcam ed un raspi uno scanner di documenti che dopo aver fatto la foto del documento esegua l’ocr utilizzando tesseract e opencv per ottenere una qualità del testo estratto prossima al 100%.
Ci ho pensato anche io 🙂
La webcam dovrebbe essere in alta risoluzione. …
si almeno 5 megapixel per il focus potrebbe essere autofocus o anche con fuoco manuale montata su un cavalletto
Scusate, forse la mia è una domanda idiota ma io non ho capito una cosa:
se viene rimessa in palio la stessa scheda di una “edizione” precedente, tutti i progetti che c’erano già (con i loro progetti) e che non hanno vinto sono automaticamente riconsiderati in gara oppure i progettisti devono riproporsi, anche solo con lo stesso progetto?
Forse me la sono persa io questa cosa ma nel regolamento mi sembra che non ci sia…
Giusto?
Ciao Boris, da come ho intermpretato io la cosa ogni volta é una nuova gara. Nessuno ti impedisce di ripresentare il tuo vecchio progetto, magari con piú dettagli o spiegato meglio (allo scopo di farti votare), ma devi comunque ripartecipare. Almeno io credo sia cosí.. Dai apri il casseto delle idee e pescane una!! :):)
Ciao
Esatto.
È giusto.
Ogni volta è una gara nuova ed ogni idea può essere riproposta.
Anzi, quelli che non hanno vinto “per poco” immagino saranno più motivati di altri a riproporre un loro progetto. 😀
Ad ogni modo, che dire: voi proponete, e che vinca il più votato! 🙂
Sono anni che penso a come fare qualcosa di domotico, ma tutte le volte mi arrendo ai problemi dei sensori distribuiti. C’è uno standard che si chiama EIB che conosco anche, basato su una trasmissione seriale modulata sul segnale 24V, ma ha parecchi limiti, in primis la velocità di trasmissione, poi il 24V alimenta malapena gli ingressi e per tutto il resto occorre sempre fare delle alimentazioni secondarie, con un dispendio di alimentatorini che poco o tanto fanno girare il contatore. Poi il cablaggio è invasivo, e occorre portare tutti i carichi in un punto dove si mettono poi dei rele per pilotare la potenza. Questi dispositivi EIB sono anche piuttosto costosi e per una abitazione esistente occorre rivedere completamente l’impianto.
Le funzioni che più mi interessavano erano legate all’uso intelligente dei carichi per evitare di superare i 3kW, dando priorità agli utilizzatori, ma anche la temporizzazione delle luci, lo spegnimento automatico.. le idee sono veramente tante, ma credo che il limite sia proprio la periferia!
Allora, il nostro campanile ha un vecchissimo sistema per suonare le ore con 2 campane e in più tramite un sistema di trombe a compressione “simula” i vari suoni dei vari servizi liturgici e un congegno meccanico muove le grandi lancette sulla facciata del campanile. C’è un vecchio nastro a ciclo continuo multipista e dopo 40 anni di servizio è quasi alla frutta..
La mia idea è quella di fare un dispositivo semplice che si allinei sempre al servizio DCF77 per sincronizzare l’ore (e nessuno poi puo più dire che è avanti o indietro..), disattivando il suono delle campane nelle ore notturne, e poi un sistema semplice a prova di parroco, che permetta di programmare i suoni delle campane, che ovviamente campionerei dal campanile con i veri campanari, questo permetterebbe di avere un dispositivo che potrebbe sostituire l’attuale. Che ne dite?
La mia idea è quella di scrivere un mini tutorial sull’uso e sulla programmazione della RaspberryPI.
Capisco che non si tratta di un’idea innovativa… ma troppe volte mi ritrovo a seguire corsi o tutorial che non seguono una via “for dummies”.
Una sola linea di codice non commentata o una nome di un chip lanciato li per gioco mi hanno spesso indotto a fare lunghe ricerche su internet perdendo tempo e la pazienza (che in questi casi si riduce quasi allo 0).
Inoltre ci troviamo in un ambiente misto dove l’elettronico si trova davanti un modo linux inesplorato e l’informatico si trova davanti un misto di componenti e tecnicismo elettronico a molti sconosciuto.
Vorrei aggiungere che personalmente non ho mai giocato con la Rasp quindi chi miglior dummy per scrivere un tutorial for dummies?!
buon lavoro
Dopo un certo tempo di lontananza da EMC, torno a proporre una mia idea di utilizzo delle capacità della RasPI, per un progetto a metà tra una applicazione per mettere alla prova un audiofilo che pretende di udire le più flebili sfumature di uno strumento, ed un diagnostico pseudo medico, per verificare la capacità auditiva di un soggetto, sia nel discriminare le frequenze audio (20-20Khz) a diversi livelli di volume, che distinguere tra un rumore rosa o un rumore bianco.
In pratica con una applicazione che gestisca i vari file audio con pattern pre-caricati su file system in formato flac (per la massima fedeltà audio), il soggetto da testare dovrebbe mettere delle cuffie (anch’esse di ottima qualità) e pigiare un pulsante (sfruttando ad esempio una delle porte di I/O della RaspPI) appena riconosce un suono udibile.
Il grosso del lavoro verrebbe fatto dall’applicazione (es Android) per costruire un set randomico di test con livelli (progressivamente più alti) e suoni (totalmente randomici) per essere certi che il soggetto non possa “barare”.
Lo strumento così fatto, dotato di un display lcd per la gestione del menù e la presentazione dei risultati, si presterebbe comunque anche per testare la fedeltà degli impianti audio, ad esempio munendo la RasPI di un microfono per poter comparare la frequenza emessa da quanto reso dalla catena ampli-casse.
Ciao Boris,
il fatto di mettere in palio la stessa scheda di una “edizione” precedente NON significa che si è giustificati a fare copy/paste della propria idea. Sarebbe opportuno prendere atto che alla community NON è piaciuta l’idea oppure NON è stata presentata in modo adeguato e quindi un copia/incolla NON risolverebbe la cosa 😉
La mia proposta per l’impiego di RaspberryPI unisce le applicazioni automotive con i sistemi di intrattenimento audio e i devices elettronici personali. Studio ingegneria elettronica al Politecnico di Torino e ho pensato a questo progetto facendo riferimento ai concetti delle lezioni che sto seguendo. Sperando di fare qualcosa di utile voglio dare uno sviluppo pratico a quanto ho imparato in teoria.
La mia idea è di alloggiare un Raspberry nell’auto e collegarlo in primis all’autoradio, direttamente o attraverso una scheda audio esterna, quindi a seconda delle necessità ai vari dispositivi elettronici quali luci, riscaldamento, climatizzatore, sedili riscaldati. In più possono essere aggiunti un modulo gps, un’interfaccia OBD2 (per la raccolta di dati diagnostici in tempo reale), sensori di temperatura e quant’altro.
La connettività del sistema è fornita da un adattatore wifi, che permette di raggiungere l’hotspot dello smartphone, oppure per una soluzione più dispendiosa con una internet key dedicata.
Il sistema è headless, l’unica interfaccia inclusa è un display lcd alfanumerico che riassume lo stato del sistema ed eventuali messaggi prioritari. L’utente userà un tablet o uno smartphone connesso in wifi per interagire attraverso un’interfaccia remote desktop.
Il risultato è un terminale che aggiunge un player mp3, un ricevitore per web radio o spotify all’autoradio, permette un controllo attraverso lo smartphone di alcune funzioni dell’auto e visualizza informazioni sullo stato di marcia, sul percorso e sulle condizioni ambientali. Unisco al tutto un progetto nel cassetto: un analizzatore di consumo di carburante in relazione alla marcia inserita, al grado di pendenza della strada e alla velocità. In questo modo si può consigliare a chi guida di cambiare marcia oppure ridurre la velocità da 130km/h a 120km/h per ottimizzare i consumi.
Le caratteristiche particolari sono configurabili nei modi più disparati, a partire dal’ OS: in prima analisi ho pensato a Raspbian o Android.
Ciao a tutti.
Forse l’idea che propongo non è attinente al concorso e non sarà sicuramente la più originale e, visto i commenti posti dagli altri utenti, neppure quella più interessante, però dato che la raspberrypi mi interessa e non mi dispiacerebbe averla partecipo pure io.
Sono un utente gnu/linux da un pò di tempo e quindi vedere una scheda come questa (diciamo tutto incluso) che ha le funzionalità di un mini pc e che si presta molto bene a funzionare con il sistema operativo open source del pinguino, per me è una gioia. Già da un pò di tempo mi è venuta l’idea di personalizzare l’aspetto grafico dell’os che utilizzo quotidianamente sul pc desktop di casa e visto che la raspberrypi è un mini pc con su una distro gnu/linux, vorrei transferire il progetto su questa, così da avere una distro con un aspetto più gradevole (questo secondo un mio punto di vista). L’idea principale è quella di modificare il set di icone standard che vengono utilizate così da uniformare l’impatto grafico, così come modificare i colori, lo sfondo, l’aspetto della barra del menu e così via. Poi magari se il progetto si evolve si può modificare l’intero os, al di là dell’aspetto grafico, stabilendo quali software o applicazioni trovare installate dall’inizio o magari personalizzarlo per un uso specifico.
Ciao a tutti,
come molti, anche io sono un amante degli animali ed in particolare di quei teneri felini che ci tengono sempre compagnia.
Da quando mi sono trasferito per studiare all’università però, le mie due gatte non mi possono più riempire il bucato di peli o assordarmi con le loro fusa.
Il progetto che qui propongo è di realizzare un sistema di webcam sparse nei punti chiave (lettino e ciotola del cibo) della casa delle mie gatte (e dei miei genitori), per poter in qualunque momento e in qualunque città io mi trovi, le mie due belle feline.
Il progetto però si prevede essere il più low cost possibile: nel caso in cui ricevessi in dono la Raspberry Pi infatti, non dovrò far altro che rispolverare, a costo zero, le numerose webcam esterne acquistate negli anni ed accantonate dopo l’avvento dei notebook e tablet con webcam incorporate.
Il progetto prevederà i seguenti step:
-realizzazione delle librerie per poter interfacciare le webcam alla Rasberry Pi.
-creare una applicazione web server visibile dal web in modo che ogni client possa ricevere lo stream video della webcam.
-utilizzando dei motorini (ricavati anche questi a costo zero da vecchie mini4WD) permettere al client di ruotare le webcam.
Questo è quello che mi è venuto in mente durante il pranzo pasquale, insieme alla famiglia e le povere gatte a cui tanto manco e tanto mi mancano, e grazie a Review4U per l’ispirazione 🙂
SCOPO DEL PROGETTO :
Realizzare un robot anfibio in grado di muoversi sia sulla terra ferma che nell’acqua, dotato di un’intelligenza artificiale gestita dalla scheda RASPBERRY PI e con un controllo motori e movimento delegato ad un Arduino interfacciato direttamente ad esso.
REALIZZAZIONE :
Implementare un’Intelligenza Artificiale con Raspberry PI in grado di riconoscere gli ostacoli tramite scansioni continue (almeno 10/sec) effettuate dalla webcam a bordo, magari una PI Camera (http://www.wired.co.uk/news/archive/2013-03/06/raspberry-pi-camera-released) e da dei sensori di contatto (quando si tocca un muro o si viene disturbati da un evento esterno, altro veicolo o animale domestico!).
L’IA deve essere in grado di riconoscere e trovare un oggetto (es: una bandierina rossa), posta entro una certa distanza da essa (diciamo un cerchio con un diametro di 15 metri), anche non direttamente raggiungibile (bandierina posta all’uscita di un labirinto); deve essere in grado di tracciare una mappa dell’ambiente che la circonda (muri del labirinto e/o oggetti inanimati) costruendola pian piano in seguito all’esplorazione che deve essere in grado di fare in modo autonomo riconoscendo ed evitando le zone dove é già passata prediligendo le aree sconosciute e non ancora battute.
L’IA é accessibile tramite segnale Wifi su una rete Ad-Hoc (per una connessione punto-punto) o tramite un access point esistente dove pubblica, tramite server web, qualcosa di piccolo e veloce, non certo apache (forse questo: http://www.lighttpd.net/) una pagina html che rigenera autonomamente ogni secondo con l’immagine della mappa che ha costruito/riconosciuto e con le ultime 15/25/50 immagini (in miniatura, composte a mosaico) registrate dalla webcam.
Da Pc, portatile, iPhone, Android, Kindle e qualsiasi dispositivo in grado di aprire una pagina web e visualizzare un’immagine é possibile monitorare il LAMPONE ANFIBIO ed eventualmente interagire con esso tramite la pressione di alcuni pulsanti (intendo bottoni virtuali disegnati nella pagina web!)
Deve chiaramente dialogare tramite GPIO con un Arduino deputato alla gestione dei motori e dei sensori di contatto a cui delega tutta la logica di movimento e l’azionamento della parte meccanica (in questo modo, dovendo lavorare parecchio come AI, siamo certi che l’azionamento dei motori sarà effettivamente real-time senza alcun rallentamento dovuto ad improvvisi picchi computazionali).
L’alimentazione a batteria dell’intero circuito consente l’inserimento di quest’ultimo in una confezione a tenuta stagna (avete presente quelle scatole di plastica per conservare il cibo nei freezer?).
Se NON ci credete, guardate qui (http://www.tomshw.it/cont/news/raspberry-pi-e-arduino-insieme-in-un-robot-subacqueo/44767/1.html), sono arrivati terzi ad un concorso mondiale !!!
Per il movimento all’interno di un liquido si aggiungono 4 eliche (2 poste in orizzontale e 2 poste in verticale).
Il movimento in acqua in effetti presenta una serie di problemi da risolvere e lascia spazio ad alcune considerazioni :
– il peso specifico complessivo del veicolo deve essere di poco superiore ad 1, in questo modo andrebbe lentamente a fondo (se galleggiasse, non riusciremmo a muoverci non essendo le eliche completamente in acqua); per tornare a galla dovrebbe essere sufficiente un leggero azionamento delle eliche verticali a compensazione del naturale precipitare del veicolo verso il fondo della vasca (con un pò di sabbia in un sacchetto e dei contrappesi non ci dovrebbero essere problemi a trovare il peso giusto).
– la connessione al dispositivo via wifi non dovrebbe comportare problemi essendo di materiale plastico l’involucro a tenuta stagna (quindi nessuna attenuazione del segnale radio), rimane da valutare l’autonomia della batteria che oltre alle 2 schede deve anche alimentari i motori e le eliche.
– i motorini di movimento e le eliche a tenuta stagna costano ovviamente di più mentre per la connessione verso la scheda/box bisogna pensare a dei cablaggi anch’essi a tenuta stagna.
Che ne dice, ci state? Ho conquistato il vostro voto ?
Io ci riprovo!
Petit Fleur
Prossimi passi :
– Vincere il contest (per questo mi dovete aiutare voi!)
– Schematizzare il progetto hardware e meccanico
– Schematizzare la logica del software e dei moduli da sviluppare
– Programmazione dell’Arduino e del software di azionamento meccanico rtos
– Sviluppo del software di IA per Raspberry e dell’interfaccia Pi <-> Arduino
– Implementazione del movimento a terra e del riconoscimento di un oggetto
– Implementazione del software di tracciatura mappa e degli ostacoli in essa presenti
– Implementazione del software di risoluzione di un labirinto
– Costruzione della parte antifia e del contenitore stagno per le schede
– Implementazione del software anfibio di tracciatura mappa
– Implementazione del software anfibio di risoluzione del labirinto
” Deve chiaramente dialogare tramite GPIO con un Arduino deputato alla gestione dei motori e dei sensori di contatto a cui delega tutta la logica di movimento e l’azionamento della parte meccanica (in questo modo, dovendo lavorare parecchio come AI, siamo certi che l’azionamento dei motori sarà effettivamente real-time senza alcun rallentamento dovuto ad improvvisi picchi computazionali). ”
Anch’io sono alle prese con la realizzazione di un robottino composto da un SoC tipo RB pi e Arduino Due. In questo commento http://it.emcelettronica.com/arduino-due-gratis-con-review4u#comment-29856 specificai che per il controllo dei motori e, soprattutto, dei sensori di prossimità l’uso di Arduino era dettato più che altro dal fatto che le librerie per la gestione dei GPIOs della scheda Olimex non erano ancora pronte. Poi, andando più a fondo nello studio del progetto ho capito che , considerando che Linux non è un RTOS, tale configurazione mi dava la possibilità di avere cmq una sorta di controllo in real-time delle perifiche di input e di output.
Non ero proprio sicuro che questo ragionamento filasse, tu però me ne hai dato la conferma!!
Ho una domanda però: perchè far dialogare Arduino e RB Pi tramite GPIO e non direttamente USB ?
Posso votare questo (progetto)? 🙂
Pur partecipando al concorso (a questo punto riproverò questa settimana), mi vedo costretto a votare questo progetto 🙂
Nicola, non solo mi hai fatto sorridere molto con il “sistema a prova di parroco”, ma ritengo che il tuo sia tra tutte le proposte, quella veramente più utile e renderà i tuoi compaesani felici. Poi guardare un campanile e poter dire che il sistema che lo controlla è stato fatto con le proprie mani, mi sembra una cosa inappagabile! (e magari il sistema resisterà per altri 40 anni! )
ciao
Il mio voto va quà, all’ idea del campanile.
😉
Fiorellino in quanto ad ambizione non scherzi proprio… :):):) ;)….
Io voto per il tuo progetto ma…..PUBBLICA TUTTO !!!! :):):) Voglio seguire passo passo !!!
Ti auguro un futuro al JPL della NASA!!
Ciao!
Io voto per questo progetto.
Anche il mio voto va a te.
In bocca al lupo
Effettivamente è notevole ma tu mi sembri addirittura più entusiasta di lui… 🙂
Si il ragazzo mi ispira… secondo me promette bene… é vulcanico nelle sue idee e ha voglia di fare… spero che ci faccia vedere delle belle cose… e poi se non si punta sui giovani….
Dovendo scegliere, rimanendo nel campo audio, preferisco farlo per una “Santa causa” 🙂
Grazie per la tua preferenza Giorgio!
Questa volta è proprio dura….
Non me ne vogliano gli altri ma tra questo progetto e quello di Petit ho fatto fatica a scegliere, devo confessarlo!
Però…. ho scelto 😉
Vorrei premiare col mio voto le idee chiare, l’esposizione e l’organizzazione di questo progetto.
In bocca al lupo.
Io voto per questo progetto! Buon lavoro
Quando ho scritto l’idea del progetto non è che avevo appena preso una sonora campanta in testa, ma il problema è reale, vivo in un paesino della provincia di Ferrara che ha subito il recente sisma, e fortunatamente il nostro campanile è rimasto in piedi ma attorno al mio paese decine di campanili sono crollati o resi inagibili e il problema dei segnali per le messe in effetti c’è… il nostro ha un nastro magnetico a 4 piste a ricircolo che sta dando gli ultimi, e so che a breve mi chiederanno di fare qualcosa… ovviamente a costo zero.
Prima pensavo di metterci un portatile di recupero, ma poi mi è venuto in mente che potevo fare qualcosa di più “serio” da passare anche ai vicini…
A tutti quelli che mi hanno dato la loro fiducia/il loro voto un immenso GRAZIE !
Per quanto riguarda la pubblicazione di tutto ciò che riguarda il progetto, NON abbiate dubbi, vi terrò informati anche perché avrò bisogno di consigli ed aiuto per risolvere una marea di problemi minori man mano che mi si porranno dinanzi.
Per Luigi che mi chiede:”…perchè far dialogare Arduino e RB-Pi tramite GPIO e non direttamente USB ?”
La ragione principale é che vorrei far colloquiare le due schede a basso livello, quindi su bus SPI oppure come ho deciso io simulando un bus parallelo con i GPIO PIN; alla fin-fine RB-Pi deve solo ‘comunicare’ se e quali motori deve azionare la scheda Arduino per il prossimo 1/10 di secondo; il numero di I/O esistenti consente di dedicare ad ogni singolo motore/elica un I/O, più alcuni di controllo (ad esempio per impostare 4 livelli di velocità con 2 pin : 00 -> motori fermi, 01 -> velocità bassa, 10 -> velocità media, 11 – velocità alta) e /o di emergenza (sensore di contatto attivo).
Usare una porta USB e’ poco conveniente (RB-Pi ne ha soltanto 2 e a noi servono per la chiavetta Wifi e per la WebCam), richiede comunque di predisporre su un entrambe le schede di un protocollo di comunicazione da scrivere da zero per lo scambio di messaggi utili a stabilire se e quali motori azionare e se e quali allarmi sono scattati.
Avrebbe un indubbio vantaggio però… permetterebbe di far colloquiare con la soluzione ipotizzata qualsiasi scheda (arduino e non) dotata di porta USB, mentre l’interfaccia a GPIO chiaramente essendo più di basso livello richiederebbe ogni volta un’analisi attenta dei segnali e dei pin di interfacciamento, meno flessibilità dunque …
Direi che la domanda rimane aperta, voi che ne pensate? Suggerimenti ? Dubbi ? Perplessità ?
Attendo !
Ciao. .. il mio voto è per te 🙂
per collegare arduino al raspy, io ti consiglierei di utilizzare la porta usb, così hai le gpio libere per altri impieghi.
Comunque non credo che riusciresti a fare tutto da solo, o per lo meno ci impiegheresti un eternitá 😀
Avere una mano in più è sempre utile.. A presto!
Ciao, per quanto riguarda il protocollo di comunicazione tra Rasp e Arduino ti consiglio di dare un’occhiata al protocollo Firmata. Cito testualmente:
“Firmata is a generic protocol for communicating with microcontrollers from software on a host computer. It is intended to work with any host computer software package. Right now there is a matching object in a number of languages. It is easy to add objects for other software to use this protocol. Basically, this firmware establishes a protocol for talking to the Arduino from the host software. The aim is to allow people to completely control the Arduino from software on the host computer. ”
e
“The Firmata library implements the Firmata protocol for communicating with software on the host computer. This allows you to write custom firmware without having to create your own protocol and objects for the programming environment that you are using. ”
My 2 cents
Grazie a tutti per i contributi e le risposte…
Che dire, se vinco il contest ci ritroviamo tutti QUI per partire ALLA GRANDE con questo progetto !
PF
Ciao Bazinga sono Petit_Fleur ed anche se partecipo a questo contest con un altro progetto mi sembra corretto e giusto votare comunque la proposta ‘concorrente’ che ritengo più interessante, quindi il MIO VOTO VA A TE!
Il tuo progetto mi piace molto anche perché la domotica (per ora non ho ancora realizzato nulla) mi incuriosisce parecchio; effettivamente il problema della raccolta dei segnali I/O e quindi del cablaggio non é indifferente, soprattutto per sistemi posti su più piani e/o abbastanza ampi (leggi appartamento + giardino con controllo del sistema di irrigazione e dell’antintrusione periferica); esiste qualcosa che permette di trasmettere informazioni *domotiche* con un segnale wireless invece che wired (come fanno ormai anche gli antifurti più economici, quelli in KIT tanto per intenderci) ?
Che vinca il migliore!
Petit_Fleur
Voto anche io questo progetto molto ambizioso, è una cosa che avrei voluto fare
Che dire.. tirando le somme il mio voto non può che andare a questa proposta. Non per altro è la più votata, un progetto ambizioso, che merita di essere incentivato.
In base al nostro regolamento, dichiaro vincitore di questo Review4U: Petit_Fleur.
Congratulazioni!
Per il prosieguo della competizione, le modalità di spedizione e tutte le informazioni necessarie, puoi contattare direttamente Emanuele in privato (utilizzando il modulo “Contact”).
Ciao a tutti e grazie mille per la fiducia accordatami…
Vi terrò informati sull’evoluzione del progetto e conto moto sulla vostra collaborazione per arrivare il prima possibile ad un concreto risultato.
Hsppy hacking
Petit Fleur
Divertiti 🙂
A beneficio di tutti vi informo dell’avvenuta consegna dell’unità Raspberry Pi al mio domicilio. Ordinata lunedì dallo staff di EOS, spedita martedì, é arrivata in tempi veramente brevissimi !
Ri-colgo l’occasione per dire “Grazie Mille !” agli organizzatori di questa bellissima iniziativa…
Cosa vi credete ?
Ci stò già giocando !!!
Appena hai finito, ci risentiamo 😀
Il tuo suggerimento vale MOLTO DI PIU’ !
Un brevissimo messaggio solo per ringraziarti di questa utilissima ‘dritta’.
Non conoscevo la libreria ‘firmata’ né il relativo protocollo, ma posso confermare l’utilità e la flessibilità di questa libreria che in pochissimo tempo consente di far colloquiare il target (embedded) con un computer (host); non é adatta (a mio modo di vedere) per far colloquiare due schede embedded, ma per iniziare a costruire il software e per testare le varie funzioni (campionamenti analogici, segnali I/O, etc..) é fantastica …
Vi segnalo il software ‘pronto all’uso’ per essere scaricato e provato sulle più diffuse piattaforme (Windows, MacOSX, Linux 32&64 bit)
Mi fa piacere che il mio consiglio sia stato efficace. Anzi, lo speravo!
E’ un software che ho intenzione di usare in futuro e mi fa piacere che funzioni bene. A questo punto mi aspetto un bel tutorial 😀
Sono proprio ansioso di leggere l’articolo…!