Con questo progetto Apricancello GSM fai da te (OpenGATE) è possibile aprire i cancelli automatici sia con un SMS che con un semplice squillo, quindi a costo ZERO. Senza più problemi di telecomandi, duplicazione codici e sostituzione batterie, con un semplice squillo aprite i cancelli automatici collegati, dal vostro telefonino, ovunque voi siate! Questo apricancello GSM può essere usato anche come telecontrollo SMS avendo a bordo un relè di attivazione.
OpenGATE (Apricancello GSM) è il progetto completo di una scheda apri cancello.
Caratteristiche OpenGATE GSM
- Attiva e disattiva , in modo permanente o impulsivo, apparati remoti inviando un SMS (al numero di telefono della SIM inserita) e dà la CONFERMA dell’evento avvenuto tramite SMS di risposta o RING (squillo) di segnalazione.
- Attiva e disattiva , in modo impulsivo, apparati remoti facendo una CHIAMATA (al numero di telefono della SIM inserita) e dà la CONFERMA dell’evento avvenuto tramite il rifiuto della telefonata al secondo squillo. Il numero del chiamante DEVE essere visibile (no riservato).
In questo caso si deve preparare la SIM inserendo in memoria i numeri di telefono accettati completi di NOMINATIVO (si può fare inserendo la SIM in un comune telefonino).
Installazione Apricancello GSM
- Inserire la SIM (sono accettate solo SIM di nuova generazione 3V) nel modulo GSM
- Effettuare i collegamenti alla morsettiera e fornire alimentazione
- Verificare che il LED DL1 sia acceso
- Attendere che il LED DL2 (vicino al modulo GSM) lampeggi lentamente (ogni 3 secondi)
- Attendere 50 secondi per registrazione network e caricamento SIM
- L’attivatore remoto SMS2 è pronto a ricevere SMS o CHIAMATE (squillo)
Applicazioni Apricancello GSM
ESEMPIO 1: Si vuole attivare l’impianto di riscaldamento a distanza
-
Collegare il RELE1 al comando di accensione caldaia
-
Inviare un SMS con il seguente messaggio 1ON al numero di telefono della scheda SIM di SMS2, attendere l’SMS di risposta 1 ATTIVATO per la conferma dell’accensione della caldaia.
ESEMPIO 2: Si vuole utilizzare SMS2 come apricancello utilizzando il proprio telefonino al posto del telecomando condominiale
- Preparare la scheda SIM inserendola in un comune telefonino e memorizzare tutti i numeri di telefono abilitati ad aprire il cancello, facendo attenzione nel salvarli nella memoria SIM ( non del telefono) ed associando ad essi un nominativo
- Collegare il RELE2 al comando impulsivo della centralina apricancello
- Qualsiasi numero di telefono abilitato chiamerà il numero di SMS2, al secondo squillo gli verrà attaccato, quindi è stato riconosciuto ed il cancello si stà aprendo
- Il numero chiamante DEVE essere visibile, quindi NON riservato
Attivazione RELE' di uscita
ATTENZIONE: i caratteri alfanumerici inviati DEVONO essere in maiuscolo
Attivazione ingressi di ALLARME
Gli ingressi sono ad AUTOAPPRENDIMENTO, quindi l'allarme sarà generato da un cambiamento di stato rispetto allo stato dell'accensione (Aperto = Positivo).
Esempio: Se un ingresso viene lasciato aperto all'accensione, genererà un allarme quando posto a negativo (GND)
Ingresso |
Descrizione |
IN_1 |
Invia un SMS 'ALARM1' ai numeri in rubrica SIM |
IN_2 |
Invia uno squillo RING ai numeri in rubrica SIM |
AVVERTENZE
Centro servizi:
Alcuni operatori forniscono le SIM-CARD con il numero del Centro Servizi già memorizzato. In caso contrario inserire la SIM in un telefonino e programmare il numero del Centro Servizi (in caso di necessità rivolgersi al proprio operatore).
Copertura GSM:
Il corretto funzionamento dell'apricancelo gsm è subordinato alla quantità di segnale GSM presente nella zona di installazione.
OpenGATE Apricancello GSM e’ senza dubbio un progetto interessantissimo e con numerose applicazioni utili a livello pratico.
Sta scritto nell’articolo: da quello che ho capito filtra le chiamate dando l’accesso solo ai numeri memorizzati sulla sim. I numeri sulla sim si possono salvare semplicemente usando un cellulare. Quanti numeri si possono salvare non lo so, ma credo dipenda dal tipo di sim che viene utilizzata. Nei grandi condomini credo che sia un sistema conveniente da usare perchè sarebbe abbastanza comodo inserire il numero di telefono delle persone interessate. Una grande comodità potrebbe essere la possibilità di non disporre più necessariamente dei telecomandi, dato che quando per caso se ne rompe uno, poi potrebbe essere difficile riuscire a procurarsene un altro (dipende dalla volontà dell’amministratore)
Effettivamente la duplicazione brute force esiste, ma è molto lungaIn alcuni casi potrebbero volerci giorni e giorni per identificare un codice di telecomand. E’ molto piu usata la duplicazione radio, con dispositivi che leggono il codice trasmesso e lo ricevono. Per questo esistono i Rolling Code che non si possono duplicare… o quasi 😉
Ne abbiamo parlato qui
http://it.emcelettronica.com/decodifica-codici-telecomandi-radiocomandi-rolling-code-microchip-keeloq-motorola-e-national
Si, tramite telefonino gsm (o umts) puoi attivare a distanza un relè.
Al relè puoi collegare il comando di apertura cancello (scorrevole o ad ante).
L’attivazione del relè può avvenire sia inviando un sms al numero della sim presente nella scheda oppure facendo semplicemente uno squillo, quindi a costo zero.
Quindi con una semplice chiamata telefonica, gratis (nessuno risponde), puoi aprore il cancello, evitando l’uso e quindi le limitazioni del comune telecomando apricancello
Ciao sccusami volevo dire il progetto mi piace molto volevo utilizarlo per il cancello di casa mica esiste una sorta di kit lo comprerei subito .
Grazie Antonio
Progetto mooolto molto bello!
Io ho fatto una cosa simile, per abbattere al massimo i costi, e avendo già a disposizione un pc sempre avviato ho optato per usare il VoIP.
comandare casa con una telefonata
Ciao t30
Mi sono accorto di aver postato un link errato… ho sistemato
Le differenze con il normale apricancello a telecomando sono enormi!
Basta pensare che con 1 sms puoi aprire il cancello, se lavora in modo inpulsivo oppure aprirlo e chiuderlo se parliamo di cancelli/portoni con funzionamento “passo-passo”. Oltre a questo poi, elimina il problema dei telecomandi, si rompono, si perdono, vanno duplicati…. il telefonino lo hanno già tutti.
Ancora, l’apricancello gsm permette al padrone di casa di aprire il cancello al figlio che si è dimenticato le chiavi… mentre lui è ancora al lavoro!
Una ultima differenza, anche questa sostanziale: NON serve per forza l’sms, Ipergate ad esempio funziona anche solo con lo squillo (RING). Se chiami la SIM presente nel modulo GSM, lui ti riconosce(!) ed al secondo squillo attacca la chiamata… aprendo il cancello. A costo ZERO.
Che dici, il semplice apricancello è preistoria oppure no?
Ciao, si concordo, i punti di vista contano!
Ma vorrei raccontarti come è nata l’idea di Ipergate.
Era il lontano 2000 (sigh 10 anni fa) e mi trovavo a casa al mare di mia sorella. La loro casa (sua e di suo marito) è in un residence con cancello automatico condominiale che dista circa 1Km dall’abitazione (è un residence molto grande).
Dopocena, andando via, ero costretto a farmi accompagnare da uno dei possessori del telecomando per aprire il cancello, quindi si partiva con 2 macchine e poi, aperto il cancello, io andavo, e loro tornavano a casa….
Certo avrei potuto acquistare un mio telecomando, ma allora si dovrebbero acquistare i telecomandi per tutti i cancelli degli amici che abitano in residence…
Li mi venne l’idea dell’apricancello gsm, circolavano i primi telefonini e gli attivatori telefonici erano tramite interfaccie cellulari (ericsson e nokia in genere, si, anche siemens).
Oggigiorno con un semplice squillo di telefono, mia sorella potrebbe aprirmi il cancello… ma nel frattempo ha cambiato casa…….
Certo, il Bastian contrario ci sarà sempre, caro Emanuele; a parte i complimenti che ti posso fare, credo che la possibilità di poter attivare una utenza qualsiasi (dall’apertura di un cancello all’accensione di una caldaia per riscaldaento, dall’apertura dell’impianto di irrigazione all’apertura o chiusura del proprio box senza dover scendere dalla macchina) è effettivamente una grossa utilità e senza avere tanti telecomandi a disposizione.
Poi vorrei dire all’amico “giofurini” che la soddisfazione di realizzare qualcosa che può “aiutare” gli altri è certamente grande e non è da sottovalutare la possibilità di poter utilizzare un solo “telecomando” (cioè il telefonino) per diverse esigenze posizionando le varie SIM (naturalmente).
Caro Emanuele procedi sempre e “ad maiora”.
Devo dire che la tecnologia GSM per comandare a distanza dei prodotti non è proprio nuova nel settore. Per esempio esistono ormai da parecchi anni degli antifurti per le nostre abitazioni che hanno un combinatore GSM e che possiamo tranquillamente gestire a distanza. Infatti in caso dovesse suonare l’allarma il nostro telefono squillerà e ci comunicherà che è scattato l’antifurto e noi da lontano potremo disinserirlo, reinserirlo o ascoltare se ci sono dei rumori sospetti in casa. Ma nelle più moderne case domotiche è persino possibile controllare gli elettrodomestici tramite il GSM. Quello però dell’apertura del cancello non mi sembra una cosa così utile. Infatti non capisco quale sia la necessità di aprire un cancello a distanza. Infatti quando dobbiamo entrare nel nostro cortile, vuol dire che ci troviamo vicini a casa e che quindi possiamo utilizzare tranquillamente il nostro telecomando. La tecnologia è sempre un qualcosa che stupisce e una persona al primo impatto potrebbe pensare: “ Che bello poter aprire con il mio telefonino il cancello di casa!”, ma poi riflettendo bene sulla questione, uno si chiede giustamente se sia una cosa necessaria e utile e quindi la risposta nasce spontanea: “ Si, ma alla fine cosa me ne faccio? Mi serve davvero?”.
Alla fine l’unica cosa per cui mi sembra possa ritornare utile è quella che se la propria moglie ha dimenticato il telecomando o anche noi stessi oppure il telecomando non funziona più, per questi motivi di emergenza possiamo usare il telefonino. Per il resto mi sento di bollare questa idea come qualcosa di non così utile e di cui si può fare tranquillamente a meno. Poi se uno proprio pensa possa avere un proprio tornaconto, allora so che combinatori GSM di buona fattura si possono trovare dai 150€ in su. Tuttavia dal mio punto di vista non è una di quelle novità che volentieri comprerei in un prossimo futuro.
gentile sign. emanuele vorrei sapere se e possibile il costo del apricancello gsm.
grazie distinti saluti
Mi chiedo ai fini della sicurezza ed economicità, SMS potrebbe non risultare conveniente se si decide di utilizzarlo come mezzo di attivazione, mentre il semplice squillo potrebbe essere molto utile e conveniente soprattutto per i grandi condomini, ma nell’ambito della sicurezza come è congeniato? E’ possibile memorizzare i numeri che abilitano l’apertura del cancello? Se si in che numero, ossia quanti possibili utilizzatori possono essere inseriti.
Complimenti, davvero un bell’oggetto! È possibile sapere grossomodo il costo dei componenti? credo che siano tutti abbastanza economici, ma non saprei quanto può costare un ricevitore… Il microcontrollore è predisposto per poter essere interfacciato con qualche altro sistema apparte i relè? Se così fosse sarebbe molto più versatile in previsione di un’applicazione domotica più complessa
Probabile che dipenda da numero di utenti memorizzabili nella sim, ti ringrazio dell’appunto che non avevo notato, in merito ai telecomandi degli apricancello, molti si trovano nei negozi di elettronica, ma devi portargliene uno uguale per farlo programmare, a volte, non esistono più dei telecomandi compatibili, nè originali, forse, ha causa del cambio di tipo di trasmissione e codificazione dei vecchi telecomandi, ma certo questo sarebbe un bel risparmio economico, visto che quello compatibile, dalle mie parti lo vendono a circa 35 euro.
Questo dispositivo lo trovo particolarmente interessante visto che il cellulare a differenza dei telecomandi apre il cancello uno ce l’ha sempre a disposizione ,
Uno dei più grossi inconvenienti e la necessità di vedere sempre la rete morbida a disposizione attraverso una SIM .
sicuramente ormai queste soluzioni diventano di uso corrente basta pensare a quelli che si installano per l’accensione della caldaia nella casa di campagna o di montagna ,
o che avvertano che è scattato il sistema di allarme.
chiaramente un problema reale e quello della latenza dei SMS che tra operatori mobili diversi può essere anche di qualche minuto , a differenza della chiamata di quella è quasi istantanea .
È per cosa riguarda tutti quelli che cercano di fregarlo e a livello sicurezza è proprio l’ideale visto che riconosce il numero del chiamante e apra solo a quelli autorizzati ,
mi potrete controbattere che è possibile falsificare anche il numero che appare sulla chiamata .
Ma una tale situazione richiede mezzi tecnici molto più ampi di quello alla portata di tutti,
e in più ci ha queste possibilità tecniche sicuramente userà una tecnica molto più semplice per aprire il cancello di casa . esiste ancora il piede di porco molto efficace .
Questo trovò comodo soprattutto per chi si dimentica le chiavi di casa come me ma il telefonino è difficile che me lo dimentico, in più non potrei far aprire da una persona che non è fisicamente presente o almeno è presente a qualche kilometro o decine di kilometri .
Il problema della latenza SMS può essere risolto inviando l’sms prima dell’arrivo di fronte al cancello, e comunque l’applicazione naturale dell’apricencello gsm è il ring. Con lo squillo appunto è possibile aprire senza tempi di latenza il cancello e senza costi aggiuntivi. Al secondo squillo la scheda apricancello risponderà rifiutando la chiamata, quindi sentirete il tono di occupato…. guardate pure il cancello, si sta aprendo 🙂
questo prgetto è molto interessante, uno dei motivi che mi spingeva all’utente premium… complimenti! sappiamo tutti che i cancelli comandati col telecomando sono testati da anni, ma a mio parere una grande comodità è proprio non avere il telecomando, oltre a tutti i vantaggi descritti da emanuele..
credo si possano fare tantissime cose con questo aggeggio, non solo il controllo di apertura dei cancelli, ma in tante altre applicazioni controllabili a distanza. Di fatto controlli dei relè, poi cosa ci attacchi ai relè è affar tuo 🙂 ..interessante sarebbe modificarlo rendendolo simile a quella scheda relè con connessione eternet, con ingressi uscite anche digitali per tante applicazioni di domotica…
Per la domotica tramite connesisone ethernet eiste la scheda rele ethernet, da te citata, ma anche ftpmicro…. prossimamente su questi schermi 🙂
Sicuramente un progetto interessantissimo! Bello bello!!
Sulla base di questi si potrebbero creare anche dei dispositivi che comandano diversi oggetti, o diversì relè appunto..
Certo che poi, si apre un problema nella sicurezza..chi mi dice che con opportune modifiche non riesca ad aprire il cancello del vicino? Oppure se questi dispositivi venissero montati sulle porte d’ingresso o sulle finestre..che sicurezza mi viene data?
Al momento ci sono pochi protocolli veramenti sicuri sicuri. Su questo fronte bisogna fare ancora dei passi da gigante.. è un pò il problema di tutti i dispositivi senza fili…
In realtà è più facile duplicare un telecomando per radio cancelli,
e in più esistono telecomandi che provano tutte le combinazioni sino a trovare quella giusta in pochi minuti .
tipo attacco bruto force .
Chiaramente questo dispositivo è molto difficile da ingannare e che in realtà non deve ingannare il dispositivo visto che lui controlla il numero di telefono entrata essendo non è quello inserito nella lista non ne tieni conto, ma per falsificare tale numero dovresti ingannare la rete GSM chiaramente possibile ma non a portata di tutti ,
come ho scritto più in su esiste ancora il vecchio piede di porco che ancora la cosa più efficace per aprire un cancello,
a casa mia quando sono entrati per aprire il cancello hanno aperto il citofono, e dal citofono hanno con mandato direttamente le 12 volte della lampadina nel serratura elettromagnetica, è sono entrati nel giardino, e dopo hanno semplicemente rotto la finestra
Circa 15 anni fa (…come passa il tempo) tenevo dei corsi sui sistemi di sicurezza e nell’introduzione elencavo i 3 punti fondamentali di un sistema di sicurezza:
1) Attivazione della segnalazione in caso di intrusione
2) Tempo di intervento
3) Livello di sicurezza proporzionale al bene da proteggere
Considerando che qualsiasi sistema è espugnabile (è solo una questione di tempo e soldi) il punto 3 esprime come bisogna progettare un sistema di sicurezza.
Fatta questa premessa, direi che nel caso dell’apricancello, il sistema usato sia piu che sufficiente, anche in relazione poi alla semplicità d’uso… basti pensare quante password mettiamo 1234 (anzi 123456 come da una recente ricerca).
Nel caso dell’apricancello gsm presentato (Ipergate), la scheda riconoscerà il numero del chiamante e quindi aprirà il cancello solo a quei numeri che sono abilitati.
Inoltre, tramite il codice sorgente fornito nel progetto, modificandolo sarà possibile abbastanza semplicemente inserire anche una password (valida per gli sms).
Pensare di aumentare il livello di sicurezza ( magari criptando le comunicazioni… di un cancello… per poi magari non accorgersi che dietro di noi, durante il tempo di chiusura, chiunque può entrare….) mi sembra un pò esagerato.
Circa 10 anni fa progettavo sistemi di automazione cancelli e…. scherzo (anche se poi è vero!)
oltre che questione di tempo è soldi è principalmente una questione di volontà… non ci vuole niente a scavalcare un cancello… se dei ladri vogliono, basta una scala se il cancello è alto, e un tappeto da quattro soldi per coprire eventuali spuntoni, filo spinato ecc. (queste cose le insegnano nei film) Una volta dentro non dovrebbe essere difficile trovare un comando per aprirlo e basta.
Chi vuole fare il raffinato può registrare il segnale trasmesso dal telecomando e ritrasmetterlo a piacimento, come si usa fare al giorno d’oggi, specialmente nei parcheggi degli autogrill… Dopo che il proprietario si è allontanato, il ladro prende qualche oggetto di valore, e quando il proprietario se n’è andato dall’area di sosta è oramai troppo tardi
Con i sistemi di codifica rolling code (di ultima generazione direi 🙂 non è piu possibile duplicare telecomandi… ma , come al solito, è solo questione di tempo!
Risposte raffinate e precise. Grazie a tutti!!
I tre punti che indica Emanuele sono davvero i tre cardini della sicurezza..
Sicuramente riuscirebbero ad eludere un sistema del genere, probabilmente più per la semplicità delle password che per altro =)
Sarebbe solo una questione di tempo. Comunque sarebbe curioso anche implementare la soluzione dal lato software, giusto per dire di averci almeno provato XD
che genere di codifica è?? Quella dove si muovono i pin? cercando in rete non me la spiegano bene 🙂
Il sistema funziona così al posto di mandare un codice e la macchina non riconosce e esegue cosa è necessario ad esempio aprire le portiere alla macchina, questo sistema usa un sistema bidirezionale ,
Che crea un vero dialogo tra il telecomando il veicolo dove vengono scambiate informazioni da tutti due versi , semplificando all’estremo il telecomando invia un primo messaggio a macchina risponde mandando un codice il telecomando riceve con il codice poi viene elaborato dal telecomando attraverso l’algoritmo con delle chiavi uniche, dopo il telecomando rispedisce questo numero e la macchina confronta la generazione del codice interno a quello mandato dal telecomando si corrispondano fa cosa è stato programmato come aprire le portiere,
Mi sembra che l’avevo letto un articolo un po’ di anni fa sull’elettronica open source ,
Provo ritrovarlo
Questo è l’articolo dove ne parlano ,
http://it.emcelettronica.com/decodifica-codici-telecomandi-radiocomandi-rolling-code-microchip-keeloq-motorola-e-national
In realtà la sicurezza si divide in due categorie sicurezza passiva e sicurezza attiva ,
La sicurezza attiva e tutte quelle pratiche che permettono di non avere faglie nel sisteme ,
quella è abbastanza facile implementare a livello tecnologico .
La sicurezza passiva non ha niente che vedere con un aspetto tecnico ma più umano,
s’intende tutti quei norme di comportamento che una persona in possesso di una chiave qualunque,
deve mettere in pratica per evitarsene di farsela fregare ,
passa da tutto una norma di comportamento ad esempio, non scriverà la password sulla tastiera o il monito visto che questo è il primo metodo utilizzato per attaccare il sistema cercare le password dove sono state scritte , ricordiamo che il personale del pulizie di notte o comunque accedere a tutta l’infrastruttura informatica e può tranquillamente in possesso delle password scritte sul monito entrare nel sistema e farsi gli affari propri .
Fino che i comportamenti umani rimarranno così pericolosi I pirati avranno il vantaggio strategico
Il sistema di cui parla Fabrizio è assimilabile ad un protocollo bidirezionale sicuro. Non è il Rolling Code.
Semplicemente perche una comunicazione bidirezionale non è possibile nei sistemi apricancello o antifurto auto. Costerebbe troppo, assorbirebbe troppo compromettendo la durata della batteria ed anche gli ingombri ne risentirebbero.
Il Rolling Code invece è unidirezionale, si basa sul cambio codice all’interno di una finestra definita in fase di programmazione.
Mi spiego meglio semplificando. Immaginate che il nostro algoritmo rolling sia X=X+5
Quindi il primo codice che il tx invierà supponiamo sia 10
l’rx si aspetta 10 (sincronizzazione iniziale) ed apre il cancello (o disattiva l’antifurto auto)
poi al secondo invio di codice, il tx invia 15 (10+5)
l’rx che conosce l’algoritmo rolling si aspetterà l’ultimo codice +5 (15 appunto)
e cosi via….
Ovviamente se si preme il tx in una zona dove l’rx non riceve allora avremo una failure, appunto la finestra di cui vi parlavo sopra. Questi codici_failure possono essere 16 oppure 256, poi, al giusto riconoscimento l’rx si sincronizza e si ricomincia.
E’ alquanto difficile che si possa premere 256 volte il telecomando in una zona lontano al ricevitore.
Adesso complicate tutto con codici composti da parte fissa a 32 bit, parte rolling a 24bit, algoritmi di rolling complessi et voilà ecco il Rolling Code
Ho capito! E questo sistema viene utilizzato ancora nei telecomandi moderni?
Mi viene anche un dubbio..come si fa a sincronizzare il cancello con un telecomando nuovo che magari compro al posto di quello vecchio che si è rotto?
O meglio, come fanno i due sistemi a capire “la finestra di programmazione” necessaria allo scambio dati?
aaaaaaa…grazie!!
E’ piu facile trovare questo sistema nell’antifurto auto (radio e immobilizer), piuttosto che negli apricancello dove la codifica fissa a dip-switch la fa da padrone…
Comunque:
>questo sistema viene utilizzato ancora nei telecomandi moderni?
Si certo ma ci sono livelli ancora piu elevati di sicurezza, sempre rolling code.
Fece scalpore anni fa una rivelazione di un gruppo di studenti israeliani che diffusero COME fossero riusciti ad “aprire” il rolling code della Microchip (keeloq)
>come si fa a sincronizzare il cancello con un telecomando nuovo che magari compro al posto di quello vecchio che si è rotto?
Non si può 🙂
Come non si può piu far funzionare un telecomando Rolling Code dopo che è stato accidentalmente premuto per piu di 256 volte fuori area di copertura.
Quindi va fatta MANUALMENTE la sincronizzazione del telecomando con il ricevitore.
In genere c’e un tasto sulla scheda ricevente (nella centralina apricancello) che deve essere premuto insieme ad un tasto all’interno del telecomando.
Cosa che evidentemente può fare solo il propietario del cancello.
A proposito di sicurezza, diversi anni fa, quando erano usciti i primi telecomandi che memorizzavano le sequenze di impulsi di un altro telecomando puntandoci su e premendo il tasto che si voleva memorizzare, rimasi sbalordito quando puntai il telecomando di una automobile che aveva implementato di serie l’apertura delle porte tramite telecomando, poiché il telecomando del videoregistratore riusci a memorizzare quello dell’auto, così che si poteva aprire l’auto con il telecomando del videoregistratore, mi sembrò un sistema troppo semplice soprattutto per chi voleva rubarsi l’auto.
Ecco perche è nato il rolling code 🙂
Risposte precissisime! Grazie!
come e’ possibile aggiungere sul fw 2 rele’ in piu magari anche impulsivi?.
Hai già connessi 2 rele’ alle uscite del microcontroller, quindi basta collegarsi in-circuit con un debugger (icd2) e far muovere i 2 relè a piacimento
a me servirebbe avere 4 rele’ indipendenti, scusa ma non sono molto ferrato con il pic potresti spiegarmi come fare, serve una modifica al programma del pic? ho visto che un tuo progetto un po’ datato gia muove i 4 rele, potrei avere lo schema elettrico? perche’ e’ possibile scaricare solo il fw e i pcb.
Una ulteriore domanda: Si puo’ aggiungere altri 2 rele’ al tuo progetto di apricancello con telefonino gsm magari anche impulsivi? grazie per la pazienza.
Il firmware è modificabile e quindi è facile gestire piu relè (che vanno aggiunti esternamente).
Tutta la documentazione nei file contenuti in ipergate.zip
Esiste altre tipologie di schede GSM con SIM che gestiscono un relè senza spendere
nel comunicare. Riconosce solo il numero del chiamante preimpostato e ad ogni chiamata fa la sua operazione poi per conferma invia una chimata al chiamante con uno squillo o due squilli per confermare il tipo di commutaziione eseguita.
Ad esempio questa:
http://www.combitel.it/
Il prezzo mi sembra leggermente alto
Anche il mio 🙂 può operare in questo senso. Infatti, il RELE2 è predisposto per attivarsi impulsivamente quando riceve una chiamata da un numero riconosciuto in rubrica (precedentemente inserito).
Al secondo squillo attacca la chiamata (chi chiama sente improvvisamente il tono di occupato) ed apre il cancello, come spiegato sopra 🙂
vedi:
ESEMPIO 2: Si vuole utilizzare SMS2 come apricancello utilizzando il proprio telefonino al posto del telecomando condominiale
Caro Emanuele, più che un commento, volevo porre due domande-curiosità e cioè:
1) – la scheda SIM da inserire può essere di un qualsiasi gestore( tipo Vodafon, Wind, Tim,ecc.) o dev’essere una scheda “particolare”?;
2) – se può essere una scheda di un qualsiasi gestore, non è soggetta a scadenza se non vi è una ricarica entro un anno?
Grazie e buon lavoro.
La scheda può essere di qualsiasi gestore, infatti dovrà essere prima inserita in un normale telefonino per poter inserire i numeri di telefono da abilitare in rubrica, semplicemente, come si fa con i propri contatti. Poi la SIM và inserita nella scheda apricancello (ipergate).
Per la scadenza delle SIM, questa colpisce solo le ricaricabili, in quanto se si fa un abbonamento, il problema non sussiste, ma sussiste il canone 🙂
Quindi si può risolvere in 2 modi:
1) esiste una funzione nascosta che, tramite sms attiva un relè e risponde all’sms con un altro sms confermando l’attivazione. Basta farlo una volta l’anno 🙂
2) Considerato che il progetto è open source, si può facilmente realizzare una routine che ciclicamente, ogni anno, invia un sms al primo numero in rubrica 😉
Ciao EOS,
(bel nome 🙂
il problema della batteria è un problema del cellulare, non dell’apricancello. Come si scarica la batteria del telefonino, si scarica anche quella del telecomando. COn lo smartphone se stai tutto il giorno su internet poi ovviamente la sera il telefonino è scarico, magari proprio quando serve fare una chiamata importante (o di urgenza), a prescindere l’aprocancello. Del resto anche se giocherello tutto il giorno con il teleconado del cancello, poi si scarica……
Dai, battute a parte, direi che se non puoi fare a meno di un unso intensivo dello smartphone, sicuramente avrai un vecchio cell buttato da qualche parte, ad esempio uno di quei Nokia che la batteria durava una settimana…. beh lascialo nel cassettino dell’auto, se lo tieni spento sempre, al bisogno, vedrai, lui non ti tradirà!
E’ comunque meglio di portarsi dietro un altro dispositivo (telecomando)
Mi sa che un vecchio articolo visto che l’ho già commentato nel passato,
ma comunque è sempre interessante rivederlo,
Con questo dispositivo è molto utile visto che l’uso anche io a casa per aprire il cancello è chiuso.
Mi permette anche di non dimenticare mai il cellulare se non esco da casa
Se compri i componenti a catalogo penso una ventina d’euro. Ai quali vanno aggiunti il circuito stampato ed il modulo gsm. Quest’ultimo potrebbe costare anche +50 euro per un pezzo.
La ricezione è assimilabile a quella di un comune cellulare, anche migliore perché l’antenna può essere estesa. Con opportuno adattatore è possibile montare varie antenne. Per l’installazione considera che il comando è a relè, quindi non ci sono problemi, mettilo dove la ricezione cellulare è migliore (ovviamente dell’operatore che sceglierai nella sim). Se devo darti un suggerimento è comunque di metterlo vicino al cancello.
Se l’impulso di apertura arriva alla centralina dalla ricevente radiocomando o dall’apricancello gsm, dovrebbe essere indifferente, entrambi possono attivarla. Verifica bene il tipo di comando che serve alla centrale.
ciao a tutti è da un pò che seguo questi progetti (apricancelli).. e siccome si è rotto 1 dei 2 telecomandi (BFT)… allora è il momento giusto..!!??
PS: la mia domanda è: posso usare ipergate o apricancello gsm.. contemporaneamente con i telecomandi..?!?!?!?
mi spiego.. se mi trovo con il telecomando apro con questo.. diversamente tramite “squillo cellulare”.. ?!?!?!?
in attesa grazieee
è possibile avere uno schematico della scheda apricancello GSM?
Inserito allegato 🙂
salve dove è possibile acqustare la scheda grazie cesare
Salve,
è possibile contattare AEP Assemblaggi Elettronici per l’acquisto del dsipositivo.
[email protected]
Tel 077350803
Saluti
Ciao, uso con soddisfazione questo sistema da qualche anno ed avrei qualche domanda da porre, ho notato che il sistema dopo un mese o due va in “blocco” non esegue + i comandi, risolvo facilmente questo problema togliendo corrente per qualche secondo. Pensavo di inserire un orologio per lasciare il sistema senza corrente ogni notte un ora in modo da non trovarlo + in blocco potrebbe essere una soluzione valida? recentemente trovo la caldaia accesa senza che si evidenzi “il responsabile” è presente un comando per visualizzare una “cronologia” degli ultimi comandi impartiti allo strumento?