Esistono un sacco di modalità differenti per avere un'automobile elettrica.
Naturalmente, oltre alle case automobilistiche che si stanno sempre più spingendo verso questo nuovo modello di mobilità, esistono un'infinità di strade alternative possibili per realizzare una macchina elettrica.
Ci si può senza dubbio rivolgere a un'officina specializzata e convertire una macchina a motore endotermico destinata alla morte, ma non solo.
Si può addirittura crearsene una "fai da te": con i giusti accorgimenti, per quanto assurdo possa sembrare, possiamo metterla a regola grazie alle nuove normative del ministero dei trasporti.
Ciao, sono Lorenzo Neri: Chief Education Officer di Elettronica Open Source!
Mi occupo di creare tutti i contenuti che ti permettano di capire il mondo dell'IoT e dell'elettronica embedded in modo semplice ed efficace.
Se mi chiedessi cosa faccio nella vita, la risposta è “tutto ciò che coinvolge una tastiera, un processore e una persona da aiutare e renderle più facile la vita”.
Dal 2019 collaboro con Elettronica Open Source il blog di elettronica numero uno in Italia: abbiamo realizzato assieme Makers Academy, la prima piattaforma online che ha aiutato più di 300 persone ad imparare a utilizzare Arduino e Raspberry Pi per proprio progetti.
11 Commenti
isacco9922 Dicembre 2019
Dall’articolo e dal video non ho capito come si fa a convertire un’auto a benzina in elettrica. Forse manca un pezzo di articolo?
Be in questo articolo si parla principalmente il fai da te, certo un po’ utopistico ma pur sempre realizzabile, con i dovuti mezzi e materiali un sogno nel cassetto del fai da te! Perché no! A dire il vero non mi dispiacerebbe realizzarlo, magari si un’auto anni trenta sarebbe fantastico, (almeno per me!)
Gentilissimo utente, in questo articolo corredato da video viene trattato il tema della conversione da auto tradizionale a elettrica, andando a esaminare i passaggi principali. Ovviamente il progetto completo è abbastanza ambizioso e complesso, come viene appunto descritto nel video e necessita di approfondimenti maggiori e più tempo. Gli step fondamentali per la riconversione di un’auto dotata di motore endotermico in auto elettrica sono:
rimozione del motore a propulsione termica e sostituzione con uno elettrico, collegamento al motore elettrico della frizione utilizzando un giunto meccanico (è preferibile conservare infatti cambio e frizione e non collegare il motore elettrico direttamente agli assi), installazione del pacco batterie, scegliendo in base a considerazioni di ingombro la soluzione migliore di alloggiamento e per finire predisposizione del sistema elettronico di controllo.
Sicuramente uno dei parametri progettuali sui quali bisogna ragionare è il costo, molto dipenderà dalle prestazioni che vogliamo ottenere, ad esempio relativamente al pacco batteria in termini di autonomia e di velocità di ricarica e, non ultimo, fare delle valutazioni di ingombro. Ad esempio con il sistema di ricarica automatica è possibile aumentare l’autonomia delle batterie recuperando l’energia nelle fasi di frenata o discesa.
Presenteremo dei casi studio completi che trattano questa tematica, approfondendo le varie soluzioni possibili per questo settore in forte espansione, soprattutto per la gestione dei consumi e il risparmio energetico.
Mi sono appena abbonato e forse ne avete già parlato: a proposito di alimentazione di mezzi elettrici, (io stesso ho un vecchio e stupendo quadriciclo a due posti ancora con batterie al piombo)
ho visto che sono già disponibili pacchi di supercondensatori, di costo e ingombro comparabile con le batterie al litio, ma con ciclo di vita e modalità di ricarica estrememente più favorevoli. Per esempio un gruppo da 48 V. da 5,5 KWh che vorrei provare sul quadriciclo di cui sopra, costa intorno ai 4000 euro. Come mai non se ne parla, o se ne parla solo in riferimento al fotovoltaico?
Ne sapete qualcosa in proposito?
Nei prossimi articoli (focus Automotive) verranno trattate anche queste tematiche con articoli tecnici specifici. I super condensatori, ancora al centro di ricerche per migliorare le prestazioni, probabilmente non hanno ancora raggiunto una diffusione capillare vista la loro limitata densità di energia, quindi in termini di capacità di immagazzinamento non offrono ancora il massimo.
Certamente convertire un’auto partendo da zero non è facile, forse, Probabilmente adesso è solo ad appannaggio di persone dove per passione e con molto spirito di improvvisazione riescono a trasformare un’auto da un motore a propulsione termica a un auto con propulsione elettrica,
Secondo me si potrebbe tramite accordi tra aziende specifiche ,costruire e assemblare le diverse parti di un’automobile come noi ad esempio costruiamo un pc e lo assembliamo con le parti che preferiamo, il tutto ovviamente omologato, anche da questo punto di vista non è cosi semplice.
Creare un’auto elettrica da zero è un’impresa titanica, chiaramente se la si vuole produrre su scala industriale in modo da poterla vendere ed essere competitivi; la brutta esperienza di Dyson lo conferma. Partiti con grandi entusiasmi, si sono ritrovati ad affrontare una serie di imprevisti e contrattempi nonché il fatto di avere grandemente sottostimato il budget e di essersi soffermati troppo sui dettagli piuttosto che sul progetto generale, arrivando quindi allo stop definitivo di questi giorni. Non tutti si chiamano Elon Musk purtroppo.
sicuramente potrebbe essere (secondo me) un buon vantaggio per l’ambiente:
un’auto anche se vecchia ma ben tenuta sia meccanicamente che di interni e carrozzeria, sarebbe (oltre ad un vero peccato) anche un brutto impatto ambientale andarla a smaltire pur seguendo precisamente tutti i regolamenti del caso .
se ci fosse la possibilità di convertirla ad elettrica con un costo “sopportabile” (ad oggi immagino che i costi farebbero propendere per la rottamazione e successivo acquisto di auto nuova…) e non ci fossero poi problemi “burocratici” , alla fine si andrebbe a portare allo smaltimento solo il motore endotermico e lo scarico dei gas.
Trattando automazione industriale, vedo clienti che realizzano i sistemi più strani e ‘impossibili’, grazie all’inventiva e alla voglia imprenditoriale che hanno. Senza arrivare a quei livelli però, sono d’accordo con Santelectronic che se ci fossero aziende produttrici di KIT di revamping di auto a benzina, trasformandole in elettriche, sarebbe credo una strada che molti potrebbero percorrere… proprio come si assembla un PC… Pacchi di batterie modulari; 3 o 4 tipi di motore elettrico secondo le dimensioni, la potenza e l’autonomia dell’auto; elettronica di controllo già tarata; kit di cavi di collegamento, ecc. forse oggi sembra utopia, ma se penso alla mia Mini del 1972 ferma in garage per il blocco del traffico, ho un enorme desiderio di spendere qualche euro per la sua trasformazione e godermi qualche piccolo viaggio domenicale 😉
…. però con supercap e ricarica con pannelli fotovoltaici !
qualche tempo fa ho visto il video di un tizio americano che è riuscito a trasformare la sua auto (mi pareva essere una VW passat o bora familiare) da termica a puramente elettrica.
certo quando ha aperto il bagagliaio sembrava un quadro elettrico d’automazione + che un bagagliaio di un’auto 🙂
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Dall’articolo e dal video non ho capito come si fa a convertire un’auto a benzina in elettrica. Forse manca un pezzo di articolo?
Be in questo articolo si parla principalmente il fai da te, certo un po’ utopistico ma pur sempre realizzabile, con i dovuti mezzi e materiali un sogno nel cassetto del fai da te! Perché no! A dire il vero non mi dispiacerebbe realizzarlo, magari si un’auto anni trenta sarebbe fantastico, (almeno per me!)
Gentilissimo utente, in questo articolo corredato da video viene trattato il tema della conversione da auto tradizionale a elettrica, andando a esaminare i passaggi principali. Ovviamente il progetto completo è abbastanza ambizioso e complesso, come viene appunto descritto nel video e necessita di approfondimenti maggiori e più tempo. Gli step fondamentali per la riconversione di un’auto dotata di motore endotermico in auto elettrica sono:
rimozione del motore a propulsione termica e sostituzione con uno elettrico, collegamento al motore elettrico della frizione utilizzando un giunto meccanico (è preferibile conservare infatti cambio e frizione e non collegare il motore elettrico direttamente agli assi), installazione del pacco batterie, scegliendo in base a considerazioni di ingombro la soluzione migliore di alloggiamento e per finire predisposizione del sistema elettronico di controllo.
Sicuramente uno dei parametri progettuali sui quali bisogna ragionare è il costo, molto dipenderà dalle prestazioni che vogliamo ottenere, ad esempio relativamente al pacco batteria in termini di autonomia e di velocità di ricarica e, non ultimo, fare delle valutazioni di ingombro. Ad esempio con il sistema di ricarica automatica è possibile aumentare l’autonomia delle batterie recuperando l’energia nelle fasi di frenata o discesa.
Presenteremo dei casi studio completi che trattano questa tematica, approfondendo le varie soluzioni possibili per questo settore in forte espansione, soprattutto per la gestione dei consumi e il risparmio energetico.
Mi sono appena abbonato e forse ne avete già parlato: a proposito di alimentazione di mezzi elettrici, (io stesso ho un vecchio e stupendo quadriciclo a due posti ancora con batterie al piombo)
ho visto che sono già disponibili pacchi di supercondensatori, di costo e ingombro comparabile con le batterie al litio, ma con ciclo di vita e modalità di ricarica estrememente più favorevoli. Per esempio un gruppo da 48 V. da 5,5 KWh che vorrei provare sul quadriciclo di cui sopra, costa intorno ai 4000 euro. Come mai non se ne parla, o se ne parla solo in riferimento al fotovoltaico?
Ne sapete qualcosa in proposito?
Nei prossimi articoli (focus Automotive) verranno trattate anche queste tematiche con articoli tecnici specifici. I super condensatori, ancora al centro di ricerche per migliorare le prestazioni, probabilmente non hanno ancora raggiunto una diffusione capillare vista la loro limitata densità di energia, quindi in termini di capacità di immagazzinamento non offrono ancora il massimo.
Certamente convertire un’auto partendo da zero non è facile, forse, Probabilmente adesso è solo ad appannaggio di persone dove per passione e con molto spirito di improvvisazione riescono a trasformare un’auto da un motore a propulsione termica a un auto con propulsione elettrica,
Secondo me si potrebbe tramite accordi tra aziende specifiche ,costruire e assemblare le diverse parti di un’automobile come noi ad esempio costruiamo un pc e lo assembliamo con le parti che preferiamo, il tutto ovviamente omologato, anche da questo punto di vista non è cosi semplice.
Creare un’auto elettrica da zero è un’impresa titanica, chiaramente se la si vuole produrre su scala industriale in modo da poterla vendere ed essere competitivi; la brutta esperienza di Dyson lo conferma. Partiti con grandi entusiasmi, si sono ritrovati ad affrontare una serie di imprevisti e contrattempi nonché il fatto di avere grandemente sottostimato il budget e di essersi soffermati troppo sui dettagli piuttosto che sul progetto generale, arrivando quindi allo stop definitivo di questi giorni. Non tutti si chiamano Elon Musk purtroppo.
sicuramente potrebbe essere (secondo me) un buon vantaggio per l’ambiente:
un’auto anche se vecchia ma ben tenuta sia meccanicamente che di interni e carrozzeria, sarebbe (oltre ad un vero peccato) anche un brutto impatto ambientale andarla a smaltire pur seguendo precisamente tutti i regolamenti del caso .
se ci fosse la possibilità di convertirla ad elettrica con un costo “sopportabile” (ad oggi immagino che i costi farebbero propendere per la rottamazione e successivo acquisto di auto nuova…) e non ci fossero poi problemi “burocratici” , alla fine si andrebbe a portare allo smaltimento solo il motore endotermico e lo scarico dei gas.
Trattando automazione industriale, vedo clienti che realizzano i sistemi più strani e ‘impossibili’, grazie all’inventiva e alla voglia imprenditoriale che hanno. Senza arrivare a quei livelli però, sono d’accordo con Santelectronic che se ci fossero aziende produttrici di KIT di revamping di auto a benzina, trasformandole in elettriche, sarebbe credo una strada che molti potrebbero percorrere… proprio come si assembla un PC… Pacchi di batterie modulari; 3 o 4 tipi di motore elettrico secondo le dimensioni, la potenza e l’autonomia dell’auto; elettronica di controllo già tarata; kit di cavi di collegamento, ecc. forse oggi sembra utopia, ma se penso alla mia Mini del 1972 ferma in garage per il blocco del traffico, ho un enorme desiderio di spendere qualche euro per la sua trasformazione e godermi qualche piccolo viaggio domenicale 😉
…. però con supercap e ricarica con pannelli fotovoltaici !
qualche tempo fa ho visto il video di un tizio americano che è riuscito a trasformare la sua auto (mi pareva essere una VW passat o bora familiare) da termica a puramente elettrica.
certo quando ha aperto il bagagliaio sembrava un quadro elettrico d’automazione + che un bagagliaio di un’auto 🙂
ecco il video:
https://www.youtube.com/watch?v=IKR8Or6Im6w
(spero sia consentito inserire link a dei video)
il mio non è intervento di pubblicità, non ho nessun tornaconto.