
Integrare un assistente vocale in un dispositivo indossabile è una delle applicazioni più affascinanti del mondo maker. Utilizzando un Raspberry Pi, un microfono, uno speaker e la potenza dell’Intelligenza Artificiale di ChatGPT, è possibile costruire un vero e proprio assistente virtuale da polso. Il progetto consente di combinare tecnologia open source, portabilità e funzionalità avanzate, creando un dispositivo unico, altamente personalizzabile e indipendente dai grandi ecosistemi commerciali.
Introduzione
Nel panorama della tecnologia indossabile, l’unione tra Intelligenza Artificiale e dispositivi fai-da-te apre la strada a progetti innovativi, accessibili e profondamente personalizzabili. Tra questi, la realizzazione di un assistente vocale da polso rappresenta una sfida entusiasmante per chi desidera combinare programmazione, elettronica e design. Utilizzando un Raspberry Pi, è possibile costruire un vero e proprio wearable smart assistant, capace di comprendere comandi vocali, dialogare con l’utente attraverso la potenza di ChatGPT e persino interfacciarsi con l’ambiente domestico tramite piattaforme come Home Assistant. Tutto ciò all’interno di un contenitore stampato in 3D, compatto e pensato per essere indossato come un moderno smartwatch. L’idea alla base del progetto è semplice: trasformare un mini computer in un assistente virtuale portatile, sempre disponibile, che risponda con la voce, elabori richieste e interagisca con servizi online. Grazie alla connessione Wi-Fi, il dispositivo può accedere alle API di OpenAI e restituire risposte in linguaggio naturale, sfruttando microfono e speaker per la comunicazione audio.
Non si tratta solo di tecnologia: il fattore ergonomico è fondamentale per l’utilizzo quotidiano. Per questo, il design del case deve garantire leggerezza, accessibilità alle porte e un’estetica discreta ma funzionale. In questo articolo ti guideremo attraverso tutte le fasi del progetto: dalla scelta dei componenti hardware alla configurazione del software, fino alla stampa del case. Viene inoltre presentato uno script Python che integra il riconoscimento vocale, le API di ChatGPT e la sintesi vocale, accompagnato da spiegazioni dettagliate per facilitare l’apprendimento anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo della programmazione embedded. Insomma, una guida completa per costruire un wearable intelligente con riconoscimento vocale, API AI e case stampato in 3D. L’obiettivo è creare un assistente personale intelligente, libero dai vincoli delle grandi piattaforme commerciali e perfettamente adattabile alle proprie esigenze.
Componenti hardware per un assistente vocale indossabile
La scelta dell’hardware è il primo passo. Raspberry Pi Zero W rappresenta la soluzione ideale per chi desidera un dispositivo compatto, mentre Raspberry Pi 4 offre una potenza di calcolo maggiore, utile per elaborazioni vocali più complesse. A supporto, serve una batteria portatile ricaricabile in grado di alimentare il sistema per almeno 2-3 ore, mantenendo al tempo stesso un peso contenuto per l’uso al polso. Un microfono USB o I2S è indispensabile per acquisire la voce dell’utente con precisione. Per l’output vocale, si può utilizzare uno speaker miniaturizzato collegato all’uscita audio del Raspberry o tramite un DAC I2S. Una connessione WiFi stabile è essenziale per comunicare con le API online, come ChatGPT, mentre il Bluetooth può servire per controlli esterni o auricolari wireless.
Configurazione dell’assistente vocale sul Raspberry Pi
Dopo aver installato Raspberry Pi OS, si procede con la configurazione dell’ambiente vocale. La combinazione di riconoscimento vocale, Intelligenza Artificiale e sintesi vocale permette di creare un flusso naturale: ascolto dell’utente, elaborazione della richiesta, risposta audio. È necessario installare alcuni pacchetti Python per registrare l’audio, interpretarlo, inviarlo all’Intelligenza Artificiale di OpenAI e poi riprodurne la risposta. Il codice seguente mostra uno script basilare che può già fornire un’esperienza funzionale.
Script Python per assistente vocale: spiegazione e funzionamento
Per avviare il sistema, si installano le librerie necessarie:
sudo apt update sudo apt install python3-pyaudio espeak ffmpeg -y pip3 install openai speechrecognition pyttsx3
Lo script si suddivide in tre parti principali: ascolto della voce, invio della richiesta all’API di ChatGPT e riproduzione della risposta.
Di seguito il codice completo:
import openai import speech_recognition as sr import pyttsx3 import os # Chiave API per accedere a ChatGPT openai.api_key = "INSERISCI_LA_TUA_API_KEY" # Inizializzazione del motore di riconoscimento vocale e sintesi vocale recognizer = sr.Recognizer() tts = pyttsx3.init() tts.setProperty('rate', 150) # Velocità della voce # Funzione per riprodurre una risposta vocale def speak(text): print("Assistente:", text) tts.say(text) tts.runAndWait() # Funzione per inviare una richiesta a ChatGPT e ottenere la risposta def ask_chatgpt(prompt): response = openai.ChatCompletion.create( model="gpt-3.5-turbo", messages=[{"role": "user", "content": prompt}] ) return response.choices[0].message['content'].strip() # Funzione per ascoltare l'utente tramite microfono def listen(): with sr.Microphone() as source: print("Parla ora...") audio = recognizer.listen(source) try: text = recognizer.recognize_google(audio, language="it-IT") print("Hai detto:", text) return text except sr.UnknownValueError: return "Non ho capito, riprova." except sr.RequestError: return "Errore di connessione." # Ciclo principale del programma while True: input_text = listen() if input_text.lower() in ["esci", "stop", "termina"]: speak("Arrivederci!") break response = ask_chatgpt(input_text) speak(response)
Procediamo ora con la spiegazione del funzionamento. Il programma ascolta l’utente usando il microfono e converte l’audio in testo grazie alla libreria speech_recognition
. La frase ottenuta viene inviata al modello di linguaggio ChatGPT tramite API, che restituisce una risposta. Infine, il testo viene letto ad alta voce tramite pyttsx3
, un motore di sintesi vocale compatibile con Linux. Un semplice ciclo while
mantiene attivo l’assistente fino a quando l’utente pronuncia un comando per uscire, come "stop" o "esci".
Integrazione con sistemi domotici tramite Home Assistant
L’assistente non è limitato a conversazioni. Integrare Home Assistant permette di controllare dispositivi smart tramite comandi vocali. Attraverso webhook, MQTT o REST API, l’assistente può accendere luci, controllare elettrodomestici o leggere sensori ambientali. Nel codice, basta aggiungere una sezione che riconosce parole chiave come "accendi la luce" o "imposta la temperatura" e invia il comando al server Home Assistant. Ogni comando vocale può quindi diventare un’azione reale nell’ambiente domestico.
Design ergonomico e stampa del case da polso
Il fattore di forma è fondamentale per un dispositivo indossabile. Un case stampato in 3D deve ospitare tutti i componenti senza risultare troppo ingombrante. Le dimensioni ideali si aggirano intorno ai 60 x 40 x 20 mm. È importante garantire un buon flusso d’aria per la dissipazione del calore e assicurare aperture per USB, microfono, speaker e, se presente, un piccolo display OLED o touchscreen. Il cinturino può essere integrato nel design o ricavato da un vecchio smartwatch. Il materiale più adatto è il PLA, facile da stampare e abbastanza resistente, oppure PETG se serve maggiore flessibilità. Se si prevede l’uso in esterno, meglio optare per materiali che resistono a caldo, urti e umidità. Un display opzionale da 0.96" può fornire feedback visivo come notifiche, batteria o trascrizione del testo parlato.
Sicurezza, prestazioni e aggiornamenti
Ogni assistente intelligente deve gestire le comunicazioni in modo sicuro. Usare solo connessioni HTTPS per le API e nascondere la chiave di accesso OpenAI con variabili d’ambiente sono misure minime. È buona norma inoltre disabilitare SSH quando non necessario, oppure proteggerlo con una chiave privata. Per gestire gli aggiornamenti del software, si può usare Git o uno script che controlla regolarmente la presenza di nuove versioni del codice. Un’organizzazione modulare del software facilita l’aggiunta di nuove funzionalità, come comandi personalizzati, modalità offline o accesso via Bluetooth. Ridurre al minimo i processi attivi quando il sistema è in standby consente di prolungare la durata della batteria e prevenire surriscaldamenti.
Conclusioni
Costruire un assistente vocale da polso con Raspberry Pi e ChatGPT è un progetto che unisce Intelligenza Artificiale, design open source e hardware accessibile. Ogni elemento può essere personalizzato, dal codice all’involucro, offrendo un’esperienza su misura. Si ottiene così un dispositivo versatile, capace di rispondere a domande, controllare la casa e accompagnare l’utente nelle attività quotidiane. Chi vuole spingersi oltre può aggiungere sensori biometrici, GPS, feedback aptico o funzionalità cloud. Si tratta di un perfetto esempio di come la tecnologia indossabile possa evolvere in modo creativo, funzionale e totalmente personalizzato.
